Amore Musica Vita

Ah, Vasco,Vasco,
dolcissimo Vasco,fascinoso al di là del pensabile,
capece di parlare disteso sui due gomiti attraverso il tavolo,
fissando seduttorio negli occhi amici vecchi e nuovi che nn chiedono
di meglio ke di lasciarsi sedurre,
coi tuoi trecentomila ragazzi divisi in tre giorni a S.Siro,
tu su una passerella distesa fra le nostre braccia a correre avanti e indietro
rassicurandoci con le tue parole magiche, sorridete..sorridete...
forse le tue parole nn erano proprio queste, ma volevano
dire questo, e per tre sere centomile braccia ti hanno invocato
e centomila anime ti hanno creduto
e centomila cuori ti hanno amato..
Cosa ci fai tu a noi ragazzi,
vittime quasi innocenti del sopruso,
della incomprensione,
della prevaricazione di adulti sopraffatti da una realtà che li ha delusi,
sconfitti da sogni diventati per loro irrealizzabili,
travolte da false leggi che in realtà nessuno ha voluto.
Chissà cosa ci fai.
Dividi con noi, giorno dopo giorno,
un cucchiaio al giorno,
bocconi saporiti, drammatici, sognanti dell'immaginario collettivo..
..così sai piangere con noi, ma piangendo ci sai consolare,
rassicurare e restituirci il coraggio.
Ci riesci xkè nn fai il maestro di vita, dai solo un esempio,
silenzioso quando scende dalla passerella,
un esempio di scelte guidate dalla sincerità dei sentimenti prima
che dalle parole.
Invece di fare il maestro di vita. fai il provokatore,
ci costringi a essere sinceri con noi stessi...questa sincerità
ke vuol dire comunicazione,
ke vuol dire nn violenza,
ke vuol dire scoperta di una vera umanità..
Nn è forse vero?