Creato da ellaessa il 17/10/2009

Patrizia

Parole e foto in libertà

 Ono No Komaki

Per il sentiero del sogno
senza allentare il passo
sempre vengo a trovarti;
eppure mai è eguale
allo scambio fuggevole
di sguardi a occhi aperti.
 

 

 

AREA PERSONALE

 

 Dedicata

Agua de mar se convertirà en
para refrescar tu cara.
entonces voy a cambiar en el viento
Para acariciar el cabello
podràn salir de los colores
de la puesta del sol un beso
porque una estrella
se hallaba en la mejillas
 

 

 

 

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Disturbo narcisistico

Post n°148 pubblicato il 27 Dicembre 2010 da ellaessa
 

 

Narciso è un personaggio della mitologia greca famoso per la sua bellezza, che si presenta come una persona incredibilimente crudele in quanto disdegna ogni persona che lo ama e come punizione divina, specchiandosi in una fonte, s’innamora follemente della sua immagine tanto da morire di dolore, nel momento in cui si accorge che non potrà mai possederla.

In un’analisi di tipo psicologico la figura di Narciso si presta per lo studio il cui tema è "l’amore per sé"....

 

 

Con questa premessa, mi allaccio ad un argomento molto complesso, che ho affrontato poco tempo fa parlando con una ragazza del suo rapporto con il suo ex fidanzato, fino ad arrivare ad un discorso molto interessante e cioè ai soggetti con disturbo narcisistico (lui a quanto pare ne era affetto). Così sono andata a leggermi parecchie cose inerenti questo argomento.

Il soggetto con disturbo narcisistico ha un senso grandioso di autoimportanza, associato a mancanza di sensibilità per gli altri. Si considera una persona speciale e si aspetta anche un trattamento particolare. Si sente sempre al di sopra di tutto e di tutti poiché ha un novetole senso del proprio valore, tollera poco le critiche e può arrivare ad adirarsi con chiunque osi criticarlo, con chi non accetta la sua versione delle cose o degli argomenti che propone, con chi non condivide le sue idee (che ritiene essere sempre quelle giuste). Si può definire una persona molto ambiziosa, con un forte desiderio di fama e fortuna, e per raggiungere questo scopo ha anche una tendenza allo sfruttamento interpersonale, finge simpatie solo per raggiungere il suo fine egoistico, perché ritiene che le proprie esigenze vengano prima di ogni cosa, non riconoscendo che anche le altre persone hanno i propri desideri e le proprie esigenze.

Da quanto ho letto, molto spesso, nel giudizio esagerato che il narcisista da al suo talento (o presunto tale) è sott'intesa una svalutazione dell'altrui capacità e nello stesso tempo è spesso immedesimato in fantasie illimitate di successo, potere, vivacità, bellezza o di un amore ideale e non manca di paragonarsi spesso con persone famose. In questa maniera pensa di sentirsi capito solo da persone speciali, alle quali attribuisce qualità di "unico, perfetto o dotato", mentre considera le altre persone "ordinarie". Nello stesso tempo, questa sua richiesta eccessiva di ammirazione, porta la sua autostima ad essere molto fragile e quindi a preoccuparsi di quanto venga giudicato favorevolmente dagli altri, spesso è invidioso degli altri o meglio ancora, crede che gli altri siano invidiosi di lui, fino ad arrivare a vedere gli altri in maniera competitiva e a lottare per avere sempre una posizione di supremazia, senza rendersi conto che questo suo atteggiamento può far soffrire e ferire coloro con i quali intrattiene rapporti. Il narcisista però, anche quando ha la sensazione di avere tutto ciò che desidera si sente insoddisfatto e cade in fasi depressive alle quali non riesce a dare una spiegazione. La terapia di questo disturbo è molto difficile, soprattutto perché il soggetto è inconsapevole di soffrirne e dell'effetto che ha sugli altri.

Quanto ho scritto non vuole essere un trattato medico, non mi arrogo certamente le capacità di valutazione di un disturbo così complicato e difficile da gestire, ma mi ha molto colpito perchè ho notato alcune di queste caratteristiche in persone con le quali ho avuto rapporti reali, ma a volte anche "virtuali". Ovviamente sono solamente alcune affinità e trovarne in persone con le quali si intrattengono rapporti non significa che facciano parte di coloro che soffrono di questo disturbo.

Patrizia M.

