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SLEEPING SUN - NIGHTWISH

 

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COME UNA NAVE SENZA TIMONE

Post n°27 pubblicato il 16 Maggio 2007 da ursuss
 

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William Turner, "Tempesta", 1842, olio su tela,.92x122

Alla deriva, senza un porto dove attraccare,
senza vento che soffia nelle vele,
senza bussola...

Sotto di me acqua,
intorno a me silenzio
nebbia che avvolge

e un Albatros galleggia
sull' acqua,

privo di vita...

 
 
 

Bellissima metafora della vita...

Post n°25 pubblicato il 07 Maggio 2007 da ursuss
 

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                                       Ulisse alla corte di Alcinoo, Francesco Hayez  1815

Itaca

 

Quando ti metterai in viaggio per Itaca

devi augurarti che la strada sia lunga

fertile in avventure e in esperienze.

I Lestrigoni e i Ciclopi

o la furia di Nettuno non temere,

                     non sarà questo il genere d'incontri

se il pensiero resta alto e il sentimento

fermo guida il tuo spirito e il tuo corpo.

In Ciclopi e Lestrigoni, no certo

né nell'irato Nettuno incapperai

se non li porti dentro

se l'anima non te li mette contro.

Devi augurarti che la strada sia lunga

che i mattini d'estate siano tanti

quando nei porti - finalmente e con che gioia -

toccherai terra tu per la prima volta:

negli empori fenici indugia e acquista

madreperle coralli ebano e ambre

tutta merce fina, anche aromi

penetranti d'ogni sorta, più aromi

inebrianti che puoi,

va in molte città egizie           

impara una quantità di cose dai dotti.

Sempre devi avere in mente Itaca

- raggiungerla sia il pensiero costante.

Soprattutto, non affrettare il viaggio;

fa che duri a lungo,per anni, e che da vecchio

metta piede sull'isola, tu, ricco

dei tesori accumulati per strada

senza aspettarti ricchezze da Itaca.

Itaca ti ha dato il bel viaggio,

senza di lei mai ti saresti messo

in viaggio: che cos'altro ti aspetti?

E se la trovi povera, non per questo Itaca ti avrà deluso.

Fatto ormai savio, con tutta la tua esperienza addosso

Già tu avrai capito ciò che Itaca vuole significare.

 

 

Costantinos Kavafis, Cinquantacinque poesie, Einaudi, Torino.

 

 

 

 

 

 
 
 

Ciò che mi rappresenta...

Post n°24 pubblicato il 01 Maggio 2007 da ursuss
 

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Periodo da cancellare...


Oggi sto così...anche ieri...e domani??
 
 
 

Post N° 23

Post n°23 pubblicato il 23 Aprile 2007 da ursuss

PETIZIONE!!!

Leggete con attenzione vi prego

http://www.thepetitionsite.com/takeaction/879609320

Salviamo il miglior amico dell'uomo dal commercio di carne
di cane. Di SI' al Progetto di Legge 2991

ABBIAMO BISOGNO DI OLTRE 50.000 FIRME ENTRO
IL 30 GIUGNO 2007

Questo aiuterà a mettere il governo Filippino sotto pressione mondiale
nell' approvare il progetto di Legge 2991 nel Luglio 2007
per fermare il commercio di carne di cane.


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LEGGI E FIRMA LA PETIZIONE QUI:
http://www.thepetitionsite.com/takeaction/879609320
OPPURE QUI:
http://www.dogmeattrade.com/history_italian.html

Mi raccomando!!!
copiate e incollate...grazie!!!(SE lo mettete nei vostri blog lasciatemi un commento)


Un grazie a mamby82

 
 
 

Post N° 22

Post n°22 pubblicato il 22 Aprile 2007 da ursuss
 
Foto di ursuss

Antonio Ballero

Il mio tributo ad un grande pittore spesso dimenticato che seppe rappresentare la sua terra con grande drammaticità e realismo…

Pittore e scrittore. Nacque a Nuoro nel 1864 e compì gli studi classici a Cagliari. Ventenne, scrisse il romanzo Don Zua e il racconto Vergini bionde che vennero pubblicati dall’editore Dessì di Sassari nel 1894. Collaborò con diverse riviste e quotidiani, sia locali che nazionali, con articoli e recensioni. La sua vera passione fu però la pittura, alla quale cominciò a dedicarsi in modo totale, seppur tardivo, all’età di trent’ anni. A questo scopo si accontentò di lavori spesso umili e poco remunerativi, ma che gli diedero la libertà di trovare l’ispirazione vagabondando per le campagne sarde e studiando tradizioni e paesaggi. Amò riprodurre, infatti, nelle sue tele, scene di vita della sua terra, feste, balli, gare poetiche, costumi, paesaggi.
Il forte legame con l’isola non gli impedì tuttavia di sviluppare interessi più ampi e di viaggiare per gallerie d’arte e musei d’Italia, venendo così a a conoscere le opere dei grandi artisti. Il suo percorso d’artista è in sintonia con le correnti predominanti del tempo (dal verismo al divisionismo), alle quali però non si conformò mai supinamente, ma che reinterpretò, adeguandole alla propria sensibilità. E’ il caso delle Primavere barbaricine, pitture puntinistiche dei primi anni del Novecento, e dei disegni a penna realizzati nello stesso periodo, dove ghirigori e grovigli di segni rappresentano con un singolare effetto di chiaroscuro gli uomini della Barbagia. Intorno al 1911-1912 ritornò alla tecnica veristica delle origini (Contos de focile, Veglia funebre).   
Sollecitazioni culturali e artistiche gli vennero dai contatti con illustri conterranei, come Francesco Ciusa, Sebasiano Satta e Grazia Deledda; ma intrattenne una fitta corrispondenza anche con altri artisti italiani e stranieri: Vittorio Turati, Giuseppe Pellizza da Volpedo e, soprattutto, Eduardo Chicharro, uno dei pittori costumbristi spagnoli che avevano soggiornato per qualche tempo, facendo scuola, nel paese barbaricino di Atzara, ai primi del Novecento, e dai quali il Ballero era stato fortemente influenzato. L’artista partecipò durante la sua carriera artistica a numerose esposizioni (tenne anche alcune personali), ottenendo lodi e riconoscimenti: il suo Autoritratto al sole fu molto apprezzato alla Quadriennale di Torino, nel 1908, tanto da essere poi riprodotto, accompagnato da un lusinghiero commento, nella Enciclopedia Sonzogno. Espose anche a Genova, Firenze, Milano, Torino, Monza (dove, nel 1924, alla mostra del ritratto femminile ottenne il diploma d’onore), Sassari, Cagliari. Due suoi disegni, esposti alla Quadriennale di Torino nelle edizioni del 1917 e del 1923 (Il Conciliatore), vennero acquistati dalla Società Promotrice delle Belle Arti. Morì a Sassari nel 1932. 

 
 
 
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Data di creazione: 09/02/2007
 

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