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Carissimi visitatori, che entrate e uscite dal mio blog, grazie per aumentare il numero del mio contatore, mi piacerebbe che i visitatori mi lasciassero un commento, sul argomento che parlo, un saluto e perché no un suggerimento su cosa vi piace, cosa non mi piace e secondo voi cosa bisognerebbe migliorare :-))) Grazie ancora a presto

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AMORE

Il mare spesso parla con parole lontane, dice cose che nessuno sa. Soltanto quelli che conoscono l'amore possono apprendere la lezione delle onde, che hanno il movimento del cuore.
~ da Una rosa nel mare ~

 

POESIA D'AMORE

In questo momento vorrei averti al mio fianco per poterti dire tante parole, e tante frasi mai dette, perchè vorrei farti capire l'immensità dell'amore che provo per te, e che inesorabilmente ignori, facendomi soffrire. mi si riempie la testa di tanti dubbi, tante paure, tante domande a cui so che non mi verrà mai data risposta ma che continueranno a divagare nella mia testa tormentando i miei pensieri. Noi ci conosciamo appena, ma il mio amore per te è immenso, anche se tu lo ignori, e fai finta che non ci sia nulla; ma quando i nostri sguardi si incrociano sento il fuoco nel mio cuore, confusione nella mia mente, non ho più il controllo dei miei gesti, delle mie azioni, e non riesco a dire neanche una parola. passerei ore ed ore a guardartu negli occhi, perdendomi nel tuo sguardo, e potrei capire tante cose, potrei capire che sei un sogno irraggiungibile, oppure il contrario;spero che tra noi in futuro nasca qualcosa, ma se così non fosse lo accetterei comunque, perchè: "certi sogni sono irraggiungibili come le stelle, ma è bello alzare gli occhi e vedere che sono sempre là

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Post N° 709

Post n°709 pubblicato il 12 Marzo 2007 da venboo
 

Franciacorta on the road
Vi permette di ammirare il paesaggio della Franciacorta a bordo di magnifiche auto d'altri tempi, visitare le migliori cantine e degustare i migliori vini, apprezzare la calda ospitalità e la cucina tradizionale lombarda con soste in musei e luoghi di particolare interesse culturale e paesaggistico, l'esclusiva offerta promossa da Luzzago, azienda di Brescia ai primi posti nel mercato che riguarda l'auto d'epoca. Il programma dell'iniziativa, valide per gruppi di almeno 8 vetture con prenotazione entro marzo 2007, prevede tra l'altro la visita al Museo Luzzago che ospita oltre 200 vetture di interesse storico e alla Luzzago Art Gallery, la prima galleria italiana dedicata alla motoringart, ovvero la rappresentazione artistica di tutti i soggetti legati al mondo del motorismo, diffusa nelle gallerie internazionali da molto tempo e che vede impegnati artisti di altissimo livello.

Attraverso un'itinerario di viaggio suggestivo e coinvolgente i partecipanti, costantemente seguiti da personale specializzato per fornire tutta l'assistenza necessaria alla perfetta riuscita dell'evento, verranno condotti nel cuore della Franciacorta, con meta finale Cortefranca, paesino dal notevole spessore storico-culturale e nel quale si potrà ammirare un'esposizione permanente di attrezzi e macchine utilizzate in agricoltura e viticoltura nell' 800 e '900. E nei locali settecenteschi della Cantina Storica del Barone Pizzini si potranno degustare prestigiosi vini ma anche vere e proprie prelibatezze gastronomiche. Un'esperienza originale, dunque, per trascorrere un giorno nella Franciacorta in maniera davvero unica.

 
 
 

Post N° 708

Post n°708 pubblicato il 11 Marzo 2007 da venboo

L’Alfabeto delle Relazioni

L’efficacia e la qualità dei nostri messaggi attirano ed alimentano sodalizi autentici nelle nostre relazioni personali e professionali più importanti. 

Quante volte ti è capitato di elaborare un’idea o di realizzare  un progetto con un socio, un alleato, un business partner, o con una persona con cui vivi, o lavori gomito a gomito? Cosa succede quando la relazione con il tuo partner viene messa alla prova?

Nel Coaching facilitiamo lo sviluppo delle relazioni fra partners che condividono obiettivi.

In accordo con Margaret Wheatley “Il mondo ci chiede di concentrarci non tanto su come possiamo costringere qualcosa a conformarsi ai nostri disegni, quanto su come possiamo entrare in rapporto gli uni con gli altri, come possiamo accedere all’esperienza e quindi vedere cosa viene dopo. Ci chiede di partecipare più che di pianificare. [..]  Nelle organizzazioni, la vera forza e l’energia sono generate dalle relazioni. Gli schemi di relazione e la capacità di modularli sono più importanti di compiti, funzioni, ruoli e posizioni".

In questo articolo troverai “7 Linee Guida” per  valorizzare le tue relazioni e  uno “Strumento”  per restare sul sentiero della collaborazione.  

Nei tempi buoni, e in quelli meno buoni

E’ facile essere ottimisti quando le cose filano per il verso giusto. Il “punto critico” per la co-creazione di una partnership di successo è l’abilità di mantenere uno “stato di premura” e affinità con il/la partner specialmente nei momenti di difficoltà, o di fronte ad eventi sconvolgenti. Cosa minaccia l’abilità di sopravvivere ad un momento di crisi? La risposta è semplice. E’ la paura; paura di farsi male nuovamente; paura di essere usati; paura di essere giudicati; paura di perdere; paura di essere fraintesi; paura di essere in errore; paura di perdere la stima o il rispetto di qualcuno.

La paura può essere così grande da offuscare il buon senso.   

Un passo oltre il buon senso

Se vuoi restare sul sentiero della collaborazione, cooperazione e co-creazione di qualcosa che ancora non c’è, hai bisogno di una dose superiore di coraggio rispetto a chi guadagna posizioni disinteressandosi e/o danneggiando gli altri. E’ sicuro; se esistono dei “demoni” nel “paesaggio esterno” – al di la dei confini della nostra pelle — sono infinitamente più piccoli di quelli che agitano le acque nel nostro “paesaggio interiore”. Dunque continua ad esercitare il tuo ottimismo, lo spirito d’iniziativa, un deciso orientamento alla soluzione e il coraggio per affrontare i “draghi della mente”.

Obiettivi di apprendimento

L’idea di andare a scuola dalle proprie emozioni porta il nostro sguardo sugli obiettivi di apprendimento; quando percorriamo una via, e ci troviamo a metà strada rispetto alla meta stabilita, siamo nelle condizioni in cui possiamo scegliere di rinunciare, o di completare il pezzo di strada che ci separa dalla destinazione finale. Tuttavia poiché gli obiettivi di apprendimento non sono immediatamente evidenti all’esterno disponiamo anche della scelta di dire una cosa e farne un’altra. A quanto pare però questo è il modo per ingigantire i “draghi della mente”, e aumentare le “scuse” che ci allontanano da dove vogliamo essere quando abbiamo addomesticato certe paure.

Ideali, senso pratico e strumenti operativi

E’ bello credere di poter rendere il mondo un posto migliore in cui vivere. Peraltro molte persone  non si assicurano di fare altrettanto con il proprio “mondo interiore”. Immagina che i tuoi pensieri e sentimenti costituiscano il profilo di quello che puoi definire il tuo “paesaggio interiore”. Ora, se dei turisti visitassero quel paesaggio – come lo troverebbero? Sarebbe un posto piacevole in cui soggiornare? Sarebbe un luogo di qualità? Come si trasforma quel paesaggio in una  situazione di disaccordo o nei tempi di crisi?

In fondo chiunque è in grado di minacciare la propria capacità di aprire la mente e il cuore; nondimeno quando identifichiamo le nostre paure e rendiamo accogliente il nostro paesaggio interiore le paure non riescono ad avere il sopravvento (nemmeno nei momenti di crisi) sull’impulso nobile alimentato dalla fiducia (per esplorare gli stati che accrescono la Padronanza Personale vedi Stati di Attrazione ).

Sette “pratiche” per il successo delle tue partnership

 Il fine di queste “pratiche” è quello di attrarre, sviluppare, e di volta in volta, alimentare il valore della partnership nelle tue relazioni più importanti; puoi considerale anche come delle “linee guida”  per far crescere la qualità della tua vita al livello personale e professionale. Mentre esplori questa sintesi immagineparziale considera ciò che stai già facendo, ciò che al momento stai trascurando e ciò che puoi migliorare fin da oggi.

 Una delle premesse da cui partiamo è quella della condivisione appropriata della propria “forza contrattuale”. All’altro capo del bastone c’è il desiderio di guadagnare terreno sottraendolo ad altri e lottare per conquistare il controllo su altre persone. Una domanda maliziosa è: “Preferisci aver ragione o essere felice?” Osserva più da vicino il bisogno di aver ragione in ogni occasione. Cosa succede se valorizzi le idee e il punto di vista degli altri, come esseri umani, così come sai valorizzare il tuo modo di pensare?

