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SLEEPING SUN - NIGHTWISH

 

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Post N° 21

Post n°21 pubblicato il 22 Aprile 2007 da ursuss
 

 immagine

Nightwish - Sleeping Sun

The sun is sleeping quietly
Once upon a century
Wistful oceans calm and red
Ardent caresses laid to rest
For my dreams I hold my life
For wishes I behold my nights
A truth at the end of time
Losing faith makes a crime

I wish for this night-time to last for a life-time
The darkness around me - shores of a solar sea
Oh how I wish to go down with the sun
Sleeping
Weeping
With you

Sorrow has a human heart
From my God it will depart
I`d sail before a thousand moons
Never finding where to go
222 days of light
Will be desired by a night
A moment for the poet`s play
Until there`s nothing left to say

I wish for this night-time to last for a life-time
The darkness around me - shores of a solar sea
Oh how I wish to go down with the sun
Sleeping
Weeping
With you...



 
 
 

Post N° 20

Post n°20 pubblicato il 20 Aprile 2007 da ursuss

              NIHIL EST

jj

òò

àò

 
 
 

Post N° 19

Post n°19 pubblicato il 16 Aprile 2007 da ursuss
 
Foto di ursuss

TORNA NELLA SUA ROVIGO "IL D'ANNUNZIO DELLA PITTURA"...

Donne belle e selvagge, colori ed emozioni forti. Ma anche i silenzi e la dolcezza del paesaggio naturale. Tutto questo è Mario Cavaglieri (1887-1969), un artista che per molti è oggetto di culto, tuttavia “nascosto” ai più.

Una vera retrospettiva su di lui mancava da molti anni: a colmare questa clamorosa lacuna provvede la città in cui è nato, Rovigo, con una grande mostra che svelerà a tutti le meraviglie della sua arte.

Il grande Roberto Longhi, che per Cavaglieri aveva un debole, non esitava a celebrare i suoi “colori primordiali”. Molti per questo lo hanno avvicinato a Bonnard o Matisse, altri ai toni intimistici di De Pisis. Un contrasto solo apparente dato che Cavaglieri sapeva essere sia un magnifico, sensuale cantore, protagonista della più sfrenata vitalità, sia un ammaliato aedo dell’armonia e della dolcezza.

Pittore per vocazione, Cavaglieri sviluppò la propria formazione artistica nella più completa indipendenza dai movimenti di avanguardia. Le sue composizioni paiono infatti assolutamente autonome, personali e rivelano il tentativo di conciliare gli apporti della pittura moderna con le ricchezze della tradizione veneta, dando vita ad un autonomo “gusto”, reso con un cromatismo quasi aggressivo, spesso ingentilito da rasserenanti e ammalianti presenze femminili. Egli diventa l’appassionato e sensibile narratore del suo tempo, svela donne affascinanti, entra nei salotti un po’ chic e un po’ blasé di una società borghese sulla via del tramonto. I suoi dipinti traducono su tela questi salotti, proponendoli in immagini ricercate e meticolose: stoffe, tappeti, ceramiche, orologi e arredi in genere, colti da uno sguardo fotografico e resi con vigore cromatico, sembrano riferirsi a illustrazioni di brani letterari dannunziani.

I dipinti degli "anni brillanti", cuore della rassegna, mostrano la grande abilità tecnica raggiunta dall'artista nel rendere in rilievo pregiati suppellettili, articolando la superficie pittorica con una materia coloristica densa e generosa e con colori dai toni vivaci.

Poi, nel 1925 l’artista lascia l’Italia e i suoi salotti per ritirarsi nel silenzio della sua tenuta di Peyloubère, a Pavie presso Auch, nel sud della Francia. La vita mondana e gli oggetti di lusso sono ormai un ricordo; ecco allora che il pittore, sedotto dalla bellezza delle vedute della Guascogna, rivolge il suo interesse alle scene rustiche, ai paesaggi eseguiti alla luce del giorno, nei quali si avverte il ricordo della terra natia e il riflesso di una vita contemplativa.

