venbooDentro e Fuori il mio IO Pensieri e Riflessioni Libere |
AREA PERSONALE
CONTATTA L'AUTORE
Nickname: venboo
|
|
Sesso: M Età: 46 Prov: VE |
MENU
Carissimi visitatori, che entrate e uscite dal mio blog, grazie per aumentare il numero del mio contatore, mi piacerebbe che i visitatori mi lasciassero un commento, sul argomento che parlo, un saluto e perché no un suggerimento su cosa vi piace, cosa non mi piace e secondo voi cosa bisognerebbe migliorare :-))) Grazie ancora a presto
ULTIMI COMMENTI
POESIA D'AMORE
In questo momento vorrei averti al mio fianco per poterti dire tante parole, e tante frasi mai dette, perchè vorrei farti capire l'immensità dell'amore che provo per te, e che inesorabilmente ignori, facendomi soffrire. mi si riempie la testa di tanti dubbi, tante paure, tante domande a cui so che non mi verrà mai data risposta ma che continueranno a divagare nella mia testa tormentando i miei pensieri. Noi ci conosciamo appena, ma il mio amore per te è immenso, anche se tu lo ignori, e fai finta che non ci sia nulla; ma quando i nostri sguardi si incrociano sento il fuoco nel mio cuore, confusione nella mia mente, non ho più il controllo dei miei gesti, delle mie azioni, e non riesco a dire neanche una parola. passerei ore ed ore a guardartu negli occhi, perdendomi nel tuo sguardo, e potrei capire tante cose, potrei capire che sei un sogno irraggiungibile, oppure il contrario;spero che tra noi in futuro nasca qualcosa, ma se così non fosse lo accetterei comunque, perchè: "certi sogni sono irraggiungibili come le stelle, ma è bello alzare gli occhi e vedere che sono sempre là
Franciacorta on the road |
Post n°708 pubblicato il 11 Marzo 2007 da venboo
L’Alfabeto delle Relazioni L’efficacia e la qualità dei nostri messaggi attirano ed alimentano sodalizi autentici nelle nostre relazioni personali e professionali più importanti. Quante volte ti è capitato di elaborare un’idea o di realizzare un progetto con un socio, un alleato, un business partner, o con una persona con cui vivi, o lavori gomito a gomito? Cosa succede quando la relazione con il tuo partner viene messa alla prova? Nel Coaching facilitiamo lo sviluppo delle relazioni fra partners che condividono obiettivi. In accordo con Margaret Wheatley “Il mondo ci chiede di concentrarci non tanto su come possiamo costringere qualcosa a conformarsi ai nostri disegni, quanto su come possiamo entrare in rapporto gli uni con gli altri, come possiamo accedere all’esperienza e quindi vedere cosa viene dopo. Ci chiede di partecipare più che di pianificare. [..] Nelle organizzazioni, la vera forza e l’energia sono generate dalle relazioni. Gli schemi di relazione e la capacità di modularli sono più importanti di compiti, funzioni, ruoli e posizioni". In questo articolo troverai “7 Linee Guida” per valorizzare le tue relazioni e uno “Strumento” per restare sul sentiero della collaborazione. Nei tempi buoni, e in quelli meno buoni E’ facile essere ottimisti quando le cose filano per il verso giusto. Il “punto critico” per la co-creazione di una partnership di successo è l’abilità di mantenere uno “stato di premura” e affinità con il/la partner specialmente nei momenti di difficoltà, o di fronte ad eventi sconvolgenti. Cosa minaccia l’abilità di sopravvivere ad un momento di crisi? La risposta è semplice. E’ la paura; paura di farsi male nuovamente; paura di essere usati; paura di essere giudicati; paura di perdere; paura di essere fraintesi; paura di essere in errore; paura di perdere la stima o il rispetto di qualcuno. La paura può essere così grande da offuscare il buon senso. Un passo oltre il buon senso Se vuoi restare sul sentiero della collaborazione, cooperazione e co-creazione di qualcosa che ancora non c’è, hai bisogno di una dose superiore di coraggio rispetto a chi guadagna posizioni disinteressandosi e/o danneggiando gli altri. E’ sicuro; se esistono dei “demoni” nel “paesaggio esterno” – al di la dei confini della nostra pelle — sono infinitamente più piccoli di quelli che agitano le acque nel nostro “paesaggio interiore”. Dunque continua ad esercitare il tuo ottimismo, lo spirito d’iniziativa, un deciso orientamento alla soluzione e il coraggio per affrontare i “draghi della mente”. Obiettivi di apprendimento L’idea di andare a scuola dalle proprie emozioni porta il nostro sguardo sugli obiettivi di apprendimento; quando percorriamo una via, e ci troviamo a metà strada rispetto alla meta stabilita, siamo nelle condizioni in cui possiamo scegliere di rinunciare, o di completare il pezzo di strada che ci separa dalla destinazione finale. Tuttavia poiché gli obiettivi di apprendimento non sono immediatamente evidenti all’esterno disponiamo anche della scelta di dire una cosa e farne un’altra. A quanto pare però questo è il modo per ingigantire i “draghi della mente”, e aumentare le “scuse” che ci allontanano da dove vogliamo essere quando abbiamo addomesticato certe paure. Ideali, senso pratico e strumenti operativi E’ bello credere di poter rendere il mondo un posto migliore in cui vivere. Peraltro molte persone non si assicurano di fare altrettanto con il proprio “mondo interiore”. Immagina che i tuoi pensieri e sentimenti costituiscano il profilo di quello che puoi definire il tuo “paesaggio interiore”. Ora, se dei turisti visitassero quel paesaggio – come lo troverebbero? Sarebbe un posto piacevole in cui soggiornare? Sarebbe un luogo di qualità? Come si trasforma quel paesaggio in una situazione di disaccordo o nei tempi di crisi? In fondo chiunque è in grado di minacciare la propria capacità di aprire la mente e il cuore; nondimeno quando identifichiamo le nostre paure e rendiamo accogliente il nostro paesaggio interiore le paure non riescono ad avere il sopravvento (nemmeno nei momenti di crisi) sull’impulso nobile alimentato dalla fiducia (per esplorare gli stati che accrescono la Padronanza Personale vedi Stati di Attrazione ). Sette “pratiche” per il successo delle tue partnership Il fine di queste “pratiche” è quello di attrarre, sviluppare, e di volta in volta, alimentare il valore della partnership nelle tue relazioni più importanti; puoi considerale anche come delle “linee guida” per far crescere la qualità della tua vita al livello personale e professionale. Mentre esplori questa sintesi parziale considera ciò che stai già facendo, ciò che al momento stai trascurando e ciò che puoi migliorare fin da oggi. Una delle premesse da cui partiamo è quella della condivisione appropriata della propria “forza contrattuale”. All’altro capo del bastone c’è il desiderio di guadagnare terreno sottraendolo ad altri e lottare per conquistare il controllo su altre persone. Una domanda maliziosa è: “Preferisci aver ragione o essere felice?” Osserva più da vicino il bisogno di aver ragione in ogni occasione. Cosa succede se valorizzi le idee e il punto di vista degli altri, come esseri umani, così come sai valorizzare il tuo modo di pensare? 1. Scrivi il fine e i risultati desiderati per il tuo sodalizio/relazione/partnership. Una partnership senza una dichiarazione d’intenti e senza un’idea dei risultati auspicati è come una nave senza un piano di navigazione. Lo scopo dovrebbe essere dichiarato in un modo da poter innalzare lo spirito di tutti i partners coinvolti nella partnership. 2. Opta per le scelte basate sull’amore piuttosto che sulla paura. Se credi, puoi sostituire la parola “amore” con fiducia, e la parola “paura” con dubbio. In ogni caso arricchisci la consapevolezza del fatto che alla base delle tue reazioni automatiche si cela una paura e opta per scelte basate sull’abbondanza ( fiducia, amore ).Chiediti, cosa farei o direi in questa situazione se fossi mosso dalla fiducia/amore? 3. Prendi accordi per trattare gli equivoci, i disaccordi e i prevedibili sconvolgimenti di scenario, etc. e tienili pronti per usarli all’occorrenza. E’ difficile, se non quasi impossibile, creare e attivare una “procedura” per uscire da una tempesta proprio nel bel mezzo della bufera stessa. Predisponete una strategia, o più semplicemente dei passi, per ritrovare la quiete. Preparate insieme un accordo per trattare i disaccordi; una sorta di “strategia di emergenza” per sopravvivere alla bufera, pensata in tempi di quiete. 4. Stabilisci obiettivi vinco-vinci; fai in modo che nessuno si trasformi in perdente.Nelle relazioni orientate al risultato è importante che tutti i partners siano vincenti. Se qualcuno all’interno della partnership perde, tutta la partnership perde. Poni domande che possano orientare verso un obiettivo vinco-vinci. 5. Comunica dal cuore ed esercita un ascolto di livello superiore. L’ascolto e l’onestà dei sentimenti generano fiducia. Solitamente tendiamo a rispondere in modo positivo alle espressioni di onestà e a ciò che proviene dal cuore. L’ascolto di livello superiore è un ascolto privo di giudizi su ciò che vive l’altra persona. E’ un’attenzione speciale a ciò che emerge dal mondo dell’altro; un invito ad accogliere e riconoscere anche le parole non dette. 6. Accetta di essere responsabile per le tue emozioni e desisti dal dare la colpa all’esterno. Ritenere gli altri responsabili delle proprie emozioni, incolparli e proiettare su di loro questioni personali è un modo rapido per inquinare il clima emotivo di una partnership. 7. Prendi l’iniziativa riguardo alla soddisfazione dei tuoi bisogni e presenta richieste chiare che possano ispirare gli altri alla cooperazione. Non aspettare che siano gli altri a dedurre cosa ricerchi o cosa ti fa sentire bene. Nessuno ama sopportare le pretese e/o le infinite forme di manipolazione sotterranea.
