underestimated.

Vivo in Sicilia e la mia vita è una merda, ciao.

 

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end.

Post n°10 pubblicato il 16 Gennaio 2014 da xbluevato

è finita ufficialmente la nostra amicizia, sempre se c'è stata.

 

non posso dire di essere felice, perché non lo sono.

so solo di essermi tolta un enorme peso dallo stomaco.

ho da urlargli altre miliardi di cose, ma per ora le bastano quelle.

abbiamo appena finito la nostra ennesima litigata e io, come al solito, presa dal nervosismo e dall'ansia, sto tremando. non riesco nemmeno a scrivere. sto componendo il testo più sgrammaticato che abbia mai scritto. non avrei mai pensato di arrivare a certi livelli, ma.. è successo.

e non avrei mai pensato di augurarle la morte, ma.. è successo.

non ci credo alle minchiatine de "se auguri qualcosa di brutto a qualcuno, poi gli succede" MA DAAAAAAAAAJE, MA STATE SCHERZANDO?

e non dite "la morte non si augura neanche al tuo peggior nemico" perché ho il diritto di mandarvi affanculo.

ero convinta che i miei pensieri suicidi erano svaniti.

nuovo anno, nuovi amici, nuove esperienze.

ma che cazzo dico? NON È CAMBIATO UN CAZZO DAL 2013, DAL 2012. SEMPRE. LA. STESSA. MERDA. 

non so più di chi fidarmi. 

o fanno a gara a chi riesce a prendermi per il culo con stile, o ho un cartello stampato in ogni mia cazzo di parte del corpo con scritto "sono uno scherzo della natura, perciò avete il diritto e il dovere di farmi illudere di avere degli amici" o cose del genere.

 
 
 

lots of bullshit.

Post n°9 pubblicato il 31 Dicembre 2013 da xbluevato

è da una vita che non scrivo più qua.

ti ricordi quell'idea del messaggio che volevo inviare ad Angelica a mezzanotte del 24? beh, l'ho fatto sì e le ho scritto: "Ciao, non mi aspetto una tua risposta a questo. Voglio solo che ascolti. Mi dispiace del fatto che ci siamo allontanate, non puoi capire quanto io ci stia male. Non penso ti importi qualcosa ma ci tenevo a farti gli auguri di Natale. Anche se non faccio più parte della tua vita, sono felice che tu abbia fatto parte della mia. Buon Natale!"

mi ha risposto con "Buon Natale anche a te! :)" ed ero convintissima che mi volesse ancora bene, almeno così mi aveva scritto successivamente. ma dioporco mi sono illusa di nuovo. mi ha fatto illudere per poi uscirsene con la solita scusa del cazzo. "se ritorniamo amiche ti farei soffrire perché sono questo, quello e quell'altro". ma diocaro ma mi prende per il culo? lei forse non capisce quanto io ci stia male. lei non capisce quanto porcoilmondo io mi sento lacerare l'anima. quando le parlo, quando mi chiede qualcosa se ne esce con altri argomenti. quando le scrissi di voler morire lei mi ignorò e cambiò discorso. se ne usciva con altre cose. ho ri-iniziato a fumare, a tagliarmi. ma cosa mi serve tutto questo se non sistemerà le cose? non ha senso farmi del male, non ha senso provare dolore, non ha senso cercare di uccidermi se sono già morta da un pezzo. sono morta quel giorno di.. aprile? maggio? marzo 2010, forse -chi se lo ricorda- quando la incontrai. quando le dissi "Ciao, sei Angelica?" già il mio cuore aveva smesso di battere. ero morta quando mio fratello mi portò alla partita di un suo allievo - il fratello di angelica- e mi disse che Angelica mi voleva conoscere. sono arrivata alla conclusione che senza di me starei meglio. se avessi il coraggio, prenderei quel barattolo di pillole (di cui non so neanche a cosa servono) e le ingerirei tutte. fino a quando l'ultima cellula dell'ultimo organo rimastomi brucia via. insieme a lei, insieme alle sue bugie, insieme alle sue scuse, alle sue cazzate, alle sue amiche, a i suoi abbracci. non avrei mai pensato di ridurmi così. un'adolescente che dovrebbe godersi la vita che ha da vivere, si è ridotta in una suicida, depressa che: fuma, beve, si taglia e si droga. e tutto questo per colpa sua. spero che quando morirò, lei ne verrà a sapere la causa. verrà a sapere che la colpa è solo la sua. e godrò nel vederla soffrire, portandosi fino alla tomba, con questo rimorso. 

