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SISTERS

Post n°11 pubblicato il 26 Febbraio 2007 da uno_nessuno_100000
 

La CUBANA era di Milano ed aveva conosciuto lo STRANIERO in una delle tante chat su internet.


Lo STRANIERO era un ometto diverso dagli altri perchè, dopo un mese che parlavano, ancora non le aveva nemmeno chiesto il numero di telefono, un incontro ed ovviamente le misure. Non era uno dei tanti che aveva incontrato che volevano subito portarla a letto. Che fosse malato?


Decise di prendere l'iniziativa e glielo chiese lei. Anche al telefono lo STRANIERO era simpatico e le chiaccherate con lui erano un piacevole momento di relax dopo una faticosa giornata di lavoro nel reparto.


Trascorsero addirittura un capodanno al telefono!


Venne il momento d'incontrarsi. Lo STRANIERO si rivelò piacevole ed anche la CUBANA non era male. Il programma della giornata prevedeva anche che il pranzo a casa della sorella della CUBANA. Anche la sorella della CUBANA era simpatica, ma quel giorno fu fatale per i due protagonisti che si accorsero di piacersi e molto.


Vissero una breve ed intensa storia, ma dopo un po' le cose iniziarono a non andare più bene e si abbandonarono. E fino a qui niente di diverso rispetto a quanto succede ogni giorno nel mondo.


Dopo alcuni mesi lo STRANIERO conobbe su internet la PICCOLA. Solita storia: messaggi, messaggi, messaggi e poi una marea di mail ed infine la richiesta della PICCOLA allo STRANIERO del sul numero di cellullare.

PICCOLA era più giovane dello STRANIERO, ma era attratta irresistibilmente da quest'uomo più grande di lei che, come faceva sempre, non chiedeva e non pretendeva nulla da lei.

Ma era uscita di recente da una storia tormentata e temeva che, vedendolo, si sarebbe subito rimessa nei pasticci. Ed allora rimandava la telefonata e l'incontro che gli aveva già promesso.


Lo STRANIERO aveva già conosciuto ragazze così, che si preferivano rimandare l'incontro anche desiderandolo fortemente; strano modo di essere per lui, ma lo accettava.


E tra una mail e l'altra la PICCOLA chiese allo STRANIERO se aveva mai avuto storie con ragazze conosciute su internet. Era recente e quindi le raccontò la storia della CUBANA.


Colpo di scena: PICCOLA era proprio quella sorella della CUBANA da cui erano andati insieme a pranzo il giorno in cui si erano conosciuti!!


E così lo STRANIERO, dopo aver perso la CUBANA, perse anche la PICCOLA!


Piccolo il mondo!



Nota:con questo post si concludono gli aggiornamenti di questo blog per problemi tecnici. Grazie per l'attenzione e la lettura.

 
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Le ultime parole famose

Post n°9 pubblicato il 17 Febbraio 2007 da uno_nessuno_100000
 


Alla SOFISTA era venuta una bella idea.


Si era messa a trattare e vendere un oggetto, che usano praticamente tutti, senza ave bisogno di tenerlo in magazzino. Praticamente lei si comportava come se stesse trattando un immobile: il cliente andava da lei, le diceva cosa stesse cercando e quanto era disposto a spendere e lei, che si era attrezzata per la gestione di una grande banca dati, glielo cercava e faceva da intermediaria nell'acquisto anche se l'oggetto era in un'altra città.



La SOFISTA era anche una bella ragazza. Lunghi capelli scuri e lisci incorniciavano in volto sempre abbronzato e dallo sguardo penentrante. Alta, si muoveva con piglio deciso e difficilmente arretrava.

Era entrata in internet per gioco, come tutti praticamente, ma gli inizi non erano stati entusiasmanti. I primi soliti "Ciao bella", poi i "porti il perizoma?", infine i consueti "usciamo insieme una sera e non te ne farò pentire".


Aveva quasi deciso di mollare tutto. Poi aveva incontrato lui: GEMELLO.



GEMELLO era diverso: non le aveva chiesto prestazioni strane, ne taglie, ne numeri di telefono. Non l'aveva nemmeno corteggiata. Ma le parlava normalmente e con simpatia. E poi GEMELLO faceva un sacco di cose, proprio come lei. Non condivideva la sua passioni per gli oroscopi, ma, come lei, aveva fatto parecchi anni di palestra per esercitarsi nelle arti marziali.

