Come una cristiana si affida a Dio per smettere di giocare d’azzardo

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Era stata una giocatrice d’azzardo, ma poiché le scommesse avevano causato un grande dolore a lei stessa e alla sua famiglia, aveva cercato senza successo di smettere. Quando si ritrovò sull’orlo di un crollo, la mano salvatrice di Dio la raggiunse, le permise di comprendere l’essenza e il pericolo del gioco d’azzardo, di superare passo dopo passo le sue tentazioni e, infine, di dare una svolta alla sua vita.

Una tentazione irresistibile, precipitare nel gioco d’azzardo


In un pomeriggio d’autunno, mentre soffiava una leggera brezza, Jing sedeva sulla porta di casa a guardare i passanti, invidiosa dei loro corpi sani che potevano lavorare per guadagnare denaro e sostenere le loro famiglie. Era già madre di due figli, ma, pur in giovane età, soffriva di ulcere gastriche e duodenali, il che significava che non riusciva a svolgere lavori agricoli e poteva contare solo sul misero salario di suo marito. Trascorreva le giornate accigliata e sentiva che una vita di questo tipo non aveva senso.

Un giorno, una sua vicina andò da lei e le disse: “Jing, vogliamo prendere in prestito la tua casa per aprire una sala da gioco. Le tue condizioni di salute non sono buone e non hai alcuna fonte di sostegno, ma se ci aiuti a dare un occhio alle cose, avrai un reddito quando apriremo la nostra attività”. Jing conosceva i pericoli del gioco d’azzardo, perché aveva visto sua cognata diventare dipendente dalle scommesse e indebitarsi con gli usurai e, a causa di ciò, la sua casa era stata quasi distrutta dai creditori e ora lei non osava farvi ritorno. Non voleva farsi corrompere dal gioco d’azzardo come sua cognata, ma era difficile resistere alla tentazione del denaro. Pensò: “Il mio corpo non mi permette di guadagnarmi da vivere con il lavoro nei campi, ma ora tutto ciò che devo fare è buttare un occhio a come vanno le cose, e potrò così guadagnare un bel po’. Perché no? Andrà tutto bene, purché non io giochi d’azzardo”.giocare d’azzardo

Dopodiché, la casa di Jing fu sempre affollata. Scommettitori da ogni dove si riunivano a casa sua e dal suo cortile provenivano continuamente grida: “Prendi una tessera… Avanti Avanti!” e “Alziamo la posta! Alziamo la posta!”. Tutto attorno al salotto vi erano spettatori e giocatori d’azzardo. Alcuni vincevano un gran mucchio di soldi con il minimo sforzo, i loro occhi e le loro facce si illuminavano mentre guardavano le banconote nelle loro mani tremanti, mentre altri sospiravano e se ne andavano delusi.

“Jing, guarda come è sfortunato questo allibratore, quanti soldi ha perso, perché non giochi una mano? Non c’è quasi nessuno al giorno d’oggi che non gioca e non c’è nessun divertimento a vivere come fai tu!”, qualcuno disse a Jing con una risata e un sorriso. Queste parole fecero centro con Jing, che pensò: “È vero, quel che dice ha davvero senso! Sono povera da quando ero bambina, la mia salute è sempre stata precaria, non ho mai mangiato bene o imparato a divertirm… Tutto quel che faccio è starmene a casa ed essere malata. Non è affatto divertente, i giocatori d’azzardo qui se la spassano parecchio e guadagnano soldi se vincono! Perché non faccio anch’io una scommessa? Sarò felice se vincerò qualcosina. Perché non divertirsi un po?”. La prima volta, Jing fu molto fortunata. Vinse diverse dozzine di yuan con una sola scommessa. La gioia sbocciò nel suo cuore mentre pensava: “Non avrei mai immaginato che giocare d’azzardo fosse così divertente! Posso svagarmi e fare soldi”. Dopodiché, dimenticò i suoi dolori e le sue preoccupazioni per la famiglia, e cominciò a divertirsi con il gioco d’azzardo.

