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L'ultima fiamma

Post n°1091 pubblicato il 21 Maggio 2009 da lidermax.mv
 

Darsi fuoco per una delusione d'amore a 15 anni. A 15 anni, non a 45 o a 65.

Esiste un'età nella quale si può essere certi del significato della parola amore?

Come puoi toglierti la vita se non l'hai ancora vissuta?

Se non sai trovare sulla mappa del tuo cuore l'isola della Felicità o la fossa delle Tristezze.

La risposta possibile è che ne sei inconsapevole e quindi incoscientemente butti via la tua possibilità o quanto meno la speranza di averne una.

Non sto a chiedermi se mi ucciderei per amore ma se per quello non arrivo neanche a chiedermi se mi ucciderei.

Quello che so è che a 15 anni non esisteva cosa o persona al mondo per la quale ne sarebbe valsa la pena.

E oggi so che varrebbe la pena di dare la mia vita per qualcuno, ma non di gettarla via per la sua mancanza o per un suo rifiuto.

Darsi fuoco per una delusione d'amore è un gesto di violenza nei confronti di chi ha rifiutato l'amore. Non una dimostrazione di devozione. Non un romantico gesto estremo.

E' la dimostrazione del fatto che non sei sufficientemente maturo per amare. Ma sei abbastanza adulto per odiare.

E l'età giusta per cominciare per odiare è drammaticamente sempre più bassa...

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Commenti al Post:
charquai67
charquai67 il 21/05/09 alle 12:24 via WEB
mah, secondo me ci sono diversi aspetti da considerare: il giovane tende maggiormente al suicidio dell'adulto per una più intensa percezione delle sensazioni oltre ad una maggiore carica irrazionale.
io tendo a giudicare certi comportamenti, lo ammetto, ma se c'è un ambito in cui non mi permetto è il suicidio: lo trovo un atto estremamente personale perché ciascuno ha la sua propria soglia di sopportazione della sofferenza ed poi, in ogni caso, se vogliamo considerarlo un "comportamento colpevole" il prezzo che il "colpevole" paga è il massimo. e questo pareggia un qualsiasi bilancio di colpa e punizione.
scusa la lungaggine
 
 
lidermax.mv
lidermax.mv il 21/05/09 alle 12:30 via WEB
L'argomento non è semplice, lo ammetto e la lungaggine è quasi doverosa. L'unico giudizio che anch'io mi permetto è su come si possa considerare insopportabile un dolore quando non hai fisiologicamente avuto il tempo di provarne di ben peggiori. Per questo credo che a quell'età il suicidio sia un atto esterno più che interno. Un voler far del male a chi ti ha rifiutato, più che a se stessi...
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Amour il 21/05/09 alle 12:32 via WEB
Non so che dire. Io soffrivo a 15 anni (anche a 16, anche a 20 e 30 e pure adesso) ma non ho mai pensato che qualcuno valesse la mia vita.
Magari non ho amato al punto di arrivare a straziarmi o magari l'ho fatto nel modo giusto. Il fatto è che 15 anni sono pochi per qualsiasi cosa eppure questi ragazzini sembrano pronti a consumare e consumarsi l'esistenza.
 
 
lidermax.mv
lidermax.mv il 21/05/09 alle 13:35 via WEB
Ecco come dire con le parole giuste quello che volevo dire io...
 
pearl2008
pearl2008 il 21/05/09 alle 12:34 via WEB
Non sono per niente d'accordo con quello che scrivi. E' vero che non hai avuto il tempo per provare dolori gìpiù grandi, o per capire cos'è l'amore, ma considera che a quell'età sei molto più vulnerabile proprio perché certe cose non le hai passate, non riesci a vedere con lucidità una delusione d'amore proprio perché non hai altri mezzi, come l'esperienza di dolori più grandi. Tu pensi all'amore come lo penseresti ora che sei adulto, ma pensa cosa può essere per un adolescente.
 
 
lidermax.mv
lidermax.mv il 21/05/09 alle 13:41 via WEB
Sei naturalmente liberissima di non essere d'accordo con me e sono arcicontento che tu voglia esprimere il tuo parere. Ma mi sottovaluti. Sono stato adolescente anch'io, ma quando ero adolescente io, avevi qualche punto di riferimento in più ad aiutarti a prendere decisioni o per valutare una situazione. Intanto per me, e questo grazie alla mia famiglia, la vita era un valore sacro. E non ne sto parlando dal punto di vista religioso. Inoltre una situazione così dilaniante come quella che deve aver fatto da leva per questo gesto estremo, io l'avrei vissuta dentro una famiglia. E' logico che un 15enne non abbia l'esperienza per gestire un simile carico d'emozioni: ma al giorno d'oggi ci sono bambini che si suicidano per un brutto voto o per un telefonino sequestrato. Farsi del male è diventato un modo per comunicare il proprio disagio. Ma suicidarsi vuol dire farsi del male solo una volta. E poi basta.
 
