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AMORE

Il mare spesso parla con parole lontane, dice cose che nessuno sa. Soltanto quelli che conoscono l'amore possono apprendere la lezione delle onde, che hanno il movimento del cuore.
~ da Una rosa nel mare ~

 

POESIA D'AMORE

In questo momento vorrei averti al mio fianco per poterti dire tante parole, e tante frasi mai dette, perchè vorrei farti capire l'immensità dell'amore che provo per te, e che inesorabilmente ignori, facendomi soffrire. mi si riempie la testa di tanti dubbi, tante paure, tante domande a cui so che non mi verrà mai data risposta ma che continueranno a divagare nella mia testa tormentando i miei pensieri. Noi ci conosciamo appena, ma il mio amore per te è immenso, anche se tu lo ignori, e fai finta che non ci sia nulla; ma quando i nostri sguardi si incrociano sento il fuoco nel mio cuore, confusione nella mia mente, non ho più il controllo dei miei gesti, delle mie azioni, e non riesco a dire neanche una parola. passerei ore ed ore a guardartu negli occhi, perdendomi nel tuo sguardo, e potrei capire tante cose, potrei capire che sei un sogno irraggiungibile, oppure il contrario;spero che tra noi in futuro nasca qualcosa, ma se così non fosse lo accetterei comunque, perchè: "certi sogni sono irraggiungibili come le stelle, ma è bello alzare gli occhi e vedere che sono sempre là

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Post N° 528

Post n°528 pubblicato il 04 Dicembre 2006 da venboo
 

Dopo che in questo week-end sono andato per Mercatini del natale, vi voglio proppore, la cultura che mi sono fatto iniziando a parlare di Merano immagine

Cosa visitare a Merano

Un viaggio alla scoperta della città per ammirare gli innumerevoli tesori e le testimonianze del ricco passato di Merano e dei suoi dintorni: castelli fiabeschi, numerose chiese prevalentemente in stile gotico con dettagli architettonici rari, musei con contenuti curiosi, un museo dell'arte moderna, per non parlare poi delle numerose aree verdi e passeggiate vanto della città, il centro medioevale con i rinomati Portici, vicoli e palazzi arricchiti dai tipici sporti (Erker).

Marmo, pietra e ferro... Monumenti di Merano

L'Imperatrice Elisabetta "Sissi"
Il monumento dell'illustre ospite della città di cura fu costruito nel 1903 e si trova immerso nel verde della passeggiata d'Estate, vicino al ponte della Posta. A partire dal 1870 l'imperatrice austriaca era stata più volte ospite di Merano dando così lustro alla città e contribuendo notevolmente alla sua fama.

Dr. Franz Tappeiner
Il famoso medico, scienziato ed esperto di turismo (nato a Lasa in Val Venosta nel 1816) fece costruire nel 1893 la passeggiata Tappeiner. Successivamente la donò alla città, che vi fece erigere un monumento in sua memoria.

Beda Weber
Sulla passeggiata della Gilf si può ammirare il monumento al padre benedettino e scrittore meranese eretto nel 1907. Nel 1845 egli scrisse la prima guida di Merano "Merano e dintorni".

Oscar Freiherr von Redwitz
Il busto di marmo dello scrittore fu eretto nel 1894 nel parco Schiller a Maia Alta. Dal 1872 fino a poco prima della sua morte (1891) visse al Schillerhof di fronte al parco, che era luogo d'incontro degli intellettuali del tempo.

Colonnina della Madonna
La statua di marmo bianco risale al 1706 ed è uno dei monumenti più antichi di Merano. Fu eretta nel parco in piazza della Rena per ricordare la grazia ricevuta dalla città e per essere stata preservata dalle devastazioni della guerra di successione spagnola. L'iscrizione del 1806 ricorda gli avvenimenti del periodo napoleonico.

La misura del vuoto
Così si intitola la scultura dell'artista altoatesino Ulrich Egger, che l'Amministrazione Comunale ha acquistato e poi installato nel 2003 al centro dell'aiuola dinnanzi alla rotatoria di viale Europa, dopo l'esposizione al pubblico in occasione di una mostra a Venezia. La struttura, in acciaio e cemento, è alta 4 e lunga 8 metri. Essa esprime il sogno di una vertigine visiva, ma soprattutto il fluire della vita quotidiana, il tempo e la memoria di tutti, nella circolarità dello sguardo.

Statua di Josef Valentin Haller
La statua in memoria del sindaco di Merano si trova presso la "Wandelhalle" (porticato coperto da una pensilina in legno con posti a sedere) sulla passeggiata d'Inverno. Proprio durante il suo mandato, dal 1826 al 1861, Merano divenne città di cura (1836).

Monumenti ai caduti al cimitero
Monumenti in bronzo, porfido e marmo situati sia nel cimitero comunale, che in quello militare, adiacente.

