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Finalmente una buona notizia

Post n°88 pubblicato il 20 Ottobre 2011 da solitudineNA

La coscienza degli animali

 

La giornata di oggi rappresenta un passaggio fondamentale ed una grande conquista per l'affermazione di una nuova coscienza di tutela e rispetto degli animali e dei loro diritti. Un salto culturale dal quale in futuro nessuno potrà più prescindere". È quanto afferma il Ministro del Turismo, on. Michela Vittoria Brambilla, presidente del comitato ministeriale per la creazione di un'"Italia Animal Friendly", che oggi ha proposto ed ottenuto l'approvazione delle misure che cambieranno radicalmente lo scenario della sperimentazione animale nel nostro paese.
"È stato approvato in commissione Affari Sociali - continua il Ministro Brambilla - il nostro emendamento alla legge comunitaria 2011, di recepimento della direttiva del 2010, che ci permette di voltar pagina con la sperimentazione animale dopo decenni di orrori. Abbiamo quindi corretto i grandi errori della direttiva europea 63/2010 e abbiamo introdotto in maniera importante e definitiva il principio per cui l'utilizzo degli animali, in quanto esseri senzienti e portatori di diritti, deve essere abbandonato in favore dello sviluppo di metodi alternativi in vitro. Questo principio, solo in parte accolto dalla direttiva europea, diventa centrale nella nostra impostazione. Il testo approvato dalla commissione -spiega l'on. Michela Vittoria Brambilla- prevede infatti misure adeguate per la concreta attuazione del loro sviluppo e la destinazione di congrui finanziamenti allo scopo. Inoltre, in attesa che siano perfezionati metodi alternativi e completamente sostitutivi della sperimentazione su animali, sarà possibile effettuare test su cani, gatti e primati, solo previa autorizzazione del Ministero della Salute e del Consiglio Superiore di sanità. Inoltre, gli animali non potranno essere più utilizzati per esercitazioni didattiche (eccetto l'alta formazione di medici e veterinari) e per esperimenti bellici".
"Infine, ho oggi assolto ad un preciso impegno - continua il Ministro Brambilla - che avevo preso con tanti cittadini, associazioni animaliste e comitati spontanei, che si sono mobilitati contro lo stabilimento Green Hill di Montichiari, dove sono allevati cani di razza beagle destinati ai laboratori. Pochi giorni fa, avevo postato sulla mia pagina personale di facebook e su quella creata dai militanti animalisti, un messaggio di solidarietà con una promessa di aiuto concreto per fermare quello che considero un vero e proprio orrore indegno di un grande paese civile. Sono felice di poter dire oggi che ho mantenuto la mia parola e mi sono fatta interprete delle aspettative dei tanti italiani che non sono più disposti ad accettare che il nostro paese ospiti quella che viene definita una ‘fabbrica di morte’: il nuovo testo vieta quindi su tutto il territorio nazionale l'allevamento di primati, cani e gatti, destinati alla sperimentazione.
Dopo tanti anni di militanza animalista - ho fondato all'età di tredici anni la sezione lecchese della lega contro la vivisezione lombarda - nei quali mi sono battuta senza sosta per cambiare la normativa del ‘92 e dopo il recente ulteriore impegno che avevo assunto per correggere gli errori della direttiva europea 2010, che non protegge affatto gli animali e i loro diritti, considero un grandissimo successo l'approvazione oggi di queste misure che rappresentano una vera e propria svolta, della quale vado molto fiera".
I membri del comitato ministeriale per la creazione di un Italia Animal Friendly del ministro Brambilla, che hanno quindi avuto tutti parte nell'approvazione di questa misura, sono i deputati Basilio Catanoso, Fiorella Ceccacci, Paola Frassinetti, Gabriella Giammanco, Gianni Mancuso, Barbara Mannucci, Manuela Repetti, Michele Scandroglio. Del comitato fanno parte anche i rappresentanti delle associazioni nazionali di tutela ambientale e animale, oltre a quelli di Anci, Upi e delle Regioni.


 

 
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e ci risiamo nulla è cambiato

Post n°87 pubblicato il 12 Ottobre 2011 da solitudineNA
Foto di solitudineNA

Cambia nome per combattere contro il fegato d'oca con il beneplacito di "James Bond"

 

 

 

 

Chi sceglie di cambiare il proprio nome e cognome di solito lo fa perché lo considera ridicolo o vergognoso. Ma c’è anche chi non si chiama nè Leon Cino, nè Buonanno Felice, e nemmeno Farina Bianca, ma sceglie ugualmente di cambiare il proprio normalissimo nome e cognome per sensibilizzare l’opinione pubblica e, soprattutto, convincere un grande magazzino  a non commercializzare più foie gras, fegato grasso d'oca.

