Creato da Web_London il 15/04/2015

Note a margine

A volte di vince, a volte si perde ma la lotta è sempre impari

 

Il Don

Post n°860 pubblicato il 25 Giugno 2023 da Web_London

 

Oggi è il compleanno di un mio amico che su Facebook ha postato alcune sue fotografie.
Ha scritto due cose e sta festeggiando il compleanno con la sua famiglia.
Ho sorriso e stasera, rivedendo le foto dei suoi figli e della sua vita,  ho pensato per qualche istante un po' a lui.

E mi è tornato all mente un post che gli dedicai qualche tempo fa.

...

Il Don

Flavio era stato ordinato sacerdote da pochi anni.
Aveva passato un paio d'anni di missione sulle rive del Rio delle Amazzoni, nel cuore del Brasile, per poi essere assegnato ad una tranquilla parrocchia come cappellano.
Si occupava di ogni attività giovanile, gruppi di adolescenti, riunioni, campiscuola.
Era un ragazzotto alto e simpatico, sempre con la battuta pronta e passammo insieme molte serate d'estate seduti sul muretto dietro la chiesa.

Entrò in seminario da giovane e attraversò tutte le tappe fino ad arrivare all'ordinazione sacerdotale un sabato pomeriggio di un maggio assolato nel grande duomo diocesano di Treviso.
Mi ricordo ancora quel giorno, vennero ordinati sacerdoti una decina di ragazzi e il duomo straripava all'inverosimile.
Si respirava aria di festa e anche i colori quel pomeriggio sembravano più vividi.
La comunità, le loro famiglie, i loro amici, tutti si stringevano intorno a quei dieci giovani che sceglievano la strada del Cristo.

Mi ricordo che restai incantato quando il vescovo mise le mani sul capo di Flavio.
Conoscevo il suo cuore, conoscevo ogni sfumatura del suo andare, della fatica e della sua immensa gioia dei giorni precedenti a quel momento.
Mi commossi fino alle lacrime di una gioia per me nuova verso un amico, verso tutto quello che sapevo aveva passato.
In quel momento era arrivato a quello che lui aveva sempre sognato ed era felice come non l'avevo mai visto.

Martina si era laureata in Storia all'Università di Venezia
Era una ragazza sensibile e sognatrice.
Alta e con i capelli lunghi, portava sempre la coda di cavallo e aveva un paio di occhiali con una montatura molto particolare che donavano al suo volto una dolcezza d'altri tempi.
La conoscevo da molti anni, avevo passato anche con lei qualche serata a chiacchierare.
Era, e lo è ancora, un'idealista, ma senza mai perdere il filo con la realtà.
Si impegnava con i bambini della parrocchia e teneva in mano tutta l'organizzazione dei gruppi giovanili.
Aveva una sensibilità fuori da comune.
Il suo era stato un passato difficile e burrascoso fino a quando da un certo punto in poi era riuscita a dare una direzione alla sua vita che l'aveva portata a fare dei passi importanti.
La laurea, anni di esperienze con i ragazzi che seguiva nei gruppi giovanili, le sue amiche ed i suoi amici con cui condivideva molto del suo tempo.
Era circondata da persone che le volevano bene e che l'apprezzavano per quello che era.

La conoscevo bene, quando frequentava le scuole, all'interno dei gruppi giovanili l'avevo vista crescere e cambiare anno dopo anno.
Mi ricordo che la incrociavo spesso con il suo motorino Ciao azzurro, carico di cose e sfrecciare da una parte all'altra del paese o a fermarsi a chiacchierare con chiunque.
Pur avendo avuto fino a quel momento una vita piena e ricca di persone, Martina non aveva ancora avuto grandi esperienze con gli uomini.

Martina e Flavio si innamorarono senza sapersi trattenerene inconsapevoli di quello che tra di loro andava a cominciare fino a quando, una sera di fine settembre, Flavio mi confidò:
"Ehi Web, ma che cazzo mi succede?"
(Eh? ... Beh, intanto ste parole in bocca ad un prete non vanno tanto bene ... capisco dette da me ma dette da un prete ...)
"Succede. Punto."
gli dissi io

Parlammo per un po'.
Aveva paura, aveva una fottuta paura di quello che stava arrivando come un missile dritto dentro il suo cuore.
Non era preparato a quello che la sua testa ed ogni fibra del suo corpo gli stava urlando.
O forse, più semplicemente, non aveva previsto che potesse mai succedere.
Quella sera la passammo seduti sul muretto fino alle 3 di mattina.
Nei mesi successivi e dopo una profonda crisi, Flavio chiese e ottenne dal vescovo la sospensione a "divins" del suo magistero.

