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Carissimi visitatori, che entrate e uscite dal mio blog, grazie per aumentare il numero del mio contatore, mi piacerebbe che i visitatori mi lasciassero un commento, sul argomento che parlo, un saluto e perché no un suggerimento su cosa vi piace, cosa non mi piace e secondo voi cosa bisognerebbe migliorare :-))) Grazie ancora a presto

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AMORE

Il mare spesso parla con parole lontane, dice cose che nessuno sa. Soltanto quelli che conoscono l'amore possono apprendere la lezione delle onde, che hanno il movimento del cuore.
~ da Una rosa nel mare ~

 

POESIA D'AMORE

In questo momento vorrei averti al mio fianco per poterti dire tante parole, e tante frasi mai dette, perchè vorrei farti capire l'immensità dell'amore che provo per te, e che inesorabilmente ignori, facendomi soffrire. mi si riempie la testa di tanti dubbi, tante paure, tante domande a cui so che non mi verrà mai data risposta ma che continueranno a divagare nella mia testa tormentando i miei pensieri. Noi ci conosciamo appena, ma il mio amore per te è immenso, anche se tu lo ignori, e fai finta che non ci sia nulla; ma quando i nostri sguardi si incrociano sento il fuoco nel mio cuore, confusione nella mia mente, non ho più il controllo dei miei gesti, delle mie azioni, e non riesco a dire neanche una parola. passerei ore ed ore a guardartu negli occhi, perdendomi nel tuo sguardo, e potrei capire tante cose, potrei capire che sei un sogno irraggiungibile, oppure il contrario;spero che tra noi in futuro nasca qualcosa, ma se così non fosse lo accetterei comunque, perchè: "certi sogni sono irraggiungibili come le stelle, ma è bello alzare gli occhi e vedere che sono sempre là

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Post N° 750

Post n°750 pubblicato il 04 Aprile 2007 da venboo
 

Gonfiore addominale

Consigli per eliminare il gonfiore della pancia
Siete perfettamente in regola con il peso forma eppure il ventre non è piatto come lo vorreste?
E' il classico problema della pancetta, che rovina il fisico anche delle persone magre e longilinee.
La causa di quest'inestetismo non è, infatti, solo l'accumulo di grassi ma può avere diverse origini, come squilibri ormonali, alcune patologie intestinali, o una muscolatura addominale poco tonica.
Alcune malattie psicosomatiche possono essere all'origine del disturbo: l'ansia ad esempio accentua la tendenza ad ingurgitare aria (aerofagia), che porta al gonfiore addominale.
Infine anche alcuni stili di vita errati possono aggravare il problema.

Le abitudini corrette
Per prevenire i disturbi intestinali che causano gonfiore, mangiate sempre con calma, seduti, e masticate molto. Evitate quindi pranzi frettolosi al bar o sul posto di lavoro.

Attenzione anche allo stato di conservazione dei cibi e alle allergie alimentari, che possono causare coliti e quindi gonfiore.

Evitate gli alcolici, il fumo, lo stare troppe ore seduti o in piedi, e soprattutto per prevenire i disturbi psicosomatici dell'intestino tenete a bada lo stress.

Seguite una dieta a base di cibi che si digeriscono facilmente come la pasta e il riso, conditi con sughi leggeri e non elaborati.

Alcune verdure come le cipolle, l'insalata, non vanno eliminate dalla dieta, ma cercate di stare attenti alle quantità consumate e comunque cercate di preferire le verdure cotte che sono più facilmente digeribili.

A volte il gonfiore addominale può essere conseguenza della ritenzione idrica.
Tra le cause possono esserci squilibri ormonali.

La ritenzione idrica può essere causata anche dall'eccesso di sodio.
Quest'ultimo problema si può risolvere con una dieta ricca di potassio o utilizzando sale iposodico e acqua a basso contenuto di questo minerale.

Il consiglio verde
Contro la ritenzione idrica è efficace la tisana d'ortica. Va assunta regolarmente durante tutta la giornata, assieme ad acqua minerale ricca di potassio e magnesio, ma povera di sodio.

La palestra
Per prevenire la pancetta può rivelarsi utile potenziare la muscolatura addominale.
Cercate di potenziarli con esercizi specifici, e nell'eseguirli allenate anche il diaframma effettuando una respirazione corretta e regolare.

 
 
 

