Anche se ho l’acne la mia vita non è incerta

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Traduzione di Stefano Proia
Ispirazione per la vita

Il mio progetto universitario

Nel settembre 2013 ho varcato le porte dell’università con entusiasmo. Sapevo bene che questa è un’epoca in cui la gente dà molta importanza ad un bel viso. Quando ci si presenta ad un colloquio o ci si candida per una posizione vantaggiosa nella propria classe, tutti guardano prima all’aspetto fisico. A tutti piacciono i bei ragazzi e le belle ragazze; se sei di bell’aspetto, sarai sempre ben accolto ovunque. Tutti mostrano belle foto di sé sul sociale media come WeChat Moments, Weibo e nel loro spazio QQ. Ricordo di aver visto una foto di notizia che mostrava come cambia l’aspetto degli studenti universitari dal primo anno alla laurea. Nell’ultimo caso gli studenti risultavano mille volte più belli che nel primo. Anche io volevo un simile cambiamento. Per trovare un buon lavoro, un buon partner ed avere un futuro radioso, sin dal primo giorno di università mi sono posta questo obbiettivo: nei quattro anni di università devo diventare una ragazza completamente nuova. Devo imparare a truccarmi, sforzarmi di apparire bella e modellando il mio aspetto per risultare una persona spiritosa, affascinante e colta.

Una vita rovinata dall’acne improvvisa

Tuttavia, prima che potessi mettere in atto il mio progetto, la comparsa improvvisa dell’acne sul mio viso mandò in fumo tutti i miei piani. Da allora ho dovuto combattere con l’acne.

Ho iniziato ad avere l’acne in seguito all’addestramento militare all’università. I brufoli si manifestavano improvvisamente in maniera irregolare sulla fronte e sulle guance, irritandomi la pelle. Quando si rompevano lasciavano cicatrici rosse, da far sembrare il mio viso rosso e bluastro. Di lì a poco mi sono ritrovata con un viso completamente dilaniato dall’acne e quasi irriconoscibile. Questo mi dava tantissimo dolore ed angoscia. Mi dicevo che l’università è un luogo di talenti. Se uno è intelligente ma ha un aspetto mediocre, viene eliminato dalla concorrenza. Basta vedere chi viene nominato rappresentante degli studenti, sempre e solo bei ragazzi e belle ragazze. Ora che il mio aspetto originario è cambiato, come potrò farmi notare? Come potrò essere in grado di competere con gli altri?

Un giorno i miei coinquilini stavano parlando della ragazza di uno dei nostri compagni di corso. Dicevano: ‘‘È parecchio bassa e ha la faccia ricoperta di brufoli. Che strani gusti che ha’’. Quelle parole mi colpirono al cuore. Anche se non si riferivano a me, mi hanno fatto vergognare profondamente e hanno messo a nudo i miei difetti. Di fronte a una situazione così imbarazzante, rimaneva solo una cosa da fare: curare questi brufoli. Tuttavia, anche se ho trovato il coraggio per combattere contro questi brufoli, ero ancora colpita di tanto in tanto. Il mio professore diceva spesso: ‘‘Voi ragazze dovreste imparare a truccarvi e a vestirvi bene. Così facendo farete una buona impressione sugli altri e avrete maggiori possibilità di trovare lavoro. Vedete, lo stile di abbigliamento e il trucco di quello studente sono affascinanti”. Tutta la classe era d’accordo con lui, ma io avrei voluto nascondermi sottoterra. Questi brufoli rovineranno davvero il mio futuro?

A poco a poco io che ero una ragazza vivace e socievole cominciai ad isolarmi, sono diventata inferiore e depressa. Vedevo i volti dei miei compagni, puliti e chiari, mentre io non riuscivo a guardarmi. Mi sentivo tremendamente triste e volevo avere un’altra pelle. Per via dell’acne, avevo paura di uscire e incontrare la gente. A volte quando dovevo uscire indossavo una mascherina per la bocca. Inoltre ho provato di tutto per far sparire l’acne. Ogni notte passavo una o due ore a lavarmi il viso con acqua calda e ad applicare maschere per il viso della medicina tradizionale cinese. Ad un certo punto la mia scrivania era ormai occupata da svariate creme contro l’acne e il mio armadietto pieno di ogni sorta di prodotti per il trattamento dell’acne. Tuttavia quello che mi amareggiava era il fatto che pur avendo utilizzato la medicina tradizionale cinese, la medicina occidentale, pomate di ogni tipo, prodotti per la pelle e maschere, saloni di bellezza non aveva prodotto nessun risultato.