Flavio e Martina adesso vivono assieme, hanno due bambini che amano alla follia e la loro vita scorre su strade nuove da quelle che avevano previsto molto tempo fa.
Hanno lasciato il paese e si sono sistemati in un altra provincia.
Flavio lavora in una cooperativa di aiuto ai disabili mentre Martina ha trovato lavoro in un asilo come maestra inseguendo quel suo vecchio sogno di stare con i bambini
Hanno fatto un mutuo, hanno comprato una vecchia casa malconcia in campagna e un po' alla volta se la stanno mettendo a posto.
Fretta non c'è e hanno tutto il tempo che vogliono.
Hanno dei buoni amici che vedono quando possono.
I primi tempi sono stati duri e difficili, le loro famiglie hanno fatto molta fatica a capire e ad accettare il loro amore.

Ci sono voluti degli anni, parecchi anni, ma alla fine il tempo ha asciugato e chiuso ogni ferita e le fatiche di quei giorni un po' alla volta si sono scolorate e lentamente sono andate a riempire la scatola dei ricordi lasciando spazi e giorni nuovi alla loro bella e numerosa famiglia.

Auguri Flavio, Buon compleanno!


 

 
 
 

Andare avanti. Come meglio possiamo.

Post n°859 pubblicato il 12 Giugno 2023 da Web_London

 

Nella vita ci sono delle parole non dette che ci teniamo dentro. e abbiamo la libertà di decidere che farne anche se a parer mio, ci sono solo due scelte.

La prima è decidere che restino lì per sempre e fanculo al secchio.
Lasciarle girare per un po' dentro di noi, tra un sogno involontario e un pensiero improvviso e lasciarle lì, nascondendole così bene da non essere mai trovate da nessuno, tanto meno da te.
Qualche volta ti capiterà di ripensarci e di volerle dire quelle parole, ma probabilmente quando succederà sarà troppo tardi e la campana avrà appena suonato l'ultimo rintocco.
Resteranno nascoste fino al giorno in cui ti capiterà di pensare di averle sepolte così bene da non riuscire più a ricordare dove le hai messe, tanto che alla fine ti convincerai che non siano mai esistite.
Ma non è così, non è mai così.
Galleggeranno, oscilleranno a pelo dell'acqua un po' giù e un po' su fino al giorno in cui verranno scoperte, come succede ad un pescatore che raccoglie sulla spiaggia una bottiglia arrivata dal mare.

Oppure, la seconda scelta è quella decidere di alzare un telefono, prendere una penna e un foglio di carta e dirle quelle parole.
E' una questione di scelte.
E' sempre una questione di scelte.

Quale sia la scelta giusta io non lo so. Fino a qualche tempo fa ero sicuro che fosse la seconda ma a ripensarci, adesso non lo so.
Credo dipenda dalle situazioni e da quello che potrebbe o non potrebbe cambiare nel momento in cui, quelle parole, le diciamo.
Per noi e per gli altri.
Nel mio passato ho spesso seguito la seconda strada ma la mia vita è completamente cambiata, quello che penso e quello che per me è importante è cambiato.
E quello che per me è importante non è detto che lo sia per gli altri.
In piu, ho altre priorità e certe parole non dette in tempo possono tranquillamente star lì che nessuno ci farà più caso.

A volte noi tutti ci illudiamo che quello che pensiamo e che abbiamo da dire sia così importante che dev'essere assolutamente detto, che non farlo sapere sia uno schiaffo alla nostra libertà, al nostro essere noi stessi e che il mondo si perda un momento fondamentale se non ci sta a sentire.
Ma chi l'ha detto e dove sta scritto?
Io non lo credo, penso si possa stare bene anche cosi, con le nostre parole non dette.
E andare avanti.
Come meglio possiamo.


 
 
 

Negli anni scorsi capitava in primavera e alla fine dell'estate. Adesso, circa una volta al mese vado in calore. Come i cani

Post n°858 pubblicato il 10 Giugno 2023 da Web_London

 

Da qualche anno mi sta capitando una cosa strana che negli anni passati si presentava solo in primavera e verso la fine dell'estate e succede più o meno una volta al mese; vado in calore!
Si, si, vado in calore. Come i cani. ^_^
E quando succede gli ormomi si accendono impazziti come mille luci colorate rimbalzando da tutte le parti che per fermarli un momento e ragionarci assieme con calma non è una cosa semplice.
Mi hanno sempre detto che con il passare degli anni fosse una cosa normale la diminuzione della libido, che "l'appetito" e le normali pulsioni si sarebbero attenuate un pochetto, si sarebbe raggiunta una specie di serena tranquillità, e si avrebbe navigato in una sorta di placido mare senza grandi onde e alte maree.
Un tranquillo laghetto di montagna, insomma.