All’inizio, Jing controllava le sue scommesse e vinceva decine o poche centinaia di yuan. Sembrava facile ottenere denaro e lei era molto contenta. Pensò che, anche se non poteva guadagnare soldi con uno sforzo fisico a causa delle sue precarie condizioni di salute, aveva però finalmente trovato un buon modo per realizzare alcuni ricavi, un modo che non richiedeva lavoro fisico ed era facile come vincere una partita. Era il meglio di due mondi. A poco a poco, Jing cominciò ad essere attratta dal gioco d’azzardo. Dopo un mese o due, la sala da gioco si trasferì in un altro posto e anche Jing si recò lì per scommettere. Conosceva gli orari della sala fino all’ultimo minuto. Era lì alle 8 in punto del mattino e qualche volta tornava a casa solo a tarda notte. Un giorno, dopo aver perso denaro alla sala da gioco, Jing si sedette sul divano con uno sguardo cupo. “Devo rivincere i soldi che ho perso…”. L’idea cominciò a ronzarle in testa, finché non cadde così profondamente in una sorta di trance, che non si accorse che i suoi due figli, ora di ritorno da scuola, erano accanto a lei. “Mamma, ho fame. Mamma, ho fame, voglio cenare…”. La sua bambina strattonava quasi in lacrime la camicia di Jing. Lei, il viso pieno di preoccupazione, si voltò a guardare i due piccoli. Non voleva cucinare, per cui disperata tirò fuori dalla tasca del denaro per i suoi figli: “La mamma è molto stanca oggi, quindi prendete questi soldi e andate a comprarvi qualcosa da mangiare al negozio!” I ragazzini presero il denaro e se ne andarono.

Intrappolata, un dolore inesorabile

Giorno dopo giorno il tempo passava e la dipendenza da gioco di Jing andava peggiorando. Spesso non si occupava delle cose di casa. Un giorno, suo figlio ebbe mal di stomaco e gli fu diagnosticata una patologia gastrica. Quando la famiglia di Jing venne a sapere cosa era accaduto, la incolpò di aver danneggiato i suoi figli perché non cucinava bene per loro. Jing soffrì molto quando sentì le loro accuse. Pensò: “È vero, ho trattato male i miei figli e voglio anche smettere di giocare, ma quando arriva il momento, non posso ancora fare a meno di andare alla sala da gioco. Non riesco a controllarmi!”.

Quando A’Niu, il marito di Jing, tornò a casa e vide la terribile confusione che vi regnava, la accusò con rabbia, dicendo: “Non ti importa niente della tua famiglia o dei tuoi figli. Se continuerai a giocare d’azzardo a questo modo, questo vizio alla fine ti costerà la vita…”. “È la tua incapacità a rendere la mia vita miserabile. Se non giocassi d’azzardo, morirei di noia a casa”. Jing inventò scuse e lo rimproverò. Da quando era diventata dipendente dal gioco d’azzardo, le liti erano diventate la normalità nella sua famiglia e in casa non c’era mai pace.

Quella notte, Jing, poiché le risultava difficile dormire, si agitava ansiosamente nel letto, mentre rifletteva: “Ho iniziato a giocare d’azzardo solo per essere felice. Non avrei mai pensato di diventarne dipendente e ora ho perso tutti i miei soldi. Come me la caverò in futuro? Devo continuare a scommettere. Appena rivincerò il denaro che ho perso, smetterò di giocare”.

