Creato da vitotroiano il 08/01/2008
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Post n°144 pubblicato il 13 Luglio 2009 da vitotroiano
Ed ecco che le parole del ministro si trasformano in realtà. Perché tracce più semplici, non vogliono dire promozione sicura. Una doccia fredda per tutti i ragazzi che speravano di aver superato l'esame. I dati non sono ancora definitivi, ma non lasciano ben sperare. I maturandi che non dovrebbero ottenere il diploma sarebbero quest'anno il 3,1% del totale, in crescita rispetto al 2,5% del 2008. Per un totale, appunto, di 15 mila maturandi. Il maggior numero di respinti si registra negli istituti professionali, dove il 23% degli studenti non passa all'anno successivo. Seguono gli istituti tecnici con il 16,3% e gli artistici con il 16%. I più bravi, spiega la nota del ministero di viale Trastevere, sono i ragazzi del liceo classico, seguiti da quelli del liceo scientifico e linguistico: a non essere ammessi rispettivamente il 4,8%, il 6,6% e il 5,1%. E per tutti gli altri ragazzi, la parola d'ordine è recuperare. Sono infatti 30 mila gli studenti in più che hanno riportato almeno una insufficienza. E dovranno, quindi, recuperare entro l'inizio del prossimo anno scolastico il debito. È tra le novità più contestate della riforma, ma il ministro ci tiene a sottolineare che quello della condotta è «uno strumento utile. Il ragazzo, oltre al rendimento, deve essere valutato anche per il suo comportamento». Solo così si potrà tornare al rispetto dell'istituzione scolastica, «per i compagni, per i professori e per le strutture». Ed ecco che sono 9.500 gli studenti che sono stati fermati proprio a causa del loro comportamento. Sei mila e cinquecento alle scuole superiori. Meno della metà alle medie, dove sono circa 12 mila studenti in più a non aver passato l'esame. |
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INTERCETTAZIONI SPETTACOLO
La non politica che in Italia ormai manca da quindici anni, in questi giorni, si infiamma sulle presunte intercettazioni che riguarderebbero il Presidente del Consiglio. Silvio Berlusconi, che non è il male di questo Paese, dal '94 ad oggi è stato indagato 800 volte: nemmeno il capo dei capi (Riina) è stato così tanto perseguitato. In un Paese, dove la democrazia è occupata dal potere della magistratura e della stampa la forbice tra benessere e malessere continua ad allargarsi sempre di più. Con questo provvedimento proposto dal Governo si spera di chiudere, per sempre, una lunga stagione iniziata con la falsa rivoluzione del'92 sotto il nome "Tangentopoli". L'Italia stà diventando sempre più un Paese irriconoscibile e, questo, gli Italiani non lo meritano