Ed invece?
Niente di più falso, balle!
Non è vero, per me più passa il tempo e più il mare si agita di enormi onde che si rovesciano poderose e prepotenti sugli scogli.
Altro che un tranquillo e sonnacchioso laghetto di montagna, sono perennemente in alto mare, una tempesta dietro l'altra, mi sento vigoroso come un ragazzo di ventanni con la forza e l'energia di un toro da corrida a cui se sventolano davanti agli occhi un drappo rosso sangue va fuori di testa.

Che sia normale andare in calore a metà dei cinquantanni?
A me succede e come se succede, e quando succede c'è poco da fare, faccio anch'io come faceva Celentano in un film di tanti anni fa che risolveva il problema tagliando montagne di legna.
Ecco, anch'io come lui mi sono messo a fare i lavori più pesanti.
In dieci giorni ho arato e fresato un bel pezzo di terreno, tagliato montagne di alberi e lavorato duro sull'orto fino a consumarmi.
Alla fine, è servito?
Assolutamente no ma perlomeno adesso ho un orto con la terra già pronta e preparata da Dio, ho un'enorme e splendido giardino tirato a nuovo con l'erba e gli arbusti tagliati che è una vera meraviglia!
Qualcuno potrebbe anche sorridere ma non sarebbe mica una bella cosa eh, ridere di un povero Cristo che dopo i cinquantanni è soppraffatto da pulsioni che dovrebbero appartenere solo ai suoi ricordi di trentanni fa.

Che dire, solo che c'è poco da fare o da dire e anche poco ridere, è un bel problema.
Vado spesso in calore.
Come i cani.

Bau Bau!


 

 
 
 

Attenzione che dopo i cinquanta non si tratta più della sindrome di Peter Pan. E' demenza senile

Post n°857 pubblicato il 26 Maggio 2023 da Web_London


"E tu, cosa fai per rilassarti?"
"Osservo la gente, e tu?"
"Faccio una doccia"
"Lo so ..."

....

"Ma perché io sono sempre l'ultimo a sapere le cose??"
"Non lo so, ... papà"
"Papà?!?!?"

...

Ci sono uomini che si depilano tutto,
si fanno le sopracciglia,
passano la vita a farsi le lampade,
a comprarsi creme idratanti
a passare ore dall'estetista,
Girano con i mocassini sopra i jeans col risvolto come se gli si fosse allagata la casa e voi, donne, ... voi gliela date pure.
Ma un po' di vergogna, no?

(Trovate in giro)

 

Ah, a proposito, attenzione che dopo i cinquanta non si tratta più della sindrome di «Peter Pan».
E' demenza senile.

 

Heaven Knows
The Pretty Reckless

 
 
 

Oggi mi festeggio un anno in più, e organizzo un giorno tutto mio

Post n°856 pubblicato il 06 Maggio 2023 da Web_London

 

Grazie per le mie città
appassionate, esagerate, ma
col nido comodo di casa mia
e gli aeroporti per andare via,

Grazie per la nostra età,
per questi anni di velocità,
per i satelliti e gli amori che
son quelli di un milione d'anni fa

Grazie per le donne libere
compagne colorate e scomode
per chi mi lascia respirare e ridere
e piangere e vivere,
a modo mio

...

Irene Grandi
Buon Compleanno

 

 
 
 

Ritorno al futuro per un giorno

Post n°855 pubblicato il 28 Aprile 2023 da Web_London

 

Se tu potessi tornare indietro nel tempo ed avere la possibilità di dare un solo consiglio, uno solo, a te stesso da giovane,

quale consiglio ti daresti?

...


Un giorno Credi

(E. Bennato)

Un giorno credi di essere giusto
e di essere un grande uomo
in un altro ti svegli e devi
cominciare da zero

Situazioni che stancamente
si ripetono senza tempo
una musica per pochi amici
come tre anni fa

A questo punto non devi lasciare
qui la lotta è più dura ma tu
se le prendi di santa ragione
insisti di più

Sei testardo, questo è sicuro
quindi ti puoi salvare ancora
metti tutta la forza che hai
nei tuoi fragili nervi

Quando ti alzi e ti senti distrutto
fatti forza e va incontro al tuo giorno
non tornar sui tuoi soliti passi
basterebbe un istante

Mentre tu sei l'assurdo in persona
e ti vedi già vecchio e scadente
raccontare a tutta la gente
del tuo falso incidente



Un giorno credi
E. Bennato

 

 
 
 

A fari spenti

Post n°854 pubblicato il 23 Aprile 2023 da Web_London


Più nessuno frequenta l'anima,
c'è chi l'ha chiusa e ci ha aperto un bar,
dove ti danno emozioni a credito,
ma sentissi che freddo fa.