Quello che mi turbava di più era il timore di non riuscire a trovare lavoro. Mi dicevo che per via di questa faccia brufolosa non avrei avuto neanche il coraggio di fare un tirocinio. Come avrei potuto allora trovare lavoro dopo la laurea? Quando le aziende ti fanno un colloquio, prima di tutto guardano al tuo aspetto. Più ci ripensavo più il mio futuro mi appariva buio e più mi saliva l’angoscia. A volte piangevo in silenzio nella mia stanza. Dopo aver fatto tutti questi tentativi, ho perso qualsiasi speranza per il futuro. Non sapevo se i brufoli sarebbero spariti o se sarei riuscita a trovare lavoro dopo la laurea, senza contare che non sapevo come adattarmi ad una società in cui la gente è così attenta all’aspetto fisico. Il futuro era ormai per me solo un miraggio e mi era rimasto soltanto vivere senza avere un obiettivo.

Nel momento di maggiore confusione, le parole di Dio mi hanno indicato l’origine del problema

leggere le parole di Dio

Nel momento di massimo dolore e disperazione, Dio mi tese la mano e mi venne in aiuto. Durante una vacanza estiva ho avuto l’occasione di credere in Dio e leggere le Sue parole. Una volta lessi: “Una dopo l’altra, tutte queste tendenze generano una malvagia influenza che degenera continuamente gli uomini, abbassando sempre più i loro valori morali e la qualità del loro carattere, fino al punto da poter affermare che la maggioranza delle persone ora non ha integrità, né umanità, né coscienza e men che meno ragione. Che cosa sono pertanto tali tendenze? Non le potete scorgere a occhio nudo. Quando il vento di una tendenza comincia a soffiare, forse solo un esiguo numero di persone ne diventerà il portavoce. Cominciano con il fare questo tipo di cose, accettando questo tipo di idea o di prospettiva. La maggioranza delle persone, tuttavia, in totale inconsapevolezza, sarà ancora continuamente infettata, assimilata e attratta da questo tipo di tendenza, finché tutti quanti inconsapevolmente e involontariamente non l’accetteranno e non ne saranno sommersi e controllati. Per l’uomo che non è del tutto sano nel corpo e nella mente, che non sa mai cosa sia la verità, che non sa riconoscere la differenza tra cose positive e negative, questi tipi di tendenze, una dopo l’altra, fanno sì che tutti accettino volentieri tali tendenze, la concezione della vita, le filosofie e i valori di vita, che vengono da Satana. Accettano ciò che Satana dice loro su come accostarsi alla vita e al modo di vivere che Satana ‘concede’ loro. Non hanno né la forza né la capacità e men che meno la consapevolezza per opporre resistenza”. Riflettendo attentamente su queste parole cominciai a capire: la mia sofferenza è causata dall’inganno e della corruzione di Satana. È lui che fa sì che le persone si concentrino sulle apparenze e siano ossessionate dall’aspetto esteriore. Una volta accettato il punto di vista di Satana, cioè che ‘‘la chirurgia estetica può cambiarti il destino” e che ‘‘l’aspetto può determinare tutto’’, per ottenere un buon impiego e delle buone prospettive, si inizia ad inseguire sfrenatamente l’estetica e si fa di tutto per risultare più attraenti. Alcuni sono persino pronti a rischiare la vita per un’operazione chirurgica che può sfigurare il volto o portare alla disabilità o addirittura alla morte. Ero inoltre profondamente colpita e afflitta da questa tendenza. Prima di entrare all’università, avevo cominciato a pianificare come farmi più bella. Quando l’acne ha rovinato i miei piani, ho provato dolore, rabbia e sconforto ed ho iniziato a vivere nell’autocommiserazione al punto che bastava ormai una parola o una frase di qualcuno per ferirmi. Tutto ciò mi portò alla depressione. Come se non bastasse, all’epoca dell’università ero sempre preoccupata per il mio futuro e temevo che sarei stata scartata in un’età in cui si dà così tanto valore all’aspetto esteriore. Per curare l’acne ho comprato medicinali di ogni tipo e li ho provati tutti, ma ho sempre fallito. Il dolore che provavo cresceva sempre più, ho persino pensato di isolarmi completamente dal mondo e da tutti. Finalmente adesso comprendevo che il motivo dei miei tanti problemi e delle mie sofferenze era causato dal fatto che la tendenza malvagia fatta emergere da Satana aveva preso il sopravvento su di me tormentandomi e facendomi del male.