 
 
 

I'm already dead.

Post n°8 pubblicato il 24 Dicembre 2013 da xbluevato

Ho passato il secondo Natale più brutto della mia vita. Papà è venuto a casa da me e da mamma e abbiamo mangiato. Abbiamo giocato a carte e alle 22:30 è andato via. Ho deciso di scrivere un messaggio ad Angelica. Glielo invierò a mezzanotte. I miei pensieri suicidi sono ritornati. Per favore, salvatemi. Ho così tanto bisogno di piangere, ma le lacrime sembrano non voler uscire. Si rifiutano. Ho bisogno di sfogarmi. Ho bisogno di essere voluta bene. Vorrei qualcuno che mi abbracciasse e che non mi lasciasse più. Ho bisogno di affetto, di amore. Mi sento così vuota e sola. È appena passata un'autombulanza, quanto vorrei esserci io là dentro. Vorrei finire in coma per qualche anno. Vorrei estraniarmi dal mondo per un po' di tempo. Vorrei qualcuno disposto ad ascoltarmi, vorrei essere aiutata, vorrei essere salvata, amata, voluta bene. Mi sento sempre sola da quando ho litigato con Angelica. Me lo dice pure papà di non starci male, ma io non ci riesco. Ci provo, ci ho provato, ma ho fallito. Mi sento così vuota, così incompleta. Mi sento strana. È un'emozione che non ho mai provato. Penso che non esista neanche un nome per essa. Ormai vivo solo per inseguire il mio sogno, ma la voglia di morire mi sta mangiando il cervello. Sto diventando.. pazza. Sto scrivendo cose assurde, ma è quello che penso. Ho bisogno di affetto. Per favore.

 
 
 

she won't apologize.

Post n°7 pubblicato il 22 Dicembre 2013 da xbluevato

il 21 dicembre è passato da un pezzo e Angelica non si è fatta sentire. te l'avevo detto che non le manco. la nostra fine mi corrode dentro. mi distrugge di giorno in giorno. non ho nemmeno voglia di scrivere. non ho più niente da raccontarti. non ce la faccio ad iniziare un'altra vita senza di lei. è come se mi avessero strappato una parte di me e l'avessero calpestata e bruciata. e come se vivessi a metà, tra la vita e la morte. non sono né carne né pesce, senza di lei. sembrerà stupido, ma lei era l'unica amica che avevo... e se né andata via. l'ho mandata via. con il mio carattere l'ho allontanata e, mi sa che questa volta, non tornerà. 

 
 
 

thatsmylastsong.

Post n°6 pubblicato il 19 Dicembre 2013 da xbluevato

sono quasi tre settimane che io e Angelica non scherziamo più insieme. sono quasi tre settimane che non ci parliamo più. non so neanche come è potuto accadere, ma è accaduto e basta. non vi saprei dare una motivazione, forse non c'è né sono motivazioni. forse doveva succedere e basta. o forse sono stata io a far si che accadesse. sono stanca di tutti questi 'forse'. vorrei una risposta certa alle mie domande. vorrei poterla non vedere più. mi corrode l'anima il fatto di doverla vedere scherzare con persone che non sono me. ogni cosa mi porta a lei. ogni cosa mi ricorda lei. tutte le canzoni scritte. tutte le mie paranoie. vorrei poter mettere fine a questa sofferenza. cessate questo dolore troppo reale. sono sul punto della pazzia. quanto vorrei essere felice veramente. se solo ci fosse un modo, per cessare la mia tristezza, lo userei. è così difficile accettarmi? a nessuno importa, tranne se sei bella o morta.