 1. Scrivi il fine e i risultati desiderati per il tuo sodalizio/relazione/partnership. Una partnership senza una dichiarazione d’intenti e senza un’idea dei risultati auspicati è come una nave senza un piano di navigazione. Lo scopo dovrebbe essere dichiarato in un modo da poter innalzare lo spirito di tutti i partners coinvolti nella partnership.  

 2. Opta per le scelte basate sull’amore piuttosto che sulla paura. Se credi, puoi sostituire la parola “amore” con fiducia, e la parola “paura” con dubbio. In ogni caso arricchisci la consapevolezza del fatto che alla base delle tue reazioni automatiche si cela una paura e opta per scelte basate sull’abbondanza ( fiducia, amore ).Chiediti, cosa farei o direi in questa situazione se fossi mosso dalla fiducia/amore?  

 3. Prendi accordi per trattare gli equivoci, i disaccordi e i prevedibili sconvolgimenti di scenario, etc. e tienili pronti per usarli all’occorrenza. E’ difficile, se non quasi impossibile, creare e attivare una “procedura” per uscire da una tempesta proprio nel bel mezzo della bufera stessa. Predisponete una strategia, o più semplicemente dei passi, per ritrovare la quiete. Preparate insieme un accordo per trattare i disaccordi; una sorta di “strategia di emergenza” per sopravvivere alla bufera, pensata in tempi di quiete.

4. Stabilisci obiettivi vinco-vinci; fai in modo che nessuno si trasformi in perdente.Nelle relazioni orientate al risultato è importante che tutti i partners siano vincenti. Se qualcuno all’interno della partnership perde, tutta la partnership perde. Poni domande che possano orientare verso un obiettivo vinco-vinci.

5. Comunica dal cuore ed esercita un ascolto di livello superiore. L’ascolto e l’onestà dei sentimenti generano fiducia. Solitamente tendiamo a rispondere in modo positivo alle espressioni di onestà e a ciò che proviene dal cuore. L’ascolto di livello superiore è un ascolto privo di giudizi su ciò che vive l’altra persona. E’ un’attenzione speciale a ciò che emerge dal mondo dell’altro; un invito ad accogliere e riconoscere anche le parole non dette.

6. Accetta di essere responsabile per le tue emozioni e desisti dal dare la colpa all’esterno. Ritenere gli altri responsabili delle proprie emozioni, incolparli e proiettare su di loro questioni personali è un modo rapido per inquinare il clima emotivo di una partnership.

7. Prendi l’iniziativa riguardo alla soddisfazione dei tuoi bisogni e presenta richieste chiare che possano ispirare gli altri alla cooperazione. Non aspettare che siano gli altri a dedurre cosa ricerchi o cosa ti fa sentire bene. Nessuno ama sopportare le pretese e/o le infinite forme di manipolazione sotterranea.  

 

Dall’uso delle “pratiche” all’esercizio di uno strumento 

Cosa stai già facendo? A quale “pratica” vuoi prestare maggiore attenzione? Quanto ti costerà rimandare la decisione di prendere un impegno con te stesso per elevare la qualità delle tue partnership?

 E’ noto, ma vale la pena ripeterlo; quando una persona accoglie i “problemi” vedendoli come opportunità accede alle condizioni per osservare il “problema” e prendere in esame una “direzione” per il  proprio sviluppo personale. Quando impari ad accogliere le “lezioni” che un problema presenta nella tua vita, e a "spacchettare" la confezione del problema, sei in grado di fare quello che definiamo il “passo fuori” dalla scatola dei problemi ( vedi Sali al tuo livello superiore ).

Uno strumento per appropriarsi della respons-abilità del proprio modo di comunicare

Tanto più alimentiamo le nostre relazioni più significative e tanto più accresciamo il nostro benessere; quando rinforziamo il nostro "centro" e siamo così forti da aprirci agli altri le nostre partnership diventano più solide. In che modo? Allenati all’uso dei “messaggi Io”.  

L’abilità fondamentale per comunicare ed instaurare un clima di rispetto reciproco si basa sull’uso appropriato dei “messaggio Io”. Prendiamo, ad esempio, immagine la situazione seguente: Il tuo business partner ha tardato di oltre un’ora nei 3 appuntamenti telefonici fissati durante la settimana. La settimana precedente tu avevi rispettato puntualmente gli accordi chiamandolo 4 volte. Oggi, sebbene abbiate in cantiere un progetto che porterà ottimi vantaggi ad entrambi ed era giunto il momento di definire il contratto, ha tardato di 85 minuti causandoti dei problemi con altri impegni altrettanto importanti.  

Come puoi comunicare in modo appropriato in una situazione simile?

I “messaggi Io" iniziano dalla descrizione di ciò che ti ha disturbato ("Quando succede________"), poi descrivi come ti senti a riguardo ("Io mi sento _____") e aggiungi il perché, ovvero il bisogno che è all’origine di quello che senti ("perché avrei desiderato _____"). Se a questo punto sai cosa vuoi che accada, allora passa alla descrizione della tua richiesta (“e desidererei______”).

Per prima cosa, dunque, descrivi la situazione. In questo caso c’è stato un ritardo nella chiamata in cui si sarebbe definito il contratto. Poi manifesta in modo succinto come ti senti a riguardo. Forse ti sei sentito irritato, frustrato o hai avvertito una prevaricazione, o rabbia per aver dovuto rinunciare ad un appuntamento di lavoro, dunque, esprimi brevemente questo sentimento. Successivamente spiega perché ti senti in quel modo. Nell’esempio, hai perso un appuntamento e il risultato è che il cliente ha manifestato il proprio disappunto. Se hai subito delle conseguenze descrivi come questa situazione ha influenzato te e i tuoi affari. Se a questo punto sai cosa vuoi che accada, esprimilo chiaramente. Probabilmente vuoi che l’orario dell’appuntamento fissato sia rispettato.

Alcuni all’inizio della pratica dei “messaggi Io” si sentono un po’ goffi. Tuttavia dopo un minimo di pratica sono in grado di esprimere i propri sentimenti in modo più naturale. Aggiungo un piccolo suggerimento; per rinforzare i “messaggi Io” e facilitare l’apprendimento puoi usare i 4 passi sia nelle situazioni positive che in quelle negative.

Giochiamo d’anticipo: 4 risposte

Che effetto genera sul tuo/tua partner il tuo “messaggio Io”? I tuoi “messaggi Io” possono suscitare quattro classiche risposte.

La prima, quando capiterà, potrebbe sorprenderti, è la conformità. La persona che riceve il tuo messaggio risponde facendo ciò che hai richiesto. Un’altra risposta tipica è la resistenza. La persona in questo caso se la prende con te, t’incolpa, attacca le tue idee, critica o prende scuse. La terza è una reazione emotiva – quando l’altro inizia a piangere, o da di matto, per molte persone è la meno facile da trattare. La quarta risposta tipica invece sembra farti tornare al punto di partenza. La persona risponde con i propri bisogni senza riconoscere i tuoi.

Come puoi continuare ad essere “presente” di fronte al partner?

Ecco qualche ulteriore indicazione sull’uso di questo “strumento”; quella che segue è una lista dei possibili modi per essere “presenti” di fronte alle risposte del tuo/tua partner. Spero che questo supporto possa esserti utile nell’uso dei “messaggi Io”.

  1. Accogli la conformità accettando cortesemente. Quando il tuo partner comprende la tua richiesta, semplicemente, ringrazia.
  2. Rispondi alla resistenza fornendo un feedback. Se l’altra persona oppone resistenza al tuo messaggio incolpandoti, attaccandoti o accampando scuse, non lasciarti distrarre dal tuo proposito. Usa la tua abilità di fornire un feedback, ascolta, poi predisponiti nuovamente ad un “messaggio Io”.
  3. Accetta la reazione emotiva fornendo un riscontro (dare e ricevere feedback sono 2 delle 7 abilità che approfondiamo in Strategie di Comunicazione Efficace  e nel corso sull’evoluzione della "Leadership Personale"). Potrebbero rispondere al tuo feedback con una reazione emotiva che potrebbe indurti ad assumere una posizione difensiva. Limitati a dare un feedback.
  4. Rispondi all’espressione dei loro bisogni/preoccupazioni mostrando rispetto nei loro confronti  e proponi una soluzione “vinco-vinci”. Probabilmente dovrai riformulare il tuo messaggio, diverse volte, e in modo leggermente diverso, affinché l’altro giunga ad un accordo “vinco-vinci”.

Esperienza, strumenti e competenza al servizio dei Clienti

Ecco uno dei punti di contatto fra i nostri servizi di Coaching e i Percorsi Formativi aperti al pubblico. Nei servizi di Personal e Business Coaching i nostri Clienti accedono a tutte le risorse necessarie ad elevare la qualità dei messaggi che attirano ed alimentano sodalizi autentici sia nelle loro relazioni personali che in quelle professionali.