Iniziarono a comunicare, si scambiarono le mail e quindi i cellulari.
Ovviamente dopo un po' iniziarono a pensare che forse potevano anche vedersi, ma l distanza non aiutava.
SOFISTA, appassionata di astrologia, oroscopi e ascendenti preparò un voluminoso incartamento che avrebbe regalato al GEMELLO quando l'avesse incontrato.

Si scambiarono anche le foto: della SOFISTA abbiamo già detto.
GEMELLO non era una bellezza, ne aveva un fisico strepitoso, ma sicuramente non era una persona da buttare via. Insomma si potevano incontrare.


Finalmente fissarano la data in una primavera che si prospettava calda. Un solo giorno, dal mattino alla sera, ma finalmente potevano parlarsi guardandosi negli occhi.
Ma era l'attesa dell'incontro di due amici, non di due amanti tanto e vero che avevano deciso di passare la giornata in quattro a spasso per la città.



Il giorno prescelto doveva essere una domenica.



Telefonata del martedi precedente

- allora tutto a posto?

- certamente, non vedo l'ora. Giovedi ti dico a che ora pensiamo di arrivare.

Giovedi in tarda serata un SMS

- non ti sei fatta ancora sentire: tutto bene?



Sabato mattina scambio di SMS

- scusa, non me la sento più di venire; devo preparare delle cose per l'ufficio e domenica preferisco lavorare

- ok, fatti sentire



Domenica sera, ancora via SMS

- Ciao, stai ancora lavorando o ci possiamo sentire?
(nessuna risposta)


SMS di Mercoledi
- Tutto bene?
- Scusa se non ti ho risposto ma avevo la febbre; adesso sono in KENIA, torno domani sera e ti chiamo



Venerdi

- Ma che ci facevi in Kenia?? Tornata in italia?
(nessuna risposta)



Sabato

(vari tentativi di chiamare la SOFISTA ma il telefono era sempre irraggiungibile)


Domenica un SMS

- scusami se non ti ho più chiamato, ma non temere: ci tengo a vederti e poi io sono una che non abbandona. Mai.



Quello è stato l'ultimo messaggio ricevuto da GEMELLO
. SMS, telefonate e mail non hanno mai più ricevuto risposte.




Alla faccia di quella che non abbandonava mai!!!

 
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WonderWoman

Post n°8 pubblicato il 07 Febbraio 2007 da uno_nessuno_100000
 


WONDERWOMAN
era molto impegnata. Faceva due lavori diversi in due parti diversi della città, aveva dei bimbi da crescere, una casa da portare avanti, un fidanzato/amante da gestire ed un quasi-ex-marito da sopportare.
Ma ce la faceva.
Era così brava che riusciva anche a trovare il tempo per lanciarsi in complicate navigazioni su internet e per ricevere ed inviare messaggi su internet.
Aveva scoperto dell'esistenza di CYBERMAN grazie ad uno dei tanti messaggi stupidi che lui (CYBERMAN) mandava in giro come boe luminose nella notte nella speranza che qualche ragazza si accorgesse della sua presenza.
CYBERMAN non era bello, ma dire che era brutto sarebbe stata una bugia. CYBERMAN era, è basta. Caracollava da una scheda all'altra, lasciando tracce della propria presenza perchè nel passato, facendo così, aveva incontrato persone con le quali si era stabilita anche una gradevole amicizia.
Iniziarono a scambiarsi messaggi.
A WONDERWOMAN piaceve lo stile di CYBERMAN. Non le aveva chiesto le misure, ne il numero di cellulare,. E neppure le faceva imbarazzanti domande sulle sue abitudini sessuali. Ma soprattutto la faceva ridere, sempre ed in ogni momento.Ed a lei piaceva ridere, visto che non c'era molto da ridere nel resto della propria vita a parte quelle piccole furie che lei chiamava figli ma che lei adorava.
CYBERMAN trovava piacevole questa ragazza che riusciva ad ispirargli sempre cose nuove da scrivere.
Ma ad un certo punto CYBERMAN decise che quel mondo virtuale non faceva più per lui e che doveva abbandonarlo. WONDERMAN la supplicò di non abbandonarla, di non privarla delle sue parole e gli consegno il suo numero di cell.
E così iniziarono a parlare. E quella persona immaginata ancora soltanto grazie ad una voce iniziò a prendere forma. Ed era simpatica, molto simpatica. Ed era bello parlare con lui/lei. Eh si, perchè entrambi trovavano paicevolissimo passare il tempo a chiaccherare.
Venne spontaneo ai due decidere di vedersi.
- Vediamoci oggi pomeriggio!
- Volentieri: non dovrei essere impegnata; te lo dico dopo pranzo.
...
SMS da WONDERWOMAN a CYBERMAN: mi spiace non posso.
... dopo alcuni giorni ed altre chiacchere...
- Guarda, sono sicura: domani pomeriggio sono libera!
- Wow, fantastico a che ora?
- Te lo dico domani mattina; non vedo l'ora di vederti.
...
SMS da WONDERWOMAN a CYBERMAN: mi spiace non posso.
... telefonata serale...
- Ma tu in settimana, durante l'ora di cena potresti o sei impegnato
- Beh, no, posso liberarmi
- Allora guarda, domani sera sono libera. Ci vediamo alle 20.00. Mi sento emozionata come una ragazzina al primo appuntamento
... al mattino...
SMS da WONDERWOMAN a CYBERMAN: mi spiace non posso, ti posso chiamare stasera?

