Creato da vitotroiano il 08/01/2008
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Tarantini dal Giudice per il filone Appalti
Post n°163 pubblicato il 21 Settembre 2009 da vitotroiano
BARI — Nell’estate del 2008 Gianpaolo Tarantini avrebbe acquistato almeno dieci «partite» di cocaina oltre a numerose pasticche di una droga sintetica simile all’ecstasy. E un «carico» lo avrebbe ritirato Alessandro Mannarini, all’epoca collaboratore fedele, che invece aveva negato di aver mai comprato stupefacenti. A raccontarlo durante l’interrogatorio del 16 settembre scorso è stato Nico, il «pusher».
Sapeva Tarantini che i suoi amici venivano interrogati sulla cessione degli stupefacenti. Sapeva che anche numerose ragazze, da lui reclutate per partecipare a feste e cene organizzate dal premier Silvio Berlusconi, erano state convocate dalla Guardia di Finanza. E dunque i magistrati sospettano che quando ha affermato di temere per la sua vita, voleva in realtà lanciare un messaggio, invitare tutti a tacere, a non rivelare dettagli nuovi rispetto a quanto era già emerso. Forse il suo era anche un invito a non coinvolgere nella vicenda altri personaggi. In realtà alcune giovani hanno negato di aver preso soldi, ma hanno aggiunto particolari sullo svolgimento delle serate in compagnia del presidente del Consiglio. Come Stella Novarino, in arte Stella Jean, che prima agli investigatori e poi in un’intervista a Il Giornale , ha rivelato che a fine ottobre fu invitata a palazzo Grazioli per una festa alla quale parteciparono anche il sottosegretario Guido Bertolaso e l’ex direttore di Raiuno Fabrizio Del Noce. Quella sera c’erano una ventina di donne e cinque uomini, compreso il cantante Mariano Apicella, come avevano già scoperto i finanzieri ascoltando le telefonate intercettate in quel periodo e le altre giovani invitate. «Ma non accadde nulla di strano», assicura la donna. Molto più loquace è stato il «pusher» che ha raccontato di aver consegnato la droga «a partire da fine giugno 2008. Tarantini veniva da me il fine settimana e la comprava insieme a vestiti costosi. Arrivava il venerdì e per questo ho ritenuto che poi la trasferisse in Sardegna». Avrebbe parlato di un guadagno per lui di circa 30.000 euro, ma gli inquirenti sospettano che fosse ben più alto. Le verifiche su tutti i filoni di indagine sembrano ormai arrivate alla fase conclusiva, tanto che si rincorrono indiscrezioni su imminenti sviluppi delle inchieste sugli appalti nel settore sanitario. Pure in questo caso Tarantini viene ritenuto un personaggio chiave, accusato di aver ricompensato con regali, donne e cocaina chi favoriva la sua azienda Tecnohospital. E dunque di aver coltivato rapporti illeciti con medici, funzionari delle Asl e politici locali. Un sistema che — almeno secondo quanto emerso sino ad ora — veniva utilizzato da numerosi imprenditori per aggiudicarsi appalti e commesse. Nelle centinaia di intercettazioni dell’inchiesta figurano alcuni assessori della giunta pugliese. In una il responsabile della Sanità, Tommaso Fiore — che ha preso il posto di Alberto Tedesco, coinvolto nell’inchiesta — parlerebbe di nomine dei primari con il governatore Nichi Vendola. |
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INTERCETTAZIONI SPETTACOLO
La non politica che in Italia ormai manca da quindici anni, in questi giorni, si infiamma sulle presunte intercettazioni che riguarderebbero il Presidente del Consiglio. Silvio Berlusconi, che non è il male di questo Paese, dal '94 ad oggi è stato indagato 800 volte: nemmeno il capo dei capi (Riina) è stato così tanto perseguitato. In un Paese, dove la democrazia è occupata dal potere della magistratura e della stampa la forbice tra benessere e malessere continua ad allargarsi sempre di più. Con questo provvedimento proposto dal Governo si spera di chiudere, per sempre, una lunga stagione iniziata con la falsa rivoluzione del'92 sotto il nome "Tangentopoli". L'Italia stà diventando sempre più un Paese irriconoscibile e, questo, gli Italiani non lo meritano
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