Post N° 749

Post n°749 pubblicato il 04 Aprile 2007 da venboo
 

Coppie difficili

La crisi di un rapporto può nascere per molti e diversi motivi: divergenze gravi, problemi economici, incompatibilità che subentrano nel tempo, un importante progetto iniziale che non viene realizzato, un tradimento, oppure la fine dell’amore e la noia. Ma, in molti casi, la causa è una vita sessuale insoddisfacente. O addirittura assente.
Se si vuole salvare la coppia il problema va affrontato seriamente, chiedendo l’assistenza prima del medico (potrebbero esistere problemi di natura organica) e poi di un terapeuta, e senza rassegnarsi alla fine della passione, come se fosse una strada senza ritorno. Per riaccenderla, un valido aiuto è anche quello della fantasia, perché il desiderio va alimentato, suggerisce la psicoterapeuta americana Esther Perel nel bestseller "L’intelligenza erotica" (Ponte alle Grazie): «La storia del sesso nelle coppie moderne è spesso la storia di un desiderio che svanisce e di una lunga serie di alibi sessuali con i quali si vorrebbe spiegare l’ineluttabile morte del desiderio? Non è facile alimentare l’eccitazione, il desiderio e il piacere con la stessa persona alla quale ci affidiamo per ricevere appoggio e stabilità: ma non è impossibile. Dobbiamo pensare a come aggiungere il gusto del rischio alla sicurezza, quello del mistero alle nostre abitudini, il piacere della novità in un nido di sicurezza».
coppiaI problemi di tipo sessuale, in una coppia, possono essere anche "viziati" dal momento in cui è iniziato l’incontro tra i due partner, come afferma Franco Avenia, sociologo, sofrologo, sessuologo e Presidente Associazione Italiana per la Ricerca in Sessuologia. «L’inizio del rapporto di coppia sta cambiando molto: ora, sempre più frequentemente, prima si hanno rapporti sessuali e poi, se tutto va bene, si approfondisce la conoscenza e si sviluppa un rapporto affettivo. Tale modalità di costruzione della coppia – da prima in uso nel mondo omosessuale – è l’esatto rovesciamento dei tradizionali approcci che dal corteggiamento, passando per una conoscenza intima e l’attaccamento di tipo affettivo, portavano poi all’interagire sessuale». E la sessualità, poi, è spesso l'elemento che divide la coppia, diventando elemento disgregante, continua Avenia. «Vi è, infatti, una forte incongruità tra la sessualità maschile e quella femminile: nell’intensità e nella frequenza del manifestarsi del desiderio; nelle modalità d’esplicarsi – sempre più frettolose e concrete nell’uomo e con la necessità di un travaso affettivo molto più sentito nella donna che, d’altro canto, sfuma nel tempo i suoi comportamenti seduttivi, necessari per l’eccitazione maschile. Perché dunque la sessualità mostri la sua forza aggregante, piuttosto che divenire causa d’insoddisfazione, è necessario che venga inserita in un progetto comunicatvo, che comprenda le reciproche diversità e rispetti le esigenze di entrambi».
Certo, mettersi in discussione per stare bene in coppia comporta buona volontà. Del resto, come affermano gli psicoterapeuti Stephen e Ondrea Levine (insieme da 26 anni) la relazione è duratura se risponde a tre dinamiche: rispetto, chiarezza di intenzioni, voglia di crescere insieme. E la buona volontà si dimostra anche, quando la relazione traballa, nell’ammettere che si ha bisogno d'aiuto.

Quali terapie per risolvere la crisi?

Counseling Sofrologico di Coppia. È mirato a far emergere le convergenze di valori e progetti. Si orientano i membri della coppia solo verso gli elementi positivi - scartando la ricerca delle cause dei dissapori e dei conflitti – quelli che li hanno reciprocamente attratti e che li possono ancora attrarre, per costruire un nuovo futuro in comune. Per quanto riguarda la sessualità, anche in questo caso il lavoro è orientato sia verso i singoli, sia verso le loro interazioni comuni, indipendentemente da chi accusi (o venga accusato) di essere portatore di disfunzione sessuale.

Training Sofrologico Sessuale di Coppia. Si articola in tre fasi: l’ascolto e l’interpretazione dei vissuti sessuali, l’apprendimento della gestione della funzione sessuale, e l’armonizzazione dei vissuti con le risposte corporee. Le tre fasi si svolgono prima singolarmente e poi in coppia, affiancando una serie d’interventi di educazione alla sessualità. Senza fornire interpretazioni e spiegazioni, si lascia emergere la soggettività pura, aiutandola ad esprimersi anche con metodi di rilassamento psico-fisico e creativi.

Psicoterapia Mansionale Integrata. Questo metodo terapeutico parte dall’analisi del disagio sessuologico portato, ascoltando prima i soggetti singolarmente, poi la coppia. Che diventa il soggetto della terapia. Consiste in esercizi sessuologici e ralazionali da fare a casa – e da riferire in sedute settimanali. «I “compiti” hanno la funzione di favorire la conoscenza delle azioni attraverso la strutturazione di un rapporto di osservazione realistica fra il soggetto e se stesso, fra il soggetto e il partner» spiega Giorgio Rifelli, responsabile del Servizio Sessuologia Clinica Università di Bologna.

Come uscire quindi da una crisi? Analizzando i problemi, alimentando la fantasia, affidandosi ai metodi terapeutici e, soprattutto, credendo nell’amore.

 
 
 

Post N° 748

Post n°748 pubblicato il 03 Aprile 2007 da venboo
 

Nessun vento è favorevole per chi non sa dove andare, ma per noi che sappiamo, anche la brezza sarà preziosa. Rainer Maria Rilke

 
 
 

Post N° 747

Post n°747 pubblicato il 03 Aprile 2007 da venboo
 

soltanto gli esseri intelligenti provano noia ( G. Leopardi)

 
 
 

Post N° 746

Post n°746 pubblicato il 02 Aprile 2007 da venboo

...ho imparato

Ho imparato ... Che la vita é dura ..... Ma io di più !!!

