ho i miei dubbi.....

credo di fare bene...forse ...chissa...??????????

 

THE SECRET


FINALMENTE

IL GRANDE SEGRETO DELLA VITA

E’ stato tramandato attraverso i secoli, desiderato ardentemente, nascosto, rubato e comprato per somme ingenti di denaro. Questo antichissimo Segreto era noto ad alcuni dei più grandi personaggi della storia: Platone, Galileo, Beethoven, Edison, Carnegie, Einstein, e ad altri inventori, teologi, scienziati e filosofi.

Ora il Segreto sta per essere rivelato al mondo.”

Frammenti di un Grande Segreto sono stati trovati nel corso dei secoli nelle tradizioni orali, in letteratura, nelle religioni e nelle filosofie. Per la prima volta tutti i tasselli del Segreto compaiono insieme in un' incredibile rivelazione che trasformerà la vita di tutti coloro che ne faranno l'esperienza.

. Chiunque tu sia e ovunque tu ti trovi, il segreto può darti tutto quello che vuoi…

THE SECRET raccoglie la saggezza dei maestri del mondo moderno, uomini e donne che l’hanno usato per procurarsi ricchezza, salute e felicità. Leggendo il libro ci viene spiegato dagli autori come un approccio diverso verso la realtà ci permette di uscire dalle costrizione di situazioni di forte disagio, come ottenere benessere, superare gli ostacoli e raggiungere ciò che molti ritengono impossibile. Comincerete a capire il potere nascosto e ancora inutilizzato che si trova dentro di voi, e questa rivelazione potrà colmare di gioia ogni aspetto della vostra esistenza.

"Se imparerai il segreto apprenderai ciò che puoi avere, ciò che puoi essere e potrai fare tutto quello che vuoi. Apprenderai chi veramente sei. Apprenderai la magnifica verità di ciò che ti aspetta nella tua vita."

Ronda byrne

Dall’introduzione del libro

 

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La quadratura del cerchio

Post n°143 pubblicato il 16 Novembre 2009 da then79

CERCANDO LA QUADRATURA DEL CERCHIO SONO ARRIVATO ALLA PRATICA DEL MANDALA

"Mandala", termine derivato da una parola in Sanscrito che significa “cerchio”. Il cerchio delimita uno spazio che rappresenta l'esteriorizzazione del proprio psichismo (sintesi della manifestazione spaziale). La presenza dei mandala è rintracciabile in ambito indo-buddhistico nel Tibet lamaistico, nell’induismo tantrico, nel buddhismo Vajrayana tibetano, negli Indiani Navaho, negli indiani del Sud-Ovest (America).

mandala 

Il mandala

Nelle filosofie orientali il “mandala” viene utilizzato come mezzo per la meditazione e tramite la sua costruzione o inserimento, l’uomo libera lo spirito, purifica l'anima, entra in comunione con tutte le forze positive presenti nel cosmo. Sono chiamati mandala non solo le figure circolari ma anche le forme concentriche tipo: quadrati, triangoli, eccetera, purché rimangano presenti le caratteristiche principali: ovvero un centro dal quale l’energia viene emanata e una proiezione nello spazio-tempo.

Il mandala personale

Nel mandala personale il centro è l’uomo stesso che si deve purificare, trasformando le forze negative che porta dentro. Nel mandala vengono espulse tutte le energie negative attraverso la meditazione, la presa di coscienza e la conoscenza del proprio Sé che avviene durante il processo di costruzione del mandala stesso. Mentre costruisce il mandala, dall’esterno verso l’interno, l’uomo si concentra, si individualizza, esegue quella ricerca interiore indispensabile perchè si verifichi la catarsi, la purificazione. Cambiamento radicale che lo porterà alla trasformazione totale, tanto da considerare il vissuto quale trapasso da uno stato antico e inadatto ad uno nuovo e attuale. Una morte simbolica seguita da una nascita ad un livello superiore.