 
 
 

insecure.

Post n°5 pubblicato il 18 Dicembre 2013 da xbluevato

vorrei poterci non stare male. ma credetemi è più forte di me. non riesco a sopportare il fatto di aver perso una persona che credevo fondamentale. lo trovo inaccettabile. ma so che lei non la pensa allo stesso modo, forse .. non lo pensa e basta. vorrei solo abbracciarla l'ultima volta e dirle che, anche se per lei non sono mai stata niente, sono felice che abbia fatto parte della mia vita, che abbia rasserenato le mie giornate più buie e tristi. era lei, quella persona, che in soli dieci minuti, passati con lei, ti faceva ritornare il sorriso. forse ha un potere magico, forse è il suo carattere.. o forse è la mia paranoia a farmi credere che lei non mi voleva bene. forse è colpa mia se abbiamo litigato. forse l'ho allontanata con la mia insicurezza, e mi scuso se è andata così. credetemi, io ci provo ad essere meglio di quello che sono, ma non ci riesco. sono io, quella persona, che sta male per tutto, che fa gli screen delle conversazioni più belle, a quei pochi messaggi inaspettatamente dolci, quella il cui umore varia a seconda della persona che ama. è questa, la parte del mio carattere che voglio cambiare. vorrei riuscire ad essere più sicura, più dura con i miei sentimenti. vorrei non essere così espansiva, così illusa, così stupida. forse angelica ha ragione. o meglio, angelica ha ragione. ha ragione del fatto che io debba farmi altri amici e non stare sempre appiccicata a lei. ha ragione del fatto che il mio carattere fa schifo. ma non la biasimo, neanche io mi sceglierei come amica. 

 
 
 

because of her.

Post n°4 pubblicato il 16 Dicembre 2013 da xbluevato

Oggi, abbiamo avuto l'assemblea d'istituto. alcuni di noi, della 1°AL linguistico, ci siamo esibiti in uno scontro tra generazioni con la 2°AL linguistico. E.... ABBIAMO VINTO YAAAAY. ciò significa che domani ci esibiremo, con lo stesso ballo, davanti al triennio del nostro istituto. Mentre tornavo a casa, una mia amica mi stava parlando di Angelica e mi disse che, Paola, questa mia amica, aveva fatto notare ad Angelica che c'ero io. La interruppi e le dissi cosa le aveva risposto lei e Paola mi disse che si era voltata dall'altra parte, ignorandola.

Forse, veramente non le importa più niente di me. O forse, farà come l'anno scorso. Il 21 dicembre 2012 mi chiese scusa, mi disse che le mancavo. Ma non penso farà lo stesso. Ho un vuoto dentro di me che nessuno colmerà mai. Sono nella tipica fase "Andatevene tutti a fanculo, non mi importa più un cazzo di nessuno". Beh, mi sto costruendo una corazza. Nessuno deve vedere la mia debolezza. Nessuno la vedrà mai. Ho bisogno di piangere. Ma non mi escono più lacrime. Le ho esaurite tutte, caput. 
La cosa bella è che alle 16:30 la vedo a pallavolo, che siamo nello stesso turno. DIREI PERFETTO NO? 
Quanto vorrei sputarle in faccia tutta la confusione che mi stordisce? Quanto vorrei andare lì, da lei, e prenderla a ceffoni per tutte le sue fottutissime minchiate? Perché quel fottuto giorno mio fratello non mi lasciò a casa? Perché ho voluto conoscerla? Perché sono caduta nel tranello della mia fottutissima incoscienza? Perché ho creduto che lei mi volesse bene? Non ho più nessuno a cui volere bene, posso semplicemente morire e fare finta che tutto questo, che tutta questa fottuta merda non sia mai esistita. Tanto se devo passare il resto dei miei giorni da sola, lo posso fare benissimo da morta. Almeno non darò nessun fastidio. Ci staranno male un paio di giorni e poi si dimenticheranno completamente della mia morte, del mio nome e di me. 