Ho imparato ... Che le opportunità non vanno mai perse .....quelle che lasci andare tu ... le prende qualcun altro.

Ho imparato ... Che quando serbi rancore e amarezza .... La felicità va da un'altra parte.

Ho imparato ... Che bisognerebbe sempre usare parole buone ...Perché domani forse si dovranno rimangiare.

Ho imparato ... Che un sorriso é un modo economico per migliorare il tuo aspetto.

Ho imparato ... Che non posso scegliere come mi sento... Ma posso sempre farci qualcosa.

Ho imparato ... Che tutti vogliono vivere in cima alla montagna ....Ma la felicità e la crescita avvengono mentre la scali.

Ho imparato ... che bisogna godersi il viaggio e non pensare solo alla meta.

Ho imparato ... Che è meglio dare consigli solo in due circostanze...Quando sono richiesti e quan do ne dipende la vita.

Ho imparato ... Che meno tempo spreco ... più cose faccio.

...MAGARI FOSSE COSI' FACILE.

"L'amore non bisogna implorarlo e nemmeno esigerlo.
L'amore deve avere la forza di attingere la certezza in se stesso.
Allora non sarà trascinato, ma trascinerà"

(Hermann Hesse)

 
 
 

Post N° 745

Post n°745 pubblicato il 02 Aprile 2007 da venboo
 

Sono conscio dello stato della mia ignoranza e pronto a imparare da chiunque, indipendentemente dalla sua qualifica. Isaac Asimov

 
 
 

Post N° 744

Post n°744 pubblicato il 31 Marzo 2007 da venboo
 

Il peggior peccato contro i nostri simili non è l'odio, ma l'indifferenza:questa è l'essenza della disumanità.

G.B.Shaw

 
 
 

Post N° 743

Post n°743 pubblicato il 30 Marzo 2007 da venboo
 

la gente è il più grande spettacolo del mondo.E non si paga il biglietto.
C.Bukowsky

 
 
 

Post N° 742

Post n°742 pubblicato il 30 Marzo 2007 da venboo

E Crescendo Impari... (Anonimo)

«…E crescendo impari che la felicità non e' quella delle grandi cose. Non e' quella che si insegue a vent'anni, quando, come gladiatori si combatte il mondo per uscirne vittoriosi... La felicità non e' quella che affannosamente si insegue credendo che l'amore sia tutto o niente,... non e' quella delle emozioni forti che fanno il "botto" e che esplodono fuori con tuoni spettacolari..., la felicità non e' quella di grattacieli da scalare, di sfide da vincere mettendosi continuamente alla prova. Crescendo impari che la felicità e' fatta di cose piccole ma preziose.... ...e impari che il profumo del caffe' al mattino e' un piccolo rituale di felicità, che bastano le note di una canzone, le sensazioni di un libro dai colori che scaldano il cuore, che bastano gli aromi di una cucina, la poesia dei pittori della felicità, che basta il muso del tuo gatto o del tuo cane per sentire una felicità lieve. E impari che la felicità e' fatta di emozioni in punta di piedi, di piccole esplosioni che in sordina allargano il cuore, che le stelle ti possono commuovere e il sole far brillare gli occhi, e impari che un campo di girasoli sa illuminarti il volto, che il profumo della primavera ti sveglia dall'inverno, e che sederti a leggere all'ombra di un albero rilassa e libera i pensieri. E impari che l'amore e' fatto di sensazioni delicate, di piccole scintille allo stomaco, di presenze vicine anche se lontane, e impari che il tempo si dilata e che quei 5 minuti sono preziosi e lunghi più di tante ore, e impari che basta chiudere gli occhi, accendere i sensi, sfornellare in cucina, leggere una poesia, scrivere su un libro o guardare una foto per annullare il tempo e le distanze ed essere con chi ami. E impari che sentire una voce al telefono, ricevere un messaggio inaspettato, sono piccoli attimi felici. E impari ad avere, nel cassetto e nel cuore, sogni piccoli ma preziosi. E impari che tenere in braccio un bimbo e' una deliziosa felicità. E impari che i regali più grandi sono quelli che parlano delle persone che ami... E impari che c'e' felicità anche in quella urgenza di scrivere su un foglio i tuoi pensieri, che c'e' qualcosa di amaramente felice anche nella malinconia. E impari che nonostante le tue difese, nonostante il tuo volere o il tuo destino, in ogni gabbiano che vola c'e' nel cuore un piccolo-grande Jonathan Livingston. E impari quanto sia bella e grandiosa la semplicità».

 
 
 

Post N° 741

Post n°741 pubblicato il 28 Marzo 2007 da venboo

E ora non ho più dubbi! Non ho rimorsi, non ho più ombre, non ho peccato, non ho più passato. Ho solo una gran voglia di ricominciare. E di essere felice.