...

"Quando hai cinque anni, e ti fai male, lo fai sapere a tutto il mondo.
A dieci ti limiti a piagnucolare. Dopo i quindici hai già cominciato a mangiare le mele avvelenate che crescono sul tuo interiore albero del dolore.
E' questa l'Edificazione secondo la filosofia occidentale, cominci a ficcarti il pugno in bocca per soffocare le urla.
Sanguini solo dentro."

(Stephen King)


Ci sono momenti.
Alcuni buoni e altri, invece, lo sono un po' meno.


...

Cosa c'è e cosa no
che ci fa compagnia
e si è piazzato dentro
e non l'abbiamo scelto

Cosa va e cosa no
in questa lotteria
a volte paghi molto
rispetto alle tue colpe

Quando sai com'è l'abisso
non sei più lo stesso
sai solo andare avanti
per come sei adesso

Però alla fine di questo dolore
sarà per sempre alla luce del sole,
ciò che rimane di noi,
cosa rimane di noi?

Però alla fine di questo dolore
potremo sempre comunque contare
su ciò che rimane di noi,
cosa rimane di noi?


(Luciano Ligabue)

 


Ciò che rimane di noi
L. Ligabue

 

 
 
 

A volte di vince, a volte si perde, ma la lotta è sempre impari

Post n°853 pubblicato il 29 Luglio 2022 da Web_London


 

La farfalla in equilibrio


«Il tempo è una lama sottile,
millimetri per volta si porta via te,
Quell'anima un po' zingara
e un po' guerrigliera
è il solo dottore che hai»

The King


...

Esistono dei luoghi nel mondo in cui incontri delle donne che portano un foulard sulla testa.
Io ne conosco uno
E' una stanza uguale a tante altre con file di sedie marroni, un corridoio che porta fuori e una grande finestra che si apre su un campo di granoturco bruciato dal sole.
Rumori di fondo sempre uguali, uomini e donne che si alzano silenziosi quando è il loro turno e altri uomini e altre donne che arrivano e prendono il loro posto sulla sedia.
Sulle pareti asettiche dipinte di bianco solo qualche disegno appeso ai muri fatto da qualche bambino passato nel tempo li dentro cerca di dare colore alla stanza e di regalare all'ambiente un po' di vita.
E' li che incontri le donne con il foulard.

Sono donne di ogni età, di ogni razza e religione.
Le ho viste dentro quella stanza, dove il confine tra speranza e rassegnazione è così sottile da spezzarsi se solo arriva un leggero soffio di vento, un posto dove i sogni e le attese si trasformano in realtà e qualche volta in un pianto.
Le ho viste sedute senza differenze tra una e l'altra, in cui una donna riconosce se stessa negli occhi delle altre, nelle stesse storie e nelle stesse lacrime, al di la di ogni traguardo a cui le ha portate la vita.
Sono le donne con il foulard.
E sono bellissime.

Ascolto le loro parole, il loro trattenere la disperazione, portando con dignità profonda ogni graffio che nel tempo ha violato il loro corpo e che tenta in ogni istante di spezzarle e di averla vinta su di loro.
Ogni loro respiro è un soffio di vita trattenuta con i denti, ogni loro sguardo è una sfida vissuta con un doppio salto del cuore.
Sono donne in agguato con negli occhi la speranza che ci sarà ancora un domani da cui farsi attraversare e con nel cuore la forza di una tigre ferita e quella incredibile voglia di difendere l'unica cosa per cui vale sempre la pena di lottare
A volte vincono, a volte qualcuna di loro perde.
Le donne con il foulard non si sentono mai sconfitte, non si sentono mai vinte e non abbassano mai gli occhi, non più.

Spesso hanno dei figli, qualche volta un marito, un compagno, una persona cara che tiene loro la mano ed il cuore quando da solo non ce la fa.
Qualcuna la vedi da sola nell'attesa di qualcosa, qualcuna legge riviste che fra mezzora non ricorderà più, qualcun'altra tiene gli occhi chiusi per l'attesa o per la fatica.

