UNA VOCE
Questo blog, un mondo un cuore ... UNA VOCE, nasce per dare voce a Karl. Un innocente ingiustamente condannato e rinchiuso in carcere da 20 anni. Sopravvissuto a 14 anni di isolamento, senza nessun contatto umano, senza un abbraccio o una semplice stretta di mano. Sopravvissuto in un mondo crudele in cui la morte, la tortura, la violenza, il grido dei pazzi sono il pane quotidiano … Un uomo che desidera comunicare al mondo la conoscenza appresa dalla sofferenza, dalla profonda introspezione, dal contatto con lo spirito universale, il Creatore, gli Angeli…
Creato da Lakota13 il 03/02/2010Area personale
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DA : IL TRITACARNE di Karl L. Guillen ( il libro è in vendita i proventi servono a sostenere Karl )
Post n°21 pubblicato il 22 Giugno 2010 da GayusElenMoyam
È il flash dell’arresto accecante come un fulmine che abbatte la vita quotidiana, la sua normalità.
È la lacerazione della carne e della mente quando lame affilate ti forzano ad entrare in quest’immenso deposito di regole, di linee di condotta e di processi sotto controllo dei mercanti di potere.
È lo spaccarsi della carne, l’esecuzione dell’innocenza: il tritacarne intanto schiaccia la tua vita mentre vestiti neri stanno seduti in alto e nere telecamere fissano verso il basso, guardando altrove dalla verità che giace al di là delle menzogne, oltre le interpretazioni tutte sbagliate.
È il sistema della giustizia, è la fabbrica della prigione che fa dell’uomo insieme il suo prodotto e il suo nemico, come se appartenesse a un’altra specie da odiare, da ignorare, da eseguire come una bestia in trappola, caduta nelle complicità del comportamento umano.
È il morso che azzanna la libertà di ognuno, il buco dal quale ricevo pranzo e cena, la cella d’isolamento di tre metri per poco più di due in cui io vivo, sono i media che non vogliono mostrare né ascoltare qualsiasi verità che possa dare del governo l’immagine di un mostro da temere o dal quale meglio ancora farsi addomesticare.
È avere le manette tutti i giorni, i giorni senza sole, le notti senza luna, l’esistenza inumana, gli estranei che mi indagano ogni giorno e che ogni giorno frugano il mio corpo, è il furto delle prove, degli elenchi dei testimoni, sono le false imputazioni, è il processo imminente per il quale essi, esattamente gli stessi che hanno messo in prigione un innocente, ora vogliono giustiziarlo se sarà dichiarato colpevole.
È la gente cieca che ascolta e che non guarda, sente ma non aiuta. K. L. Guillen |
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