Dall’uso delle “pratiche” all’esercizio di uno strumento Cosa stai già facendo? A quale “pratica” vuoi prestare maggiore attenzione? Quanto ti costerà rimandare la decisione di prendere un impegno con te stesso per elevare la qualità delle tue partnership? E’ noto, ma vale la pena ripeterlo; quando una persona accoglie i “problemi” vedendoli come opportunità accede alle condizioni per osservare il “problema” e prendere in esame una “direzione” per il proprio sviluppo personale. Quando impari ad accogliere le “lezioni” che un problema presenta nella tua vita, e a "spacchettare" la confezione del problema, sei in grado di fare quello che definiamo il “passo fuori” dalla scatola dei problemi ( vedi Sali al tuo livello superiore ). Uno strumento per appropriarsi della respons-abilità del proprio modo di comunicare Tanto più alimentiamo le nostre relazioni più significative e tanto più accresciamo il nostro benessere; quando rinforziamo il nostro "centro" e siamo così forti da aprirci agli altri le nostre partnership diventano più solide. In che modo? Allenati all’uso dei “messaggi Io”. L’abilità fondamentale per comunicare ed instaurare un clima di rispetto reciproco si basa sull’uso appropriato dei “messaggio Io”. Prendiamo, ad esempio, la situazione seguente: Il tuo business partner ha tardato di oltre un’ora nei 3 appuntamenti telefonici fissati durante la settimana. La settimana precedente tu avevi rispettato puntualmente gli accordi chiamandolo 4 volte. Oggi, sebbene abbiate in cantiere un progetto che porterà ottimi vantaggi ad entrambi ed era giunto il momento di definire il contratto, ha tardato di 85 minuti causandoti dei problemi con altri impegni altrettanto importanti. Come puoi comunicare in modo appropriato in una situazione simile? I “messaggi Io" iniziano dalla descrizione di ciò che ti ha disturbato ("Quando succede________"), poi descrivi come ti senti a riguardo ("Io mi sento _____") e aggiungi il perché, ovvero il bisogno che è all’origine di quello che senti ("perché avrei desiderato _____"). Se a questo punto sai cosa vuoi che accada, allora passa alla descrizione della tua richiesta (“e desidererei______”). Per prima cosa, dunque, descrivi la situazione. In questo caso c’è stato un ritardo nella chiamata in cui si sarebbe definito il contratto. Poi manifesta in modo succinto come ti senti a riguardo. Forse ti sei sentito irritato, frustrato o hai avvertito una prevaricazione, o rabbia per aver dovuto rinunciare ad un appuntamento di lavoro, dunque, esprimi brevemente questo sentimento. Successivamente spiega perché ti senti in quel modo. Nell’esempio, hai perso un appuntamento e il risultato è che il cliente ha manifestato il proprio disappunto. Se hai subito delle conseguenze descrivi come questa situazione ha influenzato te e i tuoi affari. Se a questo punto sai cosa vuoi che accada, esprimilo chiaramente. Probabilmente vuoi che l’orario dell’appuntamento fissato sia rispettato. Alcuni all’inizio della pratica dei “messaggi Io” si sentono un po’ goffi. Tuttavia dopo un minimo di pratica sono in grado di esprimere i propri sentimenti in modo più naturale. Aggiungo un piccolo suggerimento; per rinforzare i “messaggi Io” e facilitare l’apprendimento puoi usare i 4 passi sia nelle situazioni positive che in quelle negative. Giochiamo d’anticipo: 4 risposte Che effetto genera sul tuo/tua partner il tuo “messaggio Io”? I tuoi “messaggi Io” possono suscitare quattro classiche risposte. La prima, quando capiterà, potrebbe sorprenderti, è la conformità. La persona che riceve il tuo messaggio risponde facendo ciò che hai richiesto. Un’altra risposta tipica è la resistenza. La persona in questo caso se la prende con te, t’incolpa, attacca le tue idee, critica o prende scuse. La terza è una reazione emotiva – quando l’altro inizia a piangere, o da di matto, per molte persone è la meno facile da trattare. La quarta risposta tipica invece sembra farti tornare al punto di partenza. La persona risponde con i propri bisogni senza riconoscere i tuoi. Come puoi continuare ad essere “presente” di fronte al partner? Ecco qualche ulteriore indicazione sull’uso di questo “strumento”; quella che segue è una lista dei possibili modi per essere “presenti” di fronte alle risposte del tuo/tua partner. Spero che questo supporto possa esserti utile nell’uso dei “messaggi Io”.
