Scorci di fantasia

(arrivano ad un grande edificio in marmo ai limiti del villaggio, dall’interno provengono i rumori tipici di una fucina. All'interno due uomini stanno discutendo concisamente)
Miriel: (entra seguita dalla giovane) Hargar.....hai un attimo?
(l'uomo massiccio alza lo sguardo mentre l'altro incrocia le braccia)
Hargar: Liri.....cosa ti porta qui? Certo che ho un attimo per te. E poi (guarda l'altro uomo) noi avevamo finito.
(l'altro uomo è una persona con i capelli quasi bianchi ma ancora forte, il volto affilato e gli occhi dolci che adesso esprimono la sua insoddisfazione)
Ramal: (inarca le sopraciglia) Hargar, noi non abbiamo finito per niente, e tu lo sai. (sorride) Ma non ho nessuna fretta. Domandate pure, mia signora. (guarda incuriosito la giovane)
Miriel: (sorride) Grazie. Hargar questa ragazza avrebbe bisogno di un arco e il resto dell'occorrente. Hai qualcosa?
Hargar: (aggrotta la fronte) E per farci cosa?
Nefer: (fa un sospiro) Perchè non lo possiedo. E potrei averne bisogno. Posso pagarvelo se questo è ciò che vi preoccupa.
Hargar: No, non parlo dei soldi. Ma dove vorresti andare....e quella spada?
Nefer: (leggermente irritata) Va bene. Questa volta è l'ultima che lo ripeto. Sono anni che viaggio. Questa spada la so usare molto bene. E se lo temete, vi posso assicurare che non ho nulla a che fare col tiranno e che non vorrò mai avercene. E infine che sono stanca che tutti facciano quella faccia quando si accorgono che sono una donna. La cosa mi irrita assai.
Ramal: (sorride divertito, tra sè) Interessante giovane.
Miriel: (allarga le braccia) Ha detto le stesse cose a me. L'ho messa in guardia, ma.....
Nefer: (secca) ....tanto faccio sempre ciò che voglio. (sorride improvvisamente) Colui che mi ha insegnato a combattere lo diceva sempre.
Hargar: Beh....se le cose stanno così....(va nel retro e ritorna con un arco e una faretra piena di frecce) Ecco.
Nefer: (impugna l'arco e ne prova la flessibilità e la resistenza, poi controlla la punta delle frecce) Un ottimo arco. Vi ringrazio. Quanto volete?
Ramal: A quanto pare te ne intendi. Sapete, non dovreste preoccuparvi per lei, è perfettamente in grado di badare a se stessa.
Nefer: (sorride e fa un cenno col capo) Vi ringrazio.
Hargar: Sono tre soldi d'argento.
Nefer: (gli dà le monete) Vi ringrazio. Addio, ricorderò il vostro aiuto. (fa un mezzo inchino ed esce)
Ramal: (la osserva uscire, tra sè) mmmmh.....molto interessante. Chi è questa giovane.....il suo essere è contrastante..... (si rivolge a Hargar quasi soprapensiero) Va bene, abbiamo finito, ci vediamo.......(esce)
Miriel: (stupita) Ma cosa gli è preso?
Hargar: (alza le spalle) Oh non ti preoccupare. Lui è fatto così.