 
 
 

Post N° 740

Post n°740 pubblicato il 28 Marzo 2007 da venboo

Parliamo della serata di ieri sera! Che dire mi sembra che un articolo tratto da 2nignt.it dica tutto ecco a voi cosa dice!

Ai vertici della classifica dei top events settimanali, anche nel 2007!
Anche nel 2007 il “martedì” targato Cascina si riconferma ai vertici della classifica dei top events settimanali della provincia di Venezia ai quali è assolutamente vietato non partecipare. A garantire il podio ci pensano le leggendarie acrobazie sonore di un fuoriclasse del dj set: Giuliano Veronese la cui consolle svetta nell’ up-floor del locale (al cui interno c’è anche un’ampia zona fumatori) trasformandolo in un movimentato e sempre trendy dance floor che nulla ha da invidiare ai più cool club! Ma non solo! Il down-foor e la terrazza esterna, sempre affollatissima anche nel periodo invernale, propongono musica live e animazione firmata da Gianni Scribano e dj set con musica a 360˚: dai revival 70-80-90 sino alla latina per far ballare veramente tutti!

P.S: Messo anche la fonte così qualcuno no rompe :-))))
 
 
 

Post N° 739

Post n°739 pubblicato il 27 Marzo 2007 da venboo
 

La mia latitanza continua, e che dire perso fra i miei 1000 lavori mi chiedo cosa sia l’amore, i perché del amore :-)), Perché non arriva quest’amore o se arriva perché delle donne sbagliate :-)))!

Con oggi finalmente si riposa un po’ ho un po’ di lavoretti in arretrato da fare in casa e con un po’ di tempo libero riesco a portarli al termine spero :-))!! Comunque vedremo dedicherò la giornata anche allo sport, e questa sera vediamo se andiamo a fare un giretto in qualche locale Top :-)))!! La vostra settimana come è iniziata cosa mi raccontate di bello? Ciao a presto
 
 
 

Post N° 738

Post n°738 pubblicato il 24 Marzo 2007 da venboo
 

Buona Giornata a tutti, in questo post, dopo una giornata di latitanza, come il periodo che sto passando :-))!! Ogni giorno in questa vita frenetica sempre in movimento non abbiamo neppure il momento per fermarci e pensare noi ........! In questa latitanza riesco a trovare del tempo per me, e scopro sempre cose nuove :-))!! Ma visto che il tempo e tiranno vi voglio lascire in questa giornata o meglio in questo week-end con questa canzone buona navigazione a tutti ciaoooooo

Fabrizio Moro

Non E' Facile



Non smetterò mai di credere nei sogni
Non smetterò di avere paura dei giorni
Che devono arrivare
perche la strada in fondo me la devo guadagnare
da solo, da zero la paura fa pensare
a come risolvere i problemi
a cambiare gli schemi che quel porco del destino ha messo in piedi
vedi, non smetterò mai di avere pregiudizi nei confronti della vita e della gente
come un perdente
con quel senso di sconfitta che mi porto addosso ormai da sempre
anche quando vinco ma soprattutto quando vedo che starti lontano
non è facile, non è facile
prova a immaginare, prova a immaginare come vivere
ma non è facile, non è facile
perche tu sei vera e l’immaginazione a volte va da se
non smetterò mai di fare le domande a me stesso
per capire se sono un uomo, un gesso
ma qualcosa vale, qualcosa ancora infiamma fermamente l’orgoglio, la speranza e la morale
ma a volte cambiare se stessi pesa, pesa come una resa in più
come una statua di pietra sulla testa, e portarla da solo
non è facile, non è facile
prova a immaginare, prova a immaginare come vivere
ma non è facile, non è facile
perche tu sei vera e l’immaginazione a volte va da se
ma non è facile, non è facile
prova a immaginare, prova a immaginare come vivere
ma non è facile, non è facile
perche tu sei vera e l’immaginazione a volte va da se, va da se
Va da se (mai non smetterò mai, non smetterò mai, non smetterò mai)
Va da se (mai non smetterò mai, non smetterò mai, non smetterò mai)
Va da se (mai non smetterò mai, non smetterò mai, non smetterò mai)
Ho voglia di vivere senza senso, di vivere almeno un giorno intenso
Di non deprimermi quando penso a te, perche, perche
Ho voglia di vivere senza senso, di vivere almeno un giorno intenso
Di non deprimermi quando penso a te, perche, perche
Ho voglia di vivere senza senso, di vivere almeno un giorno intenso
Di non deprimermi quando penso a te, perche, perche
Ho voglia di vivere senza senso, di vivere almeno un giorno intenso
Di non deprimermi quando penso a te, perche, perche
Non è facile

 
 
 

Post N° 737

Post n°737 pubblicato il 22 Marzo 2007 da venboo
 
Tag: Musica

Biagio Antonacci Coccinella

Coccinella sei volata fino a qui
Ti ha portata forse il vento o la fortuna
Sei venuta a vedere l’amore come si fa
Sei venuta ed io per caso ero qua…..

