-Non voglio più vederti, sparisci dalla mia vista!
Lo urlò con quanto fiato avesse in gola, le pupille
si dilatarono. I suoi occhi azzurri, intensi, cristallini,
d'un tratto si ombrarono, rossi ardenti, di rabbia.
Lui cercò invano di dirle qualcosa, il tempo necessario a
balbettare frasi sconnesse del tipo:
-Lasciami spiegare, ti giuro. Io so quello che sono, giuro,
lasciam....
Il tonfo della porta sbattuta violentemente coprì dignitosamente il
resto della frase, come a porre un velo pietoso a sostegno dei loro
cuori, straziati, divorati dal girotondo festante delle passioni umani,
dei sapori, degli odori. Tutto quanto aveva un particolare significato
per loro d'un tratto valeva zero.
Mary scoppiò in lacrime e fece in tempo a sedersi sul divano, giusto
in tempo perchè svenne ed il suo corpo pesante senza il controllo
vigile del cuore, della mente, si accasciò sui cuscini del divano tre
posti beige.
Il braccio destro, penzoloni, ricadde sul cesto dei giornali.
Involontariamente la mano indicava un titolo di cronaca,
"Fa rapina in banca, smarrisce refurtiva e si presenta
all'ufficio oggetti smarriti"!
La segreteria telefonica colleziona messaggi, uno dopo l'altro, in fila
indiana come bambini dell'asilo. La voce al telefono sempre la stessa,
il messaggio senza troppi vocaboli, si ripete ossessivo, cadenzato :
"Mary, mary rispondi, sono io, io ti amo"!
Mary non risponde, il suo braccio penzoloni indica un titolo di
cronaca, uno stupido titolo di uno stupido ladro che perde la refurtiva
e va a reclamarla all'ufficio oggetti smarriti. Il nastro della
segreteria termina sulle parole:
"sono io, io....".
Pace.
Foto
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Inviato da: fabpat72
il 22/09/2010 alle 06:56
Inviato da: cavalieremistico
il 18/09/2009 alle 23:17
Inviato da: kiss_and_knife
il 18/09/2009 alle 20:01
Inviato da: gentechepensa
il 02/09/2009 alle 04:04
Inviato da: kiss_and_knife
il 09/07/2009 alle 19:59