Spirale di pensieri
In memoria di Willie Shannon (12/06/1973 - 08/11/2006) Perché il pensiero viaggia in una sua dimensione... e non può essere ucciso!
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Ricevo dal Comitato Paul Rougeau e volentieri pubblico. Anna Rita. Cari amici, |
Nonostante le invocazioni di pena di morte legate ad un caso di omicidio e stupro a Delhi, il ministro della Giustizia indiano si è dichiarato contrario alla pena capitale. Fonte: www.nessunotocchicaino.it |
Robert Gleason Jr., 42 anni, bianco, è stato giustiziato in Virginia sulla sedia elettrica. In Virginia ed in altri 9 stati i condannati hanno la possibilità di scegliere il loro metodo di esecuzione tra iniezione letale e sedia elettrica. Gleason si era dichiarato colpevole delle uccisioni di 2 compagni di detenzione: Harvey Watson, 63 anni, l’8 maggio 2009 nella Wallens Ridge State Prison a Big Stone Gap, e di Aaron Cooper, 26 anni, nel luglio 2010 nel carcere di massima sicurezza di Red Onion, a Pound. Dopo l’omicidio di Watson Gleason aveva detto che se non fosse stato condannato a morte avrebbe ucciso di nuovo. Fonte: www.nessunotocchicaino.it |
A causa di alcuni problemi tecnici non è stato possibile pubblicarlo prima, ma posto comunque ora il messaggio dell'Associazione Ami.Ca. in ricordo di Preston Hughes III, ennesima vittima del boia. Anna Rita. _______________________________________________ Conegliano, 16.11.12 Stanotte hanno ucciso Preston Hughes III, il nostro caro amico che da 12 anni intratteneva rapporti epistolari con la nostra associazione. A nulla sono valse le petizioni e gli ultimi appelli fatti al governatore del Texas. Un grazie sincero va ad Arianna Ballotta e a tutta la COALIT per il supporto che ci hanno fornito con amore in tutti questi anni e specialmente in questi ultimi giorni! Preston era innocente. Prima di morire ha detto a sua madre e a sua sorella: “Voi sapete che sono innocente. Continuate a lottare per dimostrare la mia innocenza, vi amo”. E poi si è addormentato, per sempre. Recentemente l’avevo visto in una fotografia sul Texas Tribune: era invecchiato, con gli occhiali da vista, con i capelli tutti brizzolati… A me piace ricordarlo così: spensierato, felice, giovane ignaro del suo tragico destino. Ora riposa in pace. Carlo Molinari
Preston Hughes III
25-12-1967 – 15-11-2012
"AMI.CA.", c.p. 84, 31015 Conegliano (TV), Italy.
Email: carcerati@hotmail.com tel. 347/04.65.271, codice fiscale: 91018580265
c.c.p.: 10881316 (intestato ad: “AMI.CA., Associazione Amici dei Carcerati”)
Sito Internet: www.assamica.beepworld.it
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Cari amici, Arianna Ballotta Presidente Coalizione Italiana Contro la Pena di Morte (www.coalit.org) In ricordo di Richard Wayne Jones |
Il Vice-Presidente dello Zambia Guy Scott ha visitato la più grande struttura penitenziaria del Paese, la prigione di massima sicurezza di Mukobeko, costruita nel 1954, quando lo Stato dell'Africa meridionale era sotto il dominio britannico. Guy Scott è stato la prima alta carica dello Stato a visitare il carcere di Mukobeko dopo l'indipendenza nel 1964. "Dopo aver visto di persona le condizioni disumane, ho concluso che questo è come l'inferno sulla terra … Gli esseri umani devono essere trattati come tali ", ha detto il Vice-Presidente dopo aver visitato la sezione del carcere con il braccio della morte. Ha aggiunto che il governo dovrebbe urgentemente affrontare la questione della pena capitale. Al momento della visita c’erano 297 condannati nel braccio della morte, ma la sua capienza ufficiale è di solo 48. In alcuni casi, sette detenuti erano ammassati in una cella che avrebbe dovuto avere un prigioniero. Il Vice-Presidente è stato informato inoltre che i fascicoli giudiziari di 45 detenuti nel braccio della morte erano scomparsi, mentre gli appelli richiedono molto tempo per essere esaminati. Fonte: www.nessunotocchicaino.it |
