VISTO DA NOIil mondo della chat visto attraverso l'esperienza di Dani e Miky e l'apporto di tutti quelli che passano di qui .... |
MIKY - PEZZI DI ME...
Probabilmente siamo tutti bottiglie che danzano sopra le onde di un oceano immenso.
Siamo tutti bottiglie con dentro un messaggio e, con la nostra leggerezza di sughero andiamo qua e là toccandoci, sfiorandoci, scontrandoci ed accompagnandoci per un certo numero di anni.
Così potrà accadere che quando la nostra bottiglia sfiorerà o toccherà un'altra bottiglia contenente un messaggio simile al nostro, l'evento sarà celebrato da un tintinnio.
E se vorremo stare insieme il tintinnio si ripeterà diventando un applauso sopra la grande distesa d'acqua.
Si avvicenderanno momenti di tempesta e momenti di bonaccia, di oscurità e di splendore.
Qualcuno tentarà di scalfire o di rompere il nostro vetro, ma se non raccoglieremo gli attacchi e le sfide, verrà in nostro soccorso un'onda più alta che ci allontanerà in un battibaleno.
E potremo persino separarci, ma l'identità del nostro messaggio ci farà un'altra volta ritrovare.
E sarà un tintinnio ed ancora un applauso.
E non è nemmeno necessario che siano le tempeste a separarci. Nella vita nemmeno il marito e la moglie, il padre e la figlia, il figlio e la figlia, anche se vivono insieme, sono uniti in ogni momento.
Essi hanno diritto ad incontrare altre bottiglie di vetro bianco o di vetro giallo o di vetro nero o di vetro rosso, per conoscere altri messaggi, per ondulare in altri spazi, per sondare acque più fresche o più calde, più chiare o più scure, più sopra o più sotto.
Tanto nessun mare è infinito.
Ogni distesa d'acqua, anche la più sconfinata, ha il suo argine di terra e qui le bottiglie si fermano per trasmettere al sole il loro messaggio attraverso la trasparenza del vetro.
E se il messaggio non sarà cancellato da infiltrazioni d'acqua e di sale, noi ci ricomporremo perfetti nella nostra entità e conquisteremo la terra camminando eretti.
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Post n°47 pubblicato il 10 Marzo 2007 da Lucexteee
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Post n°46 pubblicato il 21 Dicembre 2006 da vistodanoi
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Post n°44 pubblicato il 15 Dicembre 2006 da KING_OF_HEART
L’ALBERO DI NATALE
Come ogni anno, per la festività del Santo Natale, si rinnova in ogni casa il rito della preparazione dell’albero di Natale. Non importa se la casa sia di un ricco o di un poveraccio che tira a campare….l’albero di Natale si deve fare…è tradizione. Grande, piccolo, vero, finto, verde, bianco, spoglio di regali o sfavillante di luci e colori…..ma si deve fare. E’ un rito, pagano è vero…ma è un rito…. Più che altro si dovrebbe fare il presepe…è questo che rappresenta maggiormente il significato della venuta del “bambino” ….del salvatore del mondo…di colui che infonde pace e amore nel cuore di ogni uomo….Il presepe, pieno di personaggi…. pecorelle, pastori, i Re Magi con i loro doni che hanno un loro significato, (ma non tutti lo conoscono) col bue e l’asinello….Maria, Giuseppe e…Lui… il bimbo in fasce… disteso in tutta la sua sacra regalità, in una umile mangiatoia al coperto di una stalla sgangherata che al cospetto della quale il più ricco e sontuoso castello medievale sembrerebbe una stamberga. Ma… in ogni casa del mondo, è più facile trovare l’albero di Natale…non il presepe… ma l’albero di Natale….forse perché è più facile e comodo posarci sotto i regali….non lo so…ma l’albero di Natale non manca mai….E allora, ogni anno, generalmente il giorno precedente la festa dell’Immacolata, inizia questo rito, che coinvolge, o almeno dovrebbe coinvolgere, tutti i componenti della famiglia. Si va quindi in soffitta o in cantina, in garage