Esperienza, strumenti e competenza al servizio dei Clienti Ecco uno dei punti di contatto fra i nostri servizi di Coaching e i Percorsi Formativi aperti al pubblico. Nei servizi di Personal e Business Coaching i nostri Clienti accedono a tutte le risorse necessarie ad elevare la qualità dei messaggi che attirano ed alimentano sodalizi autentici sia nelle loro relazioni personali che in quelle professionali. |
Colazione senza grassi E’ oramai risaputo che gli snacks e i biscotti per l’aperitivo o i cereali per la prima colazione sono pieni di grassi. Sempre più spesso le istituzioni europee o nazionali che si occupano di nutrizione accusano questi prodotti, troppo ricchi di grassi e di sale, di mettere a rischio la salute dei consumatori. Si valuta che l’europeo medio ne consuma 2,9 k l’anno di media a persona, gli inglesi arrivano a consumarne il doppio. Ma le cose potrebbero cambiare a breve: ricercatori dell’Auvergne hanno presentato un’innovazione che andrà a cambiare le abitudini di milioni di consumatori. Il laboratorio di R&D di Limagrain ha messo a punto degli snack in pellets di mais o patata senza grassi e a basso contenuto di sale. Questi sono prodotti per espansione nell’aria calda ed hanno una forma standard o 3D. Forniscono inoltre un complemento nutrizionale grazie al loro alto contenuto di fibre, fosforo, magnesio e proteine vegetali. La fabbrica dedicata di Limagrain Cereales Ingredients fornisce all’industria alimentare prodotti semi lavorati per la produzione di snack sottoforma di una pasta di cereali (mais, grano o avena) o di patate. Per diventare degli snacks devono essere fritti nell’olio… o espansi all’aria calda, grazie al nuovo metodo di produzione messo a punto da LCI. Se lo snack fritto contiene dal 20 al 30% di materie grasse, quello espanso all’aria ne è totalmente privo. La trasformazione all’aria calda permette di ottenere prodotti simili a quelli fritti dal punto di vista della struttura. La produzione all’aria calda richiede tuttavia di una tecnologia raffinata per ottenere prodotti gustosi che procurano lo stesso “piacere” al consumo che i tradizionali snack. Prima di tutto, LCI, grazie alla sua vicinanza con i 600 produttori agricoli della cooperativa Limagrain, sua casa madre, sceglie le materie prime migliori e specificamente selezionate. I suoi ricercatori hanno poi sviluppato competenze specifiche nel combinare la selezione delle varietà delle materie prime, le tecniche di coltivazione e raccolta, e quelle di trasformazione. Infine lo stabilimento di produzione di LCI, dotato di 3 linee di estrusione, è all’avanguardia sul piano tecnologico. La congiunzione di questi tre aspetti permette di produrre un pellet di alta qualità, totalmente soddisfacente dal punto di vista del gusto come da quello delle qualità nutrizionali. Gli snack in pellet senza grassi commercializzati dal LCI sotto il marchio MCT, possono essere arricchiti in fibre, in proteine, prodotti a base di farine complete, alleggeriti di zuccheri o di sale. Il loro tenore in materie grasse è di solo il 1,3 % contro il 33,8% abituale degli snack tradizionali. MANGIARE CON LA TESTA Non è questione di gusto, semmai è questione di quantità. Di fronte a un ampia offerta alimentare, l'appetito non sembra saper resistere, e il nostro corpo rischia di sovraccaricarsi di iponutrizione, raggiungendo una soglia dietetica poi difficile da smaltire anche con i migliori propositi fitness. Mangiare meno, e resistere alle tentazioni che ci provengono da più fronti: ristoranti, banchetti di lavoro, cene con gli