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Patrizia

Parole e foto in libertà

 Ono No Komaki

Per il sentiero del sogno
senza allentare il passo
sempre vengo a trovarti;
eppure mai è eguale
allo scambio fuggevole
di sguardi a occhi aperti.
 

 

 

AREA PERSONALE

 

 Dedicata

Agua de mar se convertirà en
para refrescar tu cara.
entonces voy a cambiar en el viento
Para acariciar el cabello
podràn salir de los colores
de la puesta del sol un beso
porque una estrella
se hallaba en la mejillas
 

 

 

 

« VelocitàFusione »

Nojoud Ali

Post n°99 pubblicato il 31 Luglio 2010 da ellaessa
 
Tag: Libri

 

"C'era una volta una terra magica, dalle leggende incredibili quanto le sue case, che sembrano fatte di marzapane e sono ornate di piccole linee sottilli simili a tracce di zucchero a velo. Una terra posta all'estremo sud della penisola arabica, lambita dal Mar Rosso e dall'Oceano Indiano. Una terra ricca di una storia millenaria, irta di torri di argilla appollaiate sulle creste di aspre montagne. Una terra in cui l'odore di incenso fluttua lieve agli angoli delle stradine lastricate di pietra."

 

 Titolo :

  Io,Nojoud, dieci anni,divorziata

  Autore :

  Ali Nojoud; Minoui Delphine

  Editore :

  Piemme

 

 

 

Con queste parole inizia l'introduzione del libro "Io, Nojoud, dieci anni, divorziata"

Un'introduzione che potrebbe trarre in inganno se il titolo fosse un altro, che potrebbe indurre il lettore a pensare di avere tra le mani una fiaba, un racconto fantastico dove la fantasia vola tra le pagine. Niente di tutto questo.

Il libro  è la testimonianza di una bambina di dieci anni nata nello Yemen e della sua battaglia per ritrovare la libertà. Una bambina che ha avuto il coraggio, nonostante la giovanissima età, di recarsi in tribunale, dove grazie all'aiuto di persone che hanno deciso di aiutarla, è riuscita ad ottenere il divorzio e quindi a liberarsi dal giogo di un marito trentenne imposto dal padre. Un marito che non ha esitato a toglierle la libertà, negandole l'infanzia e l'istruzione, per farla vivere in una realtà di percosse ed abusi anche sul piano sessuale.

Nel 2008 Nojoud ha ricevuto a New York il premio "Donna dell'anno" ed il suo gesto è stato un grande messaggio di speranza in un paese dove il matrimonio delle bambine fa parte di una tradizione intoccabile. La sua battaglia è servita a dare il coraggio ad altre spose bambine di ribellarsi e chiedere a loro volta il divorzio per ritrovare la propria libertà e ha anche permesso alle associazioni per la difesa delle donne nello Yemen, di far pressione sul Parlamento, con la speranza di poter fare aumentare il limite legale di età per il matrimonio.

Una testimonianza la sua, che sta facendo il giro del mondo e ha sollevato il velo di silenzio che ha sempre coperto questa pratica dei matrimomi precoci e delle violenze coniugali in molti altri paesi, come Egitto, Iran, Mali, India e altri ancora.

 

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Commenti al Post:
recreativeminds
recreativeminds il 31/07/10 alle 23:28 via WEB
Che ci siano sempre più donne che sappiano alzare la voce . E' tempo di parlare. E' tempo di reagire. Grazie madame per aver reso omaggio alla bambina divorziata.. noi abbiam potuto leggere da voi... Servo vostro
 
 
ellaessa
ellaessa il 31/07/10 alle 23:39 via WEB
Giusto, ha perfettamente ragione Messere. Con la speranza che siano sempre di più le donne che faranno sentire la loro voce. Grazie a Voi Messere. Pat
 
brahmagupta
brahmagupta il 01/08/10 alle 22:59 via WEB
Una realtà tragica raccontata da un libro che è una denuncia. Ancora una parte della terra è affetta da mali che non sembrano veri, dato l'aspetto terribile che celano. Sottolineo ciò che è evidente, vale a dire la positività di questo tuo post che può essere un'informazione per chi non sa. Una serena notte. Giov ^-^
 
 
ellaessa
ellaessa il 02/08/10 alle 08:04 via WEB
E' un libro semplice, si legge velocemente, ma ogni parola rimane impressa nella mente al solo pensiero che la vittima è una delle tante bambine che ancora sono costrette a subire questi abusi. La povertà e la disperazione spesso portano le famiglie a vendere le proprie figlie, ma è una "tradizione-obbligo" che non può e non deve continuare. Buona giornata Giovanni. Ciao, Pat ^-^
 
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"In cinquant'anni molte cose sono profondamente cambiate, la poesia è cambiata, ma non è cambiato il compito dei poeti, quello di disegnare il profilo ideologico di un'epoca."
 

 

 

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