I rischi della Pena di Morte Abbiamo notato in precedenza, così come hanno fatto altri osservatori, che la pena di morte in Texas è troppo spesso contaminata da errori e fallimenti, e gli imputati, che siano colpevoli o innocenti, sono probabilmente stati giustiziati sulla base di prove fallaci. Abbiamo concluso quindi che, piuttosto che rischiare l'esecuzione di un innocente, dovremmo abolire la pena di morte. |
Gli studi eterogenei e spesso contraddittori sul particolare potere deterrente che avrebbe la pena di morte, compiuti negli USA dal 1976 in poi, se esaminati nel loro complesso, non permettono di affermare che la pena capitale abbia un effetto deterrente, neutro o incentivante nei riguardi degli omicidi. Il 18 aprile sono stati resi noti i risultati di una impegnativa ricerca sul supposto ‘potere deterrente’ della pena di morte. La ricerca è stata fatta su decine di studi in merito – spesso contraddittori - compiuti a partire dal 1974, anno in cui la Corte Suprema federale permise la reintroduzione della pena capitale negli Stati Uniti, ed è stata condotta presso il National Research Council (Consiglio Nazionale delle Ricerche USA) da un gruppo coordinato dal prof. Daniel S. Nagin dell’Università Carnegie Mellon di Pittsburgh. Il gruppo di Nagin conclude che non vi sono prove di un particolare effetto deterrente della pena di morte negli USA. Ciò a causa della parzialità e dei difetti delle ricerche che sono state fatte in merito. Una delle maggiori carenze delle ricerche sulla deterrenza degli ultimi 35 anni è rappresentata dalle misurazioni ‘incomplete o poco plausibili’ di come i potenziali omicidi percepiscono il rischio dell’esecuzione quale possibile conseguenza delle loro azioni. Un altro difetto è la mancata valutazione dell’impatto di altre pene, come la condanna all’ergastolo senza possibilità di liberazione sulla parola. Come era prevedibile, l’affermazione del gruppo operante presso la National Research Council è stata contesta da accademici come Isaac Ehrlich i quali, usando metodi statistici assi opinabili, avevano sostenuto anni fa un apprezzabile effetto deterrente della pena di morte. “Riconosciamo che le conclusioni da noi trovate possano non andar bene a qualcuno,” ha osservato il prof. Nagin, “ma non gioverà a nessuno utilizzare affermazioni poco fondate sull’effetto della pena di morte, indipendentemente dal fatto che si voglia sostenere che la pena capitale scoraggi gli omicidi, non abbia alcun impatto o incentivi gli omicidi.” Gli studi fatti non devono pertanto essere utilizzati in politica, in un senso o nell’altro, per affermare un effetto della pena di morte sul tasso di omicidi. In effetti, come osserva Richard Dieter, direttore del Death Penalty Information Center, l’argomento della deterrenza perde via via importanza e sta sparendo dalle discussioni sulla pena di morte. Fonte: www.paulrougeau.org |
L'abolizione della pena capitale in seguito ad un referendum che si terrà a novembre in California, uno stato con oltre 700 condannati a morte, sarebbe un evento eccezionale. Infatti tale passo di civiltà non si è mai verificato per iniziativa popolare, ma per decisione dei parlamenti o delle assemblee costituenti. L'abolizione nel piccolo stato del Connecticut potrebbe essere presto seguita dall’abolizione nel grande stato della California, il più popoloso e tra i più importanti dal punto di vista economico, politico e culturale di tutti gli Stati Uniti d’America. In seguito ad una poderosa mobilitazione, è stato infatti indetto un referendum sull’abolizione della pena capitale che