(nell'immagine Narciso di Jan Moreelse)

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Commenti al Post:
zanna1999
zanna1999 il 27/12/10 alle 01:21 via WEB
Uff..Non so perché mi e venuto in mente un mio parente acquisito..:-)..buona notte,Patrizia..
 
 
ellaessa
ellaessa il 27/12/10 alle 14:19 via WEB
anche se non si dovrebbe, le tue parole mi hanno fatto sorridere veramente ^__^
 
OnEaglesWings
OnEaglesWings il 27/12/10 alle 09:07 via WEB
Buon Anno 2011.. tanta salute, serenità, felicità e tutto quello che desideri.. in sincera amicizia Rebecca
 
ibisco9
ibisco9 il 27/12/10 alle 11:16 via WEB
Mammamiaaaa!!!..a me. che mi attribuisco tutti i difetti del mondo, sembra che molti lati del narcisista mi siano presenti. Ma a differenza del narcisista classico, non mi amo proprio per niente. Nella prossima vita vorrei essere completamente diverso. A mio avviso ognuno di noi ha qualche aspetto narcisistico, anche se non lo sa. Ad esempio quello di ritenere giuste le proprie idee credo che sia comune quasi a tutti. Le persone che apprezzano le idee degli altri non sono molto frequenti, anche se ognuno di noi di fatto è una macedonia di idee altrui. Quel povero Narciso ha accumulato tutti i difetti del mondo...e per quello non è simpatico. Insomma...aveva un concetto esagerato della bellezza fisica. E noi abbiano esteso questo suo defettino a tutto il campo del sapere umano. Buona giornata Patty! Eu.
 
massimocoppa
massimocoppa il 27/12/10 alle 13:07 via WEB
e quanti ce ne sono, in giro, di narcisisti!
 
 
ellaessa
ellaessa il 27/12/10 alle 14:23 via WEB
Vedi Massimo, io ho esposto in maniera molto semplice quello che riguarda questo disturbo e mentre rispondo a te lo faccio anche per Eugenio. Noi siamo portati a pensare al narcisismo in maniera che esula parecchio da questo disturbo, che è veramente molto complesso e difficilissimo da curare da quanto ho letto. Spesso porta a crisi depressive talmente forti il soggetto che ne soffre da portarlo al suicidio. E' un disturbo che va molto oltre ciò che normalmente noi vediamo in una persona che ha la tendenza a mettersi in mostra. Servirebbe una documentazione molto più approfondita, per questo ho scritto che le mie parole non vogliono essere un trattato medico, ma solo un mettere un attimo in evidenza come certi comportamenti, magari anche da parte mia, facciano pensare al narcisismo, ma non quello che è una vera e propria patologia.
 
raniero9
raniero9 il 27/12/10 alle 14:16 via WEB
i migliori auguri per un felice 2011
 
 
ellaessa
ellaessa il 27/12/10 alle 14:18 via WEB
Altrettanto a te Raniero
 
recreativeminds
recreativeminds il 27/12/10 alle 15:14 via WEB
Ed è un problema comportamentale in continua crescita. Sì perchè allo stato socio-antropologico attuale, andiamo verso quella parte lì. Lo aveva accennato ancora qualche anno fa Lasch con il suo trattato l'Io Minimo. Formulando la traccia all'indietro per comprenderne gli sviluppi,(co un'impostazione geneaologica) si evince questo atteggiamento come il propulsore di altri più potenti, che si celano in profondità memetiche di soppravvivenza. Detta in soldoni: dato che il numero dei 'narcisi' sarà in costante crescita (per non parlare di boom comportamentale) l'inconscio collettivo svilupperà proprio per questo, delle risposte di controtendenza, al fine di riequilibrare la sfera socio-percettiva(coscia e inconscia). Il problema è grave specialmente nei Paesi sviluppati, dove l'uomo viene vissuto come oggetto di scambio. E il narciso opera inconciamente una funzionale struttura di fuga che è considerata (a buona ragione) sociopatica. Bello come post...mi piacciono questi temi. A carattere personale, direi che qualche volta la utilizziamo tutti, come arma di fuga appunto, perchè in un certo senso ci permette di non scivolare a terra. Di questi tempi poi, che ad esser umili ti schiacciano, questo codice comportamentale(chiaramente non sincero o buono) ci salva con l'amaro in bocca. Mentre altre volte, e lì mi diverto un sacco, uso scherzarci sù con tanta ironia. A volte sottile e impercettibile ( e lì mi vedo un pò sadico...^__^) mentre altre con straffottmente umore gioviale. Ultima chicca (oggi vi rispondo molto milady): mio nonno mi diceva una cosa, quando ero piccino: "Recreative, ascolta qua il tuo nonno. Non aver mai paura di nessuno. Sopratutto quando ti fanno la voce cattiva. O quando ti comandano di fare qualcosa in cui tu non credi." - mi diceva queste cose mentre io lo guardavo stranito e in attesa, poi lui vedendomi assorto nelle sue parole, continuava dicendo grosso modo così:" ti insegno un trucco, ascoltami: mentre loro parlano con quel tono sgradevole e odioso, tu pensa a loro mentre si fanno il bidè e faticano a pulirsi il didietro tutto sporco di cacca" - allora io mi mettevo a ridere di gusto (ero piccino davvero) ma da allora ogni volta che una persona tenta questo approccio su di me, sortisce in me quel ridicolo effetto, e io mi metto a ridere sotto i baffi, e stranamente la cosa ha un effetto di risposta sorprendente. Che sia anche questo un sistema da usare contro i narcisi prepotenti? ^__^ Buona giornata milady
 