Coccinella piove e il bosco prende fiato
Sembra che l’autunno mai…qui sia passato
Mentre l’acqua disseta …le primule e le more…
Tu sul palmo della mia mano cerchi vita-----


IO SU DI LEI
IL VENTO SU NOI…….
TRA PAURA E PASSIONE
Pelle su pelle …noi siamo gli amanti
,,,,nel poco tempo….
Prigionieri di un mondo
Che manca d’esempio io…….

coccinella quanta forza sento adesso
Può’ durare in ogni vita che vivrò’…..”anche se”
Fare a meno di lei farebbe bello il resto
Ma poi penso il resto …a me…. ha mai pensato:::

IO SU DI LEI
IL VENTO SU NOI…….
TRA PAURA E PASSIONE
Pelle su pelle …noi siamo gli amanti
nel poco tempo
Prigionieri di un mondo
Che manca d’esempio io…….
Io su di lei….. la voglio sentire,,,,
voglio farla tremare…
Sento che vive… ed è vita che ha chiesto
“Come tu adesso“
io per questo momento….. pagherei ogni prezzo.

Io su di lei….Io su di lei
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Post N° 736

Post n°736 pubblicato il 22 Marzo 2007 da venboo
 

La mia latitanza o meglio chiusura in me solitudine, sta per finire forse o questo strano stato d'animo che mi ha colpito e insegnato cose nascoste del mio lato oscuro :-))!! In questi giorni ho parlato poco di me lo so ma quando una cosa non andava meglio non farla, meglio non fare le cose contro voglia :-)) o mi sbaglio?
I miei lati romantici che tengo nascosti dentro di me forse nel mio blog gli ho lasciati uscie! Ed ecco qui un altra parte di questo lato oscuro messo in musica, ma nel nostro caso in parole e testi :-)))!! Buona notte e Buona giornata per domani ciaoooooooooooooo
Biagio Antonacci Giù Le Mani Capo

Giù le mani capo giù dai miei infradito
Giù le mani e mi dia del Lei….e non si scordi
Giù le mani da tutto quello che non sa di me
I miei sogni sono tanti i suoi ormai pochi

Giù le mani capo e non mi tratti male
Io lavoro in questo cesso 10 ore
Torno a casa stanco e non mi va d’uscire
mentre a Lei magari rimboccano le lenzuola

ho capito che bisogna guadagnare per poter vivere e soffrire
nonostante tutto compro e pago dopo…..ma per avere pago il doppio

giù le mani capo…. Lei che mi ha capito
… ne approfitta della mia buona educazione
obbedire eseguire e non fare mancare----
il dovere è mio padre e mia madre è costruire….

Ha mai chiesto come stavo quando in bagno vomitavo e non piangevo
Ha mai chiesto se mio figlio stava meglio dopo quello che ha passato

Qui aspetto solo il venerdì….solo il venerdì
Qui prego solamente qui….solamente qui

Capo sua moglie è troppo scollata
La penso di notte velluto e sdraiata
Capo sua figlia è un filo viziata
E non Le assomiglia un gran che…..

Su le mani capo questa è una rapina
Sono stanco di vivere con questa pena
Mi dia quello che spetta a uno come me
Altrimenti Le faccio saltare i sentimenti……

Un bottino neanche troppo generoso però che soddisfazione
Gli ho preso anche le chiavi della mini ….. che sgomma come un f 1
Offro a tutti è sempre stato il mio bel sogno…..poi domani pago il pegno.

 
 
 

Post N° 735

Post n°735 pubblicato il 22 Marzo 2007 da venboo
 

Limiti di navigazione

Barche con marchio “CE”
Le unità da diporto marcate “CE” (natanti, imbarcazioni e navi) sono suddivise dalla legge in quattro categorie di progettazione: A, B, C, D. La categoria di appartenenza è riportata su una targhetta di metallo attaccata allo scafo. In relazione a ciascuna categoria le unità sono abilitate per una determinata navigazione, per la quale non si tiene conto della distanza dalla costa, ma solo delle condizioni del vento e del mare:
• categoria A: navigazione senza alcun limite;
• categoria B: navigazione d’altura, ovvero con vento fino a forza 8 e onde con altezza significativa fino a 4 metri (mare agitato);
• categoria C: navigazione litoranea, ovvero con vento fino a forza 6 e onde di altezza significativa fino a 2 metri (mare molto mosso);
• categoria D: navigazione in acque protette, ovvero con vento forza 4 e onde di altezza significativa fino ai 0,5 metri.
Non sono previsti limiti di navigazione espressi in miglia di distanza dalla costa.

Natanti con marchio “CE”: problematiche
La recente legge 172/2003, a proposito di abilitazione alla navigazione di unità marcate CE, non fa più distinzioni tra imbarcazioni e natanti. Per i natanti, quindi, sono caduti i vincoli “nazionali” che proibivano di navigare oltre le 12 miglia dalla costa. Tuttavia per chi volesse navigare con un natante fuori delle acque nazionali è bene sapere che rimangono degli interrogativi relativi ad alcune convenzioni internazionali, che impongono a ogni unità che naviga in acqua extraterritoriali l’obbligo di battere bandiera. Un obbligo che deve essere provato da idonea documentazione.

