Creato da ellaessa il 17/10/2009

Patrizia

Parole e foto in libertà

 Ono No Komaki

Per il sentiero del sogno
senza allentare il passo
sempre vengo a trovarti;
eppure mai è eguale
allo scambio fuggevole
di sguardi a occhi aperti.
 

 

 

AREA PERSONALE

 

 Dedicata

Agua de mar se convertirà en
para refrescar tu cara.
entonces voy a cambiar en el viento
Para acariciar el cabello
podràn salir de los colores
de la puesta del sol un beso
porque una estrella
se hallaba en la mejillas
 

 

 

 

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"Non sono un peluche"

Post n°158 pubblicato il 31 Gennaio 2011 da ellaessa
 

 

 

Non sono un peluche” è una raccolta di poesie, racconti e piccoli pensieri di voci che si sono unite nel dicembre 2010 per aiutare la campagna contro l’abbandono degli animali. Un’iniziativa nata nel 2009 grazie all’Associazione Culturale “IL FARO” di Daniela Moreschini.

Al coro di voci adulte si è anche unito quello dei bambini della IV elementare della Scuola Santa Dorotea di Viareggio, piccole ma importantissime voci che sono state raccolte in un altro libro.

Tutti i proventi della vendita di questi libri saranno interamente donati al rifugio “Le code felici” onlus di Roma, un rifugio per animali abbandonati. Un un rifugio tenuto in osservazione da un po’ di tempo constatando quanto e in che modo amorevole vi lavorano i volontari.

Chi fosse interessato a sostenere questa iniziativa, acquistando uno dei due libri,  può farlo scrivendo alla seguente mail:

segreteria@associazione-ilfaro.org

oppure ( per chi è iscritto ) , contattando l’Associazione  su FaceBook  (cliccando sul Banner si aprirà la loro pagina)

 

Questo il racconto, modesto e semplicissimo con il quale ho aderito all’iniziativa.

ROCCO

 

Rocco camminava ormai da ore sotto il sole cocente, imperterrito continuava a percorrere la strada con la speranza di ritrovare la via di casa, mentre la sua mente tornava indietro nel tempo. Stranamente ricordava come era felice di essere nato, ma ancora di più come lo era stato quando la sua mamma lo accudiva amorevolmente, con infinita delicatezza. Ricordava benissimo anche il momento in cui, quando ancora piccino venne circondato con amore da due grosse mani che iniziarono ad accarezzarlo dolcemente e poi lo posero dentro ad una specie di marsupio ed iniziò per lui il viaggio che lo avrebbe portato alla sua nuova casa.

Tutti lo accolsero benissimo, lo circondarono pieni di curiosità, soprattutto quattro occhietti vispi e allegri che lo fecero subito sentire al sicuro. Erano gli occhi dei bambini che già abitavano in quella casa e che non gli facevano mai mancare nulla, trascorrendo molto tempo a giocare con lui, con una piccola palla o con altri giochi morbidi, affinchè non si facesse male. Con il passare dei giorni Rocco si era reso conto che stava crescendo in fretta, anche perchè sempre più spesso lo lasciavano solo, cosa che non lo impauriva ma lo faceva sentire nello stesso tempo, grande, importante; come se meritasse la fiducia della famiglia intera, anche se a volte non riusciva a capire il perché di certe punizioni se giocando rompeva qualche cosa o sporcava la casa.  Ai fratellini non succedeva mai, perché lui veniva punito e loro no?