 
 
 

Post N° 707

Post n°707 pubblicato il 10 Marzo 2007 da venboo
 

Colazione senza grassi

E’ oramai risaputo che gli snacks e i biscotti per l’aperitivo o i cereali per la prima colazione sono pieni di grassi. Sempre più spesso le istituzioni europee o nazionali che si occupano di nutrizione accusano questi prodotti, troppo ricchi di grassi e di sale, di mettere a rischio la salute dei consumatori. Si valuta che l’europeo medio ne consuma 2,9 k l’anno di media a persona, gli inglesi arrivano a consumarne il doppio.

Ma le cose potrebbero cambiare a breve: ricercatori dell’Auvergne hanno presentato un’innovazione che andrà a cambiare le abitudini di milioni di consumatori. Il laboratorio di R&D di Limagrain ha messo a punto degli snack in pellets di mais o patata senza  grassi e a basso contenuto di sale. Questi sono prodotti per espansione nell’aria calda ed hanno una forma standard o 3D. Forniscono inoltre un complemento nutrizionale grazie al loro alto contenuto di fibre, fosforo, magnesio e proteine vegetali.

La fabbrica dedicata di Limagrain Cereales Ingredients fornisce all’industria alimentare prodotti semi lavorati per la produzione di snack sottoforma di una pasta di cereali (mais, grano o avena) o di patate. Per diventare degli snacks devono essere fritti nell’olio… o espansi all’aria calda, grazie al nuovo metodo di produzione messo a punto da LCI.

Se lo snack fritto contiene dal 20 al 30% di materie grasse, quello espanso all’aria ne è totalmente privo. La trasformazione all’aria calda permette di ottenere prodotti simili a quelli fritti dal punto di vista della struttura. La produzione all’aria calda richiede tuttavia di una tecnologia raffinata per ottenere prodotti gustosi che procurano lo stesso “piacere” al consumo che i tradizionali snack.

Prima di tutto, LCI, grazie alla sua vicinanza con i 600 produttori agricoli della cooperativa Limagrain, sua casa madre, sceglie le materie prime migliori e specificamente selezionate. I suoi ricercatori hanno poi sviluppato competenze specifiche nel combinare la selezione delle varietà delle materie prime, le tecniche di coltivazione e raccolta, e quelle di trasformazione. Infine lo  stabilimento di produzione di LCI, dotato di 3 linee di estrusione, è all’avanguardia sul piano tecnologico.

La congiunzione di questi tre aspetti permette di produrre un pellet di alta qualità, totalmente soddisfacente dal punto di vista del gusto come da quello delle qualità nutrizionali. Gli snack in pellet senza grassi commercializzati dal LCI sotto il marchio MCT, possono essere arricchiti in fibre, in proteine, prodotti a base di farine complete, alleggeriti di zuccheri o di sale. Il loro tenore in materie grasse è di solo il 1,3 % contro il 33,8% abituale degli snack tradizionali.


MANGIARE CON LA TESTA

Non è questione di gusto, semmai è questione di quantità. Di fronte a un ampia offerta alimentare, l'appetito non sembra saper resistere, e il nostro corpo rischia di sovraccaricarsi di iponutrizione, raggiungendo una soglia dietetica poi difficile da smaltire anche con i migliori propositi fitness.

Mangiare meno, e resistere alle tentazioni che ci provengono da più fronti: ristoranti, banchetti di lavoro, cene con gli amici. Riuscire sempre e comunque a controllare le proprie decisioni. Non sarà una questione di gusto, ma può diventare una questione (vitale) di testa.

Ed infatti si intitola così una curiosa pubblicazione, solo all'apparenza minimalista, di Brian Cornell, direttore del Cornell Food and Brand Lab: "Mindless Eating: Why We Eat More Than we Think" (letteralmente "Nutrirsi senza testa: perché mangiamo pi di quello che pensiamo").

Nel suo volume, che ha la sola pretesa di ammonire contro la decisioni affrettate in termini di alimentazione, Cornell spiega come l'attuale vita frenetica imponga spesso scelte nutrizionali che non solo prese dal cervello. O almeno sulle quali non è stata posta alcuna seria riflessione.

Curioso il fatto che Brian Cornell per giungere a queste conclusioni teoriche si sia servito di espedienti da agente 007: telecamere nascoste nel corso di cerimonie e banchetti, vetrispecchiati, insomma una Candid Camera sul cibo. I dati hanno parlato chiaro: l'offerta abbondante di cibo non è stata mai rifiutata, con un apporto di calorie superiore al normale fabbisogno umano.

La ricerca sembra anche polemizzare con una tendenza contemporanea sempre più diffusa: quella di consumare pasti fuori casa, vuoi per necessità lavorative, vuoi per pigrizia culinaria. Tra le mura domestiche, tutto prenderebbe un'altra piega. Sempre che non si dimentichi di azionare il cervello...

 
 
 

Post N° 706

Post n°706 pubblicato il 09 Marzo 2007 da venboo
Foto di venboo

Spagna, D&G ritirano la foto «machista»

La foto aveva suscitato le critiche dell'Istituto della donna. La replica: «È arte. Nel resto del mondo continueremo a usarla»
Dolce & Gabbana hanno deciso di ritirare la pubblicità che ha fatto infuriare gli spagnoli. Un'immagine definita espressione di violenza 'machista' dall'Istituto spagnolo della donna. Gli stilisti, che nel frattempo hanno inaugurato a Milano la mostra «Secret Ceremony», hanno deciso di cedere alle pressioni, pur insistendo che si tratta di "arte" e che l'immagine continuerà ad essere utilizzata nel resto del mondo.
La pubblicità incriminata era una foto in cui si vede una donna costretta in terra da un uomo seminudo che la tiene per i polsi mentre altri quattro osservano la scena. Le critiche erano giunte dall'Istituto della donna, un'organizzazione ufficiale, e dal governo regionale catalano. Il quotidiano El Periodico di Barcellona riporta oggi dichiarazioni dei due creatori italiani che hanno assicurato che «ritireranno la foto solo dal mercato spagnolo» dove «sono rimasti un po' arretrati». E si sono chiesti: «Cosa ha a che vedere una foto artistica con un fatto reale?».
Pubblicità con stupro, la Cgil: boicottiamo D&G

Un uomo a petto nudo (con occhiali scuri e jeans) è chinato su una ragazza e la tiene bloccata a terra, per i polsi, mentre lei tenta di divincolarsi. Altri quattro uomini, più o meno vestiti, assistono alla scena impassibili. Quest’immagine, una specie di foto-ricordo scattata pochi secondi prima di uno stupro di gruppo, è stata scelta dagli stilisti milanesi Dolce & Gabbana come icona per lanciare i loro prodotti alla moda: appunto jeans, occhiali, profumi, vestiti .

Così il 19 Febbraio scorso in Spagna l'Istituto de la Mujer, un ente che è parte del Ministero del Lavoro del governo spagnolo, insieme a varie associazioni femministe e gruppi dei consumatori, ha chiesto all'azienda di moda di ritirare questa pubblicità che incita alla violenza perché «se ne può dedurre che è ammissibile l'uso della forza come modo di imporsi alle donne» e «rafforza atteggiamenti che al giorno d'oggi sono un crimine, attentano contro i diritti delle donne e ne denigrano l'immagine». L'Istituto ha chiesto a tutti i mezzi di comunicazione, stampa, televisione, di non prestarsi alla diffusione di questa immagine.

L’idea che uno stupro collettivo possa convincere uomini donne a vestirsi Dolce & Gabbana, però, sembra piacere molto ai due stilisti milanesi che il il 23 Febbraio hanno semplicemente dichiarato che avrebbero ritirato la pubblicità dalla Spagna. Ma solo dalla Spagna da loro definito un paese «arretrato» e che quindi l'avrebbero mantenuta in tutti gli altri paesi del mondo dove smerciano i loro prodotti.

Italia compresa. Ed ovviamente non è passata inosservata. Secondo gli ultimi dati Istat la violenza sulle donne nel Belpaese è un fenomeno in crescita. Oltre 6 milioni di donne di età compresa tra i 16 e i 70 anni (in percentuale il 31,9%) hanno subito nel corso della loro vita violenza fisica (ovvero: minacce o atti violenti dalle forme più lievi a quelle più gravi) o sessuale (ossia: costrizione a fare o subire contro la propria volontà atti sessuali che vanno dalla stupro alle molestie fisiche ). Quelle che hanno subito violenza negli ultimi 12 mesi sono esattamente 1 milione 150 mila. Il 23,7% ha subito violenze sessuali, il 18,8% violenze fisiche. Circa un milione sono stati gli stupri o i tentati stupri. Ma ovviamente va considerato che il 95% della violenza subita dalle donne non viene denunciato e che un terzo delle donne non ne ha parlato con nessuno.