 
ellaessa
ellaessa il 27/12/10 alle 15:41 via WEB
Sapevo che vi sarebbe piaciuto Messere e aspettavo la Vostra risposta. Fortissimo Vostro nonno, splendida persona ^__^
Buona giornata a voi Messere
 
   
recreativeminds
recreativeminds il 27/12/10 alle 15:54 via WEB
^__^ Sì. Era un nonno fantastico! Peccato sia morto così presto. Aveva poco più di 60 anni. Io ne avevo all'incirca 8 anni quando morì. (malandrina:aspettavate la mia risposta ehh?? ^__^)
 
     
ellaessa
ellaessa il 27/12/10 alle 16:17 via WEB
Ebbene sì, lo confesso ^__^
 
un.lupo.nella.notte
un.lupo.nella.notte il 27/12/10 alle 18:05 via WEB
argomento difficile Pat..penso che in maniera inconsapevole un po' tutti abbiamo qualche piccola tendenza in quel senso,sicuramente non in maniera totale,come chi lo è a 360 gradi,ma un po di sana ambizione credo sia giusta,e penso che molte persone essendo convinte di fare una cosa nella maniera corretta,non sappiano accettare le critiche altrui..quanti si soffermano ad accettare le critiche che alle volte sono costruttive ?...ti auguro una buona serata :)
 
 
ellaessa
ellaessa il 27/12/10 alle 18:28 via WEB
Certo Lupotto, un po' di sana ambizione fa bene, però la sindrome da narcisismo va oltre tutto questo, è una vera e propria patologia, un disturbo della personalità che porta all'incapacità di provare empatia verso le altre persone. E' una patologia psicologica e porta ad altre patologie a livello psichiatrico. Come ho scritto è un argomento complesso, dal quale io ho tratto solamente alcuni particolari che si possono associare a tutte le persone, chi più, chi meno, ma non certamente a questi livelli.
 
   
un.lupo.nella.notte
un.lupo.nella.notte il 27/12/10 alle 20:55 via WEB
certo Pat ,infatti mi sono riferito a quei particolari che un po' tutti manifestano..a livelli più alti diventa certamente patologia,ho letto qualcosa in merito,e concordo che l'argomento è molto complesso ...
 
ibisco9
ibisco9 il 27/12/10 alle 19:38 via WEB
Sì Pat...tu parli di patologia...e collochi il narcisismo in relazione alla depressione. Questo non l'avevo mai considerato, ed è un aspetto interessante della natura umana. Posto così, si può pensare a uno strumento di difesa, il che comporta la consapevolezza inconscia di uno stato di inferiorità rispetto al mondo reale. Il narcisismo sarebbe una disperata reazione a questa pulsione distruttiva....e basta un fatto qualsiasi per determinare il crollo...con quello che segue. Sarebbe insomma una battaglia di retroguardia. E' un pò fuori tema, ma tu vedi l'egoista e lo disprezzi...e lui magari è solo uno che ha paura del domani e cerca di accumulare riserve per sopravvivere. Lo vedi nei vecchi e negli ammalati gravi...diventano egoisti perchè sono deboli. Siamo enormemente complessi Patty...
 
zanna1999
zanna1999 il 29/12/10 alle 14:57 via WEB
Buon giorno,Patrizia! ^____^
 
savino.metta
savino.metta il 30/12/10 alle 13:58 via WEB
argomento molto interessante...e ben esposto...caspiterina..ma mi hai letto nell'animo.?..io sono proprio così... al pensiero di dover appassire...mi vien voglia di farmi trapiantare...poi fare magari un innesto con una rosa..ma sai che bello sarebbe un narciso con un profumo misto.!..mmmm..ne sento già il profumo...ciau.neh..
 