Le donne con il foulard sono di una bellezza che ti brucia dentro e che fa male per chi le sa guardare e sa andare dietro al terrore che le attraversa e copre la loro anima.
Sono le donne con il foulard in testa.
E sono bellissime.

...


Lewis Capaldi

Someone You Loved

 

 
 
 

Se un temporale ti ha fermato sulla strada, in qualche posto in cui nessuno passa mai

Post n°852 pubblicato il 14 Luglio 2022 da Web_London


Se un temporale ti ha fermato sulla strada, in qualche posto in cui nessuno passa mai.
Se un improvviso arcobaleno ti fa quasi pensare che quella è la firma di Dio,
ascolta il vento asciugare l'erba, senti cantare il sole
ascolta l'uomo e le sue distanze, la fame e le speranze
ascolta, fatti stupire, cambiare, guarire.

Nel primo traffico dell'aurora senti nell'aria la primavera, ascolta, guarda, respira,
ascolta quello che siamo, quanto odiamo, quanto amiamo
ascolta l'acqua e la sua memoria, l'uomo e la sua miseria
ascolta quello che hai dentro al petto e che non hai mai detto.

(The King)


Storie di uomini e donne come noi,
come te, come me



...


Ho ancora la forza
L. Ligabue

 

 
 
 

La scena si chiude, andiamo, su strade diverse da voi

Post n°851 pubblicato il 16 Maggio 2022 da Web_London

 

La scena si chiude, noi andiamo,
su strade diverse da voi.
La luna è fuggita dal cielo, volando vedremo dov'e.

E il tempo ci chiude
fra i sogni e le strade di altre città.
Fra l'alba e la notte, le storie mai dette ci aspettano già.

La scena si chiude, andiamo
vicino o lontano, chissà
ben poco ci resta in mano, vi diamo il meglio di noi.

I fuochi saranno
riaccesi fra un anno
ma adesso per voi disciolta nell'aria fra voci e memoria, la musica è qui.

T.K.

 

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Ho ancora la forza
L. Ligabue

 
 
 

Si erano cercati, desiderati, amati e avuti. Dalla parte sbagliata del cuore

Post n°850 pubblicato il 17 Aprile 2022 da Web_London


«E una volta ancora è tempo di confonderci
di guardarci andare e di voltare pagina,
di dirci appena: "ricordati di me"»

...

Quale sapore ha un addio?
Com'è fatto, qual'è il suo colore?
Quali sono e parole e i suoni che si porta dietro, qual'è la sensazione che ci resta nel tempo?
Quando ero un ragazzo, qualcuno che ne sapeva molto più di me ha detto che dipende dalla parte in cui ci troviamo.
"Web, se sei tu a lasciare è una cosa, se invece vieni lasciato è tutto un altro paio di maniche"
Negli anni ci ho pensato ma non ho mai trovato la risposta molto convincente.
E' sempre vero che in un addio c'è sempre chi "lascia" e chi "viene lasciato"?
Sembrerebbe sia così, non lo metto in dubbio, spesso è così, ma anche in questo caso io la mano sul fuoco non ce la metto.
A me è capitato di essere dall'una e dall'altra parte e ho sempre provato dolore, tristezza e frustrazione, magari per motivi diversi ma le sensazioni erano comunque quelle.
E c'è sempre voluto del tempo per uscirne, sia che mi trovassi da una parte che dall'altra
.
..

"E' finita?" chiese
"Si" rispose con un filo di voce.
"Tutto?"
"L'amore"

"Che cosa rimane allora?"
"Tutto il resto"

Silenzio, carico, pieno.
Denso.

"Lo sai che ti voglio ancora bene,vero?"
"Anche io te ne voglio. Tanto"
"Pensi che potremo restare amici?"
"Più che restare amici, io vorrei tanto che lo diventassimo"
"Amici?"
"Si, amici"
"Va bene, da adesso in poi solo amici"
"Proviamoci almeno"
"Ce la farò?"
"Facciamoci un'altra domanda"
"E quale sarebbe?"
"Ce la faremo?"
"Sinceramente? Non lo so"
"Probabilmente si"
"Promettimelo"
"Te lo prometto"

Le accarezzò i lunghi capelli e seguì con le dita il profilo del suo viso come volesse ritrovare ancora una volta la magia che da troppo tempo sentiva perduta.
Lei si rese conto che non erano quelle le mani che voleva sul suo viso e lui sentì che non era quello il viso che voleva tra le sue mani e le staccò subito.
La magia non c'era più, se ne resero conto entrambi e non ci fu bisogno di altre parole.
Restava tanto altro ma la magia che c'era tra di loro no, quella non c'era più.
Lui si chiese se ciò che rimaneva sarebbe bastato per non perdersi per sempre
Rimaneva solo la promessa che si erano fatti pochi istanti prima.
"Promettimelo"
"Te lo prometto"

Si salutarono con un leggerissimo bacio sulle guance e presero due direzioni diverse.
Ognuno per conto proprio.