Andreas Hofer
Il monumento in bronzo ad Andreas Hofer, situato nel piccolo parco di fronte alla stazione ferroviaria, venne eretto nel 1914 in occasione del centenario dell'annessione del Tirolo all'Austria.

Oasi della pace... Chiese e case del Signore

Quando nel XIX secolo il borgo si trasformò in centro turistico internazionale di fama mondiale, si venne confrontati con il bisogno impellente degli ospiti di frequentare le messe nella propria confessione. Infatti proprio alla fine del secolo la città di Merano attirava visitatori di tutto il mondo e di tutte le confessioni, molti dei quali scelsero Merano quale loro residenza. Il clima cosmopolita della città di cura favorì l'insediamento di comunità evangeliche, ebraiche, anglicane e russo-ortodosse. Da qualche anno a Merano si trova anche un tempio buddista ed un luogo di culto islamico.
Chiesa di S. Nicolò con campanile (Duomo di Merano)
La chiesa dedicata a S. Nicolò, il patrono dei bambini, marinai, imprenditori e commercianti, si erige nel quartiere commerciale alla fine del tratto superiore dei Portici. Il campanile di 83 m è uno dei più alti dell'Alto Adige ed è il simbolo del centro storico di Merano. Il duomo è uno dei primi monumenti del Tirolo interamente in stile gotico: l'ampia costruzione gotica a tre navate è la più grande chiesa della città. Esso venne menzionato per la prima volta nel 1220, venne ristrutturato e ingrandito a partire dal XIV secolo e ultimato nel 1465. Si possono ammirare numerosi affreschi presenti anche sulla facciata esterna a sud, il portale riccamente decorato e sormontato da un rosone, finestroni risalenti all'età tardogotica e al suo interno un magnifico altare a portelle, il coro gotico e sculture e dipinti interessanti.

Cappella di S. Barbara
La costruzione gotica ottagonale, consacrata nel 1450, sorge dietro al duomo. Fino al 1848 intorno alla cappella si trovava l'antico cimitero di Merano. La cappella di S. Barbara fungeva per lungo tempo da cappella funeraria; la cripta ospitava l'ossario. All'interno della costruzione si possono ammirare l'elegante volta a stella, il rosone gotico e il meraviglioso altare gotico dorato a portelle.

Chiesa di Santo Spirito
Sulla riva sinistra del Passirio, quindi al di fuori delle cinta murarie e dell'allora centro, si erige una delle case del Signore più incantevoli dell'Alto Adige. Essa venne fondata nel 1271 da Mainardo II, conte del Tirolo, e dalla moglie Elisabetta di Wittelsbach. Nel 1419 a causa di un' alluvione, la chiesa venne completamente distrutta e successivamente ristrutturata per volere dell'arciduca Sigismondo; i lavori terminarono nel 1483.
Da ammirare: la navata maggiore è affiancata dalle due laterali più strette, che continuano nel presbiterio, dando luogo all'ambulacro intorno all'altare, la raffigurazione della Trinità sopra il portale principale, la volta a stella sopra il coro, affreschi e statue del XIV e XV secolo.
La chiesa trae il nome dall'allora annesso ospedale di Merano, sostituito appena nel 1905 dal nuovo ospedale sito nella parte ovest della città.

Chiesa di S. Vigilio
A Maia Bassa, alla fine di via Piave. L'attuale campanile fu costruito sulle fondamenta risalenti all'epoca romana. La chiesa venne eretta nel XIII e XIV secolo e dal 1934-36 nacque l'attuale costruzione sopra l'abside gotica. Alcuni dei rilievi romanici sono ancora oggi conservati. All'interno si possono ammirare un altare gotico e affreschi risalenti al XV secolo.

Chiesa di S. Maria del Conforto
Anch'essa si trova nel quartiere di Maia Bassa. La chiesa romanica del XII secolo con campanile romanico di ispirazione lombarda, venne menzionata per la prima volta nel 1273. Nel XIV secolo vennero consacrati l'altare laterale e il cimitero. Altre parti della chiesa risalgono all'epoca barocca come per esempio la parte superiore del campanile. Affreschi romanici e gotici decorano le pareti interne ed esterne. Sotto il coro si trova la tomba dell'arciduca Ferdinando Carlo, morto nel 1915.

Chiesa del Sacro Cuore presso le Dame Inglesi
La chiesa romanica in piazza della Rena progettata da Ferdinando Mungenasts, risale al 1903 ed era nata come cappella del convento delle Dame Inglesi. La pianta longitudinale con coperta in legno termina in una semplice abside circolare con volta a crociera nel coro. Nell'abside si può ammirare un mosaico in stile ravennate.

