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« Acqua: decidere bene ogg...Acqua: FAQ 2 »

Acqua : FAQ 1

Post n°23 pubblicato il 15 Maggio 2007 da verdilecco
 
Tag: acqua
Foto di verdilecco

1)       Secondo il  quadro normativo precedente alla legislazione in corso di applicazione:

a. di chi è la proprietà delle reti e degli impianti ?

Gli acquedotti sono di proprietà dei Comuni o di società partecipate dai Comuni, sono un bene pubblico non disponibile, cioè  non sono vendibili e non hanno valore economico di mercato.

b. a chi compete la gestione ( manutenzione, controllo della qualità dell’acqua ecc…)?

Oggi le operazioni relative al ciclo idrico competono ai singoli Comuni o alle società esistenti. Secondo la normativa vigente (Europa,Italia, Lombardia) entro novembre 2007 l’Autorità di Ambito Territoriale Ottimale (A.A.T.O.) dovrà affidare la  gestione del Servizio Idrico Integrato (S.I.I.)

 c. chi determina le tariffe?

Le tariffe, che sono bloccate dal 2001, sono state sinora determinate dai singoli Comuni: nella provincia di Lecco su 90 Comuni ci sono 85 tariffe diverse.

 d. qual è la finalità della tariffa?

La tariffa copre oggi sino ad un massimo dell’ 80 % di  tutti i costi di investimento per lo sviluppo e la manutenzione delle reti e degli impianti idrici, ricerca e tutela delle fonti di approvvigionamento dell’acqua potabile, collettazione e depurazione dei reflui, corretta gestione del servizio di erogazione; in realtà  i Comuni, in gran parte,coprono oggi percentuali bassissime di costi, inferiori al 50 %. La percentuale non coperta viene pagata dai Comuni stessi, tramite risorse recuperate dal bilancio comunale, quindi sempre dalle tasche dei cittadini.

2)       Quando avvengono le modifiche normative e con quali riferimenti di legge?

Sin dai primi anni Novanta la legislazione ( Legge Galli) ha indicato la necessità di organizzare, governare e gestire il Servizio Idrico Integrato (S.I.I.) in ambiti di dimensione adeguata alle nuove esigenze, i cosiddetti Ambiti Territoriali Ottimali (A.T.O.) Nel corso degli ultimi anni si è  inserita  una serie di norme europee, nazionali e regionali che hanno meglio specificato le modalità applicative della Legge Galli, indicando le modalità di costituzione degli A.T.O. e la loro conformazione territoriale. In particolare la Comunità Europea ha più volte sottolineato la necessità di razionalizzare il sistema idrico integrato ed ha indicato tre  possibili modalità di gestione dei due fondamentali rami che costituiscono il sistema idrico: la gestione del patrimonio e l’erogazione .
Le forme possibili sono:

affidamento diretto “in house” ad una società totalmente pubblica, che operi esclusivamente nel settore idrico, solo nel territorio dell’A.T.O. e con una forma di controllo da parte dei Comuni  soci analoga alla gestione comunale: per fare un esempio, occorrerebbe garantire una forma organizzativa che consentisse al Comune di Morterone di esercitare lo stesso controllo del Comune di Lecco, come se ogni Comune operasse  direttamente attraverso il proprio personale comunale.

affidamento diretto ad una società mista pubblico-privato, con il socio privato scelto tramite una gara di tipo europeo ad evidenza pubblica, cioè tramite bando pubblico a cui possono partecipare tutti i soggetti che hanno i requisiti tecnici ed economici necessari;

affidamento tramite gara ad evidenza pubblica, a cui possono partecipare tutte le società pubbliche, private o miste, in possesso di determinati requisiti tecnici ed economici, senza vincoli o limiti di azione.

Il Governo Italiano ha sostanzialmente recepito le indicazioni europee, enfatizzando nel 2003 la necessità di consentire l’ingresso dei privati nella gestione del S.I.I. ma ribadendo in seguito le tre possibilità di affidamento indicate dalla Comunità Europea.