o in magazzino a prenderlo, insieme agli addobbi, le luci e i fili colorati, per “montarlo”…quell’albero… simbolo pagano che ogni anno si cerca di arricchire con altre luci e altre palline colorate, perché magari l’anno prima qualcuna di queste si è rotta o una serie di luci non funziona più. Tolta la polvere da sopra le vecchie scatole, custodi del Natale precedente, ogni componente della famiglia si occupa di un piacevole incarico… La mamma ha il compito di sistemare l’albero in un angolo della stanza, aprire pazientemente i suoi rami che si risvegliano da un lungo sonno durato un anno. Magari qualcuno di questi rami è un pò spelacchiato perché il “nostro amico” comincia a dimostrare tutti i suoi anni….ma non lo si cambia… ci si è affezionati…Quanti Natali ha visto passare…quante palline ha visto spaccarsi in terra…quante lucine ha visto brillare e spegnersi improvvisamente…ma lui… è sempre li….spelacchiato…. ma dritto e solido come una quercia, con i suoi rami che potrebbero raccontare tante storie…tante risate....e tante lacrime. Papà si cimenta come elettricista, e cerca di riparare quelle complicate serie di luci che ogni anno non vogliono funzionare mai… con quei minuscoli “pisellini” di tanti colori che farebbero perdere la pazienza anche ad un Santo…e poi come spesso capita, Papà grida a voce alta la più classica delle frasi… “natalizie”:<<Basta….non funzionano…vado a comprarne delle nuove>>… classico …e indossando cappotto e sciarpa perché fuori fa freddo, esce a comprare una serie di luci nuove al negozio sotto casa. I più felici sono sempre i bambini….che tirando fuori le palline colorate dalle scatole, porgendole con allegria alla mamma, pensando già hai regali che troveranno di li a qualche giorno sotto quel vecchio amico che non li ha mai delusi. La mamma sorridendo loro con quel sorriso che ti riscalda l’anima, addobba quel vecchio abete con tocco estetico e gusto femminile che solo una mamma e una donna sa fare…E intanto i suoi pensieri tornano indietro nel tempo….al Natale scorso….a quello di tre anni prima…a quello di quando era anche lei bambina e porgeva lei alla sua mamma le palline colorate….col cuore in festa al pensiero del regalo che avrebbe ricevuto da Babbo Natale….a quel Natale che tanto la fece soffrire perché in quell’anno qualcosa non era andato per il verso giusto…un dolore, una speranza, un sogno impossibile …qualche cosa che in quel Natale non ha fatto brillare quelle luci….che ha rotto l’ennesima pallina di vetro…….. Ma è acqua passata….adesso è Natale…..oggi…in questo momento…. Sorride la mamma…mentre sistema i fili colorati….bianchi, d’oro e d’argento….d’argento come i suoi capelli…d’oro come il suo cuore…..bianchi come il suo sorriso……… L’albero è completato…manca solo una cosa…..l’ultimo addobbo….quello che darà maestosità a tutto l’albero…..il Puntale. C’è chi preferisce mettere in cima una stella…ma questo o quella è un accessorio che non può mancare……..e di solito è il papà che lo piazza….è lui il capo famiglia.…..spetta a lui…. Ecco…..Finito……..Tutto è pronto per accenderlo…..spina nella presa e………ooooooooohhh!!!!!!! Bellissimo……..come brilla…quanti colori….come giocano quelle lucine…..è anche più bello di quello dello scorso anno…..brava mamma……..bravissima…..un bacio…………………………………! E il cuore della mamma si riempie di gioia……anche quest’anno i suoi ometti passeranno un Natale felice…
L’albero di Natale……c’è ne uno in ogni casa…..povera o ricca che sia…. in un angolo della casa c’è ne uno…..e dovrebbe essercene uno anche in ogni cuore….in ogni anima…..ma purtroppo così non è…..purtroppo. In qualche cuore l’albero di Natale è addobbato con il tritolo….con le bombe….con la guerra…..col dolore….con la fame….la cattiveria….la corruzione….con la morte!!!!