Per questo, proprio mentre l’istantanea pre-stupro di Dolce & gabbana arriva sui nostri giornali, il Ministero per le pari opportunità sta diffondendo su tv e non solo la campagna contro la violenza sulle donne. Inevitabili quindi le immediate proteste contro i due stilisti milanesi, proteste che hanno visto scendere in campo non solo associazioni e politici ma anche i sindacati. «La moda è innanzitutto cultura, etica, e veicolo di trasmissione di valori, sogni emozioni. È vergognoso che Dolce & Gabbana veicolino un messaggio di violenza e sopraffazione nei confronti delle donne - sottolinea Valeria Fedeli , segretario generale della Filtea-Cgil (sindacato dei lavoratori tessili che ha un’altissima percentuale di donne) - Quel manifesto dovrebbe scomparire e gli stilisti devono chiedere scusa a tutte le donne. Se ciò non avverrà, l'8 marzo le donne proclameranno uno sciopero degli acquisti dei capi di Dolce & Gabbana».

Anche dalla Provincia di Milano arrivano critiche. Secondo Arianna Censi (Ds), consigliera alle Politiche di genere della Provincia, «è inammissibile che venga proposta a fini commerciali un'immagine che incita alla violenza contro le donne, riproponendo un'idea di sottomissione e prevaricazione che ancora una volta rischia di generare una cultura maschilista sbagliata e fondata sulla violenza». «È un messaggio maschilista e violento» aggiunte l’esponente della Quercia.

Ma anche Amnesty international, da anni impegnata nelle campagne di lotta alle violenze contro le donne in tutto il mondo, chiede che la pubblicità venga ritirata perché «rischia di rappresentare un'apologia dell'uso della violenza nei confronti delle donne ed è un contributo veramente inaccettabile dei due stilisti italiani alla vigilia della Giornata internazionale della donna». «Dal 2004 - spiega il portavoce di Amnesty Italia, Riccardo Noury - Amnesty International cerca di denunciare e fermare un fenomeno che colpisce, in molti paesi, due donne su tre e da cui l'Italia non è affatto immune, come denunciato dall'ultimo rapporto Istat. Il diritto delle donne a vivere libere dall'incubo della violenza ha bisogno di tutto, meno che di immagini come quelle di Dolce e Gabbana».

E poi  13 senatori, sia del centrodestra che del centrosinistra, chiedono che la pubblicità venga ritirata e che l'azienda sia richiamata al rispetto delle regole. Prima firmataria dell’appello Vittoria Franco, presidente della commissione Cultura e responsabile nazionale delle Donne Ds, che ha inviato la richiesta al Giurì per l'autodisciplina pubblicitaria, Umberto Loi.

Ma non solo politici e grandi associazioni internazionali si sono mobilitati contro questa pubblicità. Sono molti anche i semplici cittadini e cittadine che si sono attivati per chiederne il ritiro. L'Associazione di donne Orlando ha, ad esempio, avviato una vera e propria mobilitazione on line con raccolta di firme sul sito www.women.it che ha già raccolto l'adesione di centinaia di navigatori.

Come diceva Coco Chanel «La moda riflette sempre i tempi in cui vive. Anche se, quando i tempi sono banali, preferiamo dimenticarlo»

 
 
 

Post N° 705

Post n°705 pubblicato il 08 Marzo 2007 da venboo
 
Tag: Musica

Malinconiche Sere

Ho un ricordo che mi rode dentro
è il ricordo di quell'anno insieme a te
quanto fiato che ho sprecato e quante lettere d'amore
per cercare di ricominciare...
apro gli occhi per non ripensarti
cambio strada per non rivederti
qualche più amico mi racconta ancor di te,
delle tue stupide manie, di come vivi senza me (di me)
ma io sto male, male... male, male...
malinconiche sere senza te, sere aride
aspettando che tu ritorni con me...
malinconiche ore nere che penso e mi spengo dentro...
Hai disegnato un fiore sul mio letto
Hai scritto t'amo e t'odio sul mio petto
E mi hai lasciato solo per dispetto
Lasciandomi in un sogno maledetto
Malinconiche sere senza te, cosa pagherei
Per riavere il tempo indietro...
Forse è vero è stata anche colpa mia (anche colpa tua),
Egoista nel mio mondo ero io.
Che volevo solamente far l'amore, senza viverti, in quei giorni di
silenzi dentro te (in te)
Ma io sto male, male... male, male... m
malinconiche sere senza te, sere aride
Aspettando che tu ritorni con me...
Malinconiche ore nere che
Ti penso e mi spengo dentro...
Sere aride... sere senza te...
Malinconiche sere senza te, sere aride
Aspettando che tu ritorni con me...
Malinconiche ore nere che Ti penso e mi spengo dentro...
Hai disegnato un fiore sul mio letto Hai scritto t'amo e t'odiosul mio
petto
E m'hai lasciato solo...
Malinconiche...
Malinconiche ore nere che
Ti penso e mi spengo dentro...

 
 
 

Post N° 704

Post n°704 pubblicato il 08 Marzo 2007 da venboo
 
Foto di venboo

Vi Siete mai chiesti cosa voglia dire la Mimosa, nel siglificato dei fiori, eccovi la risposta Mimosa: il pudore

Il nome mimosa deriva dal latino mimus perchè alcune specie come la Mimosa pudica al toccarle si contraggono.

Pianta appartenente alla
famiglia delle mimosaceae originaria dell'America del Sud dove veniva regalata in occasione dei fidanzamenti. La specie a fiori bianchi è simbolo di "amore platonico", "speranza d'amore", quella, più famosa, a fiori gialli è la mimosa che significa "pudore".

L'usanza di regalare mimose per la festa della donna è diffusa solo in Italia e risale al 1946, anno in cui venne scelta a simbolo semplicemente perché fioriva in occasione di questa festa e poteva essere raccolta in ramoscelli da poter appuntare addosso

 
 
 

Post N° 703

Post n°703 pubblicato il 08 Marzo 2007 da venboo
 
Foto di venboo

AUGURI A TUTTE LE DONNE, IN QUATA GIORNATA VI VOGLIO DEDICARE UN POST TUTTO VOSTRO VISTO CHE MI SONO DOCUMENTATO ED ECCO A VOI COSA NE é VENUTO FUORI CIAOOOO E UN SIPER MEGA BACIONE A TUTTE!!

8 MARZO, FESTA DELLA DONNA ?

Le origini della festa dell'8 Marzo risalgono al lontano 1908, quando, pochi giorni prima di questa data, a New York, le operaie dell'industria tessile Cotton scioperarono per protestare contro le terribili condizioni in cui erano costrette a lavorare. Lo sciopero si protrasse per alcuni giorni, finché l'8 marzo il proprietario Mr. Johnson, bloccò tutte le porte della fabbrica per impedire alle operaie di uscire. Allo stabilimento venne appiccato il fuoco e le 129 operaie prigioniere all'interno morirono arse dalle fiamme. Successivamente questa data venne proposta come giornata di lotta internazionale, a favore delle donne, da Rosa Luxemburg, proprio in ricordo della tragedia.

Questo triste accadimento, ha dato il via negli anni immediatamente successivi ad una serie di celebrazioni che i primi tempi erano circoscritte agli Stati Uniti e avevano come unico scopo il ricordo della orribile fine fatta dalle operaie morte nel rogo della fabbrica.

Successivamente, con il diffondersi e il moltiplicarsi delle iniziative, che vedevano come protagonistele rivendicazioni femminili in merito al lavoro e alla condizione sociale, la data dell'8 marzo assunse un'importanza mondiale, diventando, grazie alle associazioni femministe, il simbolo delle vessazioni che la donna ha dovuto subire nel corso dei secoli, ma anche il punto di partenza per il proprio riscatto.

Ai giorni nostri la festa della donna è molto attesa , le associazioni di donne organizzano manifestazioni e convegni sull'argomento, cercando di sensibilizzare l'opinione pubblica sui problemi che pesano ancora oggi sulla condizione della donna, ma è attesa anche dai fiorai che in quel giorno vendono una grande quantità di mazzettini di mimose, divenute il simbolo di questa giornata, a prezzi esorbitanti, e dai ristoratori che vedranno i loro locali affollati, magari non sanno cosa è accaduto l'8 marzo del 1908, ma sanno benissimo che il loro volume di affari trarrà innegabile vantaggio dai festeggiamenti della ricorrenza. Nel corso degli anni, quindi, sebbene non si manchi di festeggiare queste data, è andato in massima parte perduto il vero significato della festa della donna, perché la grande maggioranza delle donne approfitta di questa giornata per uscire da sola con le amiche per concedersi una serata diversa, magari all'insegna della "trasgressione", che può assumere la forma di uno spettacolo di spogliarello maschile, come possiamo leggere sui giornali, che danno grande rilevanza alla cosa, riproponendo per una volta i ruoli invertiti. Per celebrare la festa della donna, bisogna comportarsi come gli uomini?

Movimenti di emancipazione della donna:

L'ordinamento in questione vieta il lavoro delle donne nei due mesi precedenti e nei tre successivi la data del parto, e consente l'assenza dal lavoro, con conservazione del posto, per i sei mesi che seguono l'astensione obbligatoria (legge 30 dicembre 1971 n° 1204). L'indennità di maternità è stata in seguito prevista dalla legge anche a favore delle lavoratrici autonome e delle libere professioniste (rispettivamente legge 29 dicembre 1987 n° 546 e legge 11 dicembre 1990 n° 379).