Così, una ragazza inglese di 27 anni ha scelto di modificare il proprio nome in Miss StopFortnumAndMasonFoieGrasCrueltyDotcom, che in italiano suonerebbe più o meno così: Signorina “Fermiamo la crudeltà del Foie Gras della Fortnum and Mason” .

Qualcuno potrebbe definire la notizia incredibile o assurda. Ed invece è tutto vero: Miss StopFortnumAndMasonFoieGrasCrueltyDotcom, al secolo Abi Izzard, una coraggiosissima attivista del Peta, ha deciso di abbandonare la propria identità (perché il nome è identità!) in nome della difesa degli animali. Abi, mostrando la sua nuova patente di guida, ha dichiarato che questo sarà il suo nome fin quando i famosi magazzini inglesi Fortnum and Mason, fornitori anche della casa reale, continueranno a vendere foie gras.

 

Secondo la ragazza, questa scelta è  il modo migliore per far sì che la gente venga a conoscenza della complicità dei magazzini in questa pratica alimentare cruenta, quella del “fegato grasso”, che costringe ogni anno 30 milioni di oche e anatre alla sovralimentazione forzata (gavage), col fine di ottenere un fegato 10 volte superiore al normale. Un fegato letteralmente malato che tanto soddisfa i palati senza scrupoli di chi lo consuma.

 

Per ottenere il “pregiato”  foie gras, gli animali vengono nutriti più volte al giorno per mezzo di un tubo metallico lungo 20-30 cm, che al momento dell’inserimento può causare lesioni, infezioni, infiammazioni e, peggio, morte per soffocamento e perforazione del collo. E l’inserimento è solo l’inizio. L’alimentazione forzata causa dispnea e diarrea, mentre l’allargamento del fegato comporta difficoltà respiratorie e nei movimenti. A molti animali, poi, viene amputata la punta del becco senza anestesia, con pinze o forbici. Per non parlare delle condizioni di detenzione, in gabbie (quando le anatre avrebbero bisogno di stare anche in acqua) così microscopiche da non poter nemmeno consentire di battere le ali. Gli esemplari che “sopravvivono” e giungono fino al macello, vanno incontro ad una morte atroce. Alcuni vengono tramite sgozzati, altri fulminati con la corrente o asfissiati con dei gas.

In Italia, come in molti Stati europei, la pratica dell’ingozzamento è vietata, ma non la vendita di foie gras. Inoltre il divieto europeo al gavage è valido solo per quei Paesi dove la pratica non è di uso comune…vive la France! Per di più, il foie gras prodotto da anatre appositamente allevate in Dordogna (Canard à foie gras du Pèrigord) ha ottenuto la certificazione IGP, in conformità alla normativa Europea.

Ed è per tutto questo che Miss StopFortnumAndMasonFoieGrasCrueltyDotcom ha scelto di chiamarsi in questo modo. Per combattere la totale negazione dei diritti degli animali utilizzati per il foie gras. La scelta di Abi ha ricevuto anche l’approvazione di Roger Moore, uno dei più famosi interpreti di James Bond, da sempre contro il foie gras, che, con classico humour inglese, ha dichiarato a riguardo “molte persone mi conscono come James Bond o come 007, ma non sono mai arrivato a cambiare ufficialmente il mio nome”. 

 

 

     

 

Pellicce: procioni scuoiati vivi per imbottire stivali contraffatti (video shock)

 

 

Torniamo ancora una volta a parlare del binomio pellicce-torture sugli animali, questa volta per catalizzare l’attenzione su un tipo di stivali che sta andando moltissimo di moda negli ultimi anni. Stiamo parlando dei comodi e caldi stivali australiani UGG, che, dopo il successo degli anni passati, si riconfermano come una delle tendenze della moda inverno 2011.

Esistono per uomo, per donna e persino per bambino, in mille diversi colori. Un paio di queste calzature originali arrivano a costare anche più 200 Euro. Così, gli acquirenti meno abbienti, per essere vestiti all’ultimo grido e non restare indietro, ricorrono alle più economiche imitazioni, contraffatte a regola d’arte quasi sempre in Cina, Paese che, come vi abbiamo raccontato più volte, certo non brilla quanto a rispetto e tutela per gli animali.