La mostra, con 150 opere esposte (alcune delle quali tornano per la prima volta in Italia), ripercorre per intero la sua vita artistica: dagli esordi, che ritraggono la vita quotidiana, alle grandi stagioni di Ca' Pesaro e delle Biennali di Venezia, che documentano una vena creativa autentica e personalissima, fino ai dipinti eseguiti durante il suo definitivo ritiro in Francia che ci offrono un grande artista ancor più libero da ogni condizionamento.

Sito ufficiale della mostra:
www.palazzoroverella.com

 
 
 

Post N° 18

Post n°18 pubblicato il 16 Aprile 2007 da ursuss
 

MALEDETTA FELICITA'

Dannata e maledetta felicità,
mi vuoi dire dove ti nascondi?

Perchè da me non ti fai trovare?
Non ti sei mai fatta trovare!
Sembri quasi avermi abbandonato,

e quando penso di averti raggiunta,
quando credo di riuscire a sfiorare la tua veste,
mi accorgo che sto guadando il mondo con lenti  deformanti,

mi rendo conto che non sei tu,
è una tua copia fatta male.
è un' illusione una maledetta illusione,
una come tante che riempiono le mie giornate.
Non ho aggettivi positivi per definire oggi la mia vita...

Mi son stati tolti affetti, quelli più cari,
mi è stato detto di sorridere alla vita,
io sorrido si, ma con un sorriso amaro,
privo di speranza, la speranza di incontrarti
perchè tu per me forse non ci sarai,
MAI!!

 
 
 

Post N° 17

Post n°17 pubblicato il 14 Aprile 2007 da ursuss
 

ANCORA DUE MORTI SUL LAVORO: TRAGEDIE IN SICILIA E SARDEGNA

MESSINA - Un operaio è morto a Messina cadendo da un montacarichi, mentre stava effettuando un trasloco. L'operaio era dipendente della ditta Graci. L'incidente è avvenuto intorno alle 10 in viale Europa. Santo Cacciola, l'operaio di 54 anni morto a Messina, lavorava soltanto da qualche settimana nella ditta di traslochi. Lo afferma il titolare, Fabrizio Adolfo Graci, il quale spiega che il montacarichi e gli impianti erano nuovi e in buono stato. Intanto, Giovanni Cucinotta, l'operaio che è riuscito a salvarsi aggrappandosi alla ringhiera del balcone, è interrogato in questura insieme ad altri testimoni dell'incidente.

TRAVOLTO DA TUBO,MORTO OPERAIO IN SARDEGNA

Un operaio di 33 anni, Felice Schirru, di Sinnai, è morto questa mattina in un incidente sul lavoro avvenuto nello stabilimento petrolchimico della Saras a Sarroch. Secondo i primi accertamenti l'uomo, che lavorava per una ditta d'appalto, è stato travolto da un tubo in acciaio che veniva spostato con una gru da un'autocarro. Il fatto è avvenuto poco prima delle 10 nell'azienda di raffinazione, sulla costa sud-occidentale della Sardegna. Un gruppo di operai era intento a scaricare alcuni pesanti tubi. Per causa ancora da accertare uno di questi ha travolto Schirru che è rimasto gravemente ferito alla testa. Subito soccorso dai compagni di lavoro è, però, morto prima dell'arrivo del personale del 118. Sul fatto hanno avviato le indagini i  carabinieri per ricostruire la dinamica dell'incidente.

Fonte: ANSA

VENTUNESIMO SECOLO...Succede ancora e succede  troppo spesso...il progresso non sembra trovare soluzione a questa vergognosa piaga.

Ogni anno centinaia di persone sacrificate sul loro posto di lavoro.

Servirà una legge o servirà molto di più la mobilitazione delle coscienze di chi, dovendo prevenire non fa abbastanza... ?

 
 
 
 
 

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Un blog di: ursuss
Data di creazione: 09/02/2007
 

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spero sia passata la malinconia. E' una brutta bestia
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