Immaginando

Oggi un'amica di blog mi ha giustamente chiesto come mai non stavo più scrivendo nulla da tempo...... date le dovute spiegazioni le ho lasciato la promessa che appena possibile avrei scritto qualcosa. Quello che leggerete, se lo leggerete, non nasce oggi ma qualche tempo fa..... non sto mantenendo fede alla mia promessa perchè in questi giorni non sono predisposto alla scrittura, e me ne scuso soprattutto con questa persona........ tornerò sicuramente con qualche altra fantasia, con qualche altro scritto perchè per me scrivere è un bisogno, una necessità...... nel frattempo dedico questo racconto a questa amica di blog, nella speranza lo sappia apprezzare come ringraziamento all'interessamento mostrato.

Come ogni sera il sole scivolava all’orizzonte fino a scomparire dietro la linea labile che separa il cielo dal mare.

I colori infiammavano il cielo dipingendo sfumature di fuoco sulle poche nuvole visibili, spinte da una leggera brezza percepibile anche dal fruscio sussurrato dalle fronde degli alberi in giardino.

Francesca amava quel momento del giorno, le piaceva assaporarlo stando seduta sul divano posto proprio davanti alla vetrata che dava sul terrazzo.

In quei momenti si sentiva parte di quella calma, le sembrava di poter diventare come quelle nuvole cullate sul letto del cielo, corteggiate e accarezzate da un vento delicato come un sospiro.

Quella sera si era ritrovata seduta sul divano vestita con una semplice camicia indossata sopra la sua solita lingerie, che anche normalmente la indossava particolarmente sexy, a evidenziare quella sua forte sensualità e femminilità.

Lo scenario all’esterno era come lei lo desiderava per cui si abbandonò alla sua contemplazione.

Cielo, nuvole, mare, sole, vento…….. e i suoi occhi che piano si socchiudono.

In un momento si ritrova avvolta nel silenzio della stanza, un silenzio che ultimamente era pieno dei suoi desideri e delle sue voglie, mai così forti come ora.

Lei, nuvola, cercava un vento che con delicata decisione la portasse verso cieli di piacere.

E il vento piano si alzò, entrando nella stanza con delicatezza……

Le si avvicinò in silenzio, con infinita ammirazione per quella nuvola sensuale adagiata sul divano, quella nuvola di  delicata dolcezza, coperta di illusorie vesti che con un suo soffio più deciso avrebbe potuto far volare via in un istante…..ma voleva trattenere quel desiderio, voleva farlo crescere lentamente fino a quando sarebbe diventato uragano……ora voleva solo assaporare la sua pelle.

Gli occhi di lei continuarono a rimanere chiusi……..Francesca voleva gustare quella presenza abbandonandosi alle sensazioni che sentiva amplificarsi attimo dopo attimo.

Un alito di vento improvviso si trasforma in carezza e sente quella mano leggera tra i capelli, delicata, quasi timida nel sfiorarla……

Lentamente quella carezza diventa continua, dita di desiderio che scivolano sul suo volto per seguirne il profilo, indugiando quando si ritrovano a sfiorare le sue labbra che si schiudono leggermente lasciando uscire un sospiro……..

La curiosità di quelle dita cresce ad ogni piccolo movimento di lei, che si abbandona sul divano come terra inesplorata agli occhi di un naufrago.

Quelle mani di vento diventano ora portatrici di desiderio, quel desiderio che prende forma nella camicia che scivola giù lungo le spalle lasciando la sua pelle fresca e vellutata scoperta.

Il silenzio della stanza ora è solo interrotto dai sospiri di Francesca, che sente quelle mani trasformarsi in labbra morbide e umide che iniziano ad assaporare il suo collo, donandole brividi di crescente e intenso piacere…..

Le sente scivolare senza destinazione, le sente fermarsi sulle sue forme in un fuggente attimo di contatto, le sente scendere, lente, sospiranti, desiderose di incontrare i suoi seni…..che dolcemente si scoprono, si arrendono a quell’incontro aspettando ……..ma l’attesa è breve…..lei sente quelle labbra avvolgere i suoi capezzoli, inumidirli, stringerli piano tra i denti per poi essere voluttuosamente stuzzicati con la lingua, che si mostra subito sapiente nel cosa fare per inturgidirli….. in questo crescendo di piacere le mani di lei scivolano sulle gambe accompagnando l’altra mano di vento verso quell’umido paradiso pulsante di voglia.

E quel movimento sembra seguito anche da quella bocca che vuole raggiungere le mani per confondersi in quel gioco umido di dita.