amici. Riuscire sempre e comunque a controllare le proprie decisioni. Non sarà una questione di gusto, ma può diventare una questione (vitale) di testa. Ed infatti si intitola così una curiosa pubblicazione, solo all'apparenza minimalista, di Brian Cornell, direttore del Cornell Food and Brand Lab: "Mindless Eating: Why We Eat More Than we Think" (letteralmente "Nutrirsi senza testa: perché mangiamo pi di quello che pensiamo"). Nel suo volume, che ha la sola pretesa di ammonire contro la decisioni affrettate in termini di alimentazione, Cornell spiega come l'attuale vita frenetica imponga spesso scelte nutrizionali che non solo prese dal cervello. O almeno sulle quali non è stata posta alcuna seria riflessione. Curioso il fatto che Brian Cornell per giungere a queste conclusioni teoriche si sia servito di espedienti da agente 007: telecamere nascoste nel corso di cerimonie e banchetti, vetrispecchiati, insomma una Candid Camera sul cibo. I dati hanno parlato chiaro: l'offerta abbondante di cibo non è stata mai rifiutata, con un apporto di calorie superiore al normale fabbisogno umano. La ricerca sembra anche polemizzare con una tendenza contemporanea sempre più diffusa: quella di consumare pasti fuori casa, vuoi per necessità lavorative, vuoi per pigrizia culinaria. Tra le mura domestiche, tutto prenderebbe un'altra piega. Sempre che non si dimentichi di azionare il cervello... |
Post n°706 pubblicato il 09 Marzo 2007 da venboo
Spagna, D&G ritirano la foto «machista» La foto aveva suscitato le critiche dell'Istituto della donna. La replica: «È arte. Nel resto del mondo continueremo a usarla» Dolce & Gabbana hanno deciso di ritirare la pubblicità che ha fatto infuriare gli spagnoli. Un'immagine definita espressione di violenza 'machista' dall'Istituto spagnolo della donna. Gli stilisti, che nel frattempo hanno inaugurato a Milano la mostra «Secret Ceremony», hanno deciso di cedere alle pressioni, pur insistendo che si tratta di "arte" e che l'immagine continuerà ad essere utilizzata nel resto del mondo. La pubblicità incriminata era una foto in cui si vede una donna costretta in terra da un uomo seminudo che la tiene per i polsi mentre altri quattro osservano la scena. Le critiche erano giunte dall'Istituto della donna, un'organizzazione ufficiale, e dal governo regionale catalano. Il quotidiano El Periodico di Barcellona riporta oggi dichiarazioni dei due creatori italiani che hanno assicurato che «ritireranno la foto solo dal mercato spagnolo» dove «sono rimasti un po' arretrati». E si sono chiesti: «Cosa ha a che vedere una foto artistica con un fatto reale?». Pubblicità con stupro, la Cgil: boicottiamo D&G Un uomo a petto nudo (con occhiali scuri e jeans) è chinato su una ragazza e la tiene bloccata a terra, per i polsi, mentre lei tenta di divincolarsi. Altri quattro uomini, più o meno vestiti, assistono alla scena impassibili. Quest’immagine, una specie di foto-ricordo scattata pochi secondi prima di uno stupro di gruppo, è stata scelta dagli stilisti milanesi Dolce & Gabbana come icona per lanciare i loro prodotti alla moda: appunto jeans, occhiali, profumi, vestiti . E poi 13 senatori, sia del centrodestra che del centrosinistra, chiedono che la pubblicità venga ritirata e che l'azienda sia richiamata al rispetto delle regole. Prima firmataria dell’appello Vittoria Franco, presidente della commissione Cultura e responsabile nazionale delle Donne Ds, che ha inviato la richiesta al Giurì per l'autodisciplina pubblicitaria, Umberto Loi. Ma non solo politici e grandi associazioni internazionali si sono mobilitati contro questa pubblicità. Sono molti anche i semplici cittadini e cittadine che si sono attivati per chiederne il ritiro. L'Associazione di donne Orlando ha, ad esempio, avviato una vera e propria mobilitazione on line con raccolta di firme sul sito www.women.it che ha già raccolto l'adesione di centinaia di navigatori. |
Malinconiche Sere |
