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Buon S. Valentino! ^^

Post n°174 pubblicato il 14 Febbraio 2006 da aa_vespa50luca_TWO
Foto di aa_vespa50luca_TWO

A S. Valentino non poteva mancare un cuore che batte... (auguri a tutti gli innamorati del mondo!) l'ho fatto io in pochi minuti :) be' ho disegnato un cuore nel classico "paint" di Windows... l'ho salvato come BMP e poi l'ho riaperto nel programma di fotoritocco installato con la stampante... semplicemente ho fatto 6 leggeri zoom (ingrandendolo) e poi salvati come GIF... infine, con un freeware scaricato da internet ho riunito tutte e 6 le GIF in sequenza, tipo fotogrammi di un cartone animato, creando una GIF animata... il principio è lo stesso del cinema e dello schermo della TV... si basa sul fenomeno chiamato "persistenza della retina" ovvero un'immagine rimane fissata sulla retina dell'occhio x circa 1/24 di secondo... ovviamente se l'immagine successiva che si fissa sulla retina ha solo una leggerissima differenza (come avviene nei fotogrammi delle pellicole cinematografiche, proiettati a velocità ovviamente superiore ai 24 fotogrammi al secondo) il cervello "fonde" le 2 immagini in sequenza e quelle successive, dando la "sensazione" del movimento... ^^ ne avevano parlato alle medie e ne ero rimasto affascinato... ;-)

Oggi è il 14 febbraio, e come al solito non ho la ragazza, così niente S. Valentino... e vabbé... amen! PER OMNIA SAECVLA SAECVLORVM! :-P battute a parte speriamo proprio di no! :-P e che il prox S. Valentino la situazione sia cambiata... cmq ho scritto esattamente come gli antichi romani... con la "V" al posta della "U" e col carattere tipografico "Times New Roman", che come dice il nome è ispirato alla "grafica" usata dagli antichi romani... anzi, è praticamente identica! me ne sono accorto leggendo gli epitaffi di una necropoli di 2000 anni fa che ho visitato tempo fa durante un giro in moto nelle campagne ferraresi... :)

Chiudo con una delle mie poesie preferite, la dolcissima, x quanto anche triste, "A Silvia" di Leopardi... ^__^

  Silvia, rimembri ancora
quel tempo della tua vita mortale,
quando beltà splendea
negli occhi tuoi ridenti e fuggitivi,
e tu, lieta e pensosa, il limitare                         
di gioventù salivi?

  Sonavan le quiete
stanze, e le vie dintorno,
al tuo perpetuo canto,
allor che all'opre femminili intenta
sedevi, assai contenta
di quel vago avvenir che in mente avevi.
Era il maggio odoroso: e tu solevi
così menare il giorno.

 Io gli studi leggiadri
talor lasciando e le sudate carte,
ove il tempo mio primo
e di me si spendea la miglior parte,
d'in su i veroni del paterno ostello
porgea gli orecchi al suon della tua voce,
ed alla man veloce
che percorrea la faticosa tela.
Mirava il ciel sereno,
le vie dorate e gli orti,
e quinci il mar da lungi, e quindi il monte.
Lingua mortal non dice
quel ch'io sentiva in seno.

  Che pensieri soavi,
che speranze, che cori, o Silvia mia!
Quale allor ci apparia
la vita umana e il fato!
Quando sovviemmi di cotanta speme,
un affetto mi preme
acerbo e sconsolato,
e tornami a doler di mia sventura.
O natura, o natura,
perché non rendi poi
quel che prometti allor? perché di tanto
inganni i figli tuoi?

  Tu pria che l'erbe inaridisse il verno,
da chiuso morbo combattuta e vinta,
perivi, o tenerella. E non vedevi
il fior degli anni tuoi;
non ti molceva il core
la dolce lode or delle negre chiome,
or degli sguardi innamorati e schivi;
né teco le compagne ai dì festivi
ragionavan d'amore.

  Anche peria tra poco
la speranza mia dolce: agli anni miei
anche negaro i fati
la giovanezza. Ahi come,
come passata sei,
cara compagna dell'età mia nova,
mia lacrimata speme!
Questo è quel mondo? questi
i diletti, l'amor, l'opre, gli eventi
onde cotanto ragionammo insieme?
questa la sorte dell'umane genti?
All'apparir del vero
tu, misera, cadesti: e con la mano
la fredda morte ed una tomba ignuda
mostravi di lontano.

 
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