Siamo delle persone che attraverso forme di lotta come i referendum, le proposte di legge,petizioni popolari, informazione, vogliono creare un'opposizione atta a contrastare il potere e i privilegi acquisiti dai politici .
Ritornare a fare politica per il bene del cittadino e sensibilizzarli sui principi di democrazia, di giustizia, uguaglianza e libertà,fuori da una logica di rappresentanze parlamentari per una partecipazione più diretta , senza nessuna distinzione etnico_culturale.
Il progetto siamo vivi ha per oggetto:
1)Divenire voce unitaria del dissenso.
2) Promuovere un referendum per diminuire i privilegi della casta e delle alte cariche della pubblica amministrazione.
3) Abolizione dell'immunità parlamentare escludendo i reati d'opinione.
4) Un tetto massimo di reddito tra stipendio parlamentare e privato.
5) Diminuzione del numero dei parlamentari ed abolizione enti provinciali
6) Eliminare le pensioni d'oro con un giusto livellamento delle altre,una sola pensione con scadenza nei termini previsti per età e anni lavorativi.
7) Lotta alle forti disuguaglianze dei salari e abolizione del precariato.
8) Destinare i finanziamenti per l'istruzione esclusivamente alla scuola pubblica .
9) Una giustizia veramente uguale per tutti con la responsabilità civile e penale per i giudici.
10) Ristrutturare l'organizzazione della Pubblica Sanità
Per condividere e partecipare alla nascita di questo movimento basta aderire ai comitati di zona e dedicargli un pò del proprio tempo ,ci saranno incontri e discussioni periodiche attraverso gli strumenti che internet ci offre .
Realizzare il progetto senza rimanere virtuali per sempre diffondendolo sul territoio anche con la collaborazione di associazioni presenti , pur mantenendo la nostra visibilità e autonomia
La questione ambientale e sanitaria è una questione tutt'altro che locale: è una questione regionale e nazionale. Le singole battaglie che i comitati e le associazioni portano avanti hanno in comune la rivendicazione dei diritti, la difesa della salute e quindi dell'ambiente in cui viviamo.
La grave condizione in cui si trova la regione Campania, a causa del disastro ambientale e sanitario provocato dallo sversamento dei rifiuti tossici delle industrie del Nord, e dello sciacallaggio economico di alcune lobby industriali che impediscono di risolvere il problema dei rifiuti urbani e di avviare la raccolta differenziata, ha spinto i cittadini a riappropriarsi di quello spazio di partecipazione democratica che per anni molti avevano lasciato al solo monopolio di rappresentanze politiche, che si sono rivelate inadeguate al loro ruolo.
I cittadini si sono riuniti in comitati e associazioni, hanno studiato i problemi e sono arrivati a comprendere sia le contraddizioni che mantengono la nostra regione in questo stato di vergognoso degrado, sia le soluzioni reali per uscire dall'emergenza e portare avanti in Campania politiche concrete rispettose degli interessi di tutte le comunità.
Riduzione degli imballaggi, raccolta differenziata finalizzata al riciclo dei materiali e trattamento a freddo degli scarti residui sono diventati obiettivi concreti che vorremmo proporre per contrastare la logica crudele e spietata di chi per anni ha speculato sull'emergenza, costruendo impianti inadeguati per tecnologie e dimensioni, ed impedendo che si facesse la raccolta differenziata porta a porta, che avrebbe evitato il triste spettacolo delle strade invase dai rifiuti.
Dopo tanti anni di assenza dei cittadini dalla vita pubblica, riconquistare il diritto alla partecipazione democratica e la capacità di riportare la rappresentanza politica al suo ruolo istituzionale non sarà semplice. Ma proprio la costante mobilitazione di tanti cittadini ha consentito che la verità sulla tragedia della Campania venisse conosciuta in tutto il mondo.
Il cammino da fare è lungo: una lunga marcia per riconquistare i nostri diritti. È un cammino che se percorreremo insieme potrà non solo dare più forza alle nostre battaglie, ma ci aiuterà a riappropiarci della dignità di cittadini.
Per queste ragioni vi invitiamo a fare un atto di speranza, e a scendere in strada il 21 giugno 2008. Partendo da Acerra la marcia simbolica attraverserà Casalnuovo, dove ci sono stazioni ferroviarie e circumvesuviana, Poggioreale, dove c'è la circumvesuviana, fino alla stazione di Napoli, a Piazza Garibaldi, da cui partirà un lungo corteo verso Piazza Dante.
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