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Note a margine

A volte di vince, a volte si perde ma la lotta è sempre impari

 

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Parole (non) scritte e parole (non) dette

Post n°665 pubblicato il 08 Aprile 2018 da Web_London
 

 

 

Ci sono lettere che nel passato ho scritto e alcune che invece sono restate lì, in attesa di prendere la giusta via e la giusta direzione.
Di queste ultime ce ne sono un paio che avrei voglia di chiudere in una busta, metterci un francobollo e lasciarle andare al loro destino, gentile o crudele che sia.

Mi viene anche in mente che al posto di stare lì a scrivere, a volte potrebbe bastare una telefonata
E' vero, alcune volte per dire qualcosa basta alzare il telefono e finisce lì
Alcune volte invece no.
Qualcuno un giorno mi disse: "scrivimi quello che pensi, non dirmelo ma scrivilo"
All'epoca non capii cosa ci fosse di diverso tra dire una cosa e scriverla su un pezzo di carta.
Ma forse il tempo, tutto questo messaggiare faccine su WathApps, la posta elettronica veloce che fa arrivare ogni messaggio in tempo reale e l'età che avanza inesorabile (beh, si fa per dire, in verità sono ancora un giovane virgulto in pieno sviluppo, eh! ...^_^) mi hanno insegnato che certe cose, se scritte a mano e spedite dentro una busta chiusa, hanno un peso diverso.
Completamente diverso.

Una delle ultime lettere importanti che ho ricevuto fu nel giugno di sette anni fa da una donna che conobbi più o meno in quel periodo e che frequentai per un breve periodo di tempo.
Ci conoscevamo da un mese e un giorno ricevetti una lettera che ricordo ancora. A parte che scrivere era il suo mestiere e la sua professione, e lei lo sapeva fare con rara maestria, sono convinto che se quelle cose me le avesse dette a voce il loro peso sarebbe stato completamente diverso
Anche se poi le nostre strade si sono divise e da allora siamo restati buoni amici, ricordo ancora quella lettera come uno dei momenti più belli di quella breve frequentazione.

Una lettera scritta a mano è una cosa ben diversa da una telefonata.
La lettera la leggi, ci pensi su, se non hai capito puoi rileggerla, ogni parola scritta è pensata, ripensata, mentre una telefonata scorre via, è veloce, è fatta di tante parole a volte inutili. Forse è anche per questo che
conservo e ricordo bene tutte le lettere che ho ricevuto in vita mia.
L
a lettera, se importante, condensa, concentra e va direttamente al cuore delle cose e dei sentimenti.

La telefonata raramente lo fa, anche se si tratta di una telefonata importante ci sono dentro sempre un sacco di cose che distolgono da ciò che si vuole dire. E' perfetta per la quotidianità mentre la lettera l
a scrivi a mano, ci pensi su, scegli le parole, non puoi fare copia/incolla e se ti accorgi che stai andando fuori strada o se sbagli una frase, devi rifarla da zero.
E, riscrivendola, fai un nuovo giro dentro di te a cercare meglio le parole che daranno voce a quello che vuoi dire.
E questo, secondo me,
ha uno spessore completamente diverso.


 

...


La lettera che non scriverò mai
(E. Ruggeri - R. Cocciante)

Il tempo scorre e sta venendo sera
ti sto cercando con la fantasia
con una specie di felicità
sto già pensando a te.

Tra le diverse direzioni prese
verso paesi irraggiungibili
ed io nascosto tra le mie difese
sto ricordando te.

E se l'immagine è confusa
il tuo colore non sbiadisce
e sta parlandomi di te
questa giornata che finisce qui.

Domani cambiano l'arredamento
e forse cambio lentamente io
ma dentro a questo nuovo mutamento
ho già nascosto te.

Oggetti qui disordinatamente
dovrei decidermi a buttarli via
ma qualche cosa misteriosamente
mi riporta a te.

Una finestra che si chiude
ma sto guardando tra le tende
e mi sorprende la città
che ti cerca come faccio io.

E se il cervello prende il sopravvento
nasconde voci da buttare via
ma tira un vento che conosco già
mi sembra nostalgia

 

...


La lettera che non scriverò mai
E. Ruggeri - R. Cocciante

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Commenti al Post:
nadiaemanu
nadiaemanu il 09/04/18 alle 09:30 via WEB
Ho sempre amato le lettere, scriverle e riceverle, da "piccola" mi chiamavano la scrivana, credo di averne ancora una bella scorta in cantina, adesso scrivo ma forse per l'immediatezza preferisco le mail, ma anche li non è una cosa semplice, scrivo, cancello, riscrivo ... la salvo e la rileggo il giorno dopo, l'aggiusto ancora e poi ... non la spedisco, ho delle mail parcheggiate li da alcuni anni e credo che rimarranno li in eterno, alcune sono state spedite dettate dal momento e pensandoci poi era meglio aspettare, ma tanto era il mio pensiero del momento forse quello più vero. Buon inizio settimana London :-)
 
neimieipassi
neimieipassi il 09/04/18 alle 21:19 via WEB
D'accordo con te :) forse perché delle parole scritte ne ho fatto una passione e un lavoro, non lo so, ma le cose più importanti della mia vita, nel bene e nel male, le ho dette scrivendole.
 
lunetta_08
lunetta_08 il 17/04/18 alle 08:54 via WEB
Sono passati tanti anni dall'ultima volta in cui ricevetti una lettera scritta a mano. E ancora la conservo. Così...ha tutto un altro sapore.
 
oltre.lo.specchio
oltre.lo.specchio il 18/04/18 alle 11:28 via WEB
scrivo lettere anche a me, quando ho i pensieri confusi o la rabbia prende il sopravvento o sono felice...scrivo...hai ragione, scrivere una lettera, a mano, e spedirla, o riceverla, ha un peso differente...ne leggi le intonazioni, le pause, il carattere stesso della scrittura evidenzia lo stato d'animo..per questo quando è qualcosa di molto importante, affido alla scrittura ciò che voglio esprimere..ciao Orso:)
 
fuoco.e.cenere
fuoco.e.cenere il 23/04/18 alle 14:06 via WEB
Le parole scritte hanno un peso, molto, molto diverso. Ogni parola è calibrata, pensata proprio per dare maggiore peso ed esprimere al meglio quello che si intende comunicare. Con la telefonata spesso si perde il centro, con la messaggeria istantanea spesso si viene fraintesi. Questa tecnologia se da una parte ci ha dato, dall'altra ci ha tolto...e non poco. Verba volant, scripta manent.
 
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