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Carissimi visitatori, che entrate e uscite dal mio blog, grazie per aumentare il numero del mio contatore, mi piacerebbe che i visitatori mi lasciassero un commento, sul argomento che parlo, un saluto e perché no un suggerimento su cosa vi piace, cosa non mi piace e secondo voi cosa bisognerebbe migliorare :-))) Grazie ancora a presto
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POESIA D'AMORE
In questo momento vorrei averti al mio fianco per poterti dire tante parole, e tante frasi mai dette, perchè vorrei farti capire l'immensità dell'amore che provo per te, e che inesorabilmente ignori, facendomi soffrire. mi si riempie la testa di tanti dubbi, tante paure, tante domande a cui so che non mi verrà mai data risposta ma che continueranno a divagare nella mia testa tormentando i miei pensieri. Noi ci conosciamo appena, ma il mio amore per te è immenso, anche se tu lo ignori, e fai finta che non ci sia nulla; ma quando i nostri sguardi si incrociano sento il fuoco nel mio cuore, confusione nella mia mente, non ho più il controllo dei miei gesti, delle mie azioni, e non riesco a dire neanche una parola. passerei ore ed ore a guardartu negli occhi, perdendomi nel tuo sguardo, e potrei capire tante cose, potrei capire che sei un sogno irraggiungibile, oppure il contrario;spero che tra noi in futuro nasca qualcosa, ma se così non fosse lo accetterei comunque, perchè: "certi sogni sono irraggiungibili come le stelle, ma è bello alzare gli occhi e vedere che sono sempre là
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Pedaven quanto è buona
Post n°770 pubblicato il 01 Ottobre 2007 da venboo
I fratelli Luigi, Sante e Giovanni Luciani, originari di Canale d'Agordo (Belluno), si sono trasferiti a Pedavena, dove c'era abbondanza di acqua di buona qualità e, nel 1896, hanno iniziato la costruzione di un nuovo stabilimento. Già nel 1897 la fabbrica di Pedavena iniziò la produzione, ma ci volle un decennio per portarla ad una capacità annua di 10.000 hl. Bisogna considerare che, all'inizio del secolo, l'industria birraria italiana era notevolmente arretrata rispetto a quella del resto d'Europa; si può senz'altro definirla un'attività artigianale. La produzione nazionale annua si aggirava sui 145.000 hl, pari ad un consumo pro capite di 1,5 litri. Sino all'avvento della prima guerra mondiale, la fabbrica si era via via arrichita di nuovi impianti e il prodotto birra si andava diffondendo nel Triveneto. Nel 1917, con l'invasione austro-ungarica, lo stabilimento fu saccheggiato dei suoi impianti in rame e distrutto parzialmente da un incendio; si rese quindi necessario, alla fine del conflitto mondiale, ricostruire tutto da capo. In quegli anni fu costruita la malteria, prima in Italia ad installare un impianto pneumatico di trasporto del malto; a questo periodo risale il tentativo di coltivare il luppolo in Italia. Nel 1920 fu raggiunta una produzione di 90.000 hl e lo stabilimento si aggiudicò così il secondo posto nella graduatoria nazionale. Risale al 1927 la realizzazione della splendida sala cottura, realizzata con una eccellente lega di rame e completata con mosaici e stucchi che a distanza di oltre 70 anni conservano ancora il loro splendore, rappresentando per gli addetti ai lavori la migliore immagine della produzione nella tradizione. Nel 1928 i fratelli Luciani acquisirono la fabbrica di birra Dreher di Trieste, costruito dal viennese Anton Dreher nel 1869 per la produzione di birra a bassa fermentazione. Dopo gli eventi della seconda guerra mondiale, il consumo di birra ebbe un notevole impulso; furono acquisite nuove fabbriche a Torino, Genova e Macomer (saranno poi chiuse in tempi successivi). Nel 1965, a Massafra (Taranto), venne inaugurato un nuovo stabilimento tra i più moderni in Europa e, con il raddoppio fatto nel 1980, divenne il più grande del gruppo. Alla fine degli anni '60, si rese