Barche senza marchio “CE”
– Natanti
• Possono navigare entro le 6 miglia dalla costa, eccetto le seguenti unità: jole, pattini, sandolini, mosconi, tavole a vela, acquascooter e scafi a vela con superficie velica che non supera i 4 mq, che possono navigare entro 1 miglio dalla costa (salvo diverse disposizioni dell’autorità marittima).
• Possono navigare entro le 12 miglia dalla costa i natanti omologati per la navigazione senza alcun limite, o se riconosciuti idonei da un organismo tecnico autorizzato o notificato. In questo caso, copia del documento deve essere tenuta a bordo. Ai fini della navigazione entro le 12 miglia è valido anche l’estratto del Rid (Registro Imbarcazioni Diporto) rilasciato alle “ex imbarcazioni” cancellate dai registri marittimi; nell’estratto deve risultare che lo scafo era idoneo a navigare senza limiti dalla costa;
– Imbarcazioni
• possono essere abilitate alla navigazione entro le 6 miglia dalla costa nella acque marittime;
• possono essere abilitate alla navigazione senza limiti dalla costa nelle acque marittime e in quelle interne;

Fascia costiera
L’attraversamento e la navigazione nella fascia costiera con le unità da diporto, sono disciplinati dalle ordinanze delle autorità marittime locali. Di solito la navigazione è proibita entro i 200-300 metri dalla riva, in specifiche ore del giorno, o stabilmente. Si consiglia di consultare le ordinanze locali prima di mettersi in navigazione.

 
 
 

Post N° 734

Post n°734 pubblicato il 22 Marzo 2007 da venboo
 

Patente nautica 
Quando è necessaria
La patente nautica abilita al comando e alla condotta delle unità da diporto. E necessaria nei seguenti casi:
• Per la navigazione oltre le sei miglia dalla costa.
• Per comandare unità a motore, a vela con motore ausiliario o motovelieri che abbiano un motore superiore a 40,8 cavalli (30 Kw) o con una cilindrata superiore a:


- 750 cc se a carburazione a due tempi;
- 1.000 cc se a carburazione a quattro tempi, fuoribordo;
- 1.300 cc se a carburazione a quattro tempi, entrobordo;
- 2.000 cc se diesel.


• Per condurre unità adibite allo sci nautico.
• Per condurre gli acquascooter e mezzi simili.
• Per condurre unità da diporto superiori ai 24 m (occorre la patente per navi da diporto).

Avvertenze: una sentenza della magistratura ha precisato che chi governa (timona) una barca non deve necessariamente avere la patente nautica, l’importante è che a bordo ci sia una persona munita di regolare abilitazione che si assuma la responsabilità del comando e coordini le operazioni relative alla navigazione.

Tipi di patente nautica

Le patenti sono rilasciate per:
• la navigazione entro 12 miglia dalla costa;
• la navigazione senza alcun limite dalla costa.

Età minima
L’età minima per condurre unità da diporto, a secondo del tipo di mezzo, è la seguente:
• 23 anni: per condurre navi da diporto;
• 18 anni: per condurre imbarcazioni e natanti per i quali è previsto l’obbligo di patente;
• 16 anni: per condurre natanti a motore o a vela;
• 14 anni: per condurre natanti con superficie velica superiore ai 4 metri quadrati, nonché unità a remi che navigano entro un miglio dalla costa.

Bollo per la patente
Il bollo per la patente nautica è stato abolito con la legge Finanziaria del 2000 (Titolo II - Art. 11).

Validità
Le patenti hanno una validità di 10 anni dalla data del rilascio; questo periodo è ridotto a 5 anni per coloro che al momento del rilascio o del rinnovo abbiano superato il sessantesimo anno d'età. La convalida può essere presentata anche prima della scadenza, in questo caso la durata decorre dalla data di convalida.

Rinnovi, convalide, smarrimento, etc.
Per le operazioni di convalida, rinnovo, sostituzione, smarrimento e cambio di residenza da annotare sulla patente nautica, l’amministrazione ha previsto un modello unico che riporta, per ogni richiesta, le procedura da eseguire e i documenti da presentare. Per scaricare il modello unico.

Portatori di handicap
Non sono previste patenti nautiche speciali per soggetti portatori di handicap. Il regolamento per la patente nautica n. 431/97 in questi casi prevede che l’accertamento dei requisiti fisici o psichici sia demandato alle commissioni mediche locali, costituite in ogni Provincia presso le unità sanitarie locali. Le commissioni in relazione al tipo di handicap possono proporre termini ridotti di validità per la patente in relazione al tipo di abilitazione richiesta.

Sanzioni
La condotta di unità da diporto senza patente è stata depenalizzata. La sanzione prevista va dai 2.066 agli 8.263 euro. Condurre un’unità da diporto con la patente scaduta, invece, comporta una sanzione dai 207 ai 1.033 euro.

 
 
 

Post N° 733

Post n°733 pubblicato il 21 Marzo 2007 da venboo
 

Tinteggiare

 Dopo l’umidità dell’inverno abbiamo voglia di tinteggiare la casa. Ci occorrono:
- una buona idropittura traspirante;
- un pennello grande (denominato “plafoncino” della misura di 15x4 cm);
- un pennello piatto da 5 cm ed un pennellino per ritocchi.