   
pearl2008
pearl2008 il 21/05/09 alle 16:17 via WEB
Si, questo è davvero preoccupante. Farsi del male per comunicare il proprio disagio. Purtroppo a volte anche la famiglia è disarmata contro il vuoto e la solitudine degli adolescenti di ora.
 
     
lidermax.mv
lidermax.mv il 21/05/09 alle 16:26 via WEB
In effetti la mia riflessione era più su questo che sul suicidio in generale ma si sa, non sempre le ciambelle riescono col buco :)
 
charquai67
charquai67 il 21/05/09 alle 12:42 via WEB
ma anche se fosse "odio per l'amata che ti rifiuta", in ogni caso la motivazione è fondamentalmente l'insopportabilità di un dolore che rende odiosa la vita al suicida.
e chi può misurare, valutare e giudicare tale soglia, tale parametro?
e anche, per quanto condannabile o "punibile", come ho detto più sopra, il "colpevole di suicidio" paga in ogni caso il prezzo più alto possibile: la propria vita.
 
 
lidermax.mv
lidermax.mv il 21/05/09 alle 14:00 via WEB
La mia riflessione Char, è sulla mancanza di una base di valori che ti permetta di fermarti prima di compiere gesti estremi. Sono d'accordo con te che alla fine il suicida paga con la vita la colpa d'essersi suicidato. Ma qui entriamo nel discorso della selezione naturale: il forte vince e il debole soccombe e la specie si perpetua. Quello che sto dicendo io è che a 15 anni non dovresti essere tanto solo da doverti difendere senza aiuto dagli urti della vita...
 
   
charquai67
charquai67 il 21/05/09 alle 15:10 via WEB
concordo con la riflessione, anche se non molto con la peculiarità dei tempi moderni.
se hai voglia:
di Frank Wedekind, "Risveglio di primavera" una tragedia del 1891. Lo troverai illuminante.
 
     
lidermax.mv
lidermax.mv il 21/05/09 alle 15:11 via WEB
Come un bengala sparato ad alzo zero? ;) Accetto la proposta e me lo procuro...
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
chiara.u il 21/05/09 alle 15:17 via WEB
Non si giudica il gesto, non si giudica la sofferenza più o meno intensa... ma io, come genitore, quante volte mi dovrò chiedere dove ho sbagliato? Credo che sia lo strazio più grande... avere la certezza di non aver visto, riconosciuto o preso sul serio un grido d'aiuto! E' così facile da genitori giudicare "sciocchezze" le delusioni, le sofferenze dei figli... facile liquidarli con "non sai nemmeno cosa vuol dire la sofferenza". Credo che questa sia la cosa che più mi impegna in questo momento, non dare mai per scontato, non sottovalutare mai un problema... anche perdere un giochino sembra essere tragico a volte! Spero di avere sempre la capacità di ascoltare quando ce ne sarà bisogno...
 
 
lidermax.mv
lidermax.mv il 21/05/09 alle 15:29 via WEB
Giusta riflessione da madre, Chiara. Non credi che questi ragazzini siano troppo "soli" quando devono reagire alle difficoltà?
 
 
dolce_peso
dolce_peso il 22/05/09 alle 13:17 via WEB
mio papà si è suicidato, a 73 anni. Io solo con una buona psicoterapia sono riuscita a smettere di pensare che fosse in qualche modo colpa mia, che "dovevo" capire, accorgermi e fermarlo...non c'è spiegazione al suicidio, è una scelta. certo è difficile comprendere che un adolescente, un bambino "scelga" di eliminarsi definitivamente, forse, a quell'età era davvero una richiesta di aiuto andata oltre le intenzioni e non raccolta in tempo (e parlo per esperienza personale)
 
   
lidermax.mv
lidermax.mv il 22/05/09 alle 14:21 via WEB
Io continuo ad avere da imparare da te, Dolce. E te lo dico come complimento.
 
     
dolce_peso
dolce_peso il 22/05/09 alle 16:10 via WEB
ti avevo detto della psicoterapia, e se ricordi ti ho anche parlato di un posto dove amcora non riesco a tornare..ora sai perché. quanto all'esperienza avevo 16 anni ed è stato un disperato grido di aiuto...ma poi mi è stato detto "porco dio perché non sei morta"...eppure sono qui, a cinquantanni, a ridere, a piangere a sorridere e acommuovermi...a vivere
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
chiara.u il 21/05/09 alle 15:55 via WEB
Non so Max... come si fa a sapere che cosa succede in una casa? Ma soprattutto in una testa! Di adolescente poi... Certo che fa paura la loro solitudine, ma troppi genitori mettono a tacere sensi di colpa e paure rimpinzandoli dell'inutile... quando a volte a loro basta essere ascoltati.... attenzione: non giudicati ma ascoltati! Detto questo, i sani vecchi NO, i paletti che ci davano una direzione, i valori che non esistono più... tutto ciò dov'è finito?
 
