Appari a volte avvolta nella spuma
di un mare agitato in tempesta d'ottobre.
Appari azzurra lontananza
ai miei occhi stanchi di piangerti.
Appari bella e calma
come il viso di una madre in attesa.
In attesa di sputare sul figlio
che ha voluto e poi rinnegato.
Appari poi d'un tratto ambigua
di mura cinta lo stomaco tiene.
Al tuo interno non v'è
seppure a guardarti
la gioa di un fiore
o il piacere di amarti.
Svegliarsi al mattino riempie di gioia
il sole ti bacia le palpebre stanche
poi guardi al tuo interno
e palese riveli il tuo lugubre inferno.
Quell'infermo che spinge a lasciarti
piccola città abbandonata sul mare.
Adagiata tra canti di sirene
tra conchiglie stanche di cantarti.
Io ancora ti canto
perchè ti ho amata ed odiata
perchè ti odierò ed amerò
guardandoti dall'alto dei mie giorni.
Un anno è passato da quando ti salutai
in futuro tornerò
piangerò ai tuoi piedi
tagliando con mano le molteplici teste.
Invidia regna al tuo interno
demoni celati ti danzano attorno
gelosia sfrenata fa da contorno
alle mura che cingono il tuo macabro inferno.
per te che al mattino ti svegli e pensi che tutto sia ingiusto.
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Inviato da: col_corpo_capisco
il 30/04/2009 alle 19:22
Inviato da: ladymiss00
il 22/01/2009 alle 22:20
Inviato da: polychrome
il 08/01/2009 alle 20:21
Inviato da: col_corpo_capisco
il 08/01/2009 alle 15:03
Inviato da: col_corpo_capisco
il 18/11/2008 alle 13:55