Il giorno dopo, per rivincere quello che aveva perso, Jing rubò il denaro che suo marito aveva nascosto nell’armadio in cucina, ma alla fine perse anche quello. Dopo di ciò, prese a scommettere il denaro che suo marito le dava tutti i mesi per le spese correnti. Quando A’Niu lo scoprì, si infuriò ed ebbe una violenta lite con Jing. Disse: “Ti giochi anche il denaro per le spese di tutti i giorni! Non posso vivere così. Dal momento che non puoi cambiare, che non ti importa della famiglia e che scommetti tutti i tuoi soldi, adesso vado anch’io a giocare d’azzardo”. Dopo di ciò, anche A’Niu prese ad andare spesso alla sala da gioco e le loro vite divennero sempre più dure, al punto che persino provvedere alle necessità quotidiane divenne difficile. …

Per guadagnare abbastanza da cavarsela, Jing aprì un’attività di telefoni pubblici e con il marito riuscì così a sbarcare il lunario. Molte volte Jing giurava che avrebbe smesso di giocare d’azzardo, ma quando le sue amiche della sala la chiamavano, lei non poteva fare a meno di andare con loro. Non riusciva a capire perché non poteva smettere di scommettere. Jing, ora dipendente dall’azzardo, trascorreva le sue giornate in uno stato di stordimento insensato, simile a uno zombie. Alla sala da gioco trovava solo una felicità e un’eccitazione momentanee, a cui seguivano un tormento e un panico estremi. Jing si sentiva molto confusa e prese a chiedersi quale sarebbe stata la sua strada in futuro.

Sull’orlo della disperazione, giunge la salvezza di Dio.

Un giorno, una delle amiche di Jing le spiegò il Vangelo e recitò per lei un inno delle parole di Dio: “L’Onnipotente ha pietà di questi esseri umani che soffrono profondamente. Allo stesso tempo, Egli è stanco di queste persone senza consapevolezza, perché deve aspettare troppo a lungo per ricevere una risposta da loro. Egli vuole cercare, cercare il tuo cuore e il tuo spirito. Vuole portarti acqua e cibo e svegliarti, in modo che tu non abbia più né sete né fame. Quando sarai stanco e quando comincerai a sentire la desolazione di questo mondo, non essere perplesso, non piangere. Dio Onnipotente, l’Osservatore, accoglierà il tuo arrivo in qualsiasi momento. Egli è al tuo fianco che osserva e aspetta il tuo ritorno”.

La chiamata della voce di Dio risvegliò il cuore da lungo tempo intorpidito di Jing, che vide un barlume di speranza nella sua vita immersa nelle tenebre. Si rese conto che la sua dipendenza dal gioco d’azzardo stava rovinando la sua famiglia e la stava rendendo infelice, ma Dio non l’aveva abbandonata e aveva usato la sua amica per diffonderle il Vangelo e riportarla alla casa di Dio. Il pensiero la commosse. Si decise a credere in Dio, ad andare con Lui e ad affidarsi a Lui per vincere la tentazione del gioco d’azzardo e sfuggire alla sua precedente vita di depravazione.

Intrappolata dalla tentazione, un primo sguardo al vero volto del mondo delle scommesse

Un giorno alle dodici, la stanza dove si trovava il telefono pubblico era fredda e vuota. Una delle amiche che condivideva con lei il vizio del gioco d’azzardo chiese a Jing: “Perché non ti ho visto alla sala da gioco ultimamente?” “Non ho tempo, devo gestire la mia attività”, rispose Jing. “Nei giorni scorsi uno degli allibratori è andato molto male e la gente ha vinto un sacco di soldi. Perché non vai a vincere anche tu qualcosa? Deve essere noioso occuparsi tutto il giorno del telefono pubblico. Anche tu devi prenderti un po’ di tempo per divertirti”, disse la sua amica, sperando di persuaderla.

Tentata dalla sua amica, il cuore di Jing ne fu di nuovo scioccamente toccato. Pensò: “È davvero noioso occuparsi tutto il giorno del telefono. È mezzogiorno e non ci sono clienti, per cui potrei anche uscire e fare una scommessa”. Così, chiuse il negozio e andò a giocare d’azzardo. Quel giorno, fu fortunata e vinse alcune centinaia di yuan. Jing tornò a casa tutta felice, ma quando arrivò, si toccò la tasca e scoprì che quelle poche centinaia di yuan erano andate perse. Si rese subito conto che si trattava di un richiamo di Dio riguardo al fatto che aveva giurato solennemente di smetterla con il gioco d’azzardo, ma oggi era andata a scommetere. Non era forse ciò un ingannare Dio? Quando ci riflettè, Jing provò immediatamente un profondo rammarico. Pregò Dio, dicendo: “Dio! Non voglio cadere a questo modo e non voglio ingannarTi così, ma non sono capace di vincere i miei peccati. Per favore, aiutami e guidami in modo che io possa sfuggire alle scommesse”.

