Creato da Aresmorelli il 01/11/2007
La satira ci salverà?

Maremma Ma'...trix

Perché il maremmamatrix non è facile da spiegare. Chi si occupa di satira in modo veramente professionale per un motivo o per un altro ha sempre ignorato le tribune politiche, eppure sono una fonte inesauribile di testi e battute umoristici, non c'è bisogno di aggiungere poi molto alla realtà che è già sufficientemente grottesca. Normalmente la satira politica troppo evidente non è gradita sulle televisioni per tanti motivi che sono intuibili. Queste gag possono far ridere oppure far piangere e purtroppo quando fanno piangere non dipende soltanto dalla nostra cattiva recitazione :) . 
 

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A.A.A. Suora bellissima cercasi

Post n°289 pubblicato il 30 Agosto 2008 da Aresmorelli
 

Dopo il mio articolo sarcastico sul concorso miss suora ho ricevuto una lettera in cui mi si chiedeva di leggere quest'intervista per capire le motivazioni del concorso, per par condicio la pubblico per intero:

A.A.A. cercasi la suora più bella d’Italia.Ebbene sì è quello che si propone di fare don Antonio Rungi, teologo morale, casertano e promotore del concorso di bellezza cui requisito fondamentale è l’essere suora. Dopo le polemiche sorte abbiamo sentito padre Antonio il quale, ha gentilmente risposto alle nostre domande, raccontandoci ed approfondendo meglio la sua iniziativa.

Come è nata l'idea di questo concorso?
E' nata dalle stesse suore con le quali durante questi giorni abbiamo pregato sulla spiaggia con villeggianti e turisti che ho fatto proprio. Si tratta di capire l'iniziativa e non strumentalizzarla. Noi sul sito in allestimento (speriamo che vada in porto) metteremo le foto delle suore, dietro preventiva autorizzazione dei Superiori e di loro stesse, al fine di far conoscere le attività che svolgono, il servizio che prestano, come incarnano il carisma del loro istituto nell'oggi della Chiesa e della
società. Certo che conta la bellezza interiore e spirituale, ma una suora che si presenta bene è un ulteriore aiuto per comunicare il vangelo in semplicità e con il linguaggio complessivo della persona umana.


Non pensa che Miss Sister possa in qualche modo "sminuire" il significato della vita claustrale?
Assolutamente no, in quanto la vita religiosa è a servizio di Dio, della Chiesa e della società. Fa conoscere le suore è un mezzo per far conoscere i tanti carismi che lo Spirito Santo ha suscitato nella Chiesa. Molti si sono meravigliati di questa iniziativa, che a mio modesto avviso è semplice, anche perché basta farsi un giro su internet e trovare le suore già esposte con foto, video, comunicazioni, attività interne agli istituti sul web. Noi vogliamo fare un discorso di convergenza, per dire chi oggi, a vario titolo, propone il vangelo nel mondo più rispendente ai tempi moderni, in cui la rete telematica ha un suo ruolo e peso. Basta guardare alcuni siti offensivi della dignità della Chiesa, dei sacerdoti e delle stesse suore, la pornografia sta facendo scempio sul web e nessun contrasta con proposte serie alternative questa opera distruttiva nei confronti della Chiesa e della religione. Prendetela questa iniziativa come provocazione, ma bisogna utilizzare i mezzi della tecnica moderna per evangelizzare e far conoscere il tanto bene.


Le suore contrapposte a Miss Italia?
Qui non giochiamo sul campo della concorrenza, nè ci contrapponiamo a Miss Italia. Il concorso deve partire ancora on-line e va fatto nel rispetto della Legge sulla privacy. Non esponiamo nessuno al pubblico mondiale del web se non le dirette interessate non sono d'accordo. La Suora più bella spiritualmente e pastoralmente se volete sta a fianco a noi. E' la suora del monastero o convento della nostra città, che sarebbe giusto far conoscere agli altri per quello che è e che fa. Bisogna superare una concezione antica che le suore siano quelle deluse della vita e che si chiudono in convento perché non hanno alternative. Ci sono suore preparate, colte, spiritualmente ricche, gioiose. A queste doti aggiungono anche quella della bellezza, che è un dono di Dio. Ti cito un testo della Lettera di San Paolo ai Filippesi: "Fratelli, tutto quello che è vero, nobile, giusto, puro, amabile, onorato, quello che è virtù e merita lode, tutto questo sia oggetto dei vostri pensieri" (Fil 4,8). Credo che quello che fanno le suore merita lode e sia anche nei nostri pensieri per il tanto bene che fanno alle parrocchie, alle diocesi, alla Chiesa nel mondo.


Il vescovo della sua diocesi come ha preso la sua iniziativa.
Ci siamo sentiti telefonicamente e gli ho illustrato sinteticamente l'iniziativa, mettendo in risalto l'aspetto positiva e la finalità precisa: quella di far conoscere le Suore ed il loro operato, le loro congregazioni e famiglie religiose. Poi si tratta di un discorso in fieri ed è un fatto virtuale, ovvero on-line, almeno per questa prima edizione. Poi vediamo in seguito. Penso che una maggiore visibilità del carisma delle suore sui vari mezzi di comunicazione non può che giovare al bene della Chiesa e della società.


