Creato da Aresmorelli il 01/11/2007
La satira ci salverà?
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Nickname: Aresmorelli
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Sesso: M Età: 50 Prov: FI |
« Amanda Knox è colpevole?... | Se viviamo una nuova dit... » |
E' difficile comprendere perché un giovane italiano decida di iscriversi all'Università visto che la laurea non offre alcuna opportunità lavorativa in più rispetto ad un diploma o ad un corso professionale. Ma se nonostante tutto un giovane diplomato volesse continuare gli studi, come scegliere la facoltà più adatta? Si potrebbe continuare a studiare per semplice passione, allora si dovrebbe decidere in base alle proprie inclinazioni e ai propri interessi. In questo caso però non ci si deve vergognare una volta laureati in filosofia, in lettere o in scienze naturali ad iscriversi ad un corso per diventare idraulici o baristi. Si potrebbe scegliere tenendo presente la realtà lavorativa italiana, beh allora l'unica scelta possibile è quella di andare a studiare direttamente all'estero. In Italia sono pochissime le facoltà che offrono una qualche opportunità concreta. Io personalmente consiglio medicina, in molti paesi europei cercano medici, e pare che quelli italiani siano particolarmente apprezzati. Certo se volete fare i dottori in Italia allora è meglio che prima di iscrivervi cerchiate qualche buona raccomandazione perché nell'ambiente medico del bel paese vige un rigido principio familisitico. Anche ingegneria ultimamente ha perso colpi, infatti anche gli ingegneri vengono assunti con contratti precari e con stipendi da fame, ma mantenersi per cinque o sei anni all'università ha un costo notevole. Per questo, se si studia soltanto in funzione di una eventuale carriera allora è meglio lasciar perdere e mettere da parte i soldi che si sarebbero spesi per le tasse universitarie e per i libri. Io da insegnante consiglio sempre di studiare, di imparare, di approfondire, di capire, ma per far questo non c'è bisogno necessariamente di iscriversi all'Università, anzi...
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Ho una formazione giuridica che mi ha portato fino ad una specializzazione post laurea e che, nello stesso momento, mi ha compromesso per sempre. Studiare diritto ha terribili effetti collaterali, ancora oggi quando faccio la lista della spesa la suddivido in commi; quando la mia compagna mi rimprovera qualcosa cerco di ricorrere in Appello e se so di essere colpevole fingo la semi infermità mentale (mi viene bene). Ho cercato di rimediare laureandomi in sociologia, la sociologia è bellissima ma anch’essa ha effetti collaterali, ti fa capire quanto alcune nostre certezze siano in realtà soltanto illusioni…
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