SMS da CYBERMAN a WONDERWOMAN : certo, dopo le 21 quando vuoi.

ore 21.00: telefono muto

ore 21.30: telefono muto


ore 22.00: telefono muto


ore 22.30: telefono muto


ore 23.00: telefono muto

ore 23.10: SMS da CYBERMAN a WONDERWOMAN : io sto per andare a dormire

ore 23.30: telefono muto


Al mattino CYBERMAN è preoccupato: sarà mica successo qualcosa?

SMS da CYBERMAN a WONDERWOMAN : tutto bene? è successo qualcosa?

Al pomeriggio...
SMS da WONDERWOMAN a CYBERMAN : si tutto bene! avevo gente a casa. Sono brava a confezionare pacchi, vero?
immagine

Pare che CYBERMAN quel giorno fosse un po' nervoso... chissà perchè!
Ma grazie a questa avventura ha imparato una cosa: che nel vocabolario di WONDERWOMAN il termine "affidabilità" era stato cancellato!

 
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della cicca

Post n°7 pubblicato il 28 Gennaio 2007 da uno_nessuno_100000
 
Tag: people

Sarà sicuramente a tutti di passeggiare tranquillamente per le vie di una città italiana dotata di zona pedonale dedicata allo "struscio": Napoli, Roma, Firenze, Pisa, Bologna, Milano, Torino....

Sarà capitato a molti di posare lo sguardo a terra e di notare come, in queste zone, la maggior parte dei rifiuti sia composto da cicche di sigarette.

Sarà capitato a qualcuno di chiedersi perchè sia così sconosciuto per così tanti fumatori l'uso del cestino dei rifiuti presenti oramai in quasi tutte le città.

Nei comuni più attenti i cestini sono anche dotati di appositi contenitori o scomparti dove spegnere e gettare i mozziconi, salvo poi che accada, come avevano riportato i giornali durante le olimpiche giornate di torino, che qualcuno decida di farsi un set completo di posacenere asportando quelli presenti nei già citati cestini.

E' esperienza visiva comune anche l'abitudine di certi automobilisti, così attenti alla pulizia della loro auto che, per non sporcare il loro lindo posacenere, anche in caso di condizioni climatiche avverse, provvedono ad abbassare il finestrino dell'auto ed ad esibirsi nel nuovo sport del "lancio della cicca".

Ma non è solo colpa dei fumatori: anche i caramella-dipendenti fanno la loro parte con l'involucro esterno del loro dolciume appena introdotto nell'orifizio orale. E gli scontrini (quando rilasciati) ed i biglietti del bus (quando utlizzati) vogliamo dimenticarceli?

