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Post n°137 pubblicato il 19 Ottobre 2010 da ellaessa
Sensualità è un gioco d’azzardo infinito dove non ci sono luoghi proibiti e dove tutti i divieti diventano passioni. A volte ci scivola addosso con un’intensità languida, dolce, deliziosa e torpida, appena percepibile, come se tutto il mondo fosse diventato improvvisamente morbido. Altre volte ci assale in striature screziate con una veemenza dannata, dannosa, amata, verde variopinta, rossa scarlatta, azzurra fuoco, che non concede spensieratezze, un impeto affascinante, travolgente, intoccabile, che non lascia respiro ma che tutto travolge e che sempre, con un inchino rovescio, prima o poi se ne va via. Sensualità può essere un rapimento annegante di immaginazione, giochi fluttuanti, sapienze ricamate nel tempo, ma che importa, il piacere è divino. Sensualità nelle cose più distorte, nelle forme sinuose,nell’odore di violetta, nel timbro del sassofono, nell’assaporare gesti accattivanti, nel perdersi in sguardi ambigui, nel percepire sillabe profumate che trasportano il pensiero, come flauti magici che recapitano desideri spinosi. Succede così, senza movimenti estremi, la sensualità sgorga da un serpente a sonagli sopito che inietta un veleno sinuoso, compiacente e azzanna, senza volerlo, la preda. Patrizia M. (11/10/2007) ( nell'immagine Opera di Peter Worswick) |
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Edoardo Sanguineti
"In cinquant'anni molte cose sono profondamente cambiate, la poesia è cambiata, ma non è cambiato il compito dei poeti, quello di disegnare il profilo ideologico di un'epoca." |
Ricambio il sorriso, e non problem, il tempo è spesso tiranno, anche io non sempre riesco a passare nei vari blog. Ciao, Pat