La pratica del mandala

La pratica del mandala persegue tre scopi: centrare, guarire, crescere. Centrare significa cogliere l'essenziale, valutare lo scopo prioritario dei valori della vita. Per guarire, si intende l’espellere i turbamenti, le forze perturbatrici, la malattia. Per crescere si intende il proiettarsi verso una nuova dimensione, verso la meta della catarsi. Il paziente deve disegnare e colorare, secondo la sua immaginazione, una figura circolare. L’unica informazione che deve essere data al paziente è che lo spazio interno del cerchio rappresenta il suo “Io” e che deve essere colorato partendo dal centro. Da questo disegno si possono trarre interessanti conclusioni osservando la forma del cerchio: se tracciato in modo nitido o tremolante, e analizzando i colori usati per tinteggiare l’interno. La stessa costruzione e colorazione del cerchio hanno anche un fine terapeutico, tanto da creare una liberazione nel soggetto. In questo caso però il paziente deve sapere a priori che il simbolo porterà ad una graduale organizzazione e presa di coscienza del suo “Io”. Nel cerchio l’uomo ritrova quelle forze che ha smarrito o che non ricorda di possedere. La forma circolare è il simbolo dal quale tutto è nato. Tramite il cerchio l’uomo può ricercare se stesso, protetto nello stesso tempo da ogni attacco esterno. Al riparo, nella tranquillità, riesce a scorgere il punto centrale, la fonte dalla quale scaturiscono tutte le energie e comprende il significato del proprio valore umano e nello stesso tempo divino.

Gli sciamani e il mandala

Nei tempi passati gli sciamani curavano utilizzando proprio il mandala. Lo sciamano tracciava un cerchio nella sabbia e poi, con l’aiuto di alcuni assistenti tracciava simboli e figure utilizzando argille di diverso colore. In certi casi l’operazione durava anche qualche giorno. Il momento più importante della cerimonia si aveva quando si faceva sedere il malato nel centro del cerchio. Lo sciamano prelevava un pugno di sabbia dal cerchio e lo strofinava sul capo del paziente, specialmente nella zona interessata dal male, accompagnando il rituale con canzoni e formule magiche, per attirare l’attenzione degli spiriti benigni. Al termine del rito il paziente distruggeva il mandala con il suo corpo; il male veniva allontanato e in molti casi la malattia era immediatamente debellata. Con il susseguirsi delle varie azioni rituali, nello sciamano si verificava una forte concentrazione psichica che alimentava la suggestione già presente dall’inizio della costruzione del mandala. Questa concentrazione psichica raggiungeva anche l’ammalato. La distruzione del mandala era il culmine dell’evento del transfert uomo-figura: il male passava al mandala e tramite il mandala veniva annullato. Al centro del mandala risiede il Sé, quale entità totale e completa.

Jung e l'archetipo del mandala

Il nell’ottica junghiana diviene il punto di riferimento essenziale quale esempio di ciò che di meglio si può trovare nella natura umana, è quindi l’archetipo centrale o l’archetipo dell’ordine, attraverso il quale può sor-gere il confronto e la rivalutazione della propria persona. Il Sé posto al centro dello spazio mandalico assume il valore di archetipo, indicando una preforma concettuale ereditata nel tempo dagli uomini che ci hanno preceduti.  L’archetipo quale sintesi conciliante, quale “simbolo unificatore” che riunisce, aggrega ciò che per altre vie rimarrebbe "scollato", e tale riunificazione non può che avvenire su un piano più sottile e superiore, ecco perché Jung assegna alle figurazioni archetipiche la funzione trascendente. I contrari si uniscono intimamente per annullarsi su un piano che li trascende ambedue, ecco il compito principale delle figure mandaliche, secondo il pensiero junghiano. Jung studiò per oltre quattordici anni le figure mandaliche e giunse alla conclusione che si trattava sicuramente di archetipi collettivi, proprio per la regolarità e ripetitività dell'uso nelle varie epoche e culture. Queste figure sono portatrici di caratteristiche comuni: presentano un centro verso il quale tutto il sistema figurativo è orientato, sono delimitati da un cerchio o da un poligono; altre volte le figure geometriche sono sostituite da figure che le rappresentano quali la raggiera di petali di un fiore, una croce, una ruota.  Per Jung i mandala, quali figure ordinate, sia nell'antichità che nei tempi moderni, rappresentano l'estetica e l'ordine, il bisogno ancestrale del ritrovare la dimensione spirituale, il senso mistico dell'esistere: l'uomo quale essere posto tra il cielo e la terra che anela alla sintesi tra i due mondi. L'ordine quale realizzazione di sintesi tra ciò che lasciato alla propria forza si disporrebbe caoticamente e che invece guidato dal bisogno della crescita interiore si organizza pur mantenendo la propria diversità individuale dalle singole parti componenti. Accordo e armonia diventano sinonimi dell'ordine. L'accordo permette di sinergizzare e integrare ciò che isolato varrebbe poco o nulla. Parti diverse, addirittura in molti casi apparentemente opposte, si coniugano in uno sposalizio che li supera, completandoli e trascendendoli. Secondo Jung l'archetipo del mandala è rappresentabile simbolicamente da un cerchio contenente una disposizione simmetrica figurale del numero quattro e dei suoi multipli. Ogni altra figura che si allontani dal cerchio o dal numero base che è il quattro, viene definita quale "mandala turbato".