Tappe principali dell'emancipazione femminile nel mondo:

    1628Papa Urbano VIII autorizza le suore dell'ordine delle Orsoline e delle Agostiniane a fondare scuole femminili per ovviare "all'ignoranza delle ragazze e alla corruzione dei costumi". Negli stessi anni, la figlia adottiva di Montaigne, Marie Le Jars de Gournay (1566 - 1645), scrive un Trattato sull'uguaglianza degli uomini e delle donne e uno scritto Lamenti delle dame, che inquadra la sottomessa condizione femminile, anche nei ceti più nobili.1647In Inghilterra Mary Astell propone la fondazione di una università femminile (poiché alle donne non è permesso frequentare le altre, esclusivo privilegio degli uomini), la proposta però fu bocciata.1785Sarah Trimmer riesce a fondare delle scuole specializzate di istruzione tecnica, che trovano la loro collocazione alla luce dello sviluppo industriale della Nazione Inglese.1791In Francia, Olympiè de Gouges prepara la "Dichiarazione dei diritti delle donne".1832Ancora in Francia Marie Reine Guindorf e Désirée Véret fondano il giornale "La donna libera", redatto esclusivamente da donne.1835Nasce in Inghilterra il movimento detto delle "suffragette", perché chiedono che il suffragio, cioè il diritto di voto, sia veramente universale, esteso quindi anche alle donne.1865-70Due donne inglesi, dopo aver ottenuto di essere ammesse a frequentare l'Università, conseguono la laurea in medicina.1866Per la prima volta in Europa, precisamente in Svezia, la donna viene ammessa al voto.1871Nasce in Francia "l'Unione Donne" per iniziativa di Elisabeth Dimitriev, amica di Marx. E' una specie di camera del lavoro che si propone di raggruppare le donne secondo le categorie lavorative.1900Viene approvata in Francia una legge che permette alle donne di esercitare la professione di avvocato.1920Per la prima volta nella storia, una donna, Jean Tardy entra a far parte di un ministero, il Ministero del Lavoro.1947Viene eletta la prima donna Ministro della Francia: Madame Poins - Chapuis, che assumerà il dicastero della Sanità Pubblica. Nel 1945 le francesi avevano ottenuto finalmente di andare a votare.1963Valentina Tereskova, russa, è la prima donna astronauta lanciata nello spazio.1966Indira Gandhi diventa Primo ministro dell'India; il fatto desta grande stupore, mai fino ad allora, una donna aveva ricoperto questo ruolo.1969Golda Meir, ucraina emigrata negli Stati Uniti dalla Russia nel 1906, e stabilitasi in Palestina nel 1920, diventa Primo Ministro dello Stato di Israele.

Tappe principali dell'emancipazione femminile in Italia:

In Italia la situazione è diversa. Grazie infatti alla intensa vita culturale che ha da sempre caratterizzato il nostro Paese, si sono verificati in modo sporadico atti di avanguardia che non hanno mutato, tuttavia, nel complesso la visione piuttosto arretrata dei ruoli della donna.

    1678Lucrezia Cornaro, giovane di vastissima cultura (parla correntemente 6 lingue ed è studiosa di teologia e filosofia), diventa, per incarico della Repubblica di Venezia, la prima professoressa universitaria.1758La bolognese Anna Morandi, occupa la cattedra di anatomia all'Università di Firenze.
    Nei moti carbonari del 1821 si distingueranno le donne chiamate in codice "giardiniere", ma si tratta soltanto di casi isolati, in generale, nelle donne si continua a vedere solo qualcuno da destinare alla cura della casa e dei figli, da tenere lontano dalle attività politiche e sociali.
    1889Viene fondato a Varese il primo sindacato femminile che difende i diritti delle tessitrici.1907Entra in vigore la prima legge sulla tutela del lavoro femminile e minorile. La prima donna italiana, la torinese Ernestina Prola, ottiene la patente per la guida automobilistica.
    Maria Montessori fonda, nel quartiere popolare di S. Lorenzo, a Roma, la prima "casa del bambino".
    1908Anno di fondazione dell'Unione Donne di Azione Cattolica (UDACI), che cerca di opporsi alla laicizzazione della scuola e di promuovere la cultura femminile.1912Sulla scia della Lega Socialista, nata agli inizi del secolo, si costituisce l'Unione Nazionale delle donne socialiste. Da qualche tempo esule in Italia, Anna Michailovna Kuliscioff, a fianco di Filippo Turati, lavora per inserire la donna nella vita politica e affinchè lo Stato riconosca i suoi diritti. Nel "Primo Congresso delle Donne Italiane", al quale parteciparono tanto le donne cattoliche quanto le socialiste, le ideologie e le mete, però, differiscono troppo fra loro e ciascun gruppo intraprende strade differenti, perseguendo obbiettivi diversi.1918Nasce la Gioventù Cattolica, destinata a formare le giovani dall'infanzia fino ai 30 anni alla vita religiosa e sociale.1931Il Fascismo abolisce tutte le associazioni cattoliche e solo dopo la ferma presa di posizione di Pio XI, permetterà loro di vivere a condizione che esse abbiano solo uno scopo religioso.
    Tuttavia la seconda guerra mondiale, assai più della prima, porterà la donna, ad occupare anche posti di grande responsabilità civile considerati fino a quel momento soltanto "maschili" ottenendo non di rado risultati anche migliori. L'apporto dato dalla donna alla Resistenza è stato spesso insostituibile.
    1945Nascono il Centro Femminile Italiano (CIF) che si propone di ottenere la ricostruzione della Patria, devastata dalla guerra e impoverita già precedentemente dalla politica ambiziosa di Mussolini, attraverso la giusta valorizzazione delle risorse femminili, e l'Unione Donne Italiane (UDI), propaggine del Partito Comunista, che si propone di coinvolgere attivamente le donne nella vita del Paese.
    Anche in Italia (1946) dopo Svezia (1866), Finlandia (1906), Norvegia (1909), Danimarca (1915), U.R.S.S. (1917), Inghilterra (1918), Stati Uniti (1920) e Francia (1945) fu riconosciuto alle donne il diritto di voto.
    1950Viene emanata la prima legge che garantisce la conservazione del posto di lavoro per la lavoratrice madre.1951Angela Cingolani, democristiana, è la prima donna sottosegretario d'Italia.1958E' approvata dal Parlamento, una legge, proposta dalla senatrice Lina Merlin (socialista), in cui si sancisce la chiusura dei bordelli, la legge che aveva lo scopo di eliminare dal Paese la piaga della prostituzione, mostra subito i suoi limiti, infatti la prostituzione dalle famose "case chiuse", si riversa nelle strade, non diminuendo affatto il giro di affari.1959Nasce il Corpo di Polizia femminile.1961Le donne possono intraprendere senza più ostacoli la carriera della magistratura e della diplomazia.1963Alle casalinghe viene riconosciuto il diritto alla pensione di invalidità e vecchiaia.1975Entra in vigore il nuovo Diritto di famiglia.1976Per la prima volta in Italia una donna, la democristiana Tina Anselmi, assume la carica di Ministro di un settore piuttosto difficile: quello del Lavoro.1979Leonilde Jotti (comunista) è eletta presidente della Camera dei Deputati italiana. La francese Simone Weil , è eletta presidente del Parlamento Europeo.

Le tappe dell'emancipazione femminile in Italia, da questo momento in poi, si susseguono una dietro l'altra con un ritmo incalzante.
Il ruolo della donna, nonostante ci sia ancora tanta strada da percorrere, è giunto ad avere un pieno riconoscimento in tutte le società occidentali.
Non dobbiamo dimenticare, però, che molto è stato fatto e che parecchi obiettivi sono stati raggiunti, grazie soprattutto al lavoro e all'impegno di molte donne, che hanno contribuito lavorando senza raggiungere la fama, nell'ombra, con il loro quotidiano impegno, a volte con sacrificio, affinché ci fosse uguaglianza effettiva e non soltanto a parole fra i sessi.

 
 
 

Post N° 702

Post n°702 pubblicato il 07 Marzo 2007 da venboo
 

Il Make-up
Il trucco è un'arte antichissima e raffinata, ricca di segreti e tante piccole "magie". Un'arte che sa trasformare l'immagine di una donna e renderla perfetta e affascinante in ogni momento, al lavoro, a casa o per una serata mondana.

Strumenti, trucchi ed accessori
Non vogliamo farti diventare una truccatrice professionista, ma insegnarti
i piccoli "trucchi" del mestiere.
Pennelli, sfumini, spugnette, ma anche fard, ombretti, polveri... un buon trucco parte da qui, dalla scelta degli strumenti e dei cosmetici giusti e dalla capacità di saperli usare nel migliore dei modi.
E ricorda non usare mai la luce al neon quando ti trucchi perché falsa completamente i colori.