3)      Perché si è ritenuto  necessario apportare modifiche nella legislazione relativa alle reti idriche?

Le modifiche si sono rese necessarie a causa della sempre maggiore difficoltà di reperimento dell’acqua potabile,  della carenza di interventi sulle reti idriche e sui depuratori che hanno caratterizzato gli ultimi decenni, della impossibilità di garantire la captazione e la distribuzione dell’acqua, nonché la raccolta, il trasferimento  e la depurazione degli scarichi, in un ambito ristretto come quello comunale.

4)       Con le modifiche che cosa cambia rispetto a :

a. proprietà della struttura “ fisica” delle reti e delle fonti di approvvigionamento;

Rimane pubblica la proprietà delle reti e delle risorse idriche,  che sono considerate parte del patrimonio pubblico non disponibile, cioè che non può essere venduto e che non ha valore economico.

b. gestione dell’acquedotto ( manutenzione, controllo della qualità dell’acqua ecc…)

Per quanto riguarda la gestione, come detto in precedenza, ci sono diverse modalità di affidamento:

- diretto a società pubbliche detto “in house”,
- diretto a società miste con il socio privato scelto tramite gara ad evidenza pubblica,
- a società pubbliche o private scelte tramite gara ad evidenza pubblica.

 c. chi  decide e chi attua le “politiche”  di risparmio dell’acqua ?

Tutte le politiche inerenti il ciclo idrico, compresi gli interventi di risparmio e valorizzazione della risorsa, sono decisi nel Piano d’Ambito, il documento strategico che viene approvato da tutti i novanta  Sindaci della provincia di Lecco, facenti parte della Conferenza d’Ambito. Chi dovrà poi gestire ed erogare sarà vincolato al rispetto assoluto di quanto deliberato nel Piano d’Ambito.

 d. tariffe: chi le decide e in base a quali criteri ?

Secondo le attuali normative le nuove tariffe, uguali in tutto l’A.T.O., dovranno essere determinate da tutti i novanta  sindaci che compongono l’A.T.O. La tariffa deve coprire il 100 % dei costi di: investimento per lo sviluppo e la manutenzione delle reti e degli impianti idrici, ricerca e tutela delle fonti di approvvigionamento dell’acqua potabile, controllo igienico e globalmente qualitativo  dell’acqua  collettazione e depurazione dei reflui,  corretta gestione del servizio di erogazione.

5)       Che cosa significa regime “in house” ?

Significa che il servizio viene affidato direttamente  ad una società totalmente pubblica, che opera esclusivamente nel settore idrico, solo nel territorio dell’A.T.O. e con una forma di controllo da parte dei Comuni soci analoga alla gestione comunale: per fare un esempio, occorre garantire una forma organizzativa che consenta  al Comune di Morterone di esercitare lo stesso controllo del Comune di Lecco, come se ogni Comune operasse direttamente attraverso il proprio personale comunale.

 
 
 
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Secondo molte medicine gli uomini sono creati per vivere e per funzionare in armonia con se stessi e con il loro ambiente. Ogni persona e quindi l'intera collettività influenza lo spazio intorno e al tempo stesso ne viene influenzata. Ogni individuo e tutta l'umanità nel suo insieme hanno pertanto la possibilità di elevarsi, facendo evolvere la creazione. La corrispondenza tra uomo e natura è la condizione necessaria per la salute e quindi deve essere abbandonata la credenza che l'io sia un tutto unico separato dagli altri organismi.

 

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La missione mondiale dei Verdi è sempre più quella di diffondere consapevolezza e di cambiare le politiche e gli stili di vita per costruire un’alternativa culturale, etica, economica e sociale in armonia con i cicli naturali. Ciò è condizione essenziale non solo per salvare il pianeta ma anche per  garantire il benessere dei cittadini, sempre più minacciato da una crescita quantitativa incontrollata.
Quella che ci proponiamo è la politica della qualità e dell’armonia, di un benessere vero non minacciato dall’inquinamento, dagli sconvolgimenti climatici dalle guerre e dalle ingiustizie.

 
 
 
 

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