Se dietro la realizzazione delle trendy calzature originali si nasconde l’utilizzo della pelle di migliaia di pecore australiane,  ciò che c’è dietro al mercato della contraffazione cinese è, se possibile, ancor peggio. Nelle morbide, confortevoli ed economiche “simil-UGG” scorre un lungo fiume di sangue e sofferenze indicibili per centinaia e centinaia di teneri, buffi e dolcissimi procioni, colpevoli solo di possedere uno splendido manto morbido e caldo. Perché la pelliccia dello stivale contraffatto è tutt’altro che sintetica…

Questa volta, però, è stato tutto ripreso, fotogramma dopo fotogramma, fornendo prove inconfutabili anche della ignobile complicità di chi, con il proprio acquisto poco responsabile,  favorisce le violenze indicibili e disumane a cui questi animali vengono sottoposti. Gli investigatori della Swiss Animal Protection sono riusciti a intrufolarsi sotto copertura in alcuni allevamenti cinesi della provincia di Hebei e, muniti di telecamere nascoste, hanno documentato un massacro ai confini della realtà, dando vita a un durissimo, shoccante e straziante filmato, che alcuni giornali internazionali hanno scelto di non pubblicare per l’eccessiva violenza.

Il video inizia con le immagini di  “uomini” senza cuore che, dopo essersi appropriati dei poveri animali, iniziano a colpirli con aste di metallo e a sbatterli violentemente sul terreno. Questo “trattamento” è solo l’inizio delle torture. Non serve ad ucciderli, ma a fare in modo che i procioni non si muovano quando gli allevatori strapperanno loro via la pelle con estrema lentezza, anche se sono vivi e ben coscienti. Gli animali, insomma, vengono letteralmente scuoiati vivi, “ovviamente” per ottenere una migliore resa nella pelliccia. Il processo incomincia dai piedi fino ad arrivare alla testa. Le creature, oramai agonizzanti ma ancora vive, vengono poi gettate con i loro corpi ormai nudi e sanguinosi nel mucchio di coloro che le hanno precedute. Respiro, battito cardiaco, movimento direzionale del corpo e movimento dei bulbi oculari sono ancora evidenti, anche dopo la scuoiatura “a vivo”. I procioni vengono poi asciati morire da soli tra indicibili sofferenze, nella più totale assenza anche dei più elementari standard di benessere degli animali, a cui vengono negati persino i più semplici atti di gentilezza.

Ma, al di là del caso delle UGG, si tratta di una mattanza ben più generalizzata e vasta che, purtroppo, riguarda non solo i poveri procioni immortalati in questo filmato shock, ma anche volpi, visoni, castori, chinchilla, conigli e persino cani e gatti. Animali che vengono tenuti ammassati in gabbie all'aperto, esposti alla pioggia battente, al freddo o al caldo, in attesa di essere tramortiti a colpi in testa, seviziati e, infine, scuoiati vivi.

Non è un film dell'orrore, è  la realtà. Di fronte a un tale scempio diventa davvero impossibile permettere che tutto ciò possa continuare ad accadere. Perché la colpa è anche di chi compra e contribuisce a questo mercato.

L'unico modo per evitare che tali crudeltà siano ancora perpetrate è quello di non indossare mai le pellicce. Perché, come recita la famosa campagna Peta, meglio essere nudi che complici di questo massacro. 

E se proprio non vogliamo evitare di indossare boot all'ultima moda, perché non proviamo a farceli da noi riciclando vecchi maglioni? L'effetto eco-chic è assicurato!

Se non credete a quello che è stato detto andate sul sito  www.greenme.it  e ve ne renderete conto .

Diffondiamo più che possiamo questo messaggio facciamo qualcosa nel nostro piccolo

 

 

  

 

 


 
 

 
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Basta un piccolo aiuto

Post n°78 pubblicato il 21 Maggio 2010 da solitudineNA

 

LE PELLICCE DERIVANTI DALL’UCCISIONE DI CANI E GATTI

 