Ma poi arrivò un giorno speciale, tutti erano in fermento perché si doveva partire per un viaggio che sarebbe durato parecchi giorni. I preparativi impegnavano tutti quanti e nessuno sembrava avere più tempo per lui, fino al giorno della partenza, quando tutti salirono sull’auto e partirono. Lui sedeva impettito nel suo posto abituale, dietro a tutti e si sentiva felice. Vedeva scorrere il paesaggio dal finestrino, cose che non aveva mai visto e che attiravano la sua attenzione, ma nello stesso tempo sentiva che c’era qualche cosa di strano. Le voci dei genitori erano alterate, sembravano litigare, eppure era sicuro di non aver fatto nulla di sbagliato, non si era mai mosso dal suo posto e non aveva infastidito nessuno, sopratutto Giulio che guidava la macchina e quindi doveva stare molto attento per via del traffico molto intenso. Oh, finalmente una sosta, almeno ci si poteva sgranchire un pochino tutti quanti, e poi aveva ete e doveva fare pipì; erano queste le cose che pensava Rocco quando l’auto si fermò e fu proprio in quel momento che successe per lui qualche cosa di impensabile.

Appena sceso dall’auto e fatto qualche passo, sentì il rumore del motore e nonostante i suoi richiami nessuno si accorse che ripartendo si erano dimenticati di lui. Dopo il primo momento di smarrimento decise che non doveva pensare male, che avrebbe in qualche maniera ritrovato la sua famiglia ed iniziò a camminare incurante delle auto che suonavano continuamente il clacson, delle persone che dai finestrini delle auto urlavano contro di lui. Ma ogni suo tentativo ormai risultava vano, non conosceva quelle strade, la confusione prendeva sempre più il sopravvento e lui non riusciva a capacitarsi di dove fosse, di quanto poteva mancare. Finché capì che era stato abbandonato, che la sosta era stata solo una scusa per liberarsi di lui.

Il mondo sembrò crollare all’improvviso, tutto si fece buio, come se i suoi occhi improvvisamente si fossero spenti. Rocco sifermò presso un distributore, dove alcuni camionisti si presero cura di lui e gli diedero qualche cosa da mangiare, ma con il passare dei giorni, poco alla volta tutti si dimenticarono di lui, anzi sembrava che lo evitassero in ogni modo. Alcuni erano anche cattivi, lo picchiavano, lo cacciavano continuamente quando cercava di avvicinarsi per cercare qualche mano pietosa che gli donasse del cibo, forse perché era sporco, forse perché non ispirava più tenerezza e fiducia. Il dolore e la tristezza iniziarono ad essere la sua unica compagnia quando ormai disperato si nascose sotto ad un cassone dell’area di servizio dove ormai viveva da circa un mese. Poco alla volta le forze iniziarono ad abbandonarlo, finchè capì che nessuno sarebbe tornato a riprenderlo e decise che non valeva più la pena vivere e che fidarsi dell’uomo era stato il suo più grande errore.

Chiuse gli occhi per sempre e finalmente di nuovo felice ritrovò la sua mamma, in un luogo dove tutti i cani sono felici, perché lì non può arrivare l’essere umano che li inganna e che li abbandona come fossero un oggetto ormai inutile.

Patrizia M.

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Commenti al Post:
recreativeminds
recreativeminds il 31/01/11 alle 14:37 via WEB
Bellissima iniziativa! Soprattutto per i ragazzi; affinchè crescano con un'idea più responsabile per il mondo che li circonda. Educandoli al rispetto dell'Anima Mundi....siamo ancora molto lontanti da ciò, e il vostro racconto ne dà conferma...
 
 
ellaessa
ellaessa il 31/01/11 alle 14:50 via WEB
Proprio così Messere. Proprio ieri sera parlavo con l'ideatrice di questa iniziativa e mi ha raccontato quanto è stata bella la giornata con i bambini che hanno partecipato alla creazione del libro, quanto grande era il loro entusiasmo e lo splendore di vedere nella sala dove hanno fatto la presentazione, anche tutti i cagnolini, che sembravano consci di quello che stava succedendo e non hanno dato il minimo segno di impazienza, ma sono stati tranquillissimi. Bravissima la maestra che ha saputo coinvolgere la sua classe e far capire ai bambini quanto grande sia il rispetto anche per gli animali. Grazie Messere.
 