Anche in casa mia lo facciamo ogni anno….e anche quest’anno è stato fatto….come tradizione vuole. Facciamo anche il presepe…piccolino… ma lo si fa. Ma l’albero è l’albero…sarà pagano…..ma lo facciamo. E ogni anno sono io che metto il puntale…sono anni che lo faccio. Se l’albero è finito e io non sono in casa….si aspetta Papà……è lui che lo deve piazzare….tradizione….dicono porti bene….Mah…comunque mi fa piacere farlo…mi da la sensazione dello scalatore che piazza la bandiera della sua nazione in cima alla montagna che ha appena sfidata e sconfitta. Ma faccio anche un’altra cosa….ma questo in segreto….nessuno lo sa….. e in tanti anni che facciamo l’albero di Natale mai nessuno si è accorto di niente. Nascondo tra i rami, in un punto non visibile, una piccola stella, una stella di quel materiale fosforescente…. quel materiale che si illumina al buio…ci fanno anche le statuine sacre e piccoli gingilli ludici…. È la mia stella dei desideri…la nascondo li…. dove nessuno la vede… ed esprimo un desiderio sperando si avveri….la tengo nascosta per tutto l’anno….è la “mia stella di Natale”. E quando alla sera l’albero si addormenta per la notte, (sono io che lo spengo), lei si illumina ….regalando generosamente la sua luce a quell’albero pomposo che fino ad un momento prima l’aveva impunemente oscurata con le sue luci e i suoi colori….Lei gli regala la sua piccola luce verde per non farlo sentire solo e triste …per fargli compagnia tutta la notte… con quella luce che nel buio della stanza ha la potenza di una lampada alogena. E questa luce accompagna anche i miei sonni….i miei sogni…le mie speranze…i miei desideri. Anche quest’anno l’avrei voluta mettere….ma non sarà così…quest’anno non la metterò…è inutile….tanto il desiderio non potrà mai realizzarsi…che la metto a fare…Potrei esprimere il desiderio di una moto nuova, sono la mia passione,…..ma non mi interessa più…mi accontento di quella che ho vecchia e scassata…è il primo anno che non la metterò…. dopo 20 anni…Va beh…L’anno prossimo si vedrà…..Quale desiderio sarà?? direte voi……..no……questo se permettete lo tengo per me…..ssssss… …segreto…nessuno lo saprà mai…..nessuno……neanche la mia STELLA…..neanche Lei….Per quest’anno non brillerà…..rimarrà senza il suo albero di Natale……e l’albero…….senza di Lei…………
A proposito…..Buon Natale…..buon Natale a tutti…e che la vostra STELLA possa brillare sempre…. anche quando Natale non è………………………..!!
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.basta un click per scoprire un mondo .... |
Post n°32 pubblicato il 19 Novembre 2006 da vistodanoi
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Le mie sono considerazioni che derivano dall'esperienza acquisita sul "campo", e devo dire che la prima cosa che mi colpisce quando entro in chat è la lista dei chatters, i loro nickname. Ce ne sono di tutti i tipi e per tutti i gusti, quello più diffuso è il nome proprio, talvolta accompagnato da alcune cifre o da altri segni distintivi. Dopo aver scelto quello che maggiormente colpisce la mia immaginazione scruto nel profilo per cercare di conoscere meglio chi si nasconde dietro questo nick. Solitamente mi concentro sui profili che sfamano la mia immaginazione e che mi colpiscono dal punto di vista intellettivo, quelli, per intenderci, che ti fanno vedere come il mondo (della chat) sia realmente vario e colorato e allo stesso tempo ti dimostrano che ci sono ancora tante camicie di forza difettose. L'approccio è quasi sempre una battuta ironica a commento di quello che c'è scritto nel profilo, talvolta mi becco un vaff...lo, ma spesso mi rispondono divertite/ti ed apprezzano l'ironia ricambiando con pari moneta. Non è originale, anzi potrà sembrare del tutto banale, ma così ho conosciuto proprio in questo posto, che straborda di superficialità ed inconsistenza, alcune persone veramente speciali, per le quali vale ancora la pena entrare in chat. OUTLANDOS3 |