Ma a volte sembrano accadere i miracoli: al semaforo una coppia di fumatori sta diligentemente aspettandio il verde immagine. Il "lui" della coppia finisce la sigaretta, si avvicina ad un cestino ad una decina di metri di distanza, la spegne accuratamente strofinandola sul sostegno del cestino stesso ed infine la getta, oramai innoqua, all'interno.
Evviva, ma allora i miracoli accadono, la coscienza civica italiana non è perduta!
Viene voglia di avvicinarsi, salutare calorosamente il signore, stringerli vigorosamente la mano ed ringraziarlo per l'attenzione rivolta al bene patrio comune.
Ma basta avvicinarsi per far scomparire il sogno. Basta ascoltarlo mentre rivolto alla compagna dice "was is das?".
Ah, ecco.

Viva l'italia!

immagine

 
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l'uomo dell'altra

Post n°6 pubblicato il 21 Gennaio 2007 da uno_nessuno_100000
 

Alcune settimane fa è apparso nell'edizione on-line di un quotidiano a diffusione nazionale un interessante articolo.
L'argomento era particolare e riportava l'esito di uno studio portato avanti da due ricercatori, di lingua anglofona, relativa a sopravvivenza, competizione, riproduzione e selezione.
Detto in termini più semplici i due avevano cercato di capire quali sono i criteri che determinano la scelta del partner da parte dell'universo femminile.
Hanno iniziato dal regno animale (esseri umani esclusi) e dopo una serie di controlli, esperimenti ed osservazioni sono giunti ad alcune conclusioni.
Hanno ripetuto le stesse osservazioni, seppure con metodiche diverse, tra gli esseri umani (quindi controllando il comportamento delle donne) ed i risultati sono stati identici.
Il fatto che fossero due uomini non può invalidare la loro ricerca perchè è stata condotta in modo scientifico.
La loro scoperta è stata la seguente: le donne sono particolarmente attratte da uomini già scelti da altre donne.
Il ragionamento inconscio che secondo i due scienziati sta alla base di questa preferenza è molto semplice: se un uomo è già stato scelto da un'altra donna vuol dire che "è buono" , se nessuna l'ha scelto vuol dire che "è fallato".
Nel dettaglio i due, nella ricerca sulle donne, hanno utilizzato un complicato sistema di fotomontaggi e non è il caso di dilungarsi qui nel tentativo di spiegarlo.
Pare che non sia estranea una certa pigrizia femminile che comporta la scelta opportunistica di appoggiare e copiare i comportamenti portati avanti dagli altri individui dello stesso genere che stanno dimostrando la capacità di riprodursi.
Ovviamente a questo meccanismo inconscio sfugge la grande verità che un maschio che non sia stato accalappiato potrebbe essere tale solo perchè ha deciso che le possibili predatrici non erano di suo gradimento, ma questa è un'altra storia!

Ed anche in alcuni simpatici blog, analizzati negli ultimi tempi, questa verità emerge palese quando fanciulle, anche se temprate da innumerovoli battaglie ed esperienze, si chiedono stizzite perchè "lei l'uomo ce l'ha ed io no?".
Carissime, ma se anzichè struggervi l'anima a pensare a quel fustacchione in compagnia di quella bruttina, vi volgessite indietro, probabilmente scoprireste i nugoli di ometti che aspettano solo un vostro segno.
E poi vi confessiamo un segreto che ci ha raccontato la bruttina in questione: il fustacchione di notte russa e non le fa nemmeno mai un regalino!

Ma non vi preccupate: per facilitarvi e stimolare la vostra attenzione nei nostri confronti presto gli orafi vivranno un momento d'oro! Infatti nei prossimi giorni noi andremo tutti insieme a comprarci una fede da mettere al nostro anulare simulando così di essere già stati scelti; 100.000 fedi vendute tutte insieme. Ci faranno un po' di sconto? immagine

 
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della trave e del moscerino

Post n°5 pubblicato il 19 Gennaio 2007 da uno_nessuno_100000
 
Tag: people

Location: aula universitaria di una facoltà scientifica


Situazione : corso di storia e critica del cinema



Momento
: l'ora che volge al desio con i primi accenni di lipotimia e ipoglicemia che risvegliano brontolii gastrici indicanti una certa necessità alimentare


Personaggi principali: due personaggi di genere femminile seduti in fondo all'aula