 
 
 

dear you.

Post n°3 pubblicato il 14 Dicembre 2013 da xbluevato

Caro Jace, si è così che ti chiamerò. Allora, Jace, Angelica sta iniziando la sua nuova vita, senza di me. O forse, già l'aveva iniziata quando io sono caduta nel tunnel dell'incoscienza. Oggi ero al Conforama, io e i miei ci eravamo fermati perché stavamo parlando degli alti e bassi, quando sento qualcuno che mi da un calcio nel sedere. Mi girai, e trovai la mamma di Angelica. Esclamai il suo nome e lei, felicemente, mi ha abbracciato. Giuro, appena mi sono staccata dall'abbraccio cercai Angelica, ma non la trovai.. Avevo le lacrime agli occhi, non so per quale motivo.. O meglio, forse lo sapevo, ma non ci arrivai. Ho passato la serata con due mie amiche, conosciute in un'accademia di Musical che frequentavo e che ho lasciato per aver litigato, brutalmente, con una di esse. Cercavo di essere felice, nascondendo le lacrime tra sorrisi e risate. Una di loro mi chiese di fare una foto, non riuscivo a sorridere. Ne ho dovute scattare centomila.. non riuscivo a sorridere. Mi dissero che è normale alla nostra età, e che anche loro a volte si sentono giù. Ma, dai, parliamoci chiaro. Io sono SEMPRE triste. Non pensate che, solo perché mi scappa un sorriso, mi è passato tutto. Perché non è vero. Sono così stanca che gli occhi mi si chiudono da soli, mentre sto scrivendo. Non so di che parlarti. Oh beh, ho 4 1/2 in storia, bello vero? Io cerco di impegnarmi, ma, l'odio che provo nei confronti della materia e della professoressa, hanno creato in me un decifit dell'attenzione (o forse, l'ho sempre avuto nei confronti della materia).Mentre studio storia, c'è sempre qualcosa che mi distrae. O una mosca, o il muro, o i miei piani per rendere la mia vita piena di felicità, o un piano per uccidere la mia professoressa... TUTTO. Credetemi, io ci provo ad essere meglio di quello che sono, ma non ci riesco..
Perdonami, non riesco a continuare. Buonanotte. 

 
 
 

In the arms of the angel, fly away from here.

Post n°2 pubblicato il 13 Dicembre 2013 da xbluevato

Partiamo dal presupposto che anche oggi è stata una giornata di merda. Ieri mi sono tagliata di nuovo, oggi pure. Chiamiamolo "stile di vita". Oggi a scuola, eravamo a prima ora e avevamo Latino. Che materia noiosa, e odiosa, quanto la Prof.ssa. Mentre ci faceva una di quelle ramanzine, che lei nascondeva dicendo "queste non sono ramanzine, ma io cerco di dialogare con i miei alunni", ero persa nei miei pensieri. Non so con quale collegamento arrivò all'autolesionismo. Mi sono sentita tirata in causa. Ho giurato che se avrebbe detto qualcosa su di esso, non mi sarei trattenuta e le avrei gridato tutto quello che pensavo. Ma, per sua fortuna, cambiò discorso. Non sono arrabbiata per il fatto che non ho dato il massimo di me, sono arrabbiata per il fatto che l'ho dato il massimo, ma nessuno lo ha accettato. "È triste lo so. Sentirsi sempre a metà, tra il troppo poco e il troppo. Sentirsi come una medaglia di argento, fra una di bronzo ed una d'oro. Lo zero, tra il -1 e l'1. Un'unghia spezzata, fra una tagliata ed una intera. Una nuvola tra la terra e il cielo. O la collina, fra la pianura e la montagna. Il forse, fra il si e il no. Smetterai un giorno di punirti con quella lametta? Forse. Ma questo forse non va bene." "Nelle braccia di un angelo, vola via da qui. Da questa oscura, fredda, stanza d'hotel." Quanto possono essere vere queste frasi? Non sentirsi mai abbastanza, aspettando la morte che ti prenda in braccio, portandoti via da questa stanza fredda e buia. E nelle nuvole bianche, starò insieme ai miei cari. Che son volati via, prima di me. Ricordando i "vecchi tempi", parleremo all'infinito. Finché non finiremo nell'oblio. Quando prendi la strada dell'autolesionismo, è difficile uscirne fuori, da soli. Questo potrebbe essere l'ultimo Natale che passerò, ancora, in vita. Magari, il prossimo anno, festeggerò con Claudia e Martina. Farò compagnia a loro. In mezzo a qualche dove. Anche se non credo che ci sia il Paradiso dopo la morte. L'uomo si auto convince che esista, forse, per cullarsi del fatto che niente finirà. Non importa se Dio esista o no, dobbiamo comunque cavarcela da soli. 

