Creato da vitotroiano il 08/01/2008
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Podestà teme per la sua carriera

Post n°229 pubblicato il 12 Giugno 2013 da vitotroiano

Il Presidente della provincia di Milano Guido Podestà è preoccupato per la sua carriera politica. Ha ragione, il primo gennaio dell'anno prossimo la Provincia di Milano dovrebbe essere sciolta e quindi Podestà potrebbe terminare la sua inopinata carriera amministrativa. Amministratore Delegato Edilnord di Paolo e Silvio Berlusconi fu scelto da quest'ultimo per un cursus straordinario che lo portò dapprima al Parlamento Europeo di Bruxelles, poi direttamente alla presidenza della prestigiosa Provincia di Milano. Prestigiosa ma non quanto forse lo stesso Podestà sperava perché nel breve tempo di pochi anni l'insorgere della crisi e la necessità di realizzare economie ha portato il governo a sciogliere gli Enti inutili e tra questi, come da tempo si chiedeva, le provincie. La cosa non è così semplice perché occorre una legge costituzionale che deve essere approvata, come si sa, in doppia lettura dalle due camere ma per la Provincia di Milano, ahimè, la cosa è più semplice perché da vent'anni si deve costituire la Città Metropolitana milanese cioè un Ente che comprenda non solo il comune di Milano ma molte decine di comuni limitrofi in modo da costituire una omogenea struttura urbana. Vent'anni fa, e questo lasciava tranquillo il presidente Podestà, i suoi assessori e consiglieri, vent'anni fa ripeto, era stata varata una legge che prevedeva la costituzione della Città Metropolitana di Milano incaricando la Regione Lombardia di delimitarne i confini stabilendo che se non l'avesse fatto entro quattro anni, a ciò avrebbe provveduto direttamente il Ministero degli Interni: nulla è stato fatto.
Insomma, tutte queste piccole sfarzosità da corte rinascimentale ( qualche milione di euro) stanno per scomparire e il presidente, molto giustamente se ne preoccupa al punto di collocarsi in una situazione politica anomala quasi marginale al Pdl. Per dirla tutta, in una posizione di lancio forse nella direzione di Scelta Civica che nel frattempo, su iniziativa del senatore Valditara, ha aperto una bella sede in Corso Venezia. Quasi sempre vuota.



 
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INTERCETTAZIONI SPETTACOLO

La non politica che in Italia ormai manca da quindici anni, in questi giorni, si infiamma sulle presunte intercettazioni che riguarderebbero il Presidente del Consiglio. Silvio Berlusconi, che non è il male di questo Paese, dal '94 ad oggi è stato indagato 800 volte: nemmeno il capo dei capi (Riina) è stato così tanto perseguitato. In un Paese, dove la democrazia è occupata dal potere della magistratura e della stampa la forbice tra benessere e malessere continua ad allargarsi sempre di più. Con questo provvedimento proposto dal Governo si spera di chiudere, per sempre, una lunga stagione iniziata con la falsa rivoluzione del'92 sotto il nome "Tangentopoli". L'Italia stà diventando sempre più un Paese irriconoscibile e, questo, gli Italiani non lo meritano

 
 
 

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