Strumenti trucco viso
- pennelli
- piumini
- spugne
- dischetti

Strumenti trucco occhi
- piegaciglia
- pinzette
- pettinini
- spazzolini,
- sfumino
- cotton fioc

Cosmetici biologici

Cosmetici e nichel

Fissatori

Tonici

• Trucchi base
-
creme
- fondotinta e gel
- terre e creme colorate
- cipria, fard e polveri
- correttori e copriocchiaie

Trucchi occhi
- eye-liner
- kajal e khol
- matita
- mascara
- ombretto
- eye-liner

Trucchi labbra
- lucidalabbra
- rossetto
- test:
scopri che tipo sei
dal tuo rossetto

• Accessori
- ciglia finte
- unghie finte

Ricostruzione unghie:
- resina
- fiberglas
- gel
- top

Scegli la tua lente

Ad ogni sport la tua lente

Lenti a contatto cosmetiche:
-
colorate
- cosmetiche
- crazy lents

 
 
 

Post N° 701

Post n°701 pubblicato il 06 Marzo 2007 da venboo
 

A letto...
non scherziamo con il fumo!

Sebbene da sempre ci venga propinata un'immagine dell'uomo, che a letto, dopo una notte di passione, si accende una sigaretta per mostrarsi più virile, bisogna iniziare a prendere coscienza del fatto che il consumo di tabacco è una delle principali cause della disfunzione erettile. Il problema, al contrario di quanto si possa pensare, sembra affliggere soggetti sempre più giovani a partire già dai 40 anni.

I problemi di erezione, solitamente associati a malattie cardiovascolari, al diabete o a condizionamenti psicologici, da oggi trovano nel fumo un altro responsabile.
Da tempo molte indagini epidemiologiche avevano messo in luce il legame tra i due elementi, evidenziando come un fumatore ha circa il 50% di probabilità in più di andare incontro a questo disturbo. E, come se non bastasse, una recente ricerca statunitense è riuscita a dimostrare che i fumatori quarantenni, hanno un rischio di impotenza di circa 1 volta e mezza superiore rispetto a coetanei che non hanno il vizio del fumo.

Questo effetto è da attribuire all'azione per niente salutare, che il fumo ha nei confronti della circolazione sanguigna.
Dal momento, infatti, che l'erezione si basa sull'afflusso di sangue ai corpi cavernosi, se questo afflusso viene ostacolato (e il fumo non fa altro che ostruire l'afflusso del sangue), ecco che l'erezione risulta insufficiente e nei casi estremi l'erezione non si verifica affatto.

Sembrerà sconcertante, ma si è visto, grazie all'eco-doppler, un test che permette di visualizzare il flusso del sangue nei vasi, che basta il fumo di appena due sigarette per causare una sensibile riduzione dell'afflusso di sangue al pene.
Sembra tra l'altro, che il fumo sia responsabile di un altro fattore che riguarda la salute sessuale dell'uomo, ossia la fertilità, in quanto nei fumatori il numero degli spermatozoi risulta inferiore e la loro mobilità minore rispetto a un non fumatore.

La soluzione? È sempre la stessa: smettere di fumare, per ritrovare piccoli piaceri, giovare alla salute della partner (oltre che alla propria!) e per avere un rapporto sessuale e di coppia, davvero soddisfacente.

 
 
 

Post N° 700

Post n°700 pubblicato il 06 Marzo 2007 da venboo
 
Tag: Musica

Ancora Un Po'

Vedi, vedi, vedi...
Com'è serio quel ragazzo infondo alla classe all'ultimo banco
quante domande durante l'ultima ora dell'ultimo anno
lui sta pensando che fuori c'è un mondo che aspetta soltanto di essere cambiato
è preoccupato pensa agli amici che ha accanto "che fine faranno?"
Un po' gira la testa se pensa che questa è la fine di giri di giostra
tanti sogni però alla domanda "che farò da grande?" non ha una risposta
non vede l'ora di uscire dalla massa
che dura più di uno scritto più della maturità
in città c'è già chi sa dimostrarmi come si può fallire
tra un rimorso, un rimpianto, rischiando ogni santo giorno d'impazzire
io non voglio fuggire piuttosto soffrire
sempre un po' fissando se stesso allo specchio quando l'ha vista ridere in cortile
ed è stato un lampo soltanto uno sguardo un istante perfetto hai capito?
Anche quando sfugge il senso esiste un motivo per essere vivo!

No non mi rendo conto
ma so che non prendo sonno
se penso che ti perderò...
voglio gridarlo al mondo
l'amore non dura un giorno o no?
Da adesso dubbi non ne ho...

E mentre si allontana il tram
la scuola sembra piccola
per quanti pochi giorni soli io e te
ed ora dove mai sarà?
In viaggio all'università
dov'è che si può litigare e poi giocare alla libertà
Gli esami iniziano da qua
ma fuori c'è chi insegna già come si prende e non si da...no...
L'unica certezza che ora ho...dimmi...
noi proviamo insieme ci sarò

No non mi rendo conto
ma so che non prendo sonno
se penso che ti perderò...
voglio gridarlo al mondo
l'amore non dura un giorno...o no?
Da adesso dubbi non ne ho

Con un po’ di paura mentre si fa sera lui fissa la luna pensando che lascia
scritti sui banchi distanti negli anni vissuti tra sole e burrasca…
si sente fragile, instabile, piangere è facile ma
tocca rialzarsi e rimboccarsi le maniche qua…
nessuno da niente per niente, lo pensa da sempre mentre riempie
pagine, pagine rivivendo ogni immagine tra
gli amici e i professori,
le zuffe ed i primi amori,
mille e più errori e le migliori occasioni con milioni di pari
un esame da dare e una donna da amare ed un mare di strada da fare,
il giorno scompare stringe i pugni e vorrebbe urlare

No, non mi rendo conto
ma so che non prendo sonno
se penso che ti perderò…
voglio gridarlo al mondo
l’amore non dura un giorno…o no?
Ne resta sempre ancora un po’

Ripensando ai bei momenti passati durante gli anni si scuola :-))

 
 
 

Post N° 699

Post n°699 pubblicato il 06 Marzo 2007 da venboo
 
Foto di venboo

Le Cinque Terre in tavola
immagine
Il Parco Nazionale delle Cinque Terre, inserito nell'elenco del patrimonio mondiale, ambientale e culturale dell'Unesco, si offre oggi ai suoi visitatori in una nuova veste, ovvero come scrigno naturale di prodotti enograstronomici da gustare ed apprezzare all'interno di un'oasi tutta naturale. I pregiati vini liguri, il pescato fresco, la cucina e l'artigianato tradizionale sono solo alcuni dei prodotti tipici del territorio le cui risorse vanno dunque ben al di là di coste a strapiombo sul mare con baie e spiaggette, di chilometri di muretti a secco che segnano i terrazzi per la coltivazione della vite, dei caratteristici rustici, borghi medievali, dei santuari e dei sentieri panoramici sul mare e sui pendii.

Le coltivazioni biologiche, in terreni incolti recuperati, costituiscono un aspetto importante dell’agricoltura certificata sulla quale si basano le principali produzioni realizzate nell’ambito dell’area del Parco, garantendo al tempo stesso la genuinità e la salubrità dei prodotti alimentari e la riduzione dell’inquinamento ambientale. Nasce così il pesto biologico, la salsa verde con rucola e pinoli, la salsa di peperoni e le acciughe, piatto tredizionale delle Cinque Terre pescate e conservate soprattutto a Monterosso e le erbe aromatiche lavorate nell’arco di poche ore dalla raccolta. Il Parco ha avviato anche la coltivazione della lavanda e la produzione e la commercializzazione di alcuni profumi e di una linea di saponi. Ma il prodotto forse più famoso di questo lembo di Liguria resta comunque il vino: i vitigni tradizionali sono bosco, albarola e vermentino. Una cantina sociale e una decina di azienda imbottigliano il Cinque Terre Doc, un bianco secco di ottima qualità, e il Cinque Terre Sciacchetrà Doc, un passito di fama internazionale. Il Parco, inoltre, produce e commercializza il limoncino biologico, un liquore di erbe selvatiche e un liquore di fiori.


www.parconazionale5terre.it

 
 
 

Post N° 698

Post n°698 pubblicato il 05 Marzo 2007 da venboo
 
Tag: Musica

Cammino lungo la tua via
e il tempo sai non passa mai
lontano da te la vita non è facile
nel mio silenzio resterò
e finché respiro non avrò
ti aspetterà io sarò qui se tornerai
e poi sarai
davanti a tutto tu
combatterò per dirti che io credo in noi
perché per me lo sai sei musica nell'anima
e insieme a te non cadrò non cadrò
è per te che non mi stanco un attimo di vivere
comunque andrà dentro di me tu vivrai
e suonerai.
Vorrei guardare gli occhi tuoi
e in ogni istante viverti
sentire che tu resterai sempre con me
da qui cosi
il mio sentiero sarai tu
mi porterai dentro di te se vorrai
perché per me lo sai sei musica nell'anima
io senza te non vivrò non vivrò
è per te che il sole non finisce mai di splendere
non smetterò di amarti mai dentro me
tu suonerai
cosi sarai
davanti a tutto tu
combatterò per dirti che io credo in noi
perché per me lo sai sei musica nell'anima
e insieme a te non cadrò non cadrò
è per te che il sole non finisce mai di splendere
comunque andrà dentro di me tu vivrai e suonerai.

