Scorci di fantasia

(il sole è oramai vicino a tramontare e il crepuscolo crea strani giochi di luce e colore sulle pareti che circondano quel luogo)
Nefer: (esce dalla grotta) Devo trovare qualcosa da mangiare. Il suo corpo è così sfibrato….deve mangiare qualcosa. E anche io ho fame. Un pesce? (scruta nel lago) Per esserci, ci sono….sembrano trote….ma non credo di essere in grado di prenderle. E poi non so nemmeno cosa sono….e se fossero velenosi? (si ferma stupita) No, non lo sono. E’ davvero pazzesco. Da quando sono in questo mondo mi sembra che ogni cosa intorno a me mi invii delle sensazioni. Mi pare sempre di poter dire qual è la natura di qualcosa o di qualcuno. Se buona o malvagia, se pericolosa o innocua, se commestibile o velenosa. E’ come se potessi percepire le vibrazioni emesse da ciò che mi circonda. E’ molto interessante, ma non sempre piacevole….prima con quei mostri ho sentito la loro malvagità come se avessi mangiato qualcosa di disgustoso……anche se mangiato non è proprio la parola giusta….è solo che non so descrivere bene quella sensazione. (pensosa) E’ come se fossi diventata empatica, no, non proprio…..Beh non importa. Per ora posso solo ringraziare questa mia capacità, ci ha salvato la vita. (guarda di nuovo nel lago) Rimane il problema del pesce…..forse ho un’idea….
(la ragazza torna dentro e prende ciò che è rimasto della camicia e del pane e usa l’indumento come una specie di rete, mettendo il cibo all’interno per attirare la preda. A dispetto delle previsioni della giovane la cosa funziona e dopo un po’ di tempo riesce a prendere due piccoli pesci)
Nefer: Beh non sono molto grandi , ma credo ci accontenteremo. (prepara una specie di spiedo sopra il fuoco e infilza i pesci per cucinarli) Speriamo che vengano bene…..io cucino malissimo di solito…..
(la notte scende lenta, le stelle brillano nel cielo)
Kir: (circa un’ora più tardi si risveglia, il profumo del cibo ancora sulla fiamma fa sobbalzare dolorosamente il suo stomaco vuoto, tra sé) Dove sono? Cosa è successo? Ricordo che la febbre è ritornata, ad un certo punto non sono più riuscito a proseguire….devo essere svenuto….ma allora come sono finito all’interno di questa grotta, chi mi ci ha portato? (si passa una mano sulla fronte) Cos’è accaduto? (un’ombra vicino all’entrata attira la su attenzione)
Nefer: (ironica ma dolce) Credo che voi mi dobbiate ringraziare di nuovo. (si avvicina entrando nel cono di luce del fuoco) Come vi sentite?
Kir: (sbalordito) Nefer? Come diavolo hai fatto a trovarmi?
Nefer: (si china davanti al fuoco per controllare il pesce) Sì è pronto. (li toglie dal ramo, li mette nelle due ciotole e ne porge una all’uomo) Spero sia buono…..non cucino molto bene.
Kir: (prende il piatto) Ragazza, come hai fatto a trovarmi?
Nefer: (fa un sospiro) Ho corso. Non siete stato molto gentile a colpirmi.
Kir: L’ho fatto perché non volevo mi seguissi! A quanto pare non è servito a nulla. (si blocca) Hai detto che hai corso?
Nefer: (annuisce) Sono sfinita….
Kir: (rimane a bocca aperta, tra sé) Io non capisco…..poteva andare per la sua strada….e così le devo la vita di nuovo…..
Nefer: Mangiate, avete bisogno di rimettervi in forze.
Kir: (inizia a spolpare il pesce con le dita imitato dalla giovane) Tu non hai la minima idea di cosa stai rischiando, non sai chi mi sta inseguendo.
Nefer: (si porta un boccone alle labbra) Beh non so cosa siano….ma di certo non sono umani.
Kir: (tossisce) Cosa hai detto? Ripeti? Li hai visti?
Nefer: (impallidisce al ricordo) Non ho mai provato nulla del genere……
Kir: Dove sono ora? Cos’è successo?
Nefer: Non lo so. Io vi avevo appena trovato, lì disteso nell’erba….e li ho sentiti, erano così vicini…..qualcosa di così spaventoso…..quasi troncava il respiro….delle ombre nel mio cuore…..
Kir: Come possiamo essere ancora vivi? (tra sé) ombre?….molto strano…..solo i maghi sono in grado di percepire questo……eppure non ha dato nessun segno di esserlo….o forse lo sta celando….spiegherebbe perché siamo vivi.
Nefer: Ecco….a pochi metri c’era una roccia enorme e una cavità nascosta da dei rovi e da un pianta strana……beh ci siamo nascosti lì. Loro se ne sono andati dopo averci cercato per un po’….ma non so in che direzione. Poi vi ho trascinato fino alla parete di roccia e c’era una fessura abbastanza larga e al di là questo posto. Quello che c’è fuori intendo. Un lago, e un torrente che scende dalle montagne. E’ ben nascosto. Così siamo entrati in questa caverna e ho acceso il fuoco. (fa un pausa) Non ho mai avuto tanta paura in vita mia…..
Kir: (tra sé) Forse allora mi sbaglio non è una maga. (a voce alta) Tu continui a parlare al plurale, ma io ero svenuto, hai fatto tutto tu…..a quanto pare devo ringraziarti nuovamente….(sorride e riprende a mangiare) E’ davvero buono, sai.
Nefer: (sorride)