La parola di Dio ha acceso la speranza nel mio cuore

Successivamente ho esaminato di più le parole di Dio: “Alcuni scelgono una buona specializzazione all’università e, dopo la laurea, trovano un lavoro gratificante, muovendo un primo passo trionfante nel viaggio della vita. Altri acquisiscono e padroneggiano molte competenze diverse, ma non trovano mai un lavoro idoneo o una posizione adeguata, né tantomeno fanno carriera; all’inizio del viaggio della vita si ritrovano frustrati a ogni piè sospinto, assillati dai problemi, con prospettive pessime e un’esistenza incerta. […] Quale professione si intraprende, cosa si fa per guadagnarsi da vivere e quanta ricchezza si accumula nella vita sono aspetti che non vengono decisi dai genitori, dai talenti, dagli sforzi o dalle ambizioni, bensì prestabiliti dal Creatore”. Queste parole mi rivelarono la luce. Capii che le nostre vite sono nelle mani di Dio. Ciò a cui ci dedichiamo non dipende dal nostro aspetto, bensì viene decisa dalla predeterminazione di Dio. La vita reale offre vari esempi. Molti vanno bene all’università, si direbbe che si compiacciono dei loro successi, tuttavia quando cercano lavoro dopo la laurea vengono rifiutati ogni volta. Altri invece sono mediocri nello studio, ma quando iniziano a lavorare si fanno subito notare. Inoltre, partendo da considerazioni obbiettive, non possiamo dire che chi è più bello deve avere un destino migliore. Tanta gente di bell’aspetto non muore forse giovane, mentre altri dall’aspetto mediocre hanno invece carriere di successo? Il lavoro che farò e il futuro che mi attende non dipende perciò dal mio aspetto fisico, ma è tutto nelle mani del Creatore. Devo quindi mettere da parte l’angoscia e il panico che mi affliggono e imparare ad obbedire alla Sua volontà. Una volta capito tutto ciò mi sono sentita rilassata e sollevata. Quando ho cominciato ad alleggerirmi l’anima e ho smesso di provare angoscia per i miei brufoli ho smesso anche di soffrire per le parole degli altri e preoccuparmi, angosciarmi ed angustiarmi per il mio futuro lavorativo. Invece mi sono presentata dinanzi a Dio ogni giorno, ho mangiato e ho bevuto le Sue parole e a ho vissuto serenamente sotto la Sua guida. Vivere in questo modo mi ha resa sempre più rilassata e libera.

Grazie alla parola di Dio sono sfuggita dalla trappola di Satana e ho iniziato a vivere una vera vita

Dopo la laurea ho fatto domanda per un corso di formazione per insegnanti online. Il giorno del colloquio, la vista di tutti quei giovani professori così in gamba e sicuri di sé mi ha reso un po’ nervosa e spaventata. Ho iniziato a dubitare di poter essere scelta con un aspetto del genere. Quando stavo per abbattermi, ho capito che non erano altro che i tentativi di Satana di insinuarsi nella mia mente e farmi assumere il suo punto di vista. Allora ho subito pregato in silenzio Dio, affinché calmasse il mio cuore. Nello stesso momento ho ripensato anche alle parole di Dio: “L’autorità di Dio e il fatto della Sua sovranità sul destino umano sono indipendenti dalla volontà umana, non cambiano a seconda delle preferenze e delle scelte dell’uomo”. Da queste parole ho capito che se l’incontro fosse stato positivo o meno sarebbe dipeso solo ed unicamente dalla volontà di Dio. È una questione che va al di là della mia volontà e non dipende né dal mio aspetto né tanto meno da chi avrebbe fatto il colloquio, in quanto ogni singolo pensiero che produciamo deriva dalla volontà di Dio. Tutto ciò che voglio adesso è soltanto obbedire alla Sua sovranità. Una volta capita la Sua volontà, mi sono calmata. Dopo il colloquio, dovevo tenere una lezione. L’ho fatto come mi ero preparata. Sotto la guida di Dio, sapevo che fintanto che facevo del mio meglio il resto dipendeva dalla predestinazione divina. Così ho dato lezione senza alcuna pressione e mi sono espressa con un tono di voce sicuro. Era la prima volta che mi sentivo così sicura di me e ho potuto gioire della liberazione del mio cuore. Quello che non mi aspettavo era che una volta disposta a sottomettermi al piano divino, dopo due giorni l’azienda mi avrebbe telefonato chiedendomi di lavorare per loro. Non riuscivo a contenere la gioia e l’entusiasmo e ho ringraziato Dio per avermi permesso di sperimentare la Sua sovranità e autorità.

Quando ho iniziato a lavorare ho notato che gli studenti erano benestanti, vestiti alla moda e colti, mentre io ero abbastanza mediocre di aspetto e avevo la faccia brufolosa. Temevo perciò che non mi avrebbero presa sul serio e non mi avrebbero ascoltato. Tuttavia ho iniziato a rilassarmi a poco a poco e a liberare il mio cuore. Poi, ormai libera dalle restrizioni dell’aspetto fisico e dopo aver mostrato ai miei studenti sincerità e apertura, e dopo che ho cominciato a metterci il cuore nel mio lavoro, non solo mi sono guadagnata il rispetto degli studenti, ma ho anche ottenuto l’approvazione del preside e dei genitori. Attraverso queste esperienze, non solo ho avuto modo di provare veramente la sovranità di Dio, ma ho anche assaporato la dolcezza che si prova ad obbedire a Dio ed a obbedire alla Sua parola. Ringrazio Dio per la Sua guida che mi ha fatto vedere la luce in un momento così incerto della mia vita. Sia lodato Dio!

Fonte: Investigare la Bibbia

Sia nella vita che sul posto di lavoro, come sperimentare l’opera di Dio quando incontriamo un fallimento? Leggi le testimonianze cristiane, troverai una strada da seguire.

 


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Anche se ho l’acne la mia vita non è incertaultima modifica: 2020-11-17T02:53:20+01:00da liuming