 
lidermax.mv
lidermax.mv il 21/05/09 alle 16:00 via WEB
Me lo chiedo anch'io. Forse si è perso tutto nell'inevitabile necessità delle famiglie di non dipendere da un solo reddito...o più semplicemente oggi ci sono tanti stimoli contrastanti, tanti modelli completamente antitetici, che un ragazzino non sa più neanche provare a decidere cosa è giusto o sbagliato, cosa è reale e cosa non lo è...
 
Julie_Anne
Julie_Anne il 21/05/09 alle 16:49 via WEB
Non mi sento di razionalizzare il sentimemnto amore, ragion per cui se un regazzino di 15 anni asserisce d'esserlo... io sono convinta che lo sia. L'unica colpa è l'inconsapevolezza del fatto che se questo viene spezzato, non sarà l'ultimo, ma ve ne saranno altri ed altri ancora. La ovvia mancanza di esperienza in questo senso non gli permette di essere razionale e da questo il gesto infelice... Sinceramente non mi sento nemmeno di dire che esso era solo e che la famiglia piuttosto che gli amici non gli erano vicini. A 15 anni si è ancora istintivi, si reagisce d'impulso e non si segue mai la ragione... Anzi, più i genitori cercano di essere presenti e meno questi li vogliono "tra i piedi"... Lo abbiamo pensato tutti... no ? Ave Max ;o)
 
 
lidermax.mv
lidermax.mv il 21/05/09 alle 20:16 via WEB
Non ho certezze nemmeno io, tanto è vero che ho posto delle domande alle quali ognuno di noi darà risposta diversa a seconda del proprio sentire. L'unica cosa che mi sento di sostenere è che se un ragazzo di 15 anni si da fuoco e si getta da un balcone per amore ha un distorto senso del valore della vita. E a 15 quel valore te lo deve spiegare qualcuno che la vita la conosce meglio di te. Invece il mondo ormai presenta dei modelli estremi per cui o la vita (vedi Eluana) va preservata oltre ogni volontà oppure la vita non vale nulla (vedi naufragi o kamikaze) oppure il concetto di togliere una vita viene addirittura mitizzato (vedi delitto di Perugia o le varie Franzoni). Non si sente mai il bisogno di riflettere su cos'è la vita e quanto è importante. Tutto qua. Dolce serata Julie :)
 
ty610
ty610 il 22/05/09 alle 08:14 via WEB
il problema è che stiamo crescendo da alcuni anni un paio di generazioni a cui non si può dire di no...devono avere tutto e subito senza rifiuti, senza problemi. i nostri ragazzi non sanno cosa è il sacrificio e restano eterni bambini. giusto ieri a cena con i miei compagni di classe riflettevamo sul fatto che il militare li ha messi davanti alle loro responsabilità e li ha fatti diventare grandi. Adesso stiamo andando alla deriva ed io incomincio a vederla un po grigia. Per quel che mi riguarda di botte nei denti ne ho prese anche da ragazzina ma non ho mai pensato di farmi del male per farla pagare a qualcuno e spero di aver trasmesso ai miei ragazzi il senso della misura.
 
 
lidermax.mv
lidermax.mv il 22/05/09 alle 08:51 via WEB
Te lo auguro di cuore. Per la nostra generazione dovrebbe ancora essere possibile ricordare certi valori dei nostri genitori...
 
 
charquai67
charquai67 il 22/05/09 alle 14:28 via WEB
ty610 concordo con la tua affermazione "stiamo crescendo da alcuni anni un paio di generazioni a cui non si può dire di no", cambiando solamente il verbo "potere" con "volere":
"stiamo crescendo da alcuni anni un paio di generazioni a cui non si vuol dire di no"
pare che dire "Sì" è più facile che dire "No", anche se poi costa di più.
 
   
lidermax.mv
lidermax.mv il 22/05/09 alle 14:32 via WEB
Perchè dire Sì chiude subito il discorso. Dire No presuppone fornire un'alternativa. Troppa Fatica...
 
     
charquai67
charquai67 il 22/05/09 alle 14:57 via WEB
bingo, my friend!
 
     
lidermax.mv
lidermax.mv il 22/05/09 alle 15:09 via WEB
Già :)
 
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