 
 
 

the story of my life.

Post n°1 pubblicato il 12 Dicembre 2013 da xbluevato

Oh beh, davvero voi adulti pensate che la vita di un'adolescente è tutta rose e fiori? Beh, vi sbagliate. Saprete, sicuramente, che ci sono degli alti e bassi, ma non è solo quello. Prendiamo in esempio la mia vita. Vista dal punto di vista di chi si ferma all'apparenza sembrerebbe una vita normale, ma non per chi, come me, la vive in prima persona. Quando dico che la mia vita è una merda, non scherzo. Lo penso veramente. Penso, so, di non avere amici, anche se affermano il contrario. Sono tutti bravi a dire "Ehi, io sono tuo amico", ma il fatto che il 'dire' non basta. I fatti servono. La penso così da quando ho rotto con la mia best. O meglio, quella che credevo "la mia migliore amica". Lei era tutto per me, arrivai a litigare a morte con mia mamma per farla venire in vacanza con noi. Lei non si è mai degnata di interessarsi, neanche un minimo, a me. Ero sempre io quella che la cercava, ero sempre io a strapparle degli abbracci. Diceva di essere una ragazza a cui non piacevano queste smancerie. Da lì, le ho dato il nominativo di "ragazza nientesmancerie". Ho capito subito che mi stava prendendo per il culo. Chiamava tutti "amore mio" diceva a tutte le sue amiche "ti amo, si cucciola ti amo anche io" e altre minchiate varie. Se ne usciva con frasi filosofiche, possibilmente prese da Tumblr, e le inseriva nelle descrizioni delle foto di Facebook con quelle sticchiose delle sue amiche. Mentre, rigurardo alle nostre, se ne usciva con frasi sprecate, come: "ciao lesa". Non mi ha mai dimostrato un segno d'affetto. O forse sono una tipa paranoica che guarda l'amicizia con questi punti di vista, sue testuali parole. Lei non si accorgeva di lasciarmi, molto spesso, da sola. Mi dispiace il fatto di starci ancora male, quando tutti mi dicono di darci un taglio. Forse loro non sanno che di tagli ne ho dati, ai miei polsi, però. Ah si, mi autolesiono. Non lo faccio per moda, o per farmi notare. Non lo sa nessuno. Apparte chi lo è venuto a scoprire. Non c'è nessuno disposto ad ascoltare tutto quello che ho da dire. Anche se, se ne escono con frasi del tipo "raccontami tutto quello che hai da dire. io sono qui con te, se hai bisogno.", ci sono due possibilità: la prima, che vogliono farsi i cazzi tuoi e la seconda, che ti ascolteranno fino ad un certo punto e poi si cercheranno la scusa che il cane ha cagato nel tappeto persiano, costato un botto di soldi, e che devono "correre" a casa a pulire perché la loro madre è in culo al mondo e non può farlo lei. Dai ragazzi, siamo sinceri con le persone che stanno male veramente. Ho delle lacrime dentro che se escono v'affogano. La sensazione più brutta è quando, senti il bisogno di piangere ma non ti esce neanche una. misera. lacrima.  