Si erano cercati, si erano desiderati, amati, pretesi e avuti, ma in quel posto del cuore dove il corpo e l'anima si contaminano e si mescolano per ritrovarsi accanto in qualcosa che prima non esisteva, non si "incontrarono" più.

Si erano cercati, desiderati, amati e avuti.
Dalla parte sbagliata del cuore.

 

Buona Pasqua a chi passa e alle persone che mi sono care.


 

 

 

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Cover Acustica dei Boyce Avenue
Someone You Loved
Lewis Capaldi

 

 
 
 

Miracoli del make-up

Post n°849 pubblicato il 14 Aprile 2022 da Web_London


"Ciao Amore, come sto senza trucco?"
"E tu, chi cazzo sei??"

(Anonimo del Web)


...

Un super pezzone degli Anni 80,
uno di quelli che non si può dimenticare

Bonnie Tyler
Total Eclipse of the Heart

 

 

 
 
 

Voglia di leggerezza

Post n°848 pubblicato il 07 Aprile 2022 da Web_London



"Dietro la porta di casa mia
c'è la polvere dei miei ritorni, della mia strada
c'è l'ombra della mia anima sempre attenta ovunque vada
c'è un tempo preciso, un momento anche per te
dietro la porta di casa cosa c'è?"


...


E' sera, la cena è finita, i piatti sono lavati e ho appena preso il caffè.
Accanto a me la stufa accesa e una buona dose di grappa fatta in casa, di una vecchia bottiglia che mi ha reglato un contadino mio amico.
Ha 86 anni, ha fatto la grappa in casa da decenni e mi ha confidato che in cantina ne ha ancora talmente tanta che da qualche anno ha smesso di farla.

Stasera è un buon momento per un'abbondante dose, una sigaretta e di un veloce pensiero che ogni tanto mi arriva e scappa subito via se non lo tengo ben stretto.
E' già primavera ma alla sera fa ancora fresco e dopo tanto tempo che non succedeva la tele è spenta e mi fa compagnia un disco di quasi trentanni fa che a distanza di decenni mi regala ancora un sacco di emozioni.
Fuori dalla mia finestra, da qualche giorno i ciliegi, gli albicocchi e i meli sono in fiore ed è finalmente in fiore anche un piccolo mandorlo che da un paio d'anni sta tentando di soppravvivere.

Oggi è stata una giornata impegnativa, con le cose e con le persone, a dirla tutta di più con le persone che con le cose.
Stanotte non ho dormito granché e nemmeno le notti precedenti, da quanto tempo è che non faccio una bella dormita?
Sinceramente non lo ricordo.
Pensieri e suggestioni intriganti arrivano e restano nella mia testa in attesa di qualcosa o forse aspettano solo che io le insegua e non le lasci scappare e poi se ne vanno via.
Sarebbe bello riuscire a vivere con spensierata incoscienza, lasciando che tutto scorra con lo scorrere delle ore e dei giorni, ma a volte quella maledetta certezza che le cose non succedano da sole e che si debbano fare delle scelte, mi ferma e mi impedisce di chiudere gli occhi e di lasciarmi andare.
Leggerezza, è di questo che adesso avrei bisogno, di fermare al volo un pensiero leggero, girarci attorno come se danzassi attorno ad un fuoco e poi  inseguirlo fin là dove mi porta, ovunque mi voglia portare.

Arriverà anche quel tempo, lo so come so che ogni cosa di questo mondo ha un suo inizio ma anche una sua fine e che ogni cerchio si chiude suo malgrado.
Ci vuole solo un po' di tempo e di pazienza, a volte un po' di più di quel che si pensa ma così è.
Sapessimo leggere il futuro e le cose della nostra vita e delle persone a cui vogliamo bene non saremmo di questo mondo.

Vabbè dai, domani è un altro giorno e in questo momento ci sta proprio bene questo vecchio pezzo di Cristiano De Andrè, un pezzone come se ne vedono pochi in giro.


....


Dietro la porta
(D. Fossati - C. De André)


Dietro la porta di casa mia
ho notizie arrivate da molto lontano
dietro al porta di casa mia
ho un amore che tengo, che tengo a portata di mano
Ho pensieri importanti parcheggiati in un angolo aspettano me
ho parole scadenti, perdenti, vicino a me

Dietro la porta di casa mia
c'è la polvere dei miei ritorni della mia strada
c'è l'ombra della mia anima sempre attenta ovunque vada
c'è un tempo preciso, un momento anche per te
dietro la porta di casa, cosa c'è?

