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« nowadaysil giardino dei tarocchi »

18 maggio 1980: muore IanCurtis

Post n°25 pubblicato il 18 Maggio 2009 da semplicity4

Nato a Manchester, in Inghilterra, fu il cantante e il paroliere della band Joy Division, di cui fu uno dei fondatori nel 1977 a Manchester. Ian Curtis era affascinato dalle opere decadenti dei poeti romantici ottocenteschi e da personaggi della musica dell'epoca come Jim Morrison, David Bowie, i Sex Pistols, e in generale dalla musica punk e reggae.

Alle scuole superiori era un ottimo studente, appassionato soprattutto di storia, sebbene prese l'abitudine di fare abuso di farmaci.

Era sofferente di epilessia fotosensibile. La sua malattia, negli ultimi anni di vita, era diventata per lui un peso insostenibile, e fu per questo che, intorno ai vent'anni, iniziò a soffrire anche di depressione cronica, che lo portò al suicidio.

Ian Curtis sposò Deborah (Debbie) Woodruff il 23 agosto 1975: entrambi avevano 19 anni. Nathalie Curtis, unica figlia della coppia, nacque nel 1979. Il matrimonio durò dal 1975 al febbraio-marzo 1980 quando Deborah, scoperta la relazione del marito con la giornalista belga Annik Honorée, chiese il divorzio.

Morì suicida a soli 23 anni, il 18 maggio 1980, impiccandosi ad una rastrelliera nella cucina della propria casa situata al numero 77 di Burton Street a Macclesfield. Lasciò la moglie Deborah, dalla quale si era ormai separato, e la figlia Nathalie. Prima di compiere il gesto che mise fine alla sua vita, il cantante guardò il film La ballata di Stroszek di Werner Herzog e ascoltò l'album The Idiot di Iggy Pop. Ian fu cremato e le sue ceneri tumulate a Macclesfield. Sulla lapide è riportato il suo verso più famoso: "Love will tear us apart" ("L'amore ci strazierà").

Alla morte di Curtis, avvenuta alla vigilia del primo tour americano dei Joy Division, seguì la ricostituzione del gruppo con il nuovo nome di New Order. Come da accordo tra i membri dei Joy Division, tale nome sarebbe stato scelto nel caso in cui qualche componente avesse abbandonato la formazione.

Nel 2007 la storia dell'artista è stata portata sul grande schermo dal regista e fotografo olandese Anton Corbijn nel suo film d'esordio Control, presentato alla Quinzaine des réalisateurs, al Festival di Cannes.

Nel luglio del 2008 la lapide con sopra inciso il famoso verso "Love will tear us apart" venne trafugata dal cimitero di Macclesfield. Successivamente è stata rimpiazzata da una nuova.

 
 
 
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