Vi Siete mai chiesti cosa voglia dire la Mimosa, nel siglificato dei fiori, eccovi la risposta Mimosa: il pudore Il nome mimosa deriva dal latino mimus perchè alcune specie come la Mimosa pudica al toccarle si contraggono. |
AUGURI A TUTTE LE DONNE, IN QUATA GIORNATA VI VOGLIO DEDICARE UN POST TUTTO VOSTRO VISTO CHE MI SONO DOCUMENTATO ED ECCO A VOI COSA NE é VENUTO FUORI CIAOOOO E UN SIPER MEGA BACIONE A TUTTE!! 8 MARZO, FESTA DELLA DONNA ? Le origini della festa dell'8 Marzo risalgono al lontano 1908, quando, pochi giorni prima di questa data, a New York, le operaie dell'industria tessile Cotton scioperarono per protestare contro le terribili condizioni in cui erano costrette a lavorare. Lo sciopero si protrasse per alcuni giorni, finché l'8 marzo il proprietario Mr. Johnson, bloccò tutte le porte della fabbrica per impedire alle operaie di uscire. Allo stabilimento venne appiccato il fuoco e le 129 operaie prigioniere all'interno morirono arse dalle fiamme. Successivamente questa data venne proposta come giornata di lotta internazionale, a favore delle donne, da Rosa Luxemburg, proprio in ricordo della tragedia. Questo triste accadimento, ha dato il via negli anni immediatamente successivi ad una serie di celebrazioni che i primi tempi erano circoscritte agli Stati Uniti e avevano come unico scopo il ricordo della orribile fine fatta dalle operaie morte nel rogo della fabbrica. Successivamente, con il diffondersi e il moltiplicarsi delle iniziative, che vedevano come protagonistele rivendicazioni femminili in merito al lavoro e alla condizione sociale, la data dell'8 marzo assunse un'importanza mondiale, diventando, grazie alle associazioni femministe, il simbolo delle vessazioni che la donna ha dovuto subire nel corso dei secoli, ma anche il punto di partenza per il proprio riscatto. Ai giorni nostri la festa della donna è molto attesa , le associazioni di donne organizzano manifestazioni e convegni sull'argomento, cercando di sensibilizzare l'opinione pubblica sui problemi che pesano ancora oggi sulla condizione della donna, ma è attesa anche dai fiorai che in quel giorno vendono una grande quantità di mazzettini di mimose, divenute il simbolo di questa giornata, a prezzi esorbitanti, e dai ristoratori che vedranno i loro locali affollati, magari non sanno cosa è accaduto l'8 marzo del 1908, ma sanno benissimo che il loro volume di affari trarrà innegabile vantaggio dai festeggiamenti della ricorrenza. Nel corso degli anni, quindi, sebbene non si manchi di festeggiare queste data, è andato in massima parte perduto il vero significato della festa della donna, perché la grande maggioranza delle donne approfitta di questa giornata per uscire da sola con le amiche per concedersi una serata diversa, magari all'insegna della "trasgressione", che può assumere la forma di uno spettacolo di spogliarello maschile, come possiamo leggere sui giornali, che danno grande rilevanza alla cosa, riproponendo per una volta i ruoli invertiti. Per celebrare la festa della donna, bisogna comportarsi come gli uomini? Movimenti di emancipazione della donna: L'ordinamento in questione vieta il lavoro delle donne nei due mesi precedenti e nei tre successivi la data del parto, e consente l'assenza dal lavoro, con conservazione del posto, per i sei mesi che seguono l'astensione obbligatoria (legge 30 dicembre 1971 n° 1204). L'indennità di maternità è stata in seguito prevista dalla legge anche a favore delle lavoratrici autonome e delle libere professioniste (rispettivamente legge 29 dicembre 1987 n° 546 e legge 11 dicembre 1990 n° 379). Tappe principali dell'emancipazione femminile nel mondo:
Tappe principali dell'emancipazione femminile in Italia: In Italia la situazione è diversa. Grazie infatti alla intensa vita culturale che ha da sempre caratterizzato il nostro Paese, si sono verificati in modo sporadico atti di avanguardia che non hanno mutato, tuttavia, nel complesso la visione piuttosto arretrata dei ruoli della donna.