Personaggi catalizzatori
: due individui di sesso non identificato seduti alcune file più avanti



Spettatori
: alcuni


Trama:


Il prof spiega il film che verrà proiettato. Spiega l'antefatto (verrà mostrato solo uno spezzone) e cosa notare con particolare attenzione. Si spengono le luci. Parte il film. Inghippo: l'audio è un po' basso. Ma tanto bisogna ascoltare e vedere, il tempo per parlare e commentare sarà successivo. Le scene si susseguono. Una persona tossisce. I due personaggio principali (che chiameremo ZETA_e_ZETA) borbottano qualcosa. Un'altro si muove sulla sedia che sinistramente scricchiola e cigola. ZETA_e_ZETA borbottano più forte lanciando le prime sommesse imprecazioni. Nell'ultima fila una ragazza scarta una caramella. ZETA_e_ZETA le augurano la carie immediata, un diabete fulminante e di non trovare più fidanzati. Ma a questo punto entrano in gioco i Personaggi catalizzatori che imprudentemente esprimono un commento su John Wayne (durata: 4 secondi circa). ZETA_e_ZETA iniziano una serie di "Ma basta -- non si sente niente -- fate silenzio -- lo dicevo io che quelli li era meglio se non entravano -- non c'è più religione (ma che c'entra???) -- insomma -- uffa -- che ha detto? -- che ne so -- ma tu non hai detto che ci sentivi meglio? -- si, ma no ho capito -- ma non sei più andata dall'otorinolaringoiatra? -- si e mi ha tolto un tappo di cerume, adesso ci sento meglio -- e allora che ha detto -- che? -- che ha detto? -- che va tutto bene -- ma non l'otorino; che ha detto nel film -- il mio otorino non fa film -- ma non il tuo otorino nel film; il protagonista del film che stiamo vedendo -- ah, non lo so; non l'ho capito" (durata: un centinaio di secondi)



Commento:

Ma brutte zittelle incartapecorite (il termine "zittella" non va inteso nel senso di persona mancante di rapporto affettivo stabile con persona di altro o stesso sesso, ma come massimo termine dispregiativo riferito a personaggio racchiuso egoisticamente nel proprio mondo insofferente agli altri ed indifferente alle conseguenze che le proprie azioni possono avere sul resto del mondo. Tra l'altro una delle due aveva una fede al dito: pover'uomo.), non vi rendete conto che fate più casino voi che un branco di oche starnazzanti sul Campidoglio? E che per lamentarvi di un disturbo di pochi istanti avete fatto perdere a tutti diverse battute del film? Già che c'erano potevano fare una telefonatina ad un'amica per raccontare quello che stava succedendo tanto per completare l'opera!immagine



Esito:
La prossima volta, se si avvicinano, cambio posto.

 
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arancia coerente

Post n°4 pubblicato il 17 Gennaio 2007 da uno_nessuno_100000
 

ARANCIAMECCANICA_A si era lamentata spesso. "Non capisco -- diceva -- come mai qui tutti si descrivono belli, aitanti, affascinanti, interessanti e imperdibili, ma poi se chiedi loro una foto la rifiutano e, se insisti, spariscono. Mi chiedo perchè descriversi diversi da come si è relamente se poi l'inganno viene sgamato facilmente?".

"Ah io risolvo il problema -- le rispondevo io -- non chiedendo mai le foto a meno che non mi vengano chieste!"

Passa il tempo, scorrono i messaggi ed arriva anche il momento delle descrizioni: ARANCIAMECCANICA_A si descrive abbastanza carina ma soprattutto bella "dentro". Chissà che bel pancreas avrà avuto allora: Hannibal (de "Il silenzio degli innocenti") ne sarebbe stato entusiasta.  (Chiedo scusa agli eventuali lettori più sensibili per il particolare macabro, ma chi si definisce "bella dentro" e "da scoprire" mi fa tornare alla mente le mie lezioni di anatomia patologica che, come i più sanno, ha molto a che fare con le ....autopsie!)

Torniamo ad ARANCIAMECCANICA_A...
....vuole vedere una mia foto. Non c'è problema, ne ho parecchie in giro seminate in vari album fotografici sparsi su intenet, ma se vuole vedermi deve prima mostrarsi lei.
"NO" dice lei, "SI" dico io....e così ARANCIAMECCANICA_A sparì in una nuvoletta di fumo virtuale che si dissolse rapidamente davanti al monitor.