Paolo MeneguzziTitolo: Musica

 
 
 

Post N° 697

Post n°697 pubblicato il 05 Marzo 2007 da venboo
 
Tag: Moda, Musica
Foto di venboo

Sanremo 2007 Michelle Hunziker Trionfa e Fa trionfare il Made in Italy 

Nella 57° edizione del festival di Sanremo il made in Italy a trionfato sul palco dell’Ariston. Michelle Hunziker, co-presentatrice accanto al signore della manifestazione Pippo Baudo, nel corso delle cinque serate ha sfoggiatò abiti di cinque grandi stilisti italiani.

L’onore di inaugurare la kermesse un capo firmato Valentino per poi cedere il testimone ad abiti Versace. La stilista Alberta Ferretti, ispirandosi ad una moderna Grace Kelly, ha vestito la showgirl con romantici abiti in occasione della terza serata. Poi la volta di Gucci, e di Giorgio Armani di cui la Hunziker ha indossato capi della collezione Privè per il gran finale.

 
 
 

Post N° 696

Post n°696 pubblicato il 04 Marzo 2007 da venboo
Foto di venboo

Ciao a tutti mi rifaccio al Post o megllio messaggio N°690 del 28.2.2007! Ci avevo visto mi è piacciuta subito come canzone e sono contento che abbia vinto il Festival, Testo pieno di vita nascosta e di qui non se ne sa molto e significati da scolpirci nel cuore! Meditate gente meditate e buona Domenica

 
 
 

Post N° 695

Post n°695 pubblicato il 03 Marzo 2007 da venboo
 
Tag: Musica
Foto di venboo

La Paranza

Mi sono innamorato di una stronza
Ci vuole una pazienza
Io però ne son rimasto senza
Era molto meglio pure una credenza
Un fritto dii paranza., paranza...paranza
La paranza e una danza
Che ebbe origine sull'itala di Ponza
Dove senza concorrenza
Seppe imporsi a tutta la cittadinanza
É una danza
Ma si pensa
Rappresenti l'abbandono di una stronza
Dal calvario alla partenza
Fino al grido conclusivo di esultanza
Uomini uomini c'è ancora una speranza
Prima che un gesto vi rovini l'esistenza
Prima che un giudice vi chiami per l'udienza
Vi suggerisco un cambio di residenza
E poi ci vuole solo un poco di pazienza
Qualche mese e già nessuno nota più l'assenza
La panacea di tutti i mali è la distanza
E poi ci si consola
Con la paranza
La paranza e una danza
Che si balla nella latitanza
Con prudenza
E eleganza
E con un lento movimento de panza
La paranza e una danza
Che si balla nella latitanza
Con prudenza
E eleganza
E con un lento movimento de panza
Cosi da Genova puoi scendere a Cosenza
Come da Brindisi salire su in Brianza
Uno di Cogne andrà a Taormina in prima istanza
Uno di Trapani? Forse Provenza
No no no non è possibile
Non è raccomandabile
Fare ritorno al luogo originario di partenza
Ci sono regole precise in latitanza
E per resistere c'è la paranza
La paranza
È una danza che si balla nella latitanza
Con prudenza,
E eleganza
E con un lento movimento de panza
Dimmi che mi ami che mi ami
E quando ti allontani
Per prima cosa mi richiami
In ogni caso è molto meglio se rimani
Se rimandi a domani
Dimmi che ci tieni che ci tieni
E pure se non vieni
In ogni caso mi appartieni
E che ti manco più dell'aria che respiri
Più di prima
Più di ieri
Dov'è dov'è
Tutti si chiedono
Dov'è dov'è
Ma non mi trovano
Lo sai che c'è'
Che sto benissimo
Fintanto che
Sto a piede libero
E poi perchè
Ritornare da lei
Quando per lei è sempre stato meglio senza di me
Non riusciranno a prendermi
Io resto qui
La paranza es un baile
Que se baila con la latitanza
Con prudencia y elegancia
Y con un lento movimiento de panza
La paranza es un baile
Que se baila con la latitanza
Con prudencia y elegancia
Y con un lento movimiento de panza
E se io latito latito
Mica faccio un illecito
Se non sai dove abito
Se non entro nel merito
Se non vado a discapito
Dei miei stessi consimili
Siamo uomini liberi
Siamo uomini liberi
Stiamo comodi comodi
Sulle stuoie di vimini
Sulle spiagge di Rimini
Sull'atollo di Bimini
Latitiamo da anni
Con i soliti inganni
Ma non latiti tanto quando capiti a pranzo
E se io latito latito....

E bravo Daniele proprio scritto un testo ballabile mi sa che è proprio un bel pezzo, oltre a rivedermi in alcuni punti del testo :-)) Ciaooooooooo

 
 
 

Post N° 694

Post n°694 pubblicato il 02 Marzo 2007 da venboo
 
Tag: Musica

Sally

Sally cammina per la strada senza nemmeno....
....guardare per terra
Sally è una donna che non ha più voglia
....di fare la guerra
Sally ha patito troppo
Sally ha già visto che cosa....
"ti può crollare addosso"!
Sally è già stata "punita"...
per ogni sua distrazione o debolezza...
per ogni "candida carezza"...
"data" per non sentire....l'amarezza!
senti che fuori piove
senti che bel rumore...
Sally cammina per la strada sicura
senza pensare a niente!
....ormai guarda la gente
con aria indifferente...
....sono lontani quei "momenti"...
quando "uno sguardo" provocava "turbamenti"..
quando la vita era più facile...
e si potevano mangiare anche le fragole....
perché la vita è un brivido che vola via
è tutt'un equilibrio sopra la follia....
..........sopra follia!
senti che fuori piove
senti che bel rumore...

Ma forse Sally è proprio questo il senso...il senso...
del tuo "vagare"...
forse davvero ci si deve sentire....
alla fine....un Po' male!....
Forse alla fine di questa "triste storia"
qualcuno troverà il coraggio
per affrontare "i sensi di colpa"...
e CANCELLARLI da questo "viaggio"....
per vivere davvero ogni momento.....
con ogni suo "turbamento"!....
e come se fosse l'ultimo!

Sally cammina per la strada..."leggera"...
ormai è sera...
"si accendono le luci dei lampioni"...
"tutta la gente corre a casa davanti alle televisioni"..
ed un pensiero le passa per la testa
"forse la vita non è stata tutta persa"...
forse qualcosa "s'è salvato"!!...
forse davvero!...non è stato "poi tutto sbagliato"!
"forse era giusto così!?!"....
........eheheheh!.........
forse ma forse ma si....
cosa vuoi che ti dica io
senti che bel rumore

 

Mettiamola al maschile questa canzone é stop sapzio piblicità :-)))!!!


 
 
 

Post N° 693

Post n°693 pubblicato il 02 Marzo 2007 da venboo
 

Vivere in armonia

Ore 7,30: un risveglio in bellezza!

Ti è mai capitato di alzarti la mattina, prepararti per affrontare la lunga giornata carica d'impegni stressanti e trascurare alcune importanti regole per paura di non fare in tempo?
Questi piccoli suggerimenti ti aiuteranno a vivere il tuo risveglio con più serenità, facendoti sentire più bello e "affascinante".

1) Alzati con calma e non all'ultimo minuto, potrai dedicare così tutto il tempo che occorre per doccia, barba e una sana colazione senza subire lo stress del ritardo.

2) Se non l'hai mai fatto, compera uno specchio e appendilo in un punto strategico della camera, dove è matematicamente impossibile sfuggirgli... vedrai che in breve tempo diventerà un buon amico e un valido consulente.

3) Quando fai la doccia, che non deve essere troppo calda, utilizza uno shampoo non aggressivo e adeguato al tuo tipo di capello e ricorda di frizionare delicatamente anche la cute: stimolandola, i tuoi capelli ne troveranno grande giovamento!

4) Per asciugare i capelli, se sei abituato ad utilizzare il phon, evita temperature troppo elevate e cerca di non tenerlo troppo vicino alla cute... in parole povere, usalo il meno possibile e utilizza di più l'asciugamano.

5) Cura la pelle del viso, specialmente dopo la rasatura, utilizzando prodotti specifici ed idratanti che ridonano alla pelle il suo PH naturale. Se fai sport, dopo la sudorazione ricorda di utilizzare un tonico per evitare che dopo la doccia la pelle del viso si disidrati. (Per pelli delicate si consiglia un tonico a base di erbe ed estratti naturali, senza additivi chimici né alcool).

6) Profumi ed essenze sono felicemente indicati,specialmente prima di recarsi ad appuntamenti importanti...l'uso è consigliato dopo la doccia poichè il calore della pelle tonificata dalla doccia permette alle essenze di propagarsi più uniformemente sulla pelle senza stressarla.