Nei moti carbonari del 1821 si distingueranno le donne chiamate in codice "giardiniere", ma si tratta soltanto di casi isolati, in generale, nelle donne si continua a vedere solo qualcuno da destinare alla cura della casa e dei figli, da tenere lontano dalle attività politiche e sociali.1889Viene fondato a Varese il primo sindacato femminile che difende i diritti delle tessitrici.1907Entra in vigore la prima legge sulla tutela del lavoro femminile e minorile. La prima donna italiana, la torinese Ernestina Prola, ottiene la patente per la guida automobilistica. Maria Montessori fonda, nel quartiere popolare di S. Lorenzo, a Roma, la prima "casa del bambino".1908Anno di fondazione dell'Unione Donne di Azione Cattolica (UDACI), che cerca di opporsi alla laicizzazione della scuola e di promuovere la cultura femminile.1912Sulla scia della Lega Socialista, nata agli inizi del secolo, si costituisce l'Unione Nazionale delle donne socialiste. Da qualche tempo esule in Italia, Anna Michailovna Kuliscioff, a fianco di Filippo Turati, lavora per inserire la donna nella vita politica e affinchè lo Stato riconosca i suoi diritti. Nel "Primo Congresso delle Donne Italiane", al quale parteciparono tanto le donne cattoliche quanto le socialiste, le ideologie e le mete, però, differiscono troppo fra loro e ciascun gruppo intraprende strade differenti, perseguendo obbiettivi diversi.1918Nasce la Gioventù Cattolica, destinata a formare le giovani dall'infanzia fino ai 30 anni alla vita religiosa e sociale.1931Il Fascismo abolisce tutte le associazioni cattoliche e solo dopo la ferma presa di posizione di Pio XI, permetterà loro di vivere a condizione che esse abbiano solo uno scopo religioso. Tuttavia la seconda guerra mondiale, assai più della prima, porterà la donna, ad occupare anche posti di grande responsabilità civile considerati fino a quel momento soltanto "maschili" ottenendo non di rado risultati anche migliori. L'apporto dato dalla donna alla Resistenza è stato spesso insostituibile.1945Nascono il Centro Femminile Italiano (CIF) che si propone di ottenere la ricostruzione della Patria, devastata dalla guerra e impoverita già precedentemente dalla politica ambiziosa di Mussolini, attraverso la giusta valorizzazione delle risorse femminili, e l'Unione Donne Italiane (UDI), propaggine del Partito Comunista, che si propone di coinvolgere attivamente le donne nella vita del Paese. Anche in Italia (1946) dopo Svezia (1866), Finlandia (1906), Norvegia (1909), Danimarca (1915), U.R.S.S. (1917), Inghilterra (1918), Stati Uniti (1920) e Francia (1945) fu riconosciuto alle donne il diritto di voto.1950Viene emanata la prima legge che garantisce la conservazione del posto di lavoro per la lavoratrice madre.1951Angela Cingolani, democristiana, è la prima donna sottosegretario d'Italia.1958E' approvata dal Parlamento, una legge, proposta dalla senatrice Lina Merlin (socialista), in cui si sancisce la chiusura dei bordelli, la legge che aveva lo scopo di eliminare dal Paese la piaga della prostituzione, mostra subito i suoi limiti, infatti la prostituzione dalle famose "case chiuse", si riversa nelle strade, non diminuendo affatto il giro di affari.1959Nasce il Corpo di Polizia femminile.1961Le donne possono intraprendere senza più ostacoli la carriera della magistratura e della diplomazia.1963Alle casalinghe viene riconosciuto il diritto alla pensione di invalidità e vecchiaia.1975Entra in vigore il nuovo Diritto di famiglia.1976Per la prima volta in Italia una donna, la democristiana Tina Anselmi, assume la carica di Ministro di un settore piuttosto difficile: quello del Lavoro.1979Leonilde Jotti (comunista) è eletta presidente della Camera dei Deputati italiana. La francese Simone Weil , è eletta presidente del Parlamento Europeo. Le tappe dell'emancipazione femminile in Italia, da questo momento in poi, si susseguono una dietro l'altra con un ritmo incalzante. |