   
recreativeminds
recreativeminds il 31/01/11 alle 20:40 via WEB
Voi conoscete il mio amore per gli animali...il cavallo di mio padre fanstastico. Lo ha aiutato a venir fuori da dei brutti momenti... un animale ti può dare molto affetto, perchè stimola altri linguaggi che noi a volte dimentichiamo d'avere. I miei ossequi, milady
 
un.lupo.nella.notte
un.lupo.nella.notte il 31/01/11 alle 23:45 via WEB
leggendo,mi pareva di vedere uno dei tanti Rocco..uno dei tanti poveri animali che diventano un peso per chi non nutre amore per loro,chi commette queste cose non conosce la parola Amore.....serena notte Pat....
 
 
ellaessa
ellaessa il 01/02/11 alle 14:40 via WEB
No Lupotto, non la conosce, hai ragione. Ciao, Pat
 
zanna1999
zanna1999 il 01/02/11 alle 01:08 via WEB
Credo che il cane di quale raccontavo altro giorno fosse stato abbandonato proprio come il Rocco ,perche l’avevo incontrato vicino la strada..un iniziativa che insegna a bambini che animali non sono i peluche è utile ma siamo noi grandi che abbiamo la responsabilità di mostrare buon esempio..buona notte Pat
 
 
ellaessa
ellaessa il 01/02/11 alle 14:41 via WEB
Proprio per questo in questo secondo anno dell'iniziativa sono stati coinvolti anche i bambini, e così dovrebbe essere in ogni cosa, in ogni famiglia. Grazie Zanna, ciao
 
savino.metta
savino.metta il 01/02/11 alle 11:22 via WEB
...una tristezza incommisurabile... l'abbandono...chi è riuscito a macchiarsi di questa nefandezza...di certo non avrà rimorsi...ma dovrebbe essere preso a morsi...non dai 'cani' ma dagli umani...salutissimo...
 
 
ellaessa
ellaessa il 01/02/11 alle 14:42 via WEB
Penso proprio che non abbia rimorsi chi abbandona il proprio cane, o anche un altro animale. Questo dimostra quanto l'uomo sia crudele. Ciao Savino, salutone a te. Pat
 
woodenship
woodenship il 01/02/11 alle 18:40 via WEB
Dire commovente,è un eufemismo.L'egoismo ed il pressapochismo che si ha nel rapporto con gli animali è indice dell'approccio strafottente e cinico che si ha spesso con "l'altro da sè".Racconto dalla morale che non si può fare altro che condividere...un abbraccio sincero... ed un felice scodinzolare di amici con un qualsiasi numero di zampe,,,,,,, ,,,,,,,,,,,,,,,,,W,,,,,,,,,,,,,,,,
 
 
ellaessa
ellaessa il 01/02/11 alle 21:30 via WEB
Ti ringrazio Wood, e mi associo per il felice scodinzolare di amici con un qualsiasi numero di zampe. Ciao, Pat
 
zanna1999
zanna1999 il 02/02/11 alle 15:01 via WEB
Buon pomeriggio Pat!!!
 
ibisco9
ibisco9 il 03/02/11 alle 16:09 via WEB
Pat...hai descrito un dramma che purtroppo avviene in estate, quando il cagnetto comperato a Natale per far contento l'amorino di mamma, comincia a ingombrare nel programma delle vacanze. Sono diecine di migliaia ogni anno. Mi hai stimolato a pubb qualcosa sul mio blog, un fatto reale relativo a un cagnetto. Stamattina avevo scritto qui un lungo commento, avevo cliccato su pubblica, ma non vedo niente...Mi hai invogliato a parlare di quelle splendide creature...Eu
 
 
ellaessa
ellaessa il 03/02/11 alle 16:47 via WEB
Peccato che non abbia memorizzato il tuo commento :-(
Mi fa però piacere di averti invogliato a scrivere qualche cosa su questo argomento. Ciao, Pat
 
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