Creato da Aresmorelli il 01/11/2007
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Nickname: Aresmorelli
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Sesso: M Età: 50 Prov: FI |
« Travaglio contro Castell... | L'ingiustizia » |
I blog che diventano libri....
Ci sono persone che scrivono un blog perché sognano di scrivere un libro. Non è la strada giusta, non è neanche necessario. Io sono riuscito a pubblicare quattro libri, vendendone anche un buon numero. Ma non è questo il punto, chi sogna di vedersi pubblicato un libro non si rende conto che il potere della letteratura oggigiorno è quasi nullo. Ogni anno in Italia escono quasi 150000 nuovi titoli, un libro che vende 5000 copie in Italia viene considerato un best seller. I nuovi autori non hanno mai spazio e possono sperare di vendere, se sono fortunati, al massimo qualche centinaio di copie. I lettori italiani sono pochissimi, gli autori che vendono sono sempre gli stessi. Pensateci, quanti libri di autori sconosciuti avete acquistato nell’ultimo anno? Le persone che possono pensare di vivere soltanto di letteratura sono veramente pochissime. Chi scrive non può farlo sperando che diventi un lavoro. L’immagine che la cinematografia dà degli scrittori è fuorviante, la maggior parte degli scrittori sono estremamente poveri e quelli ricchi spesso erano ricchi anche prima di iniziare a scrivere. Così, chi sogna di scrivere un libro, lo fa per motivi sbagliati. Chi scrive dovrebbe farlo soltanto perché ha qualcosa da dire, per trasmettere il proprio pensiero. Allora è molto meglio farlo attraverso un blog, i lettori sono molti di più, il pensiero va più lontano. Dobbiamo renderci conto che il potere che abbiamo è molto grande, tornare alla carta stampata (benché il suo fascino resterà sempre immenso) non è un passo avanti ma un passo indietro.
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Ho una formazione giuridica che mi ha portato fino ad una specializzazione post laurea e che, nello stesso momento, mi ha compromesso per sempre. Studiare diritto ha terribili effetti collaterali, ancora oggi quando faccio la lista della spesa la suddivido in commi; quando la mia compagna mi rimprovera qualcosa cerco di ricorrere in Appello e se so di essere colpevole fingo la semi infermità mentale (mi viene bene). Ho cercato di rimediare laureandomi in sociologia, la sociologia è bellissima ma anch’essa ha effetti collaterali, ti fa capire quanto alcune nostre certezze siano in realtà soltanto illusioni…
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