Raduniamo i mobili al centro della stanza, li copriamo con teli e stendiamo sul pavimento un telo di nylon.Porte, finestre e prese della luce vanno protette con carta e nastro adesivo di carta. Poi possiamo iniziare: ma ecco alcuni consigli da tenere presente.

Verificare la pittura
Un test infallibile per saggiare la differenza di una vecchia pittura consiste nell’applicare una striscia di
nastro adesivo e tirare di colpo: se con la striscia si stacca anche la tinta, occorre procedere alla raschiatura di tutta la parete.

Preparare la parete
E’ possibile tinteggiare su una parete vecchia a condizione che sia in buono stato. Un sottofondo squamoso e screpolato deve essere eliminato, poiché lo strato nuovo non terrebbe e si distaccherebbe subito. Se però la pittura precedente è in buono stato, lavate la superficie con un comune detersivo molto diluito. Poi applicate una soluzione di acqua e colla vinilica al 10%.

Tinteggiare senza gocce
Se dovete tinteggiare il soffitto e volete evitare che le gocce di vernice vi cadano addosso, infilate il pennello in un piatto o un vassoio di carta e fissatevelo con nastro adesivo di carta. Prima di verniciare una sedia o un tavolo mettete un barattolo sotto ogni gamba per raccogliere le gocce di vernice. Proteggete inoltre le lampade avvolgendovi intorno dei sacchetti di plastica.

Dipingere seguendo linee diritte
Tinteggiando le pareti può presentarsi la necessità di seguire linee diritte. Spesso non è compito semplice a causa dell’impossibilità di appoggiare la mano che impugna il pennello. Per fornire alla mano un supporto sicuro e molto utile in queste circostanze realizzate un “poggiamano”. Fissate a uno degli estremi di un tondino di diametro e lunghezza opportuna un tamponino in gomma o tessuto. Tenete fermo il tondino con una mano e poggiatelo contro la parete in modo da sostenere quella che tiene il pennello.

Il velocissimo rullo
Se per pitturare una stanza si usa il
rullo, scolate l’eccesso di pittura sull’apposita reticella, se usate la pennellessa fate altrettanto servendovi del bordo del barattolo. Non interrompete mai il lavoro a metà parete ma arrivate sempre ad uno spigolo vivo o alla porta. Dipingete per primo il soffitto cominciando dagli angoli e andando poi verso il centro della parte; date una mano in senso diagonale e l’ultima in direzione della finestra.

 
 
 

Post N° 732

Post n°732 pubblicato il 21 Marzo 2007 da venboo
 

La preparazione delle pareti da pitturare

Le pareti devono essere preparate accuratamente.

Le pareti nuove
Devono essere trattate con un fissativo, si tratta di un liquido sigillante che riduce considerevolmente l’assorbenza della parete nuova. Pitturando senza fissativo la parete asciugherebbe troppo rapidamente l’idropittura, con pessimo risultato.


Le pareti vecchie
Devono ricevere trattamenti differenziati a seconda delle condizioni in cui si trovano.

Crepe sottili
Eliminatele con stucco da muro.

Crepe di dimensioni più grandi
Prima di stuccarle allargatele con uno scalpello, staccate parti di vecchia pittura che si scrostano e carteggiate accuratamente tutta la superficie. Eliminate eventuali chiodini e stuccate i fori sulla parete.

Piccole irregolarità
Trattatele con la levigatrice orbitale dotata di scartavetro medio-fine.


Muffa
Eliminatela con cartavetro, quindi spruzzatevi del liquido antimuffa. L’operazione può essere ripetuta. Piccole quantità di antimuffa possono essere immesse anche nella pittura per inibirne la riformazione. Se su una parete si forma ripetutamente la muffa, dovete cercare di eliminare la formazione di condensa che ne è la causa principale. Per farlo areate meglio la stanza con l’installazione di aspiratori e ventole in modo che l’umidità dell’aria non si depositi sulle pareti.

 

Protezione infissi, porte, mobili e mascherine di prese
Applicate nastro di carta su telai di porte e finestre per potervi pitturare vicino senza sporcarli, radunate al centro della stanza i mobili che non potete portare fuori e asportate le mascherine dei comandi elettrici (dopo aver tolto la tensione all’interruttore generale).

 
 
 

Post N° 731

Post n°731 pubblicato il 20 Marzo 2007 da venboo
 

Venezia, 20 marzo 2007 - Grande successo di pubblico sulle banchine a mare del Salone Nautico Internazionale di Venezia che oggi ha potuto assistere alle manovre di partenza delle 10 imbarcazioni Giro 34 (messe a disposizione da Cino Ricci) per la regata 1° Trofeo Croce Rossa Italiana.