È brutto sentirsi l'ultima ruota del carro. È brutta la sensazione del volersi sfogare con qualcuno e non trovare nessuno che ti ascolti. Non servono ad un cazzo le psicologhe. Pensate che il miglior rimedio per sfogarsi sia andare dalla propria mammina e raccontargli tutta la confusione che avete in testa? Non capirebbe! Sono convinta che non ci sia nessuno modo per sfogarsi, apparte quello dell'autolesionismo. Fare del male a se stessi. Essere masochisti. Godere quando si vede quel sangue, provocato da quella lametta. Affondare e tagliare fino a quando sei sul punto di morire dissanguata. Quando si è autolesionisti, veri, ogni cosa, oggetto, o altro, è buona per farsi del male. Io uso di tutto. Le lamette smontate dai temperini, i coltelli da cucina, le punte appuntite delle forbici, i taglierini, i vetri affilati. TUTTO. Mi taglio da un anno. Ho cominciato ad ottobre scorso. Poi verso dicembre, grazie ad una ragazza che tutt'oggi odio a morte, smisi. Ricominciai agli inizi di novembre 2013. Due mesi dopo la morte della ragazza che definivo mia sorella. Lei e quella che credevo la mia migliore amica, furono investite da un'auto, sulle strisce pedonali. Eravamo uscite io, loro e un'altra nostra amica. Eravamo la squadra perfetta, eravamo inseparabili. Eravamo noi quattro, in Piazza America, a mangiargi un panino. Parlando dei nostri progetti, degli ultimi film usciti, ricordando vecchie giornate passate insieme... finché Claudia, la ragazza investita, ci trascinò (letteralmente) alla rotatoria, la quale ai lati ospitava due fasci di strada che noi chiamiamo "Ponte" perché collega la parte inferiore della mia città a un'isola, non molto distante. Arrivate alla rotatoria, dove c'era questa strada che separava Piazza America da Piazza Nuova, sopra il marciapiede, Claudia fece il giro di noi chiedendoci se volevamo accompagnarla in quest'ultima piazza. Fui la sua prima scelta, ma declinai, poichè mia mamma non voleva che ci andassi quando era buio. La seconda scelta fu Tamara, ma declinò pure lei. Finchè arrivò ad Angelica. (la ragazza di cui vi parlavo all'inizio), lei accettò, così si incamminarono, attraversando il "Ponte",che avrebbe ospitato un brutale incidente, pochi minuti più tardi. Prima che si allontanassero chiesi a Claudia se potevo tenere il suo telefono per giocare ad un gioco che lei aveva scaricato, lei mi disse che potevo e quella fu l'ultima frase che le rivolsi prima che volasse via. Mi girai verso Tamara, la ragazza rimasta insieme a me, e diedi le spalle alla strada. Cominciammo a parlare del ragazzo che mi piace, e lei mi chiese se poteva conoscerlo. Così la portai nel posto in cui lavora. Passarono, si e no, 10 minuti, quando, dopo aver superato il passaggio a livello, mi arrivò una telefonata. Presi il telefono e vidi che sullo schermo lampeggiava il nome della mamma di Angelica che mi stava chiamando. Esitai, ma risposi. Sapete quando sei sopra la terrazza di un palazzo alto 90 piani e qualcuno ti spinge buttandoti di sotto? Bene, neanche quell'esempio riesce a interpretare il mio stato d'animo quando, dopo aver risposto con un "Pronto?" allegro, mi arriva all'orecchio la frase "Giulia, ma lo sai che Angelica ha avuto un'incidente in Piazza Nuova?". Sono morta più di mille volte. Non riuscivo a crederci. L'unica cosa che pensavo era "è morta". Quando iniziai ad urlare e a piangere, Tamara si girò verso di me e disse "Giulia, cos'è successo?". Quando le raccontai, pensava che la stessi prendendo in giro. Cominciai a singhiozzare, non riuscivo a respirare. Tamara allarmata, mi abbraccio e, insieme, corremmo