necessario puntare ad avere un unico marchio a livello nazionale e la scelta cadde sul marchio Birra Dreher. Nel 1974 il Gruppo Birra Dreher fu ceduto alla multinazionale olandese Heineken e in quell'occasione il proprietario, Mr. Heineken, visitò lo stabilimento di Pedavena. Nel 1953-54 è stata aperta presso l'Istituto Professionale "Carlo Rizzarda" l'unica scuola per birrai maltatori in Italia. La scuola ha continuato a funzionare fino all'anno scolastico 1977-78 e tutt'ora parecchio personale - anche dirigenziale - di altri gruppi italiani ha iniziato in tale sede. Da allora, i principali investimenti del gruppo Heineken a Pedavena, sono stati:
Ma lo stabilimento di Pedavena ha saputo ripagare il gruppo Heineken, ottenendo nel tempo diversi premi e riconoscimenti e raggiungendo interessanti risultati organizzativi; tra gli altri, ricordiamo:
Tanto tempo fa a Pedavena, dove da giorni imperversava la tormenta, il vecchio oste sognò una maga, che gli suggerì il modo di placare il vento delle tempeste: creare un nettare che somigliasse alle cime dei monti e presentarlo al vento nel suo boccale più prezioso. Il vecchio oste prese dalla cantina la sua birra più preziosa dalla schiuma bianchissima che assomigliava alle creste delle vette. Ne riempì un boccale d' argento e lo depose nella piazza. Ecco alcuni estratti dal fascicolo di presentazione della rinata Birra Pedavena (anni '90): Da 700 anni la birra è un piacere sano e naturale, soprattutto quando può vantare materie prime genuine e selezionate. (...) Non a caso, i fondatori della Pedavena scelsero, fra tantissimi, proprio il paesino ai piedi del grande Monte Avena: salubre, ricco di pure acque sorgive (...) (...) La composizione della Pedavena è semplice e cristallina: il miglior orzo, il luppolo profumato, l'acqua di fonte e il lievito purissimo. Forse è per questo che la sua schiuma profumata ricorda le cime delle Dolomiti. (...) Il suo caratteristico sapore è il frutto di una formula tramandata da ogni mastro birraio Pedavena al suo successore. (...) E, a proposito dello stabilimento, si legge: (...) L'ala più antica della birreria, con le decorazioni dell'epoca e le tipiche caldaie di rame, è oggi monumento nazionale aperto al pubblico. Lo stabilimento si presenta ai visitatori come un grande castello sempre animato, con il suo parco e una splendida birreria. La birra del CentenarioNel 1997 la fabbrica ha festeggiato "i suoi primi cento anni" e per l'occasione i mastri birrai di Pedavena hanno creato una nuova birra: la "Centenario", birra non filtrata e non pastorizzata, che è possibile degustare solo ed esclusivamente nel locale a fianco dello stabilimento. Trattandosi di un prodotto molto delicato e che va consumato entro brevissimo tempo, per preservarne intatte tutte le caratteristiche, per garantirne la qualità, c'è una sinergia continua tra il locale ed i mastri birrai di stabilimento. Proprio per la sua "unicità" e particolare freschezza, la "Centenario" è tra le birre più richieste ed apprezzate dagli avventori del locale. |
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Il più bello dei mari
è quello che non navigammo.
Il più bello dei nostri figli
non è ancora cresciuto.
I più belli dei nostri giorni
non li abbiamo ancora vissuti.
E quello
che vorrei dirti di più bello
non te l'ho ancora detto.
Quando al mattino il sole si leva ditro le montagne fa nascere nei nostri cuori un grande senso di libertà
che ci accompagna per tutto il giorno. Quando fra le gole profonde delle montagne sibila il vento
ci ispira un sentimento di liberazione che ci fa sognare lidi lontani.
Quando l'acqua dei ruscelli scorre veloce dopo le grandi piogge ci indica il sentiero della vita
e le nuvole bianche nel cielo sono le nostre speranze che si muovono verso il futuro.
Quando l'uomo saprà capire tutte queste cose allora avrà raggiunto la felicità.
~ da Cielociaro ~
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