Chiesa dei Cappuccini di S. Massimiliano
Chiesa semplice del XVI secolo con annesso convento dei cappuccini. Direttamente collegata alla porta Venosta.

Chiesa parrocchiale di S. Giorgio
A Maia Alta, in via Cavour. Il bel portale ogivale e i begli affreschi decorano l'esterno, mentre all'interno si trovano affreschi e dipinti risalenti al XV e al XVII secolo.

Chiesetta di S. Valentino
A Maia Alta, sotto Labers, vicino ai giardini di Castel Trauttmansdorff. Essa è una meta amata, grazie alla sua posizione ottimale tra frutteti e prati. La chiesa è dedicata a S. Valentino, seppellito nella cappella di S. Valentino all'interno del castello di S. Zeno.

Il centro storico di Merano

Il centro storico comprende il tratto dei Portici che collega piazza del Grano a piazza Duomo, il quartiere Steinach, via L. da Vinci, via delle Corse e le tre porte della città ancora oggi conservate. Il centro odierno (gran parte zona pedonale) è formato da Corso Libertà, piazza Teatro e della Rena, il ponte della Posta e ponte Teatro. L'antico insediamento romano "Castrum Majense" si trovava presumibilmente nell'attuale quartiere residenziale di Maia Alta in cui, anche in un passato recente, sono stati rinvenuti resti risalenti all'epoca romana.

immagineimmagineimmagineimmagineimmagineimmagineimmagineimmagineLa via dei Portici
La via dei Portici, zona antica e molto curata di Merano, venne costruita nel 1200 per volere del conte del Tirolo Mainardo II. Si tratta di un lungo corridoio ad arco ribassato e sorretto da colonne in pietra che parte da piazza Duomo e termina, ca. 400 m dopo, in piazza del Grano. Le facciate, risalenti a epoche diverse, sono arricchite dal tipico sporto (Erker). All'interno si può ammirare la tipica disposizione degli edifici con scale, cortili e lucernari variamenti articolati.
Diversi elementi testimoniano la presenza dei conti del Tirolo (tre generazioni: Mainardo II, il figlio, re Enrico, e sua figlia Margherita Maultasch). Ancora oggi tale corridoio si suddivide nei "Portici del fiume" (Wasserlauben), verso le acque del Passirio, e nei "Portici della montagna" (Berglauben), verso Monte Benedetto. In passato essi non erano interrotti da via Cassa di Risparmio ed erano i Portici più lunghi del Tirolo. Solamente nel 1913, per ragioni di traffico, fu deciso di interrompere il tratto a metà percorso, aggiungendo così oltre alla suddivisione in Portici del fiume e della montagna, quella in Portici "inferiori" e "superiori". Già nel Medio Evo tale importante via costituiva il centro della vita commerciale tirolese. Nell'edificio dell'attuale libreria Poetzelberger, alla fine dei Portici superiori, nel XIII e XIV secolo si trovava la zecca, motore del commercio della contea del Tirolo. Ancora ai giorni nostri la via dei Portici costituisce la via commerciale principale di Merano.

immagineimmagineimmagineimmagineimmagineimmagineimmagineimmaginePiazza del Grano
Piazza del Grano, situata alla fine inferiore della via dei Portici, fungeva allora da piazza del mercato. I tipici stand di frutta dei dintorni meranesi ricordano quest'immagine del passato. Oggi in piazza del Grano si trova il palazzo del Tribunale con il carcere, la questura, e di fronte il palazzo della Banca Popolare di Merano, che fino al 1782 era la sede del convento delle Clarisse.

Il quartiere Steinach
Tra il Duomo, la porta Passiria e la riva destra del torrente Passirio si trova il rione che costituiva il centro di Merano ai tempi dei conti del Tirolo (via Haller, vicolo Passiria e piazza Steinach). Nel XIII secolo si iniziò proprio qui la costruzione della città. Alcuni edifici e palazzi tuttora conservati ricordano il carattere originario della città, in particolare l'allora ristorante "Klause" (tuttora esistente) vicino a porta Passiria.
Il nome "Steinach": Merano viene menzionata appena nel 857 come "Mairan", dal prelatino "mara" = mucchio di sassi, tradotto poi in tedesco col termine "Steinach", riferendosi proprio ai ciottoli e detriti che portava il torrente Passirio.
Il ponte Romano, costruito nel XVII secolo al posto di un ponte di legno, collega il rione Steinach e la parte vecchia della città con la passeggiata Gilf e il quartiere di Maia Alta. Esso è il ponte più antico che attraversa il Passirio.

Piazza Teatro
Già in passato in questa piazza si concentrava la maggior parte del traffico cittadino. Fino al 1881 nell'attuale piazza sorgeva la quarta porta della città, la porta d'Ultimo. Da allora la piazza ha subito diversi cambiamenti discostandosi molto dalla sua immagine originaria.

