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IL CIELO SU/SOPRA TORINO
Messaggi del 23/06/2012
Con la benzina verde ed il diesel a quasi 2 euro al litro i consumi hanno avuto la loro bella contrazione. Non sono poche le persone che hanno cominciato a considerare i mezzi pubblici come un valido sostitutivo all'uso quotidiano dell'automobile. E francamente tutto questo è solo positivo, anche se le ragioni che hanno portato a questa scelta di positivo non hanno un bel niente. Ed ecco che improvvisamente e magicamente Eni crea lo "scontone", che in realtà non è poi così "one" e che riguarda solo la modalità self service: circa 20 centesimi. Nel giro di una settimana incredibilmente anche quasi tutte le altre compagnie praticano lo stesso sconto. E gli italiani fanno la fila alle pompe di benzina. In fondo meglio uno scontone finto che niente. Ma la domanda vera è: " se tutti potevano permettersi di abbassare di 20 centesimi il prezzo da un giorno all'altro, perchè l'hanno fatto solo quando il fenomeno è diventato di massa?" Ovvero, quanto ci stanno fregando nell'ordine, le compagnie petrolifere e i benzinai? Non sarebbe meglio adesso che forse siamo riusciti ad entrare in uno stato virtuoso di minor dipendenza dall'automobile, continuare a boicottare le pompe di benzina? Con due scopi ben precisi:
Io non mi fido di quello che vedo allo specchio quando mi faccio la barba, figuratevi degli scontoni. |
La domanda più giusta è: come hanno fatto a sopravvivere? Loro, le suorine di via San Donato, dove c'è il campanile di Santa Zita che come altezza è secondo soltanto alla Mole, le maestrine della scuola elementare Faà di Bruno, e perché non anche i pupi e i genitori? Adesso convivere è più facile o meno difficile, i manifesti si sono fatti piccoli e castigatelli, i titoli dei film decisamente meno espliciti, «La calda ninfomane vogliosa di stalloni perversi» è diventata «La cattivella della porta accanto», e non si sbatte più, uscendo dalla scuola, contro offerte troppo dure di pellicole vietate ai minori. Adesso il porno declina almeno sotto questo aspetto urbano, ma per anni e anni i pochi metri della strada, forse la più multietnica di Torino, hanno davvero diviso il paradiso ufficiale dall'inferno ufficioso, e in mezzo c'era, c'è il purgatorio del traffico. Il cinema proprio di fronte alla scuola, impossibile uscire da un posto senza vedere l'ingresso dell'altro, arduo il sopravvivere. Possibile che i bambinelli su quei titoli abbiano fatto i primi esercizi personali di lettura fuori aula. «Signora maestra, cosa è una ninfomane in calore?». Ma c'è ancora qualcuno che ci va? E non intendo a scuola... |
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