Jing aprì il libro della parola di Dio e trovò le seguenti frasi: “Ma per gli esseri umani sembra un mondo di allegria e splendore, che sta diventando sempre più tale. Quando guardano il mondo, il loro cuore ne è attratto, e molti sono incapaci di districarsene; […] Se non ti impegni a progredire e sei senza ideali, sarai spazzato via da questa ondata peccaminosa”. Lesse anche un passo di “Sermoni e comunicazioni sull’ingresso nella vita”: “Devi conoscere l’essenza delle tendenze mondane di Satana. Oggi, a molte persone piace inseguire le tendenze del mondo. Tali persone inseguono e vanno dietro a qualsiasi cosa sia popolare nel mondo o alla moda, e credono che questo sia molto di tendenza e molto progressista. Persone di tal genere vivono sotto il dominio di Satana. Come si formano le tendenze mondane? Non c’è alcun dubbio che esse prendono avvio da coloro che appartengono al mondo e a Satana. Senza alcuna incertezza esse non hanno origine da Dio. Le tendenze mondane sono sempre prodotte dalla direzione dei pensieri di un’umanità corrotta ed è per questo che più profondamente l’umanità è depravata, più le tendenze del mondo diventano malvagie e più resistono a Dio. Si tratta di un dato di fatto”.

Mentre contemplava queste parole, Jing si rese conto che il gioco d’azzardo era una tendenza malvagia nata da Satana. Egli ci inonda di idee come “Il gioco allevia tutte le preoccupazioni”, “Scommetti un po’ per procurarti da mangiare, scommetti molto per diventare ricco” e “Cogliere l’attimo per il piacere, perché la vita è breve”, le quali, insieme alla nostra venerazione per il denaro, ci fanno desiderare di usare i mezzi poco scrupolosi del gioco d’azzardo per fare soldi e, passo dopo passo, ne restiamo inevitabilmente intrappolati, al punto che innumerevoli famiglie vanno in pezzi, la ricchezza si sperpera e la vita è perduta. Jing considerò la propria situazione, riflettè su come era stata inondata da queste idee da coloro che erano intorno a lei, su come aveva considerato il gioco d’azzardo un obiettivo positivo, su come aveva pensato alle scommesse non solo come un modo per alleviare le sue preoccupazioni, ma anche per fare soldi e su come, alla fine, ne era stata profondamente intrappolata. Quando vinceva denaro, voleva vincerne di più, ma quando perdeva, non riusciva a pensare a nulla, se non a rivincere i soldi, con il risultato che più giocava, più perdeva e più perdeva, più giocava. Ciò era diventato un circolo vizioso che le aveva fatto perdere persino il denaro che suo marito le dava per le spese correnti. E, da quando era diventata dipendente dal gioco d’azzardo, non si era occupata dei suoi figli, uno dei quali, già giovanissimo, aveva sviluppato una malattia allo stomaco. Aveva anche litigato spesso con suo marito a causa delle scommesse e anche lui, una volta un uomo onesto, nella sua rabbia aveva iniziato a giocare, ciò che aveva reso difficile persino garantire il più basilare sostegno per le loro vite. Queste erano le terribili conseguenze di tale malvagia tendenza nata da Satana! Così, con calma, giurò solennemente a Dio che in futuro avrebbe letto più frequentemente la Sua parola, avrebbe perseguito maggiormente la comprensione della verità, avrebbe imparato a individuare le macchinazioni di Satana, a evitare il gioco d’azzardo e a condurre una vita normale.

