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Il passato come ombra
Post n°20 pubblicato il 12 Agosto 2009 da wanded
Molto spesso mi capita di discutere con persone che vorrebbero cancellare il loro passato, ma io non sono d’accordo, perché anche se brutto, è parte di noi, è come la nostra carta d’identità. Senza il mio passato non potrei esserci, non ci sareb bero i miei gesti, i miei pensieri, quindi io non esisterei. Il passato è come l’ombra riflessa di un oggetto nello spazio circostante: solo eliminando l’oggetto, l’ombra svanirebbe; ma poiché l’oggetto è lì, l’ombra continuerà a seguirlo e, in alcuni casi, a perseguitarlo. Non illudiamoci dunque di poter cancellare, come il ritorno di un’onda sulla sabbia, il nostro passato: esso è lì, fedele e vigile, che segue ogni nostro attimo di vita e che, come una promessa fatta a Dio, ha deciso di non abbandonarci mai. Vorrei consigliare, a chi la sua ombra l’opprime, perché è troppo nera e spaventosa, di imparare a riconoscerla per quella che è, appunto un ombra, di accettarla come si fa con un regalo non molto gradito e, dopo, di cambiare semplice mente prospettiva ed esposizione alla luce: l’ombra rimarrà, ma acquisterà una sfumatura diversa e più piacevole sarà la sua presenza. Inoltre, con l’ombra un oggetto sembra più reale, più verosimile alla realtà. Provate ad immaginare il quadro scelto per il post senza l’ombra: sarebbe solo un’icona in 2D.
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AL GRANDE MAESTRO
