(la giovane imbeve uno straccio nell'acqua calda lavando delicatamente la ferita che continua a sanguinare, poi lo bagna con l'infuso ripetendo l'operazione. Infine ci spolvera sopra la polvere di geranio per arrestare l'emorragia)
Nefer: (la fronte sudata, fa un respiro profondo e, quando il flusso di sangue è diminuito, inizia a cucire la ferita con punti stretti e veloci mentre il bimbo geme nel sonno) Va bene.....va bene.....(si ferma) Ora potete togliere le mani.
Ramal: (la guarda) Ha funzionato?
Nefer: (imbeve di nuovo lo straccio nel liquido) Non lo so ancora. E' una ferita profonda. Non lontana dal cuore. Bisogna aspettare. Per lo meno adesso è chiusa. (pulisce di nuovo la ferita e poi versa il decotto direttamente sulla piaga) Questa notte si gonfierà, e gli verrà la febbre. Per poter dire qualcosa devo aspettare domani. (si alza e va verso la porta) Ora potete farla rientrare.
(la donna si fionda dentro andando a sedersi accanto al figlio e accarezzandogli i capelli)
Selenia: (guarda la giovane) Lo hai fatto.....lo hai salvato.....(piange)
Nefer: (non se la sente di dire nulla e torna verso il focolare a preparare il biancospino, Ramal la segue) Avete intenzione di continuare a venirmi dietro?
Ramal: (sorride) Sì. Cosa fai ora?
Nefer: Preparo qualcosa per rinforzare il suo cuore. Poi tra qualche ora preparerò la corteccia di salice. Serve.....
Ramal: Per la febbre e in più calma il dolore. Credo non ci sia persona che non la conosce.
Nefer: (sorride lievemente e si passa una mano tra i capelli sporcandoli di sangue) Già. (butta il biancospino nella pentola e aspetta che bolla)
Ramal: Chi sei ragazza?
Nefer: Cosa intendete? (tra sè) Le sensazioni che mi trasmette quest'uomo sono strane. Sento saggezza, stanchezza....una stanchezza profonda e antica, e poi.....non so.....
Ramal: Beh combatti assai bene, sei una guaritrice....cos'altro sei?
Nefer: Solo una ragazza che in questo momento è molto stanca e preoccupata per quel bambino. Per non parlare di quanto sono orripilata da quanto stava succedendo. Ma non sono nessuno di particolare. (lo guarda intensamente) E voi?
Ramal: (stupito) Io?
Nefer: (toglie la pentola dal fuoco e versa il contenuto bollente in una coppa, poi la appoggia per lasciarla raffreddare) Sì, voi. Mi seguivate dalla fucina, vero? Perchè?
Ramal: Mi incuriosivi. Non sono molte le ragazze che vanno in giro armate. (tra sè)....a meno che non siano con noi.
Nefer: Sì, sembra che questo stupisca tutti. E che li spaventi anche. Ma i loro cuori sono pieni di paura. Lo posso sentire. (prende la coppa e ne assaggia il contenuto) Va bene non è troppo forte.....
Ramal: (spalanca gli occhi, tra sè) Adesso capisco....sento il suo potere, nascosto, grezzo, certo, ma forte.
Nefer: (prende la ciotola in mano e si avvia verso il bambino, poi si ferma improvvisamente girandosi verso l'uomo, parlando piano) Voi siete un mago, non è vero? (senza aspettare la risposta continua a camminare)
Ramal: (si blocca paralizzato dallo stupore, tra sè) Che diavolo!.....
Inviato da: Anonimo
il 23/03/2008 alle 11:41
Inviato da: Anonimo
il 25/12/2007 alle 21:01
Inviato da: Anonimo
il 30/09/2007 alle 14:12
Inviato da: book_of_lies
il 15/08/2007 alle 00:22
Inviato da: stregabianca3
il 14/08/2007 alle 11:13