TorineggiandO

Land of Hope and Liberty

C'è una parola che ai repubblicani di Mitt Romney fa più paura della disoccupazione e della crisi.

Una deputata democratica, Lisa Brown, è stata praticamente cacciata dalla Camera per avere osato pronunciare un termine che alle orecchie dei bigotti del partito avverso è sembrato offensivo: "vagina".

Eppure l'uso fatto dalla signora era più che appropriato: si trattava di difendere l'ennesimo attacco dei conservatori ai diritti delle donne, una legge che renderebbe più difficile l'aborto obbligando i medici a una serie di controlli intimidatori su chi è costretto a interrompere la gravidanza.

"Sono lusingata, signor Speaker", ha detto ironicamente la deputata al capo dell'Assemblea, motivando il suo voto contrario alla legge "che lei sia così interessato alla mia vagina: ma no significa no". La signora è stato subito allontanata dall'aula proibendole di partecipare a un dibattito.

"Quello che ha detto è così offensivo che non lo ripeterei mai davanti a delle signore" ha tuonato Mike Calton, un repubblicano di Nashville.

Altro che "I monologhi della vagina", la fortunata serie della drammaturga peraltro americana Eve Ensler. L'unico monologo che i repubblicani conoscono è quello che vieta alle donne non solo i diritti ma perfino la libertà di espressione

Agli amanti delle bufale contemporanee

Volevo segnalare agli amanti delle bufale contemporanee, cioè agli amanti dell'arte contemporanea questa interessante mostra alla Hayward Gallery di Londra.

Si intitola Invisible: l'arte del non visto.

Comincio ad ingolosirvi con quest'opera di Gianni Gotti, al titolo emblematico " Inchiostro simpatico".

Ma capisco che si parla di qualcosa di destrutturato ma profondamente reale, e quindi poco soddisfacente.

Allora vi propongo questo

(la turista non è compresa nell'opera,
cioè si vende a parte a peso)

L'opera è di Tom Friedman ed è del 1992. Si intitola "Senza Titolo" e rappresenta un plinto visibile che sorregge una sfera invisibile. Non la vedete, bene, perchè è invisibile.

A questo punto però, non potete perdervi il dipinto più grande del mondo in assoluto.

Si intitola "Disegno a grandezza di vita" e l'autore è Lai Chih-Sheng.

(quelli che osservano sono visitatori, il quadro è dietro)

Se non capite quest'arte, vuol dire che non siete entrati in sintonia con il concetto di dematerializzazione dell'oggetto artistico, anche se, forse, come me, vi piacerebbe partecipare alla dematerializzazione a mazzate dell'artista e del critico d'arte.

L'ingresso si paga in Sterline vere e molte di queste opere sono assicurate per milioni presso i  LLoyd's.

Ognuna di esse vale sul mercato dell'arte contemporanea svariate centinaia di migliaia di euro. Destinate ad aumentare alla morte di uno degli artisti. E, sempre ammesso che voi riusciate a mettere le mani su una delle opere.

Naturalmente.