Ma non era lei che si lamentava di quelli ometti birbanti che spariscono non appena vuoi vedere se la loro foto corrisponde alla loro descrizione?

Da quel giorno un nuovo Santo è apparso nel calendario: Santa Coerenza Vergine, martirizzata sull'altare del bluff!

 
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conoscente sconosciuta - epilogo

Post n°3 pubblicato il 17 Gennaio 2007 da uno_nessuno_100000
 

A beneficio di coloro che mi hanno chiesto come è andata a finire la storia descritta nel precedente messaggio: ..... è finita così, non c'è stato un seguito!

Forse però non era chiaro il senso del messaggio.
La particolarità, che poi molto particolare non era nemmeno, consisteva nel comportamento del tizio al telefono che evidentemente conosceva la persona che era caduta (ed anche piuttosto bene da alcune cose dette che non è stato possibile inserire nel testo), ma che assolutamente era disinteressato al suo stato di salute se non per il fatto che non era andata all'appuntamento con lui (e che cosa dovessero fare insieme ha suscitato più di una illazione...immagine )

Piccolo mondo quello composto da piccoli uomini che non sanno guardare aldilà del proprio naso e per i quali tutto ciò che non li tocca direttamente...semplicemente non esiste.

 
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conoscente sconosciuta

Post n°2 pubblicato il 16 Gennaio 2007 da uno_nessuno_100000
 

E' il tardo pomeriggio di una giornata invernale festiva. Siamo in una città del nord italia. In una stazione ferroviaria. Interno.
Un gruppo di persone uscendo dalla stazione scorge una persona che con passo incerto cerca di scendere da una scalinata. Prima che possano intervenire questa persona sbanda e rotola giù.
Per fortuna i danni evidenti sembrano minimi: apparentemente solo un taglio al mento, ma è meglio chiamare un'ambulanza.
Il 118 invia un mezzo che casualmente si trovava a non più di 100 metri dalla stazione: arrivano subito.
I presenti spiegano al personale dell'ambulanza (tecnicamente detti "soccorritori") cosa è successo ed inizia il dialogo tra i soccorritori (S) e la signora caduta (C):

(S): signora, che le è successo?
(C): - guarda stupita questi giovanottoni che si sono avvicinati e sorride -
(S): signora, mi ascolti: è svenuta?
(C): no no no no!
(S): è inciampata da qualche parte?
(C): no no no no!
(S): vuole venire con noi che la portiamo in pronto soccorso così verifichiamo che cosa è successo?
(C): no no no no!
(S): ma lo sa che ha un taglio sotto il mento? conviene dare un'occhiata in pronto soccorso
(C): no no no no!
(S): ma è da sola, signora?
(C): no no no no!
(S): e sa dove sono le persone che erano con lei?
(C): no no no no!
(S): ha male da qualche parte?
(C): no no no no!
(S): forse ha bevuto un po' troppo?
(C): no no no no!
(S): allora non vuole venire con noi?
(C): no no no no!
(S): come si chiama signora?
(C): no no no no!
immagine
(S): ma lei capisce cosa le sto dicendo?
(C): no no no no!

La signora ha evidente bisogno di alcuni punti di sutura e piano piano i soccorritori riescono a convincere la signora a seguirli, barcolando, sull'ambulanza.

Fin qui nulla di particolare.

La signora afferma di non avere documenti con se e di non ricordare come si chiama ed all'arrivo in pronto soccorso ricomincia la serie dei suoi "no no no no!".
Ma occorre dare un nome a questa persona.