Affrontare di nuovo la tentazione, vincerla affidandosi a Dio

Una volta, Jing passò per strada davanti alla sala da gioco, dove la vista di molte persone che le erano familiari e che facevano scommesse, e le grida eccitate dei giocatori, le strattonarono il cuore come fossero uncini. I ricordi del nervosismo e dell’eccitazione dei tavoli da gioco le salirono alla testa e lei si ritrovò inconsapevolmente attratta da ciò, e pensò: “Perché non andare a dare un’altra occhiata?” Ma proprio mentre stava per entrare di nuovo nella sala da gioco, pensò a un passo delle parole di Dio: “Sulla terra, ogni sorta di spirito maligno si aggira incessantemente in cerca di un luogo in cui riposare, e di cadaveri di uomini da divorare. Mio popolo! Devi rimanere sotto le Mie cure e la Mia protezione. Non comportarti mai in maniera dissoluta! Non essere mai imprudente! Piuttosto, offri la tua lealtà nella Mia casa, e soltanto con essa puoi rivolgere una controaccusa alle astuzie del diavolo. In nessuna circostanza devi comportarti come in passato, facendo una cosa davanti ai Miei occhi e un’altra dietro le Mie spalle – in quel modo ti porresti al di fuori di ogni possibilità di redenzione. Sicuramente ho pronunciato anche troppe parole come queste, non è vero? Proprio a causa della sua vecchia natura incorreggibile, ho ripetutamente ricordato queste cose all’uomo. Non annoiatevi! […] Nessuno si rende conto della gravità di questa situazione; tutti ritengono che ciò che ascoltano siano soltanto parole vuote e non prendono la benché minima precauzione. Io non ricordo quello che è stato fatto in passato. Tu ti aspetti ancora che Io sia clemente con te, dimenticando ancora una volta? Anche se l’umanità Mi ha osteggiato, Io non gliene farò una colpa, perché la statura morale degli uomini è troppo bassa, e quindi non faccio loro delle richieste eccessive. Tutto ciò che chiedo è di non disperdersi, e di comportarsi con moderazione. Adempiere a quest’unica condizione non va al di là delle vostre capacità, giusto?”.

Dalle parole di Dio Jing comprese che il gioco d’azzardo è un mezzo che Satana usa per inghiottire le persone e che egli si serve di idee come “Un uomo senza una seconda fonte di reddito non diventerà mai ricco, proprio come un cavallo che la sera non mangia fieno non ingrasserà mai” e “Scommetti un po’ per procurarti da mangiare, scommetti molto per diventare ricco”, allo scopo di ingannare la gente, per fare in modo che in molti indulgano e si disorientino con questa attività e, alla fine, per calpestare le persone e far loro del male. Da ultimo, molti perdono la propria ricchezza, e persino la propria vita, a causa del gioco d’azzardo. In passato, quando non possedeva la verità, a Jing mancava la capacità di discernimento delle malvagie massime di Satana e delle sue assurde teorie, si era immersa nel gioco d’azzardo come in una sorta di trance ed era arrivata persino a considerarlo una qualche forma di divertimento, qualcosa che le avrebbe permesso di diventare ricca, ma alla fine lei si era trasformata, invece, in una prigioniera di Satana e aveva vissuto più come un fantasma che come un essere umano. Ma ora credeva in Dio e, attraverso le rivelazioni contenute nelle Sue parole, aveva individuato con chiarezza i pericoli e l’essenza del gioco d’azzardo. Se fosse tornata alle scommesse, non sarebbe forse ripiombata nella sua precedente vita di depravazione? Se avesse continuato così, sarebbe stata sempre più lontana da Dio e sarebbe stata condannata e ingoiata da Satana. Quando comprese appieno tutto ciò, Jing decise di stare lontana da luoghi immorali come le sale da gioco, per cui si voltò e si allontanò rapidamente.