Ci sono novità ci sono notti che per niente al mondo cambierei
ci sono novità e tutto quello che ci porterà.
Questo vivere appesi coi denti
per una faccia migliore,
questo vivere fuori dai tempi
aspettando per ore

Ci sono novità ci sono notti che per niente al mondo perderei
ci sono novità e tutto quello che ci porterà.
Questo gran consumarsi di mani
giocando carte migliori,
questo leggere sempre le mani
e cercarne i colori

Dietro la porta di casa mia
ho un tappeto di tutte le stelle del cielo
e i tuoi occhi segretamente nascosti
rinchiusi per me, c'è un leggero passo di vento che qui non c'è
vedessi di notte quando danza per me

Ci sono novità ci sono notti che per niente al mondo cambierei
ci sono novità e tutto quello che ci porterà
questo stare leggeri e presenti
cantando fuori dal coro
queste voci poco distanti
fuori dal coro

Ci sono novità ci sono notti che per niente al mondo perderei
e la curiosità e tutto quello che ci porterà
ad aprire la porta ad ogni novità
consumandone poco per volta
per quello che verrà
per quello che verrà,
per quello che verrà

...


Cristiano De Andrè

Dietro la porta

 

 
 
 

Bucha, la linea rossa dell'orrore

Post n°847 pubblicato il 04 Aprile 2022 da Web_London

Fonte: https://www.today.it/cronaca/bucha-massacro-genocidio.html

 

Con il massarco degli indifesi di ieri, io penso si abbia superato una linea rossa dell'orrore, oltre la quale da adesso in poi questa guerra non sarà più la stessa.

Il massacro di Bucha, sono convinto, cambierà la percezione del mondo su questa folle guerra, su Putin, su tutto e darà una nuova direzione e una nuova urgenza rispetto a quella timida e remissiva avuta dall'Occidente fino adesso.
Non può che essere altrimenti.

 
 
 

Me lo chiedo sempre più spesso: "E se avesse davvero ragione lui?"

Post n°846 pubblicato il 10 Marzo 2022 da Web_London


Ho già scritto di Mauro Biglino un paio di anni fa.
Per chi non lo conoscesse, nel Web si possono trovare decine di conferenze e di interventi.
E' davvero incredibile e intrigante, ogni volta che leggo un suo libro o riguardo una sua conferenza resto sconcertato e spiazzato.
L'argomento è coinvolgente, interessa tutti e tutti coloro con i quali ne parlo ne restano incuriositi.
Biglino è un traduttore di lingua ebraica, non ha opinioni, non vuole convincere nessuno ma traduce i testi antichi così come sono scritti, senza gli errori di traduzione che nei secoli sono stati fatti e che spesso ne hanno stravolto il significato.

Alla fine l'intera storia dell'uomo diventa completamente diversa da come ce l'hanno sempre insegnata.
E' spesso attaccato dai teologi o da chi crede di avere la patente di legittimità ma finora nessuno è mai riuscito a smentirlo nel merito delle cose che dice.
Anzi, capita spesso che a denti stretti teologi o biblisti, messi alle strette, siano costretti a dargli pure ragione.

Biglino, quando parla, usa un linguaggio semplice e comprensibile e lui è ferrato e tiene in pugno la materia con estrema credibilità, sicurezza e, soprattutto, una gran passione per il suo lavoro.

Sono riuscito a conoscerlo e a partecipare all'ultima sua conferenza pubblica in un caldo luglio di quasi tre di anni fa, a Torino.
Per problemi di salute da allora non ne ha più fatte e io avrei una gran voglia di poterlo risentire dal vivo, almeno un'altra volta
In compenso ha un canale Youtube in cui ogni tanto pubblica dei nuovi interventi sempre interessanti e che fanno riflettere e poi ci sono a disposizioni decine di conferenze, sempre su Youtube
Ed io, con tutta l'onestà intellettuale di cui sono capace, mentre lo ascolto o quando lo leggo mi chiedo sempre più spesso: "E se avesse davvero ragione lui?"

Di seguito una delle tante conferenze che si possono trivare in Rete

...



