«Come?» chiese Chicco
«Ma si è visto?» domandò a sua volta Cesco.
«Sì, e non ci vedo niente di strano!» rispose Chicco, tirandosi un pochino indietro col busto.
«Il fatto è» riprese Cesco «che lei di nome fa Chicco»
«Quindi?»
«Come quindi? Le sembra poco?»
«Non mi pare che il mio nome sia così…»
«Mi perdoni se la interrompo nuovamente, ma lei si chiama Chicco ed è il gestore di un locale in cui non c’è niente da mangiare» aggiunse Cesco, gesticolando animatamente.
«Lasci che le dica una cosa mio caro Cesco» fece Chicco
«Prego» disse Cesco, invitando l’altro ad accomodarsi.
«Grazie. Dunque» riprese Chicco «Lei la conosce la storia della vacca vittoria?»
«Credo di sì» rispose Cesco alquanto stupito «ma non capisco cosa possa c’entrare in tutto questo»
«C’entra, c’entra…» disse Chicco ridacchiando «Ebbene, lei sa che quando la vacca muore, la storia finisce, vero?»
«Sì, lo sanno anche i muri!»
«E invece la storia della vacca vittoria non finisce quando la vacca muore, ma contina finchè il cane non mangia tutto il posacenere in caramello. Inoltre se la vacca morisse, e Matisse rompesse le compresse di melassa, il cane non mangerebbe né cagherebbe i quadri di Matisse che lascierebbe intere le compresse di melassa e romperebbe quelle di caramello che si stava mangiando il cane. Ma siccome non sono pastiglie di caramello ma sono caramelle di pastiglio con la forma di un posacenere, allora Matisse diventa schizofrenico e non capisce più se sta dipingendo quadri col pennello o compresse di melassa. E qui entra in giuoco la vacca Vittoria, che accorgendosi di morire, pensa che non sia una buona idea lasciare che il cane si mangi le sue compresse di caramello a forma di posacenere. Sì perché il posacencere che sta tentado di rompere il Matisse, l’aveva fatto la Vittoria che, calpestando una merda di melassa aveva dato vita ad una merda di melassa concava, un posacenere per l’appunto. Capiamo quindi che il posacenere era fatto di merda di melassa e non solo di melassa, ciò significa che la vacca aveva mangiato quantità industriali di melassa e poi l’aveva cagata. A questo punto il cane, che non gliene frega niente di che cosa sia fatto il posacenere che sta mangiando mentre Matisse cerca di fregarglielo per romperlo, estrae una compressa di melassa dal marsupio eventuale, e Matisse comincia a rompere le compresse di Melassa. È tutto chiaro adesso?»
...continua...