si terrà in California nel prossimo mese di novembre in concomitanza con la elezioni presidenziali. Sono state raccolte e certificate agevolmente oltre 800 mila firme di cittadini in calce alla richiesta del referendum. La campagna referendaria si è basata soprattutto sui costi enormi del sistema della pena di morte e sul rischio di mettere a morte degli innocenti. Se il referendum avrà successo avranno salva la vita gli oltre 700 condannati a morte della California (14 dei quali hanno esaurito gli appelli). La loro sentenza di morte verrà commutata nell’ergastolo senza possibilità di liberazione e, salvo eccezioni, verranno tolti dall’isolamento e trasferiti in un carcere normale. L’abolizione in seguito a referendum propositivo sarebbe un avvenimento assolutamente eccezionale. Non ci risulta infatti che si sia mai verificata nel mondo un’abolizione per iniziativa popolare ma solo per iniziativa dei parlamenti o delle assemblee costituenti Fonte: www.paulrougeau.org |
L'esecuzione di Carlos De Luna: il Texas mise a morte un uomo innocente, dice il Team della Columbia University www.coalit.it |
Un cittadino sudanese è stato decapitato e poi crocifisso a Riad, capitale dell’Arabia Saudita, dopo la preghiera del venerdì. Si tratta di Abdulrahman Zine Elabidine, che – riferisce la Saudi Gazette – era stato condannato a morte per omicidio e stupro. Il sudanese avrebbe anche rubato 44.000 dollari e gioielli dall’abitazione della vittima, una donna che avrebbe strangolato mentre dormiva. Poi avrebbe dato alle fiamme la casa. Il sito Digital Journal rende noto che a questo punto sono 20 le esecuzioni praticate in Arabia Saudita dall’inizio dell’anno. Sempre il Digital Journal riporta che lo scorso marzo un altro omicida è stato decapitato e crocifisso in Arabia Saudita, spiegando che il condannato viene prima decapitato, poi la testa viene riattaccata e infine il corpo viene messo in croce. Fonte: www.nessunotocchicaino.it |
Il Governatore Dannel Malloy ha controfirmato la legge che abolisce la pena di morte in Connecticut, che diventa così il 17° stato degli Usa ad aver abolito la pena di morte. Per saperne di più: http://www.washingtonpost.com/national/conn-gov-signs-death-penalty-repeal-in-private-ceremony-with-clergy-victims-relatives/2012/04/25/gIQAkoEJhT_story.html Fonte: www.nessunotocchicaino.it |
Ormai da diversi mesi le persone in contatto con i detenuti nella Polunsky Unit, il braccio della morte dello Stato del Texas (U.S.A.), stanno riscontrando preoccupanti ritardi nella corrispondenza. Visto il perdurare del fenomeno, orami è evidente che si tratti dell'ennesima tortura psicologica messa in atto dal personale del carcere per creare disagio sia alle persone recluse in death row, facendo credere loro di essere state dimenticate da amici e familiari, sia ai pen - pals che si sentono demoralizzati nel non ricevere risposte se non dopo mesi d'attesa. Questo genere di gioco non è nuovo ed solo uno dei tanti ai quali, purtroppo, gli uomini e le donne in attesa di esecuzione sono costantemente sottoposti. Queste persone vivono attraverso i loro pen - pals, che sono i loro occhi sul mondo, la loro unica possibilità di assaporare una seppur minima sensazione di normalita, di libertà. Non ricevere lettere è per loro una violenza profonda. E purtoppo, ricordiamocelo, qualsiasi iniziativa volta a protestare contro questa ennesima ingiustizia rischierebbe di provocare nuove ripercussioni proprio sui detenuti. Tutto ciò che si può fare è non arrendersi e continuare a scrivere più frequentemente ai nostri amici nella Polunsky, per dimostrare al personale carcerario che queste squallide torture non scoraggiano quanti di noi hanno amici nel braccio della morte e, soprattutto, mostrare ai nostri contatti che non sono stati dimenticati. Non abbandoniamoli, perseverando saremo più forti di questo assurdo sistema. Anna Rita. |