A tempo di record, meno di un'ora, il primo concorrente ha coperto le circa 4 miglia del percorso, in una giornata di sole e con brezze dai quadranti sui 6/7 nodi di intensità: la vittoria è andata all'equipaggio gardesano (sponsor ABM Merchant) guidato da Gianni Torboli (Paolo Malossini, Massimo Cigalotti, Franco Rossi, Stefano Morandini, Vittorio Franzoi).
Al secondo e terzo posto si sono classificati rispettivamente gli equipaggi guidati da Lorenzo Bortolotti (sponsor CIA) e da Alberto Sonnino alla guida dell'equipaggio maschile veneziano (sponsor Habitat) che nelle ultime battute era riuscito abilmente a superare il team del chioggiotto Enrico Zennaro (sponsor Tavolo Marina) che aveva doppiato le boe di San Marco in testa e aveva mantenuto fino a qual momento la leadership della flotta. Una regata che si è dimostrata particolarmente impegnativa dal punto di vista tattico:"Molto tecnica" - come ha dichiarato il timoniere di Riva del Garda che con lo stesso tipo di imbarcazioni ha una grande dimestichezza avendo vinto due volte il Giro d'Italia a vela (la manifestazione ideata da Cino Ricci che in questa occasione ha messo a disposizione appunto le barche). Spettacolare l'ultima parte della regata in cui gli equipaggi ingaggiati fra di loro si sono dovuti destreggiare fra numerose manovre.

Il ricavato della sfida, ideata e curata dal veneziano Mirko Sguario, verrà devoluto per l'assistenza dei bambini malati provenienti da territori interessati da eventi calamitosi o di altra natura: "la casa dei bambini di Nicola" è un progetto CRI che ricorda Nicola Ciardelli, il 34enne ucciso con altri commilitoni nell'aprile 2006 a Nassirya. L'iniziativa si propone di finanziare la ristrutturazione di una casa colonica nelle campagne di Firenze che ospiterà bambini che necessitano di cure specialistiche.
La Croce Rossa è un'associazione benefica che da oltre 100 anni, fedele all'impegno del suo fondatore Henry Dunant, si attiva per aiutare le persone in difficoltà, senza distinzione di nazionalità, di razza, di religione, di condizione sociale o di appartenenza politica.

Tutti i premi assegnati nel 1° Trofeo Croce Rossa Italiana sono stati creati dalla nota vetreria veneziana Venini.

Nel prossimo fine settimana (domenica 25 marzo), che concluderà il 6° Salone Nautico Internazionale di Venezia, è il programma il Trofeo Porti Alto Adriatico promossa dall'Autorità Portuale veneziana, una bellissima sfida che si disputerà lungo lo stesso percorso del 1° Trofeo Croce Rossa Italiana (Salone-Canale della Giudecca-boe nel bacino di S. Marco-Salone) con tre imbarcazioni VOR60: gli skipper saranno Giorgio "Dodo" Gorla per Venezia, Guglielmo Danelon per Trieste e Matteo Simoncelli per Ravenna.
La gara in programma ieri, la Regata Padri e Figli, in occasione della tradizionale Festa del Papà sul campo di regata del Salone Nautico Internazionale di Venezia, con le imbarcazioni delle imbarcazioni Beneteau 21.7 e con le imbarcazioni a remi mascarete è stata rimandata a domani 21 marzo a causa delle condizioni meteorologiche perturbate. In settimana sarà anche la volta, nei giorni 22/24 marzo, della regata in parallelo INTERFORZE A VELA tra le polizie, che verrà disputata con le imbarcazioni Elan 34 messe a disposizione da Adria Ship di Grado. e nel fine settimana degli UFO 28.

1° TROFEO CROCE ROSSA ITALIANA - CLASSIFICA FINALE

1- Garda (ABM MERCHANT), Gianni Torboli
2- Lorenzo Bortolotti (CIA)
3- Equipaggio Maschile Venezia (HABITAT), Alberto Sonnino
4- Cortina (TAVOLO MARINA), Enrico Zennaro
5- Monaco (INTERPORTO VE), Roberto Manifesta
6- Barcola Grignano (MAG GEM), Fabio Rochelli
7- Innsbruck (SISTEMI TERRITORIALI), Christian Aste
8- Vigili Urbani Venezia (BERTON CAMDEO), Igor Bortolozzo
9- Dolcemare, Enrico Fasolato
10-Equipaggio Femminile Venezia (CREDEM), Lucia Simionato

 
 
 
 
 

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IL PIù BELLO

Il più bello dei mari
è quello che non navigammo.
Il più bello dei nostri figli
non è ancora cresciuto.
I più belli dei nostri giorni
non li abbiamo ancora vissuti.
E quello
che vorrei dirti di più bello
non te l'ho ancora detto.


 

Quando al mattino il sole si leva ditro le montagne fa nascere nei nostri cuori un grande senso di libertà
che ci accompagna per tutto il giorno. Quando fra le gole profonde delle montagne sibila il vento
ci ispira un sentimento di liberazione che ci fa sognare lidi lontani.
Quando l'acqua dei ruscelli scorre veloce dopo le grandi piogge ci indica il sentiero della vita
e le nuvole bianche nel cielo sono le nostre speranze che si muovono verso il futuro.
Quando l'uomo saprà capire tutte queste cose allora avrà raggiunto la felicità.

~ da Cielociaro ~

 

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