Il Make-up Strumenti, trucchi ed accessori • Strumenti trucco occhi • Tonici - creme - fondotinta e gel - terre e creme colorate - cipria, fard e polveri - correttori e copriocchiaie • Trucchi occhi • Trucchi labbra - ciglia finte - unghie finte • Ricostruzione unghie: • Lenti a contatto cosmetiche: |
A letto... |
Ancora Un Po' Ripensando ai bei momenti passati durante gli anni si scuola :-)) |
Cammino lungo la tua via Paolo MeneguzziTitolo: Musica |
Post n°696 pubblicato il 04 Marzo 2007 da venboo
Ciao a tutti mi rifaccio al Post o megllio messaggio N°690 del 28.2.2007! Ci avevo visto mi è piacciuta subito come canzone e sono contento che abbia vinto il Festival, Testo pieno di vita nascosta e di qui non se ne sa molto e significati da scolpirci nel cuore! Meditate gente meditate e buona Domenica |
Sally
Mettiamola al maschile questa canzone é stop sapzio piblicità :-)))!!! |
Vivere in armonia Ore 7,30: un risveglio in bellezza! Ti è mai capitato di alzarti la mattina, prepararti per affrontare la lunga giornata carica d'impegni stressanti e trascurare alcune importanti regole per paura di non fare in tempo? |
Post n°692 pubblicato il 01 Marzo 2007 da venboo
L’amico è la più preziosa di tutte le ricchezze, il più pregevole di tutti gli acquisti e forma come la estensione ,il complemento, la perfezione del nostro essere. |
Con amicizia si indica un sentimento di affetto vivo e reciproco tra due o più persone dello stesso o di differente sesso, ma anche tra esseri umani ed esseri appartenenti al mondo degli animali. Secondo molti, quello del saper/poter vivere in amicizia è considerabile un eccezionale stato di grazia, paragonabile per certi versi a quello della serendipità Sotto quasi tutte le culture, l'amicizia dovrebbe essere un rapporto alla pari nel quale nessuno prevarica l'altro, nessuno pretende dall'altro ma ognuno è pronto a darsi all'altro se necessario. Il tema dell'amicizia - nella sua universalità - non finisce di essere trattato ed è spesso al centro di opere dell'arte e dell'ingegno, come canzoni, testi letterari, opere filmiche. Le principali discipline che si occupano in maniera approfondita, studiandone ogni aspetto, dell'amicizia sono la sociologia, l'antropologia, la zoologia e la psicologia. Figure storiche come Aristotele e Cicerone ne hanno scritto diffusamente, lasciando pagine memorabili. La sociologa Jan Yager ha distinto tre categorie di amici:
|
INFO
I BLOG AMICI
- Blog Del gruppo Magnia & Bevi
- La mia amica e il suo Blog littletiger.f!
- Blog di una gran donna e di una amica virtuale: mony671
- DOVE ANDIAMO QUESTA SERA? PROVIAMO A VEDERE QUI
- Mondo Runner’s consigli, ne vuoi sapere di più?
- La mia amica charlize77!
- La mia amica Cuoricino
LINK UTILI:
CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG
IL PIù BELLO
Il più bello dei mari
è quello che non navigammo.
Il più bello dei nostri figli
non è ancora cresciuto.
I più belli dei nostri giorni
non li abbiamo ancora vissuti.
E quello
che vorrei dirti di più bello
non te l'ho ancora detto.
Quando al mattino il sole si leva ditro le montagne fa nascere nei nostri cuori un grande senso di libertà
che ci accompagna per tutto il giorno. Quando fra le gole profonde delle montagne sibila il vento
ci ispira un sentimento di liberazione che ci fa sognare lidi lontani.
Quando l'acqua dei ruscelli scorre veloce dopo le grandi piogge ci indica il sentiero della vita
e le nuvole bianche nel cielo sono le nostre speranze che si muovono verso il futuro.
Quando l'uomo saprà capire tutte queste cose allora avrà raggiunto la felicità.
~ da Cielociaro ~
Inviato da: chiaracarboni90
il 26/09/2011 alle 17:29
Inviato da: lottersh
il 25/03/2009 alle 09:22
Inviato da: lottersh
il 25/03/2009 alle 07:38
Inviato da: ctthsoe
il 25/03/2009 alle 06:45
Inviato da: donatella1983
il 10/09/2007 alle 23:23