Carmelo Musumeci, detenuto nel carcere di Spoleto, dal mese di febbraio sta inviando la lettera in calce al Ministro di Grazia e Giustizia per sollecitarne l'attenzione sul problema del lavoro in carcere e sulla situazione del carcere ostativo. Se condividete e volete aiutare la sua battaglia, vi chiediamo di inviare anche voi un'email all'indirizzo: "Che io possa avere la forza di cambiare le cose, che io possa avere la pazienza di accettare le cose che non posso cambiare, che io possa avere l'intelligenza di saperle distinguere". (Tommaso Moro) |
Ricevo dal Comitato Paul Rougeau (www.paulrougeau.org) e volentieri pubblico, ivitandovi a firmare la petizione e divulgare. Grazie! _______________________________________________________ Lo Stato del Texas si prepara a ‘giustiziare’ Beunka Adams il prossimo 26 aprile. Beunka ha adesso 29 anni (ne aveva 19 al momento dei fatti) ha tre figli ed ha subito un processo ingiusto. Dopo una rapina, Beunka e il complice Richard Copp presero tre ostaggi per guadagnare tempo nella fuga. Uno degli ostaggi fu ucciso, uno ferito. I due rapinatori furono arrestati. Beunka confessò la rapina, mentre Richard si prese la responsabilità dell’omicidio e del tentato omicidio. Ci furono due distinti processi. Al processo contro Beunka il procuratore tenne nascosta la confessione di Richard. Beunka Adams fu condannato a morte nel 2004. Da allora ogni appello è stato respinto, malgrado fosse evidente che se la giuria avesse saputo della confessione di Richard Copp, Beunka Adams avrebbe potuto evitare la sentenza di morte. Ora mancano pochi giorni alla somministrazione dell’iniezione letale, ma possiamo ancora partecipare alla petizione per chiedere al governatore Perry di sospendere l’esecuzione di Beunka. La petizione può essere firmata molto facilmente on line al seguente link; basta inserire, nell’ordine, Nome, Cognome e gli altri dati richiesti (per Country, scegliete Italy): http://www.change.org/petitions/governor-rick-perry-stop-beunka-adams-execution Se trovate difficoltà, potete inviare la vostra adesione a Stefania: sist.e@libero.it Per vostra comodità riportiamo una nostra traduzione in italiano della petizione: “Al Governatore Rick Perry e al Procuratore del Distretto di Cherekee, Elmer C. Beckworth Jr Signori, Vi scrivo per chiedervi di fare tutto quello che è in vostro potere per fermare l’esecuzione di Beunka Adams e garantirgli un giusto processo. L’ultimo appello di Beunka Adamas è stato rigettato dalla Corte Suprema all’inizio del 2011, nonostante ci siano forti evidenze della scarsa efficacia dell’avvocato che si è occupato del suo caso e del processo ingiusto subito dal signor Adams; ci sono inoltre forti dubbi sullo svolgimento dei fatti durante la tragica rapina avvenuta a Rusk, Texas nel 2002. Nel processo del signor Adams, ci sono molte errori e incongruenze, tra cui: - Il complice del signor Adams, Richard Copp, ha confessato di aver sparato, ma Adams e Copp sono stati giudicati in due processi separati, e durante il processo di Adams, sono state presentate prove di colpevolezza dello stesso, ma non la confessione di Copp. - L’avvocato assegnato dallo stato ad Adams, non ha offerto una difesa appropriata durante il processo e l’avvocato che si è occupato degli appelli non gli scrive da oltre tre anni. - Le poche nozioni legali del signor Adams non possono avergli assicurato un giusto processo. - Adams è stato condannato per aver accidentalmente mancato la donna stesa a terra a cui avrebbe sparato, anche se la testimonianza di un perito balistico assevera che è impossibile mancare accidentalmente qualcuno da una