Le gambe di lei si aprono arrendevoli e, in un movimento che è un invito irrinunciabile, il perizoma viene sfilato per cadere sul pavimento, come un primo ostacolo superato sulla strada del piacere.

Ora le sente più decise quelle dita, le sente curiose esploratrici entrare appena dentro la sua voglia, alimentarla con dei movimenti che portano sempre più dentro, sempre più a fondo, mentre la lingua assapora la sua eccitazione accompagnando le dita in quel delizioso esplorare.

Una, due, tre dita che entrano sempre più facilmente lasciandosi andare ad un dentro e fuori che inizia a spingere il piacere verso la direzione desiderata.

Le labbra di Francesca si schiudono lasciando uscire i primi gemiti che sanno di eccitazione crescente, di desiderio pulsante…….

Ora quelle mani sembrano prenderla per i fianchi, vogliono che lei si metta in ginocchio sul divano, poggiando le mani sullo schienale……e in un attimo lei si ritrova in quella posizione, pronta a ricevere quelle attenzioni che ormai sono diventate oggetto del suo desiderio.

Lei è pronta, con una mano che ancora gioca con il clito, ormai turgido di voglia.

Eccolo….lo sente…..che piacevole sensazione……… è pulsante, duro, caldo……e le sta scivolando dentro, delicato ma deciso…….ora lo sente mentre affonda, lo sente mentre piano cerca il ritmo, lo sente portare i primi colpi ………lo sente……

Inizia una danza di intenso godimento, lui che tenendola per i fianchi non può fare a meno di godere di quelle forme perfette, mentre abilmente aumenta il ritmo dei colpi che aprono sempre più quel paradiso caldo…..dentro, fuori, dentro fuori, dentro, fuori……. I gemiti di lei sono irresistibili, eccitanti, hanno un suono dolce e sensuale……….. l’atmosfera nella stanza è pregna di piacere, così come il calore che divampa tra le cosce di lei, trasformandosi in umido sapore di sesso, che lei assapora portandosi le dita bagnate alle labbra…..

Poi quella sensazione di pieno finisce improvvisamente…..si sente vuota ma ancora desiderosa……solo il tempo di un attimo e quella  sensazione di dura pienezza si sposta verso l’altro ingresso, quello proibito…….ma non per questo meno piacevole…….

Lo sente accostarsi, spingere lentamente per dilatare quel desiderio ancora contratto…….poi con sempre più forza lo sente penetrare, in tutta la sua carnale sostanza…..

La sensazione di sentirsi aprire e quella presenza dura dentro lei la fecero estasiare……era stupendo sentirsi in balia di tutto quel godere…… quando poi sentì i colpi diventare più profondi e continui si sentì in paradiso……….e la sua mano, ancora inesorabilmente impegnata a giocare con il clito, si ritrovò improvvisamente  a scivolare dentro a quella calda apertura pregna di liquido piacere…….

Voleva che quello stantuffo continuasse a penetrarla, ad aprirla, voleva sentire il caldo salire dentro fino ad infiammare il suo orgasmo che ormai stava per esplodere…………

Sì…eccolo……lo sente salire, accompagnato da quei colpi di intenso piacere che continuano a lavorarle quel canale ormai decisamente aperto……..eccola l’esplosione di piacere…..eccola…….le sale dentro, le apre le labbra in un gemito che diventa sempre più grido, lo vorrebbe infinito, come vorrebbe che quei colpi non finissero mai……….

Fantastica estasi……ma ancora si deve completare, vuole assaggiare anche il piacere di quella carne turgida……

Lei si gira, e sempre con gli occhi chiusi ecco farsi scivolare tra le labbra quel piacere di carne….lo sente al pieno della tensione, la sua lingua lo assapora in tutta la sua lunghezza per farlo scivolare ancora tra le sue labbra coinvolgendolo in un gioco di colpi e risucchi…….

Su e giù, su e giù, su e giù………e poi improvvisa l’esplosione di bianco godimento che le riempie la bocca, per poi scivolare lentamente sul mento e terminare sui suoi seni nudi la calda corsa……

A quel punto Francesca apre gli occhi per vedere l’espressione soddisfatta di quel compagno di piacere, ma nella stanza rimane una finestra aperta da cui si intravede il mare che ha già inghiottito il sole come ogni sera.

Lei è lì sul divano, nuda, con una mano ancora tra le gambe giocare con le sue umide voglie, mentre l’altra sta accarezzando quel seno così sodo e formoso…….

Un alito improvviso di vento riempie la stanza accarezzandole i capelli…….

“Grazie vento, grazie per aver portato questa nuvola verso cieli di piacere…….”

E come sempre si fece sera.

                                                                                Diego.B