Cuori disadorni - nel confessionale delle nuvole
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la deriva dei continenti

Fluttuavo per farmi portare in alto da uno stormo di colombe nere e le seguivo  nella corrente che m'attraeva e mi trascinava e credete a me, seguirla era il solo modo per guidarla negli equilibri vacanti che s'alzavano, s'abbassavano, a folate di vento m'allontanavano e mi riavvicinavano al nuovo continente, proprio come le foglie quando…
 

continenti a perdere

  Quando il Sogno incontrò la Realtà, tutto, e dico tutto, si fece confuso e mutevole, come una faccia che cambiasse continuamente i suoi tratti somatici. Un ciclico rimescolìo continuo e discontinuo di flussi opposti. Tutto si ridusse all'alternarsi della corrente, e comunque andasse portò con se' la sensazione di sentirsi fuori posto. Cosa c'era da…
 

continenti scivolosi

Questo si può dire dell'ultimo quarto del ventesimo secolo: il concetto che se si vuole un mondo migliore si deve per forza di cose diventare persone migliori era fiorito in una primavera straordinaria, anche se non si era del tutto compreso come si potesse fare a diventare migliori e quindi una moltitudine significativa navigava incerta…
 

su e giů per i continenti

   Me lo ricordo bene. Era l'inizio dell'ultimo quarto del ventesimo secolo, un periodo in cui la civiltà occidentale era divisa un po' su tutto, e gran parte del mondo se ne stava seduto teso sul bordo di una poltroncina in platea ad aspettare, in un miscuglio variabile di timore, speranza ed un po' di sana…
 

adunanza a Cala Maestra

   Nessuno ci abbandonò su un isola deserta. Nessuna condanna o bolla fece di noi degli eretici, nessun balivo affisse grida che decretassero per noi vita randagia ad oltranza. D' altra parte frequentammo per lungo tempo la locanda dell'ammiraglio Benbow ed anche se il giovane Jim Hawkins non lo conoscemmo di persona, avemmo però il privilegio…
 

Cuir de Russie

   Le luci rimbalzavano sulla sua pelle lucida di sudore. I capelli biondi lunghi e dritti le scendevano fino al fondoschiena. Riusciva a sedersi sui propri capelli. Un amante avrebbe potuto arrampicarsi, su quei capelli come su una fune da palestra.La spogliarellista-ballerina si librava in aria, con i seni abbondanti e le natiche oscillanti; piroettò mimando…
 

Eboli

   Giù a Eboli c'è un tizio che dice di essere uno stregone. Ce ne sono molti così da quelle parti. Dice che è stato sull'orlo del mondo ed ha guardato di sotto. Cos'hai visto? gli ho chiesto. E' buffo, mi ha risposto, non ho visto niente di diverso a quel che c'era quassù sull'orlo. Una…
 

regolare i tonfi del cuore

 Era una di quelle giornate un po' cosi, di quelle che anche il pensiero da' fastidio, anche se chi pensa è muto come un pesce e decisi quindi di dargli una svolta. M'illuminai una Lucky  Schifo moderna, tabacco omogeneizzato e filtro obbligatorio, indeciso se spuntarlo via, ma il ricordo del sapore senza - puro fieno…
 

Mélanie dormiva..

Mélanie dormiva.. Guarda quel paesaggio.Si può dire che ci sia qualcosa di romantico, ma anche di molto vicino al luogo dove vorresti chiudere gli occhi per l’ultima volta.Qualcosa che somiglia molto alle note di un’ultima canzone, che ti culli fino a farti chiudere gli occhi per l’ultimo sonno.Un luogo fatto per quell’ultimo istante, per quell’ultimo passaggio,…
 

Ad ognuno il suo

 Il tempo.Le emozioni.I fantasmi.Inesorabile la pellicola della vita scorre in un bianco e nero muto.A tratti si colora in technicolor hollywoodiano, falso e sottoesposto.Blu e rossi impossibili, rosati intensi da giardini fantastici, gialli improbabili.Colonne sonore che come pennellate artistiche scandiscono il tempo dei sentimenti e delle emozioni.Memorie affettive che si blandiscono nelle sequenze di attimi…
 

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