 

 

 
 
 

All'improvviso arriva il Fenomeno

Post n°845 pubblicato il 08 Marzo 2022 da Web_London

 


Salvini contestato in Polonia. Il sindaco di Przemysl, al confine con l'Ucraina: «Io non la ricevo»

Il primo cittadino ha srotolato davanti a Salvini una maglietta con il volto di Putin, la stessa che il segretario leghista aveva indossato nel 2015 durante la sua visita a Mosca

La notizia: Salvini Contestato in Polonia
Fonte: open.online

 

 
 
 

Dario Fabbri, l'uomo che ci fa capire quello che sta succedendo e perchè diavolo è successo

Post n°844 pubblicato il 04 Marzo 2022 da Web_London


Questo uomo qui ho imparato a conoscerlo negli ultimi anni leggendo quella chicca nel panorama editoriale italiano che è la rivista Limes.
E' un analista geopolitico, uno dei tanti che in questi giorni hanno preso il posto dei virologi in ogni programma televisivo.
Si chiama Dario Fabbri e da qualche settimana non lavora più a Limes ma cura la rivista Scenari allegata al quotidiano Domani.
Se a qualcuno capita di vederlo in televisione, si fermi un momento ad ascoltarlo, penso che sia uno dei pochi che fa capire bene quello che in questi giorni sta succedendo.
E' preparato, serio, quando scrive non è facilissimo da leggere, però è anche vero che le cose di cui parla spesso sono complesse e di non immediata comprensione, ma quando parla si fa capire e dà il meglio di sè.
Dopo averlo ascoltato si ha l'impressione che le cose siano più chiare di quanto non fossero qualche minuto prima.
E questo è un gran merito.

Insomma, Dario Fabbri, già conosciuto nei circostritti ambienti degli appassionati di geopolitica, in questi brutti e cupi giorni si sta facendo conoscere da noi tutti che cerchiamo e abbiamo un disperato bisogno di capire cosa diavolo stia succedendo e perchè è successo.
E Fabbri è la persona che le cose te le fa capire.

Per me è come Crisanti per la pandemia, la Sardoni per la politica, Diego Bianchi e la sua compagnia per il programma Tv ideale, Eric Clapton per la chitarra, un punto di riferimento.
Insomma, avete capito no, uno dei migliori sulla piazza e che a me piace molto.

 
 
 

Chi può fermare l'uomo del Cremlino?

Post n°843 pubblicato il 27 Febbraio 2022 da Web_London

 


Che davanti a Putin, come si vede nel breve video qui sotto, anche il capo dei Servizi Segreti, il nuovo KGB, balbetti come uno scolaretto e mi dia la forte sensazione che se la stia quasi per fare sotto, la dice lunga e non ha bisogno di tante altre parole su quello che ora è Putin in Russia.

Se non si vuole arrivare alla Terza Guerra Mondiale e con l'Occidente che a parte le sanzioni finanziarie e poco più non ha altri mezzi efficaci, io penso che solo il popolo russo, dal suo interno, possa riuscire a fermare questo uomo.
Prima che sia troppo tardi, prima che porti al macello loro e prima che rada al suolo l'Ucraina e poi chissà cos'altro.
Vedo poche altre alterative sul tavolo, in queso momento solo loro possono fermarlo.

Onore a Kiev e alla fiera resistenza del popolo Ucraino


 

 

 
 
 

Io sorrido. E aspetto

Post n°842 pubblicato il 22 Febbraio 2022 da Web_London


Quando qualcuno mi dice:
"Io? Io quello non lo farei mai!",
io sorrido.

E aspetto.

...


Beach Boys
Barbara Ann

 

 
 
 

Con la giusta dose di lingua

Post n°841 pubblicato il 18 Febbraio 2022 da Web_London


"Si fa presto a cantare che il tempo sistema le cose
si fa un po' meno presto a convincersi che sia così
Io non so se è proprio amore, faccio ancora confusione
so che sei la più brava a non andarsene via

Forse ti ricordi, ero roba tua"

(L. Ligabue)

...

La tua bocca, un bacio e la giusta dose di lingua.
Ecco cosa ci vorrebbe adesso.
Tanto per cominciare.

E che soprattutto arrivi improvviso come un temporale estivo, uno di quelli che non ti aspetteresti più.
Un bacio disarmante, così inaspettato da lasciarti senza parole e il fiato corto.
Dovessi scegliere, lo preferirei durante un concerto in qualche posto di mare.

Questo ci vorrebbe per cominciare, altro che tante storie e tanti discorsi che riportano sempre ed invitabilmente al punto di partenza

La tua bocca, un bacio e la giusta dose di lingua, ecco cosa ci vorrebbe adesso.
(Tanto per cominciare ...)

...


Luciano Ligabue
L'odore del sesso

 
 
 

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