Dicerie dell'Untore

Superbia: Non fa proprio per me, anzi, spesso mi sottovaluto, sopravvalutando gli altri.
Lussuria: cito  a memoria le parole della mia ex moglie “tu sei un porco, un pervertito, un plagiatore, assatanato…” devo aggiungere altro?

Ira: Difficilmente mi arrabbio, non raccolgo il guanto della sfida verbale, se vuoi stare sulle tue stacci e cuoci nel tuo brodo, magari dentro sono un vulcano, a volte ho pensato seriamente all’eliminazione fisica di alcune persone, come quella delle parole del peccato sopra. Ecco forse sono brace sotto la cenere, mi toccano le frasi dette con cattiveria, ma difficilmente ribatto, perché si va in un vortice in cui le persone dicono e fanno cose per farti male, magari false ed io non ne sono capace. Dico ciò che penso e penso a ciò che dico, la maggior parte delle volte almeno

Gola: Goloso in maniera errata, non impazzisco per i dolci, ma in alcune crisi divoro tutto,passando da dolce-salato-dolce, non è un’oliva piccante quella che ti è rotolata via dal piatto? Sul mio bigné alla crema starebbe benissimo, non credi?

Invidia: Non invidio niente a nessuno, forse un po’ di scioltezza e di savoir vivre che riconosco a qualcuno, ma non è mai un’invidia peccaminosa, sempre gentile, ad esempio invidio Briatore, chi però non lo farebbe…

Avarizia: Per carità, il mio conto è sempre rosso, urla l’impiegato della banca… Se vedo, compro, non tanto per me, ma per le persone a cui voglio bene, che sia un ombrello da dieci euro o una collana da trecento, purtroppo, non faccio differenza.

Accidia: Ecco forse sono accidioso, la volontà con un’ala sola, saturnien direi, forse però faccio solo cose che non meritano e/o non mi prendono abbastanza.

Cito tutti e Nessuno, siete tutti Nominati...