Che cento fiori fioriscano, che cento scuole gareggino,
soltanto col metodo della discussione e del ragionamento
si possono sviluppare le giuste idee
(Mao Tse Tung)
MOVIMENTO DI AGGREGAZIONE POPOLARE
Siamo delle persone che attraverso forme di lotta come i referendum, le proposte di legge,petizioni popolari, informazione, vogliono creare un'opposizione atta a contrastare il potere e i privilegi acquisiti dai politici .
1) Divenire voce unitaria del dissenso.
2) Promuovere un referendum per diminuire i privilegi della casta e delle alte cariche della pubblica amministrazione.
3) Abolizione dell'immunità parlamentare escludendo i reati d'opinione.
4) Un tetto massimo di reddito tra stipendio parlamentare e privato.
5) Diminuzione del numero dei parlamentari ed abolizione enti provinciali
6) Eliminare le pensioni d'oro con un giusto livellamento delle altre,una sola pensione con scadenza nei termini previsti per età e anni lavorativi.
7) Lotta alle forti disuguaglianze dei salari e abolizione del precariato.
8) Destinare i finanziamenti per l'istruzione esclusivamente alla scuola pubblica .
9) Una giustizia veramente uguale per tutti con la responsabilità civile e penale per i giudici.
10) Ristrutturare l'organizzazione della Pubblica Sanità.
IL NOSTRO MOVIMENTO E' PACIFISTA, FORMATO DA PERSONE COMUNI CHE NON SI RITROVANO NELLA CASTA, VUOLE METTERE IN EVIDENZA I PROBLEMI CON CUI ABBIAMO OGNI GIORNO A CHE FARE E VALORIZZARE LE COSE POSITIVE CHE CI SONO NELLA NOSTRA REGIONE.
Ci sono uomini che lottano un giorno
e sono importanti, alcuni lottano un'anno
e sono molto importanti,
altri lottano tutta la vita:
quelli sono indispensabili
(Bertold Brecht)
« VICENZA 14/02/2009 | No dal Molin: la lotta continua » |
NO alle basi di guerra nella nostra regione!Vicenza e il Veneto dicono NO alla nuova base Dal Molin sul proprio territorio!
Nonostante la c.d. guerra fredda sia finita 20 anni fa, con il crollo del muro di Berlino, gli USA hanno deciso da circa 3 anni di potenziare la propria base militare di Vicenza (Ederle), ampliandola per portarci altre migliaia di soldati e mezzi militari, fino a farne la base americana più grande d'Europa. La città di Vicenza, insignita dall'UNESCO del titolo di patrimonio dell'Umanità, città pacifica e accogliente da sempre, si ritrova così ad essere trasformata in una immensa servitù militare USA, con l'esproprio di centinaia di ettari di territorio, sottratti ai vicentini e destinati alla costruzione di una nuova base nel sito dell'ex aeroporto cittadino, alle porte dellaa città, sottratto agli usi civili per essere destinato, forse domani, ai cacciabombardieri. Il sito tra l'altro si trova in zona prossima alle falde acquifere che alimentano gli acquedotti cittadini. Tutto ciò comporta la progressiva militarizzazione degli spazi pubblici, ed in più Vicenza diventa bersaglio privilegiato di eventuali attacchi terroristici antioccidentali. Tutto questo grazie ad un accordo tenuto segreto tra Amministrazione americana Bush e Governo Berlusconi nel 2005, di cui la città e l'opinione pubblica locale e nazionale sono state tenute del tutto all'oscuro, alla faccia della democrazia e dello slogan "paroni a casa nostra", ormai desueto slogan leghista, visto che ora la la Lega sostiene il progetto della base americana e osteggia fortemente il movimento democratico di opposizione vicentino.
Da circa 2 anni si è quindi formato un grande movimento di opposizione alla base, che ha prodotto moltissime iniziative, tra cui raccolte di firme, referendum (bloccati dal Consiglio di stato), denunce, acquisto di lotti di terreno destinato al sito della nuova base, asseemblee pubbliche, manifestazioni e cortei (tra cui una grande manifestazione a livello nazionale con 80.000 partecipanti tenutasi il 15 dicembre 2007), un campeggio estivo nell'area della base con un presidio permanente, ecc. Da ultimo sono state attuate iniziative del tutto pacifiche di blocco dell'accesso dei mezzi delle ditte appaltatrici dei lavori alla base. Blocchi più che altro simbolici ma a fronte dei quali il nuovo questore Sarlo, un vero fascista patentato mandato da Maroni a sostituire non a caso il precedente questore perchè troppo "dialogante" con la comunità locale, ha ritenuto di usare la mano dura della repressione ipotizzando la denuncia per associazione a delinquere per tutti i manifestanti impegnati nelle azioni di protesta. A fronte di ciò il giorno 14 febbraio si è svolta l'ennesima grande manifestazione promossa dal Presidio Permanente No Dal Molin; circa 8.000 persone, nonostante la pesante cappa di intimidazione da parte della Questura, hanno preso parte al corteo per denunciare la sospensione di fatto del diritto costituzionale di manifestare, attuata dal Questore Sarlo e dal Prefetto Mattei.
“Vicenza non è un'associazione a delinquere, Vicenza è uno spazio di democrazia”. Vicenza non ci sta ad essere svenduta alle Forze Armate americante per diventare base di partenza delle missioni di guerra. Per questo diciamo: NO ALLE BASI DI GUERRA NO ALL'ESPROPRIO E ALLA SVENDITA DEL TERRITORIO SI AL DIRITTO DI MANIFESTARE LIBERAMENTE
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considerata tale se cercherà
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