 
ellaessa
ellaessa il 30/12/10 alle 16:44 via WEB
Uhh un nuovo fiore, mica male come innesto, rosa e narciso... ^__^
Ciau Savino
 
Narcysse
Narcysse il 31/12/10 alle 17:30 via WEB
L'argomento mi costringe ad arrestare il blogging qualche minuto ;-)

Visto il mio nick, mi sembra doveroso. Oggi la parola Narciso condisce ogni salsa. Spesso una persona che manifesti forte orgoglio e vanità viene additato tale. Il mito nasce per sollazzo delle divinità greche, mai sazie di divinità. Una esemplare accezione negativa della bellezza propria, dell'amor proprio. Gli antichi erano attenti all'eccesso piu di quanto non lo fossero al difetto. Nell'eccesso si nascondono gli slanci piu luminosi dell'animo umano. Dimentichiamo le stragi a favore delle conquiste e dei grandi risultati, i cattivi voti a favore di quei pochi buoni con cui abbiamo conseguito l'obbiettivo. L'ideale sta nell'eccesso. Latini e greci questo ben lo sapevano. Confutare la logica positivista di Platone con i risultati a cui l'eccesso dell'era moderna ci ha abituato, è il grande sforzo della psicologia, della filosia e di tutte le arti che mirano a riconquistare l'equilibrio dell'uomo moderno. Troppo facile utilizzare un concetto fatto proprio da Froid per definire un disturbo, come un semplice difetto, come l'eccedere in ego di uomo, solo perchè insensibile all'umano altro. Giordano Bruno, ancora più radicale nell'analisi dell'uomo lo vede bambino incapace di volere il male, bambino e inconsapevolmente crudele verso l'altro, ammalato di non consapevolezza di sè; già verso la via del raziocinio contrapposta ad una semplice analisi azione-reazione da formulare a sostegno di una teoria dell'ideale.

Ho scelto questo nick proprio per uscire dal luogo comune del Narciso. Contrariamente a quanto par di capire dalla lettereatura più spiccia e di favore, io credo che manchi all'uomo oggi un sano amor proprio. Quell'amor proprio forte che le divinità greche, piene di contraddizioni e di povertà umana (per denigrarne la Divinità...appunto) sapevano trarre a sè, nell'immaginario del tempo, come qualcosa che superava il raziocinio, che era intrinseco nell'essere, dovuto all'essere; in Bruno l'uno e l'universo....Tutto in ognuno di noi si compie esattamente come si compie nell'universo. Ogni individuo possiede in se l'orgoglio divino di essere in sè. Allora dicevo, manca all'uomo oggi un sano orgoglio di sè, una sana consapevolezza della meraviglia che esso stesso rappresenta. Meraviglia pericolosa al punto da rappresentare per l'individuo il suo più grande pericolo: innamorarsi di sè stesso, bastare a se stesso...disdegnare la diversità.

Credo che oggi si confonda la parabola greca con il banale egoismo della materia. Dell'opportunismo, della indifferenza per la bellezza umana. Questo significa il mio nome qui. Questo voleva a mio avviso lasciare in monito la mitologia. Dio potrebbe mai amare sè stesso, dimenticare l'uomo e al tempo stesso esserene il salvatore? Dio ed Eros sono ciò che sono perchè è all'altro che rivolgono il proprio amore, sicuri dell'essere divini. Sicuri dell'essere diversamente inutili.

Buona serata...Botti, anguille....e barcaccie fra le calle!
 
 
ellaessa
ellaessa il 31/12/10 alle 19:47 via WEB
Ti ringrazio per questa tua lunga argomentazione, molto apprezzata. Io però ho attinto da una patologia psicologica che non ha proprio a che fare con l'orgoglio di se stessi e con un sano amor proprio, ma non nego neppure che questa patologia è a me molto sconosciuta. Di nuovo grazie e buona serata anche a te. Cin cin
 
 
Narcysse
Narcysse il 04/01/11 alle 00:57 via WEB
*Freud...pardon.
 
   
ellaessa
ellaessa il 04/01/11 alle 08:38 via WEB
No problem...
 
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"In cinquant'anni molte cose sono profondamente cambiate, la poesia è cambiata, ma non è cambiato il compito dei poeti, quello di disegnare il profilo ideologico di un'epoca."
 

 

 

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