Prodotti che sono derivati dall’uccisione di CANI Inserti per guanti, colli, cappelli, giocattoli, fodere di cappotti e giacche, suole per scarpe e stivali: ecco come vengono utilizzate le pelli di cane e di gatto.
Ogni anno questo terribile commercio causa oltre 2 milioni di vittime, tra cani e gatti. I più grandi allevamenti si trovano in Cina, specialmente al nord, dove la pelliccia degli animali, esposti a temperature rigidissime, cresce folta durante i freddi inverni.
Le condizioni degli allevamenti sono spaventose, e gli animali affrontano un vero e proprio calvario fino alla fine dei loro giorni. Molto spesso i cani e i gatti non provengono neanche dagli appositi allevamenti, ma sono cresciuti in piccole aziende a gestione familiare, dove vivono stipati in minuscole gabbie per poi morire in maniera agghiacciante davanti agli occhi dei loro compagni.
I cani vengono sgozzati e fatti morire dissanguati, oppure bastonati sulla testa. I gatti vengono spesso impiccati con cappi metallici.In Italia l'allevamento, l’importazione e il commercio delle pelli di cane e di gatto è illegale (Legge 189/04 sui maltrattamenti degli animali).Tuttavia bisogna prestare attenzione al fatto che, per nascondere la provenienza delle pelli ai consumatori, sull'etichetta (quando presente) vengono utilizzati pseudonimi e nomi di fantasia.

Nome sull'etichetta per le pellicce di cane

Nome sull'etichetta per le pellicce di gatto

asian jackal

genette

asiatic racoonwolf

goyangi

asian wolf

housecat

corsak fox

katzenfelle

dogue of China

lipi

finnracoon

mountain cat

finnracoon asiatico

wildcat

fox of Asia

special skin

gae wolf

 

gubi

 

kou pi

 

lamb skin

 

loup d'Asie

 

nakhon

 

pemmern wolf

 

sakhon

 

sobaki

 

special skin

 

 

 

 

 

 

ttenzione

 
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aiutiamo i nostri amici

Post n°76 pubblicato il 25 Marzo 2010 da solitudineNA

a tutti n

immagine

ai

 
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Per sensibilizzare il lavoro di una persona sensibile

Post n°51 pubblicato il 23 Gennaio 2008 da solitudineNA
Foto di solitudineNA

clikka sulla foto

www.appelliperglianimali.it/

blog.libero.it/adotta1angelo/

 
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TITINA

Post n°49 pubblicato il 09 Gennaio 2008 da solitudineNA
Foto di solitudineNA

Bè ragazzi girando nelle varie cartelle nel mio computer, ho trovato altre foto della mia micia, ispiratrice di questo blog, scomparsa ormai da due anni,( 23 dicembre) ma sempre viva nei nostri pensieri ho pensato di postare un'altra sua foto tra un pensiero triste e un pò di magone.

 
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Vacanze finite

Post n°31 pubblicato il 25 Agosto 2007 da solitudineNA
Foto di solitudineNA

Bene eccomi qua le vacanze sono (sigh) finite però devo dire che non sono andate male certo non è chissà uno cosa abbia fatto però il posto dove trascorro le mie vacanze è molto bello e tranquillo è un piccolo paesino dell'abruzzo dove è ancora possibile trovare quei rapporti umani che ormai si sono persi in città.

Grandi passeggiate nei boschi aria pura, verde tantissimo, ora si riprende spero piano piano ma la voglia di fuggire ancora è molta, ho letto su una rivista l'articolo di un imprenditore stessa mia età che un giorno di punto in bianco ha mollato tutto e è partito per un viggio intorno al mondo con la sua moto. Visto che la pima volta è andata bene ha cercato uno sponsor e ora è diventata la sua attività; ci pensate poterlo fare il fatto è che anche io mi sento ingabbiato nel mio lavoro troppo ingessato per me ero un tipo libero, chissà se un giorno lo potrò fare anche io vorrei poter fare un viggio nella mitica route 66 negli USA non è proibitivo anche se ci vogliono tempo, capitali ma non penso molto, ma soprattutto e qui casca l'asino, la mente sgombra da pensieri e magari farlo con la persona del cuore. E voi che passate di qui come msono mandate le vacanze? ' inutile dirvi che chi si è divertito molto è stato attila la nostra belva casalinga, sport preferito dormire nei posti più strani.

un saluto

 
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Un party finito all'alba

Post n°29 pubblicato il 20 Luglio 2007 da solitudineNA
Foto di solitudineNA

Ecco cosa succede a far baldoria

 
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Post N° 26

Post n°26 pubblicato il 27 Giugno 2007 da solitudineNA
Foto di solitudineNA

Un saluto a tutti gli amici che passeranno di qui.

Un'altra foto di Attila (per gli amici però anche " ciccillo)

saluti

 
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