"Il simbolo mandala è un fatto psichico autonomo, che si distingue per una fenomenologia che si ripete sempre ed è identica in ogni luogo. E' una specie di nucleo atomico, di cui però non conosciamo ancora l'intima struttura e l'ultimo significato". (Jung, 1950).

Jung chiama il processo di presa di coscienza "individuazione" che diventa il mezzo con il quale ognuno può impartire un nuovo impulso per orientarsi verso un cammino che lo porterà ad una visuale più ampia, nella quale scorgerà ciò che da se stesso deve essere allontanato.

"Ogni più alto stato di coscienza è condizione di una visione del mondo. Ogni coscienza di basi e di intenti è, in germe, una visione del mondo. Ogni progresso nell'esperienza e nella conoscenza significa un passo ulteriore nello sviluppo della visione del mondo. Modificando l'immagine che egli si crea del mondo, l'uomo pensante modifica anche se stesso. L'uomo il cui Sole gira attorno alla Terra è diverso da quello cui la Terra è satellite del Sole". (Jung, 1950, ed. Einaudi, Torino, 1959).

Tratto da: Enciclopedia delle Discipline Bio-naturali, Valerio Sanfo e A.E.ME.TRA.

 
 
 
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INFO


Un blog di: then79
Data di creazione: 08/08/2008
 

NEL BLU

               

 Avrei voluto seguire il consiglio della mia cara amica

Avrei voluto immergermi nel blu più profondo

  Avrei voluto rivivere un ricordo

  Avrei voluto rincorrere un 'idea che mi sfugge

  Avrei voluto assaggiare sapori già conosciuti

   Avrei voluto ritornare a perdermi nel blu

   Avrei voluto prenderti e farti mia per sempre

   Avrei voluto misurarmi in una vita alla pari

   Avrei voluto realmente uccidere il drago

   Avrei voluto ridere con te e di me

   Avrei voluto che tutto fosse come dovrebbe

   Avrei voluto vedere cadute e rivincite

   Avrei voluto fermarmi per cambiare il destino

   Avrei voluto che almeno tu mi avessi capito

   Avrei voluto..................................................

   Avrei voluto dormire immerso nel blu 

 

QUE ES LA VIDA??

 

NON DIMENTICARE DISNEYLAND

 

GRAZIE

GRAZIE PER QUELLO CHE STAI FACENDO A TE STESSO E AGLI ALTRI

GRAZIE PERCHE' SE STAI LEGGENDO IN QUALCHE MODO STAI RINGRAZIOANDO ANCHE TU

GRAZIE UNIVERSO PER L'INFINITA ABBONDANZA IN CUI VIVIAMO IN OGNI ISTANTE

GRAZIE PER QUESTA MERAVIGLIOSA E SEMPRE PIU' STRAORDINARIA VITA

GRAZIE PER LA FANTASTICA NATURA CHE CI CIRCONDA E CI AMA

GRAZIE PER GLI ANIMALI E LE PIANTE CHE CI NUTRONO

GRAZIE PER LE PERSONE CHE MI CIRCONDANO

GRAZIE PER QUELLO CHE MI INSEGNANO

GRAZIE PER L'ARIA CHE RESPIRO

GRAZIE PER IL COLORE BLU

GRAZIE 

 

NON E' PIU' BIANCO NON E' PIU' NERO

 

 

 

WHAT THE BLEEP DO WE KNOW?

FINALMENTE ANCHE IN ITALIA

Ma che … bip … sappiamo veramente!?

-What the Bleep do We Know?

Pronti a cambiare il modo di vedere la realtà?

Non perdere nemmeno un istante e scopri il film che aprirà i tuoi occhi a nuovi orizzonti

e che ti darà la possibilità di riappropriarti del tuo Potere innato.

Lo guarderai e ti divertirai, per un istante resterai stupefatto,

ma un attimo dopo metterai in pratica tutti i suoi brillanti ed esilaranti insegnamenti.

Lascia che i tuoi sogni, i tuoi desideri più inconfessati

e più autentici vengano in superficie:

li realizzerai!


What the Bleep - Ma che… bip… sappiamo veramente!? - Il Film!

 

MESSAGGIO ALL'ANIMA

 
 

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