Solo perché viviamo sulle rive opposte di un fiume non possiamo incontrarci??? AGUA (Jarabe de Palo) Miky Per l'argomento scelto da inserire nel blog mi sono convinto che alla domanda se fosse possibile un' amicizia tra un uomo e una donna risponderei subito che non ci credo più! Credo che molti di noi considerano tante persone come "conoscenti" e poche, pochissime che possano riconoscersi come amici. La mia analisi parte dalla considerazione che l'amicizia è come l'amore, un sentimento molto forte e profondo, tra questi troviamo tanti elementi in comune come ad esempio la complicità, la comprensione e la reciproca sopportazione giusto per citarne alcuni. La naturalezza o l'istinto femminile/maschile di trovare amicizie dello stesso sesso risiede nella naturale maturazione di una approfondita conoscenza non potendo sfociare in null'altro, in definitiva l'ultimo stadio della reciproca conoscenza tra persone dello stesso sesso è l'amicizia(con esclusione del rapporto omosessuale ovviamente). Di conseguenza se metti in relazione un uomo e una donna di sicuro la conoscenza iniziale si tramuterà in amicizia ma è altrettanto vero che la probabilità che l'amicizia tra questi possa durare è molto bassa, c'è il rischio concreto che si tramuti in amore o che si interrompa per sempre. Fino a quando si passa da un sentimento all'altro non ci trovo nulla di male, il problema serio esiste solo quando si perde un amico, l'amore si può perdere e ritrovare mentre l'amicizia persa non torna più. OUTLANDOS3 |
Post n°12 pubblicato il 14 Ottobre 2006 da maxcross1
buongiorno carissime... ottima l'idea di questo blog a cui sono stato invitato a partecipare.. da buon ospite entro in punta di piedi con un grandissimo sorriso e mi complimento con voi per la bellissima idea da voi avuta.. Spero quanto prima di potermi unire all'allegra compagnia... un abbraccio MadMax #967# |
Post n°10 pubblicato il 13 Ottobre 2006 da serioud
Bentrovate, Miky e Dani. Sono quì, invitato , per una breve visita di cortesia. Mentre "bussavo alla vostra porta" mi sono chiesto a che servisse un altro blog, un blog di questo tipo. Sono entrato, mi sono guardato intorno e ho trovato un ambiente accogliente, elegante nella sua semplicità, dedicato agli amatori della chat; io non posso "chattare" anche se un tempo lo facevo e ricordo quel metodo di comunicazione con simpatia. Carina l'idea di scrivere in due, come Gianni e Pinotto, Stanlio e Ollio,,,, Fruttero & Lucentini. Auguri a voi, dolci signore, di mantenere il vostro entusiasmo e che alla vostra porta non bussi qualche volgare teppistello. |
Post n°7 pubblicato il 09 Ottobre 2006 da OUTLANDOS3
Credo che la definizione della LAD come internet-dipendenza sia perfetta e non fà una grinza, ma mi chiedo quanti di noi che usiamo questo mezzo ammette di trovarsi in queste condizioni? Io credo nessuno, in quanto chi legge sicuramente non si rispecchia nella definizione della LAD e soprattutto perchè scoprire la prorpia condizione non è un'impresa facile per nessuno figurarsi da chi è "affetto" dalla LAD o da altre patologie della psiche. La Lad non è solo questione di quantità del tipo dimmi quante ore passi al PC e ti dirò se ne sei dipendente o meno. Credo piuttosto che sia anche una questione di mentalità e maturità, relativamente alla capacità di porsi dei limiti e di non farsi condizionare dagli altri o da internet. Purtroppo a conferma di ciò che dico chi soffre maggiormente di questa sorta di dipendenza sono i ragazzini che non hanno ancora raggiunto la maturità sufficiente per distinguere fin dove è finzione ed incomincia la realtà o comprendere il loro stato. Ci sarebbe da meditare e nello stesso tempo cercare di far comprendere bene i "limiti" di Internet.