Mentre sono in corso i tentativi di far ricordare il proprio nome alla signora, squilla un cellulare: è il suo. Lei risponde e con un italiano abbastanza approssimativo dice "...ciao GianAntonLuigi (nome di fantasia)....no, io non posso venire stasera...tu non aspetta me...io pronta in soccorso...no mio caro tu deve aspettare domani...tu bene?..."
A questo punto uno dei presenti ha l'idea di farsi dare il cell dalla signora e cerca di parlare con la persona al telefono (T):
(S): buonasera, mi scusi, è il 118. Lei sa chi è la persona con la quale sta parlando? E' caduta e l'abbiamo portata in ospedale ma avremmo bisogno di sapere come si chiama
(T): la stavo aspettando alla stazione di Ciuccobarucco [nota località in provincia], ecco perchè non arrivava; è grave?
(S): no, solo un taglietto, non si preoccupi,
(T): ah, meno male.
(S): mi dica, lei sa come si chiama questa persona?
(T): no, non la conosco (con fare sospettoso)
(S): ma come, la sta aspettando e non la conosce?
(T): no, no, non la conosco, non so chi sia
(S): ma la signora prima ha detto il suo nome. E' sicuro di non essere un suo amico?
(T): no, no....non la conosco.
(S): guardi che a noi serve solo il nome di questa signora, non il suo
(T): no, non la conosco, non so come si chiama, non l'ho mai vista, non ho idea di chi sia
(S): non sa niente di lei però l'aspettava alla stazione di Ciuccobarucco
(T): - click -


 
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L'eterna rincorsa

Post n°1 pubblicato il 15 Gennaio 2007 da uno_nessuno_100000
 

La storia è sempre la stessa, uguale a tante altre ed al tempo stesso diversa.
Tutto inizia alcune settimane fa con due incontri: la TIMIDA_R e la ESUBERANTE_S. Due giorni diversi, due luoghi diversi, due persone diverse ma io sempre lo stesso.

ESUBERANTE_S, come dice il nome stesso, è una specie di folletto in moto perpetuo; una di quelle persone che se non hanno problemi o grattacapi devono inventarsene uno perchè altrimenti non sono abbastanza vive.
Non è brutta, ma il mio concetto di bello è diverso; non è nemmeno antipatica, ma anche il mio concetto di simpatia è diverso. Forse se cambiasse qualcosa nel suo look potrebbe avere molto più successo. Ma questo non vuol dire che non possa essere una persona piacevolmente frequentabile.

TIMIDA_R invece è molto più posata ed apparentemente tranquilla. Ma è un fuoco nascosto sotto la cenere (anche se con me non si è certo attizzata! immagine)
Non è una modella, ma nel suo piccolo ha uno sguardo accattivante ed un sorriso che conquista, pur nella sua imperfezione.
Brillante, intelligente e riservata vive l'insoddisfazione del non riuscire a fare quello che vorrebbe fare e dove lo vorrebbe fare.
Siamo tutti e tre single autentici: una vera rarità!
Beato tra le donne? Manco per idea!

ESUBERANTE_S nutre una certa simpatia nei miei confronti (usiamo questo eufemismo). La prima volta che ci siamo visti, salutandoci, i suoi occhi imploravano "e dai, dammi un bacetto"; sono un animo nobile che non può vedere soffrire le donne.
Ma c'ho pensato e ripensato: a parte il piacere fisico della vicinanza, manca la scintilla e manca anche la paglia per far accendere il fuoco. Insomma, mi spiace ma non ce n'è!

TIMIDA_R invece è proprio un bel tipetto. Mi ha affascinato. Sono un budino molle nelle tue mani: fai di me cremina e sarò felice! Ho corso il rischio di lasciarmi sopraffare dal folle desiderio di abbracciarla: per fortuna la mia razionalità ha tenuto duro; dopo ho capito che sarebbe stato un errore gravissimo. E' andata bene. Ma a questa donna fatale e fatata non frega niente del sotoscritto persa com'è dietro al sogno impossibile ed al cuore infranto dell'uomo sposato che l'ha amaliata.

Solita storia: lei che rincorre lui, che rincorre lei, che rincorre lui.
Quattro poveri esserini insoddisfatti alla ricerca del loro sogno impossibile.
Forse non è giusto, ma come non posso chiedermi di appassionarmi ad una persona che non mi "suscita", così non posso pretenderlo, ma forse con il tempo, chissà?
Ma questo può valere per tutti e quattro!

Vado a cercare un accendino per tentare il suicidio con il poco gas ivi contenuto, poi telefono a TIMIDA_R e le dico che l'ho fatto per lei: si muoverà a compassione ed avrà pietà di me concedendomi la sua attenzione mossa dallo spirito da crocerossina che spero la pervada?immagine


 
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