indietro fino a raggiungere la Chiesa, dove chiamammo i nostri genitori. Appena chiamai mia mamma e le diedi la notizia gridò "Stai ferma dove sei, non muoverti, stai calma che io e tuo fratello stiamo venendo" (ho due fratelli, uno di 26 e uno di 32). Io e Tamara, ci abbracciavamo mentre singhiozzavamo. In lontananza c'era una figura che correva verso di noi, era la mamma di Tamara in lacrime, che ci abbracciò non appena ci vide. Appena arrivò mia mamma, salì in macchina con lei e andammo in ospedale. Appena arrivati, scesi dalla macchina e, con la testa appoggiata alla spalla rassicurante di mia mamma, mi feci coraggio ed entrai in ospedale. Mi aspettavo di vedere Angelica e Claudia sane e salve, con qualche livido, ma non fu così... Entrai, e vidi Angelica che piangeva mentre si teneva il braccio destro. Ma non vidi Claudia e il mio cuore ebbe un tuffo. Corsi verso di lei e l'abbracciai. Cercai di calmarla quando, neanche io ero tanto calma. Le chiesi dove si trovava Claudia e lei, tra i singhiozzi, mi disse che l'avevano fatta entrare di urgenza perché era grave. Passarono i minuti, e una figura esile, con il volto incavato dalle troppe lacrime, entrò la mamma di Claudia, che cominciò ad urlare dove fosse la figlia. I dottori la fecero entrare e dopo svariati minuti, che sembravano l'eternità, la sentimmo urlare. Non potevamo crederci, Claudia, nostra sorella, la ragazza che illuminava le nostre giornate, era volata via. L'esterno dell'ospedale era pieno di ragazzi, genitori, e familiari. Tutti si chiedevano se Claudia stesse bene. Il fratellino, il piccolo Luca, un bambino di soli 7 anni, girava come un piccolo fantasmino chiedendo se sua sorella fosse morta. Ma noi, sapendo la dura e ingiusta realtà, gli mentimmo, dicendo che stava bene e che sarebbe tornato presto da lui. Andai fuori, e cosegnai il cellulare di Claudia al nonno. Era la notte tra il 14 e il 15 settembre. E fuori era un freddo atroce. La notte più brutta di sempre. Aspettai che facessero entrare Angelica per vedere le sue condizioni. Le fecero i raggi e trovaro l'omero destro rotto. Aveva pure un buco appena sotto la nuca. Mentre eravamo sedute, sentiva il pizzo della sua maglietta -che si trovava nel retro della maglietta, tra il sopra del reggiseno e la nuca- attaccato a qualcosa che le faceva male. Le scostai il cardigan nero e vidi che aveva un buco, ricoperto di sangue e altre sostanze disgustose, che era attaccato al pizzo della maglietta. Le dissi che c'era solo un po' di sangue, non volevo allarmarla di più. Le misero 3 punti. E da Augusta, la trasferirono a Lentini per poi, il lunedì, operarla al braccio. Dovevamo cominciare il 1 liceo. Io al Linguistico, Tamara alle Scienze Umane/Psicopedagogico, Claudia il Classico e Angelica la Ragioneria Turistica. Passai il lunedì più brutto della mia vita. Tra nuove "amicizie" e il funerale di Claudia il pomeriggio. Dopodomani ci sarà una messa in suo onore, come ogni 14 di ogni mese. Anche se ho le ali sporche di sangue, un giorno volerò da lei.

 
 
 
 
 

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Un blog di: xbluevato
Data di creazione: 12/12/2013
 
 

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