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***Ogni giorno cercherò di imparare qualcosa di nuovo su me stessa, sugli altri e sul mondo in cui vivo, per poter continuare a fare l'esperienza delle cose come se fossero appena nate!***

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« PROBLEMI CON LIBEROIO TI VEDO »

ASSASSINI

Post n°153 pubblicato il 17 Gennaio 2010 da blonde2005
 

Il trattato tra Berlusconi e Gheddafi altro non era che un imbroglio, promesse di aiuto, certo come no,  “io li respingo per mare tu li lasci morire sulle tue coste nel deserto”,  tanto, si sa, in politica “occhio che non vede ...elettore che non protesta”.

Ma cosa c’era da aspettarsi da un incontro contorniato da belle hostess dell’altezza tutte di 1.70, pranzi e discorsi su quote  societarie del Milan in cessione e quant’altro che possa stuzzicare qualche giornalista di gossip?

E per di più Maroni e Berlusconi sono anche orgogliosi della loro politica dei “respingimenti in mare”.

Nel fine settimana il ministro dell'Interno Roberto Maroni ha rivendicato come un successo, nel contrasto all'immigrazione clandestina, l'attuazione del famoso accordo con la Libia che permette di fermare in mare i barconi di immigrati e riportarli nei porti libici da dove erano partiti.

Secondo Maroni, negli ultimi giorni sono stati respinti in acque internazionali 500 immigrati (moltissimi dei quali che chiedevano solo asilo politico).

E così Maroni e Berlusconi, vanno fieri delle morti annunciate che ogni giorno approdano sulle coste libiche.

Infatti, con  questo trattato, quegli immigrati, che prima riuscivano facilmente a sbarcare sulle nostre coste, ora vengono fermati e "accompagnati" a morire nel deserto. Solo questo fine settimana il governo, e tutto il popolo di destra che lo appoggia (e pure parte della sinistra), hanno sulla coscienza 500 morti.

Non si combatte così il problema dell’immigrazione, tra un'equa politica di accoglienza e una soluzione "finale" che li lascia morire di stenti nel deserto c’è sicuramente  un’altra via di uscita!

Finiamola di tenere gli occhi chiusi e fare i moralisti del cavolo!

Do dell’assassino anche a te, che ogni giorno ti esasperi perché non arrivi a fine mese e riversi le tue frustrazioni su chi è più in difficoltà di te: “Non abbiamo lavoro noi, che se ne andassero nel loro paese!”.

Tu, italiano, negli altri paesi ci sei stato e sei stato accolto, o quanto meno non sei stato lasciato morire sull’uscio di casa, sotto il sole e senza mangiare!

Tu, italiano, che ti sei permesso di dare dell’assassino ad un pover’uomo che ha visto morire la figlia in un letto di ospedale dopo 17 anni di stato vegetativo non voluto.

Tu, italiano, che a spaccarti la schiena sotto il sole per dodici ore al giorno per pochi euro non ci vai, nonostante muori di fame “perché hai dignità e dei diritti da accampare”.

Tu, italiano, di sinistra che hai potere e che non prendi posizioni decise e serie e pensi solo alle alleanze e a quant’altro ti possa tenere a galla.

La mia è solo una voce di uno che grida nel deserto e purtroppo non mi chiamo neanche Giovanni Battista.

Ma, come dice il vangelo (credo), la parola (con la P maiuscola)  non nasce tra le teste del potere, ma dalla bocca di “uno che si veste di peli di cammello e si ciba di locuste”.

Come vorrei che questa voce diventasse un coro assordante, un tornado che spazzasse via il putridume che ci circonda!

Ma non vi indignate a queste immagini?

 

 
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