Ricominciare, trovare la luce in una vita immersa nell’oscuritàleggere le parole di Dio

In seguito, Jing lesse spesso un passo delle parole di Dio per incoraggiare sé stessa: “Devi trovare il modo di liberarti da questa vita depravata, spensierata, che non è affatto diversa da quella di un animale. Devi vivere una vita che abbia senso, una vita piena di valore, e non devi illuderti o trattare la tua vita come un giocattolo con cui trastullarti. […] Come dovresti vivere la tua vita? Come dovresti amare Dio e utilizzare questo amore per soddisfare il Suo desiderio? Non c’è questione più grande nella tua vita. Soprattutto, devi avere tali aspirazioni e perseveranza, e non dovresti essere come quei deboli senza spina dorsale. Devi imparare come sperimentare una vita piena di significato e a sperimentare verità significative, e non dovresti trattare te stesso con superficialità”. Le parole di Dio furono come acqua di una dolce fonte che stimolava il cuore di Jing. Esse le indicavano spesso la direzione e la invitavano ad andare avanti, in modo da non vivere più nella confusione. Aveva sperimentato di persona che seguire le tendenze malvagie di Satana non poteva condurre alla felicità, ma portava, invece, a un’amara sofferenza. Dalle parole di Dio, Jing capì che solo dicendo addio al suo stile di vita depravato del passato e ristrutturando la sua esistenza attraverso le Sue parole, ella avrebbe potuto godere della pace e della gioia spirituale, che solo questa era la vera felicità e il vero appagamento, che solo questa è una vita davvero ricca di significato, una vita che conta più di qualsivoglia mangiare, bere, divertirsi, arricchirsi e coprirsi di gloria del mondo. Jing decise di dire assolutamente addio al suo depravato stile di vita del passato, di non percorrere più la malvagia via del gioco d’azzardo e, invece, di vivere secondo le parole di Dio, di perseguire la verità, di percorrere la giusta strada nella vita e di condurre un’esistenza che avesse un senso.

In seguito, quando le sue amiche provarono a spingerla ad andare alla sala da gioco, Jing fu sempre capace di comprendere le macchinazioni di Satana e di prendere l’iniziativa per rifiutare tali inviti. Una volta, incontrò per la strada una delle sue vecchie amiche, che le disse: “Jing, ammiro davvero il fatto che sei stata capace di smettere di giocare d’azzardo. Di certo, io non posso farne a meno. Credo che morirei se smettessi con le scommesse”. Quando Jing vide l’ammirazione negli occhi della sua amica, provò nel suo cuore una profonda gratitudine, perché Dio l’aveva salvata. Sapeva che senza la guida delle parole di Dio e la Sua protezione, usando solo le proprie capacità, non sarebbe mai stata in grado di sfuggire al gioco d’azzardo e, alla fine, sarebbe finita come sua cognata, senza scampo e senza la possibilità di tornare a casa.

Una sera, il marito di Jing rientrò dal lavoro e con gioia mise una busta sul tavolo. “Ecco lo stipendio di questo mese, puoi gestirlo tu”, disse A’Niu con un sorriso. Jing guardò sorpresa suo marito: “Ti fidi che me ne occupi io?” “Sì, non giochi più. Ti sei completamente curata dalla tua dipendenza dalle scommesse e la tua salute sta migliorando, quindi ho fiducia in te. D’ora in poi, porterò il mio stipendio mensile a casa, perché lo gestisca tu”, disse A’Niu con un sorriso pieno di fiducia. Si guardarono contenti, felici come il giorno in cui si erano incontrati per la prima volta.

Una luna luminosa è appesa nel cielo, Jing è profondamente addormentata nel suo letto con un tenue sorriso sul volto, come se stesse sognando qualcosa di piacevole. Di tanto in tanto, nella notte si ode il suono dei grilli, come se essi cantassero una lode a Jing, capace di rinunciare alla sua dipendenza dal gioco.

Fonte: Investigare la Bibbia

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Come una cristiana si affida a Dio per smettere di giocare d’azzardoultima modifica: 2020-09-29T03:47:31+02:00da liuming