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Post n°6 pubblicato il 09 Ottobre 2006 da OUTLANDOS3
Carino questo blog avete scelto una argomento così vasto che si presta a centomila commenti cosa dire.. per eperienza personale credo che essere se stessi paga sempre come dice il caro vecchio Sting "be yourself no matter what they say" non mi piace parlare con frasi di altri ma questa rende l'idea di come la penso in questione. |
LA CHAT-DIPENDENZA... Un nostro carissimo amico, un giorno, scrisse un commento inquietante che voglio riportare testualmente su questo blog. Quanti di voi la pensano come lui? Personalmente credo che in ogni esagerazione ci sia sempre un fondo di verità. Cerchiamo allora di fare luce, una volta per tutte, su questo argomento da molti evitato.... "Da qualche anno è stata scoperta una forma di dipendenza che è stata definita "LAD" disturbo da dipendenza dalla rete. Una persona è internet-dipendente quando l'abuso del web è tale da compromettere le categorie principali della sua vita ( amore, lavoro, relazioni, scuola). Un individuo colpito da lad solitamnete manifesta : difficoltà nella vita di coppia, problemi di vita sociale, isolamento, sintomi tipici di astinenza. Nella categoria di internet-dipendenti rientrano sopratutto persone che presentavano problemi emotivi e psichici già prima di appassionarsi al web, nella trappola cadono più facilmente persone insicure o insoddisfatte che nel mondo virtuale tentano di sfuggire ad una quotidianità difficile. Per gli individui più a rischio, internet diventa un mondo parallelo e più affascinante rispetto a quello vero, il web si rivela come un universo magico che a un certo punto può far perdere ogni contatto con la realtà. Molti hanno la sensazione di poter superare on line i problemi della vita reale. Spesso si tratta di persone che hanno difficoltà di comunicazione, che temono il giudizio degli altri. Le relazioni on line diventano così uniche e piacevoli grazie all'elevata velocità di comunicazione, ai giochi d'identità, all'assenza di vincoli spazio-temporali, alla parificazione dello status sociale e culturale, all'accesso a più relazioni, alla possibilità di emozioni imprevedibili, alla libertà di trasgressione, all'anonimato (l'assenza di identità rende più semplici i rapporti), legami che solitamente impiegano mesi per nascere, sul web si creano in pochi giorni e parole che una persona nella vita reale non direbbe mai a un altro, nella rete vengono abitualmente usati. La dipendenza può causare seri problemi nella vita di una persona, in particolare l'uso eccessivo di internet può portare a trascurare la famiglia, il partner, la casa, il sonno, la vita sociale e il sesso...." Dani.
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Post n°4 pubblicato il 07 Ottobre 2006 da elenaapo
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Come potevo resistere a sentirne parlare senza conoscerla… beh mi ci sono tuffata … spinta dalla curiosità di capire cosa succedeva veramente (a me i sentito dire non sono mai piaciuti…) e così mi sono costruita una nuova identità e ho cominciato a nuotare senza affiorare troppo… lasciandomi galleggiare come in un sogno … sono entrata in questo mondo dal luogo che mi ispirava di più la stanza “Aspettando un angelo” una cosa inconscia che mi ha permesso di conoscere delle belle persone e che mi ha fatto capire che è meglio essere se stessi anche se alle volte non si viene capiti anche perché quando parli batti le parole sui tasti e la persona dall’altra parte legge il messaggio….si parla senza mostrare l’espressione del volto, solo il ritmo della mano che corre su una tastiera invisibile… questa la mia esperienza e la vostra? |
Inviato da: qui.e.ora
il 16/03/2010 alle 16:20
Inviato da: mackinac
il 22/04/2007 alle 03:36
Inviato da: mackinac
il 22/04/2007 alle 03:29
Inviato da: rinny005
il 17/01/2007 alle 00:05
Inviato da: hambleceya
il 05/01/2007 alle 10:01