Via delle Corse
È una delle tipiche vie commerciali meranesi dalla quale si accede al centro. Le costruzioni medioevali con le loro facciate e sporti meritano di essere ammirate. Essa prende il suo nome dalle corse dei cavalli e tornei che vi si svolgevano.

Piazza della Rena
La piazza prende il nome dalla sabbia che il Passirio, formando un'ansa, depositava tra la porta Bolzano e la sua riva. Qui - vicino alla porta Bolzano - si trova uno degli alberghi più antichi di Merano: l'ex albergo Esplanade, l' allora hotel "Arciduca Giovanni". Fino al 1913 in alcune stanze del palazzo si trovava l'ufficio postale, mentre oggi l'edificio ristrutturato "Esplanade", è sede di uffici pubblici e negozi. Proprio di fronte è situato il "Hohensaal", l'odierna sede del convitto delle Dame Inglesi (ordine di monache cattoliche che si consacrarono all'educazione delle giovani) con l'adiacente chiesa del Sacro Cuore in stile romanico. Via Leonardo da Vinci (l'allora vicolo della Posta fino al 1904) - dietro porta Bolzano - collega piazza della Rena a piazza Duomo.

Via L. da Vinci, ex vicolo della Posta
Il vicolo stretto è caratterizzato da una serie di edifici antichi, porta - passando sotto porta Bolzano - da piazza della Rena a piazza Duomo. L'antica denominazione della via proviene dagli uffici postali comunali che una volta si trovavano nell'ex albergo Esplanade.

Le cinta murarie
Le mura merlate vennero costruite nel XIII secolo per racchiudere il nucleo urbano e successivamente abbattute nel 1878. La porta Passiria è ancora oggi collegata con un tratto di muro di cinta.

Le quattro porte
Fino al 1881 la città possedeva quattro porte medioevali da cui si poteva accedere alla città; tre sono tuttora conservate:

Porta d'Ultimo (est):
si trovava nell'attuale piazza Teatro, all'incirca al posto del teatro. Nel 1881 venne demolita per fare posto al traffico e al teatro. Una curiosità storica: il campanile della porta era la sede di una prigione per reati gravi. Fino a poco prima del suo abbattimento si potevano ammirare alcuni strumenti di tortura.
Porta Venosta (ovest):
in via delle Corse: probabilmente la più antica delle quattro porte, menzionata per la prima volta nel 1290. Nel XVIII secolo subì delle modifiche architettoniche e fu adibita per un determinato periodo a prigione. Anche l'eroe tirolese Andreas Hofer venne imprigionato in questa porta e il 28 gennaio 1810 fu sottoposto agli interrogatori che si svolsero nell'attuale albergo "Conte di Merano" (busto di Andreas Hofer).

Porta Passiria (nord):
La porta dalla tipica architettura a torre con tetto spiovente, sottile e coperta da edera, è ancora oggi collegata ad un tratto dell'antico muro di cinta della città.

Porta Bolzano (sud):
risale al XIV secolo ed è tuttora conservata. Sulla facciata sud si possono ammirare una doppia aquila affrescata e un rilievo con gli stemmi dell'Austria, del Tirolo e di Merano.

Il ponte della Posta
Ponte per eccellenza in stile liberty. L'accesso da est alla città era di grande importanza per i commercianti meranesi che, nel 1909, decisero di costruire il ponte della Posta, collegando così la chiesa di Santo Spirito a piazza della Rena. Ristrutturato appena qualche anno fa, esso è il ponte più elegante di Merano.

Ponte Teatro
Il ponte Teatro fu costruito nel 1574 e fu chiamato "Naggelte Steg" (ponte tremolante). Nei secoli a seguire esso venne più volte ristrutturato e solamente nel 1906 venne battezzato ponte Teatro.


 
 
 
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IL PIù BELLO

Il più bello dei mari
è quello che non navigammo.
Il più bello dei nostri figli
non è ancora cresciuto.
I più belli dei nostri giorni
non li abbiamo ancora vissuti.
E quello
che vorrei dirti di più bello
non te l'ho ancora detto.


 

Quando al mattino il sole si leva ditro le montagne fa nascere nei nostri cuori un grande senso di libertà
che ci accompagna per tutto il giorno. Quando fra le gole profonde delle montagne sibila il vento
ci ispira un sentimento di liberazione che ci fa sognare lidi lontani.
Quando l'acqua dei ruscelli scorre veloce dopo le grandi piogge ci indica il sentiero della vita
e le nuvole bianche nel cielo sono le nostre speranze che si muovono verso il futuro.
Quando l'uomo saprà capire tutte queste cose allora avrà raggiunto la felicità.

~ da Cielociaro ~

 

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