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un tormentone infinito chiamato Silvio Berlusconi

Aprire i giornali, ultimamente, è assolutamente desolante: La Repubblica dedica, come minimo, dieci pagine al giorno a Berlusconi. A Berlusconi, magari a Berlusconi, più che altro alla sua intensa attività sessuale ad Arcore. Il Corriere della Sera, per fortuna, più pragmaticamente, afferma che data per scontata la presunzione di innocenza il problema non è tanto cosa farà Berlusconi a proposito del suo processo, ma se gli rimane del tempo per dedicarsi ad altro. Giustamente Romano consiglia Berlusconi di lasciare tutto nelle mani dei suoi legali per tornare o, forse meglio, iniziare ad occuparsi dei problemi del paese. Dulcis in fundo abbiamo anche una polemicuzza Saviano e Marina Berlusconi, come se gli italiani leggessero Saviano o i libri pubblicati da Marina Berlusconi.

In questo ha ragione Silvio quando predilige Signorini, gli italiani leggono Chi, non certo i polpettoni indigesti di Saviano. Certo poi vi sono anche chicche veramente succulente, in questa polemica, come quella di Pennacchi il quale afferma di non essere sicuro dell’imparzialità dei giudici visto il caso Battisti. Io non ho mai letto Pennacchi, ma dopo questa scempiaggine, credo che difficilmente comprerò mai un libro Mondadori se il livello degli autori di questa scuderia è questo.

Ieri, tra l’altro, avevo letto, sempre su La Repubblica anche una dichiarazione di Rocco Siffredi a proposito del caso Berlusconi.

La patafisica spiegata al popolo, praticamente.

Detto questo, ammesso che Berlusconi risulti colpevoli delle vicende a lui ascrittegli che cosa ne risulterà? Berlusconi è andato con donne a pagamento, una delle quali era minorenne e inoltre ha telefonato alla questura per far rilasciare quest’ultima. Bene, anche ammettendo una condanna definitiva quanti anni di carcere duro, in Italia, potrà mai prendersi Berlusconi? Secondo me neanche mezza giornata. Tutto questo polverone non porterà altro, alla fine, che ad avvalorare l’ipotesi del Berlusconi perseguitato. Non si possono dedicare, tutti i giorni, dieci pagine di fila su questa vicenda squallida quanto volete ma che, di certo, non è certo l’omicidio Borsellino.

Cara sinistra volete inchiodare Berlusconi, bene inchiodatelo su cose serie.