Post n°1685 pubblicato il
25 Febbraio 2010 da
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E’ un pasto veloce, economico e soprattutto molto gustoso. Per questo è diventato il cibo giovane per eccellenza, oltreché il simbolo del frenetico vivere metropolitano. Ma da scelta di ripiego, il panino è diventato un vero e proprio oggetto di culto e la ricerca del "tramezzino perfetto" si trasforma in una ricerca estenuante tra i chioschi e i bar della città; non bisogna infatti sottovalutare la creatività che si può mettere tra due fette di pane. Ecco dunque i panini migliori di Torino.
Ma prima un pò di storia:la leggenda vuole che il "sandwich" (panino in italiano) prenda il nome da John Montagu, IV conte di Sandwich, che nel XVIII secolo ideò questo pratico pasto per non dover abbandonare le partite di carte. Il tramezzino invece è un'invenzione tutta torinese; il primo fu infatti preparato al Caffè Mulassano di Piazza Castello nel lontano 1925. La storia del panino si incrocia inoltre con quella di uno dei più grandi poeti italiani: fu infatti proprio Gabriele D’annunzio a introdurre il sandwich in Italia e a inventare il nome tramezzino.
Intorno a Palazzo Nuovo, zona universitaria per eccellenza di Torino, proliferano numerosi bar e locali che offrono pizza al taglio, piadine e kebab. Tra questi merita sicuramente una menzione speciale La Piola di Alfredo, uno dei locali più frequentati dagli studenti. In un ambiente informale e accogliente i panini possono essere farciti con tutti gli ingredienti presenti in cucina. «Il panino ideale per me e per molti che conosco è cotoletta, pomodoro, maionese: da abbinare ad una birretta è l' ideale. Vale la considerevole attesa, come ben sa chi frequenta la piola» dice Marco, 24 anni. C’è invece chi come Silvia, 22 anni, punta tutto sulla praticità: «Trovo assolutamente da provare la "focaccia fantasia", venduta al bar Montebello. E’ una sottile focaccia ripiena di funghi, pomodorini freschi, maionese, rucola, prosciutto cotto... Venduta a "trancio", con 2 euro e 50 si fa un pasto completo, goloso e ottimo per un breve break tra una lezione universitaria e l’altra».
Durante un’ intensa giornata di shopping o una piacevole passeggiata per le vie del centro è tappa obbligata Il Panino Garibaldino. Aperto da un gruppo di ragazzi nel 2005, propone focacce, tramezzini ma soprattutto un ottimo panino salsiccia e zucchine. Un’altra vera e propria istituzione di Torino è poi il piccantino di Beppe. In una vecchia latteria in via Villa della Regina viene preparato uno degli spuntini più originali della città: peperoncino, robiola, arrosto di tacchino, un triangolo di mortadella e la misteriosa salsa segreta si combinano creando un’alchimia di sapori perfetta. La bibita ideale a cui abbinarlo? Dopo lunghe ricerche scientifiche, i più concordano sul tè freddo.
C’è chi invece abbandona i sentieri battuti alla ricerca di sapori decisamente fuori dal comune. Eleonora ci svela una vera e propria rarità gastronomica: «Si chiama "panciccia" e si mangia...a fette! Il panciccia è la goduriosissima invenzione di Andrea e Roberto, macellai di piazza Carducci. Si tratta di un bella biovetta di pane casereccio, scavata dentro e riempita di impasto di salsiccia. Il panciccia non si può descrivere, ma è un’esperienza commovente: lo tagli a fette, lo fai cuocere sulla piastra o in padella ed è subito una festa! Con un bel contorno di patatine è un’ottima cena ma mangiato con le mani è perfetto anche per un aperitivo o una festicciola in casa».
Sulla linea dei panini fatti con carni esclusivamente piemontesi è da provare anche l’ormai celebre Mac Bün, lo “slow fast food” di Rivoli in cui appetitosi hamburger vengono preparati con ingredienti freschi, ricercati e tutti ovviamente piemontesi. Da provare il "Gaute da suta", ovvero hamburger con bagna cauda come salsa...
Buon appetito. E, per voi, qual è il panino ideale?