distanza così ravvicinata procurandogli solo una ferita al labbro. - Leggendo le trascrizioni dei due processi i dubbi sulle circostanze e sulle testimonianze dei fatti si infittiscono; ci sono infatti incongruenze e le testimonianze rese nei due processi sono diverse. - Il signor Adams non nega di aver partecipato alla rapina, ma nega con fermezza di aver sparato e, anzi, ha cercato di fermare il suo complice che voleva uccidere l’altro ostaggio. Durante questi anni ha espresso il suo rimorso per questi tragici fatti. So bene come la perdita di una persona cara sia un evento difficile da sopportare e per questo il mio pensiero è rivolto alle vittime, alle loro famiglie e ai loro amici e mi auguro che possano avere tutto l’appoggio che lo stato del Texas saprà loro dare. Penso anche ai tre figli del signor Adams, che potrebbero presto perdere il loro amato padre e che dovrebbero essere ugualmente tutelati. Per tutti questi motivi e per motivi umanitari, vi chiedo di sospendere l’esecuzione del signor Beunka Adams e di concedergli un giusto processo. Grazie per l’attenzione. Sinceramente.” |
U.S.A.: ha eseguito 62 condanne in Virginia, poi si è pentito: "Sono un assassino, nessuno mi ha punito". |
La Camera del Connecticut ha approvato 86-12 il disegno di legge SB 280 che abolisce la pena di morte nello Stato. Per saperne di più: http://www.nessunotocchicaino.it/news/index.php?iddocumento=16304556 Fonte: www.nessunotocchicaino.it |
La Cina abolirà entro 3-5 anni il prelievo di organi dai condannati a morte, ha dichiarato Huang Jiefu, vice ministro della Sanità. Fino ad ora, con il loro consenso, i condannati a morte rappresentano la prima fonte di donazione di organi in Cina dove, al momento, manca una vera e propria legge a riguardo. Secondo stime del Ministero della Sanità di Pechino, ogni anno sono circa 1,5 milioni di cinesi ad aspettare un trapianto di organi ma vengono effettuati solo 10.000 trapianti. L'assenza di una legislazione a riguardo favorisce anche il commercio illegale di organi. La Cina sta creando un sistema nazionale per la donazione di organi che dovrebbe mettere fine alla dipendenza dai condannati a morte, inoltre sta incoraggiando alla donazione i comuni cittadini. Un sistema è stato già realizzato e sarà messo in prova in 16 provincie. La mossa di vietare la donazione di organi dai condannati a morte, secondo la stampa cinese, deriva anche dall'impegno di ridurre le pene capitali. Ma la decisione prende anche in considerazione che la percentuale di malattie, infezioni e funghi negli organi dei condannati a morte, a causa delle non perfette condizioni igieniche delle prigioni cinesi, è particolarmente alta, ha aggiunto il Vice Ministro. Già nel 2007 il gabinetto cinese aveva emesso un regolamento in materia vietando il commercio di organi. In base ad una revisione del codice penale adottata nel febbraio dell'anno scorso, il “prelievo forzato di organi, la donazione forzata di organi e il prelievo di organi da minorenni” sono diventati reati penali, paragonati all'omicidio. Chi organizza una vendita illegale di organi può ricevere una pena detentiva massima di 5 anni ed una multa, mentre casi più gravi possono portare a detenzioni più lunghe. Fonte: www.nessunotocchicaino.it |
Lunedì 19 marzo 2012 alle 14:30 nei locali del Liceo Torricelli di Faenza, Arianna Ballotta (presidente della Coalizione Italiana Contro la Pena di Morte Onlus) incontrerà gli studenti del MSAC (Movimento Studenti di Azione Cattolica). |
Inviato da: SpiraleDiPensieri
il 03/03/2012 alle 10:19
Inviato da: SpiraleDiPensieri
il 22/01/2012 alle 13:23
Inviato da: vittorio.35
il 21/01/2012 alle 12:36
Inviato da: SpiraleDiPensieri
il 18/01/2012 alle 16:50
Inviato da: luce776
il 18/01/2012 alle 15:46