7) Fai una bella colazione che ti permetta di caricarti delle giuste energie necessarie per affrontare la giornata senza però arrivare troppo appesantito al pranzo. Ricorda, l'alimentazione del mattino è la più importante!

8) Lavati i denti sempre dopo la colazione e non dimenticarti di spazzolare bene anche la lingua: recenti ricerche hanno messo in luce come una delle principali responsabili dell'alitosi è la scarsa igiene e cura della lingua.

... tutto chiaro? Ecco, ora sei veramente pronto per uscire, più fresco e attivo che mai.

 
 
 

Post N° 692

Post n°692 pubblicato il 01 Marzo 2007 da venboo

L’amico è la più preziosa di tutte le ricchezze, il più pregevole di tutti gli acquisti e forma come la estensione ,il complemento, la perfezione del nostro essere.
L’amico prezioso è chi contrario a piaceri del corpo, sia temperante, desideroso della giustizia, praticante le leggi divine ed umane, affabile, benefico e per acquistare un buon amico, è necessario che noi medesimi siamo buoni, perché la vera amicizia non corre fra i tristi, ma si trova solo con i buoni. In Italia, la parola amicizia ha assunto addirittura un significato negativo, di privilegio, di raccomandazione. L’amicizia è il mezzo per passare davanti agli altri, per eludere la norma. L’amicizia continua ad essere una componente essenziale della nostra vita, la parola amicizia non ha un solo significato, ma diversi. Amico è colui a cui piace e che desidera fare del bene ad un altro e che ritiene che i suoi sentimenti siano ricambiati. Talvolta nell’amicizia si esprime un atteggiamento paterno o filiale. Confrontando l’amicizia con l’amore viene spesso confusa, sono due fenomeni opposti. Gli amici si cercano per stare bene insieme, l’amicizia richiede sempre una qualche reciprocità. Nell’amicizia non c’è spazio per l’odio, se io odio un mio amico non sono più suo amico, l’amicizia è finita. Poi l’amico non è trasfigurato, i due amici devono avere delle immagini reciproche simili. Non identiche, naturalmente, perché allora non ci sarebbe nulla da scoprire, ma senza eccessive dissonanze. Da un amico perciò io mi aspetto che non fraintenda, tutti possono fraintendere, ma non un amico. Il registro della giustizia non è l’amore, è l’amicizia. L’amicizia è paziente e quindi è una filigrana di incontri. Dimostrare amicizia vuol dire mostrare, confermare, l’amicizia è presupposta esistente, stabile, deve solo manifestarsi ,illustrarsi. Il tempo dell’amicizia è granulare, gli amici non si incontrano per costruire una nuova entità collettiva che li trascende, non si devono modificare reciprocamente. L’amicizia è un dato, non un problema, è una strada, non una destinazione. L’amicizia è fondata sul disinteresse è la prima essenziale manifestazione del disinteresse degli amici è quello verso se stessi. L’amicizia ha una sostanza morale, la crisi dell’amicizia dunque è un processo. L’amicizia è la forma etica dell’eros, quindi aspira a un ideale di perfezione morale. Gli amici sono il ritratto oggettivo della moralità della persona. Quelli che poi vogliono in tal modo del bene, anche se da parte dell’altro non v’è ricambio, si chiamano benevoli: infatti quando v’è ricambio, la benevolenza si chiama amicizia.

 
 
 

Post N° 691

Post n°691 pubblicato il 01 Marzo 2007 da venboo
 

Con amicizia si indica un sentimento di affetto vivo e reciproco tra due o più persone dello stesso o di differente sesso, ma anche tra esseri umani ed esseri appartenenti al mondo degli animali.
È considerato uno dei più importanti stati emozionali, dopo l'amore universale, alla base della vita sociale, perché fonte di collaborazione al benessere comune, aiuto e condivisione di momenti importanti.

Secondo molti, quello del saper/poter vivere in amicizia è considerabile un eccezionale stato di grazia, paragonabile per certi versi a quello della serendipità

Sotto quasi tutte le culture, l'amicizia dovrebbe essere un rapporto alla pari nel quale nessuno prevarica l'altro, nessuno pretende dall'altro ma ognuno è pronto a darsi all'altro se necessario.
Nelle società maggiormente emancipate, è un rapporto basato sul piacere e non sul bisogno, una stima reciproca, un rispetto reciproco, una disponibilità reciproca ma nell'assoluta reciproca libertà.

Il tema dell'amicizia - nella sua universalità - non finisce di essere trattato ed è spesso al centro di opere dell'arte e dell'ingegno, come canzoni, testi letterari, opere filmiche.

Le principali discipline che si occupano in maniera approfondita, studiandone ogni aspetto, dell'amicizia sono la sociologia, l'antropologia, la zoologia e la psicologia.

Figure storiche come Aristotele e Cicerone ne hanno scritto diffusamente, lasciando pagine memorabili.

La sociologa Jan Yager ha distinto tre categorie di amici:

  • quelli casuali
  • quelli intimi
  • i migliori amici.
 
 
 

Post N° 690

Post n°690 pubblicato il 28 Febbraio 2007 da venboo
 
Tag: Musica
Foto di venboo

Leggete il testo di questa canzone meditate gente meditate :-)))) CIAOOOOOOO

Ti Regalerò Una Rosa

Ti regalerò una rosa
Una rosa rossa per dipingere ogni cosa
Una rosa per ogni tua lacrima da consolare
E una rosa per poterti amare
Ti regalerò una rosa
Una rosa bianca come fossi la mia sposa
Una rosa bianca che ti serva per dimenticare
Ogni piccolo dolore
Mi chiamo Antonio e sono matto
Sono nato nel '54 e vivo qui da quando ero bambino
Credevo di parlare col demonio
Così mi hanno chiuso quarant'anni dentro a un manicomio
Ti scrivo questa lettera perché non so parlare
Perdona la calligrafia da prima elementare
E mi stupisco se provo ancora un'emozione
Ma la colpa è della mano che non smette di tremare
Io sono come un pianoforte con un tasto rotto
L'accordo dissonante di un'orchestra di ubriachi
E giorno e notte si assomigliano
Nella poca luce che trafigge i vetri opachi
Me la faccio ancora sotto perché ho paura
Per la società dei sani siamo sempre stati spazzatura
Puzza di piscio e segatura
Questa è malattia mentale e non esiste cura
Ti regalerò una rosa
Una rosa rossa per dipingere ogni cosa
Una rosa per ogni tua lacrima da consolare
E una rosa per poterti amare
Ti regalerò una rosa
Una rosa bianca come fossi la mia sposa
Una rosa bianca che ti serva per dimenticare
Ogni piccolo dolore I matti sono punti di domanda senza frase
Migliaia di astronavi che non tornano alla base
Sono dei pupazzi stesi ad asciugare al sole
I matti sono apostoli di un Dio che non li vuole
Mi fabbrico la neve col polistirolo
La mia patologia è che son rimasto solo Ora prendete un telescopio...
misurate le distanze
E guardate tra me e voi... chi è più pericoloso?
Dentro ai padiglioni ci amavamo di nascosto
Ritagliando un angolo che fosse solo il nostro
Ricordo i pochi istanti in cui ci sentivamo vivi
Non come le cartelle cllniche stipate negli archivi
Dei miei ricordi sarai l'ultimo a sfumare
Eri come un angelo legato ad un termosifone
Nonostante tutto io ti aspetto ancora
E se chiudo gli occhi sento la tua mano che mi sfiora
Ti regalerò una rosa
Una rosa rossa per dipingere ogni cosa
Una rosa per ogni tua lacrima da consolare
E una rosa per poterti amare Ti regalerò una rosa
Una rosa bianca come fossi la mia sposa
Una rosa bianca che ti serva per dimenticare Ogni piccolo dolore
Mi chiamo Antonio e sto sul tetto
Cara Margherita son vent'anni che ti aspetto
I matti siamo noi quando nessuno ci capisce
Quando pure il tuo migliore amico ti tradisce
Ti lascio questa lettera, adesso devo andare
Perdona la calligrafia da prima elementare
E ti stupisci che io provi ancora un'emozione?
Sorprenditi di nuovo perché Antonio sa volare.

 
 
 
 
 

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IL PIù BELLO

Il più bello dei mari
è quello che non navigammo.
Il più bello dei nostri figli
non è ancora cresciuto.
I più belli dei nostri giorni
non li abbiamo ancora vissuti.
E quello
che vorrei dirti di più bello
non te l'ho ancora detto.


 

Quando al mattino il sole si leva ditro le montagne fa nascere nei nostri cuori un grande senso di libertà
che ci accompagna per tutto il giorno. Quando fra le gole profonde delle montagne sibila il vento
ci ispira un sentimento di liberazione che ci fa sognare lidi lontani.
Quando l'acqua dei ruscelli scorre veloce dopo le grandi piogge ci indica il sentiero della vita
e le nuvole bianche nel cielo sono le nostre speranze che si muovono verso il futuro.
Quando l'uomo saprà capire tutte queste cose allora avrà raggiunto la felicità.

~ da Cielociaro ~

 

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