Quante le iscritte?
Finora ho ricevuto adesioni informali di circa 20 suore, di varie congregazioni, ma sono prive di autorizzazione dei superiori. Io non pubblicherò nulla senza il preventivo permesso delle Superiore delle varie religiose che decidono di aderire a titolo personale. Ogni religiosa rappresenta concretamente e storicamente l'istituto e quindi il tutto va fatto con serietà e rispetto dei ruoli e degli uffici.


Perché¨ non un concorso per sacerdoti?
Qualche anno fa lanciai l'idea del campionato mondiale dei sacerdoti e preti. Poi qualcuno ha sfruttato l'idea e l'ha messo in essere determinando il torneo calcistico della clericus-cup che si sta svolgendo regolarmente ogni anni. Si può anche pensare ed organizzare un simile concorso, ma se si parte da un'idea positiva e propositiva. Siccome ogni iniziativa che si fa è suscettibile di critica, solo chi non fa non viene criticato. Se si vuole organizzare per il bene della Chiesa anche un simile concorso chi ce lo vieta? Bisogna essere aperti ai nuovi linguaggi per agganciare i giovani e il mondo. Giovani e il mondo oggi purtroppo lo incontri su internet e non sempre per fini buoni. Vedi i preti, le suore e le religiose ogni giorno operano nel silenzio, nel concretizzare il vangelo e l'amore verso Dio e il prossimo e nessuno parla di loro per far risaltare il bene che fanno. I media si interessano a loro solo quando sbagliano o commettono gravi crimini. Tutto questo non è giusto. Una semplice idea di concorso di suora più bella d'Italia nata spontaneamente senza grandi attese è diventato un fatto nazionale e internazionale, tanto che ho rilasciato interviste a radio tedesche, cilene, ecc. Per parlare di Suore, di chi sono, a quale istituto appartengono, qual è il loro carisma, bisogna fare tutto questo? Non c'è forse alla base una grave omissione in noi cattolici che non facciamo conoscere i carismi dei vari istituti di vita consacrata. Bambini, giovani, genitori, adulti frequentato suore e istituti religiosi e non sanno neppure qual è la fondatrice e il carisma di quella Congregazione. Eppure le suore promuovono tante iniziative per far conoscere il loro carisma e alla fine la risposta è sempre minima. Bisogna meglio valorizzare il genio femminile, come diceva Giovanni Paolo II, anche quello delle Suore, che sono e rimangono persone consacrate, che possono e devono dire molto a questo mondo e questa società con tutta la loro bellezza ed esuberanza e gioia della vita che nasce dal contatto con Dio".

Ed è prorpio di queste ultime ore la notizia che il concorso non si terrà più, "troppe le strumentalizzazioni ed anche le minaccie che mi sono state rivolte negli ultimi giorni" dice un padre Rungi amareggiato.

Marilisa Della Monica

 
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Commenti al Post:
Aresmorelli
Aresmorelli il 30/08/08 alle 10:41 via WEB
Ho ricevuto la lettera e ho pubblicato. Non posso esimermi dal commentare, visto che in precedenza avevo solo fatto qualche considerazine ironica. Il fatto che esistano preti e suore con funzioni differenti, che una suora non possa servire la messa è indice del fatto che la Chiesa è ancora oggi maschilista. Un concorso Miss Suora è in linea con questa visione, ci ricorda che una Suora è prima di tutto una donna, prima ancora che un "missionario". Inoltre, la visibilità non dovrebbe servire alla Chiesa, visto che da qualche parte c'è scritto che "quello che dà la destra la sinistra non lo deve sapere". Se si vuole modernizzare l'Istituzione ecclesiastica, si permetta a suore e preti di sposarsi e si abbandoni la posizione sessuofoba della Chiesa che aumentando il numero dei tabù non fa altro che incentivare la depravazione. Infine, ci si dimentica che la bellezza non è un valore oggettivo ma una caratteristica culturale e proprio per questo non si può affermare che si tratti di un dono di Dio, è al contrario, una costruzione degli uomini.
(Rispondi)
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Ho una formazione giuridica che mi ha portato fino ad una specializzazione post laurea e che, nello stesso momento, mi ha compromesso per sempre. Studiare diritto ha terribili effetti collaterali, ancora oggi quando faccio la lista della spesa la suddivido in commi; quando la mia compagna mi rimprovera qualcosa cerco di ricorrere in Appello e se so di essere colpevole fingo la semi infermità mentale (mi viene bene). Ho cercato di rimediare laureandomi in sociologia, la sociologia è bellissima ma anch’essa ha effetti collaterali, ti fa capire quanto alcune nostre certezze siano in realtà soltanto illusioni…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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