Perché i commenti casuali suonano significanti per un ascoltatore sospettoso?

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Traduzione di V.M.

Nella vita reale, spesso veniamo contrariati da alcune cose. Per esempio, quando diciamo cose di poco conto a qualcuno ed inaspettatamente ci viene data una risposta fredda. Ne deriva che l’altra persona abbia mal inteso. Proviamo a chiarire, ma ciò non aiuta. Un altro esempio: un amico improvvisamente comincia a trattarti con distacco. Quando non hai idea di cosa stia succedendo e un altro amico ti riferisce che a causa di ciò che gli hai detto l’altro giorno si è sentito ridicolizzato. Sentendo queste parole, ti metteresti ad urlare “Mi sta facendo un torto! Non era proprio mia intenzione. Come ha potuto fraintendermi così? Che testa ristretta!” A questo punto, ti sentirai cupo, dispiaciuto e indifeso.Ispirazione per la vita

Chi parla e chi ascolta si sentirà furioso e sconvolto, mentre lo spettatore concluderà che “Chi parla forse non intendeva dire ciò che chi ascolta ha preso così a cuore”. Perché’ l’ascoltatore rimugina sulle parole che l’altra persona ha detto a caso? Perché ponderiamo sempre segretamente le parole altrui, indoviniamo le sue intenzioni e lo mettiamo in difficoltà? In passato, io ero uno di quegli ascoltatori sensibili. Ponderavo le minime parole degli altri: Cosa intende dire con queste parole? Mi sta guardando dall’alto in basso? Vuole ridicolizzarmi? Per esempio, una collega mi disse: “Sembri diversa con quel vestito, oggi”. Io iniziai a pensare: “Cosa vuoi dire? Significa che sto male con quel vestito? Mi stai facendo un complimento o mi stai prendendo in giro?” Un altro esempio. Una volta stavo parlando con dei miei colleghi riguardo a dei viaggi. Io dissi: “Non c’è nulla di interessante a Hakone se non delle sorgenti termali”. Un collega mi chiese sorpreso: “Anche tu sei stata ad Hakone. Eri in viaggio o hai vissuto lì?” Queste parole mi resero molto turbata: mi sta guardando dall’alto in basso, crede che non possa affrontare un viaggio? Così risposi insultante: “Un viaggio. Perché ne stai facendo un problema?” In un attimo l’atmosfera si fece tesa. È proprio così che le parole degli altri mi facevano sentire di cattivo umore e profondamente triste. Inoltre mi preoccupavo sempre dei guadagni e delle perdite personali e non ero mai tranquilla. Le mie relazioni interpersonali ne erano influenzate. Non volevo essere così. Non riuscivo mai a controllare i miei pensieri di fronte ai problemi. Ciò mi turbava.

Finché un giorno lessi un passaggio delle parole di Dio: “Apprezzo moltissimo coloro che non sospettano degli altri e mi piacciono moltissimo anche coloro che accettano prontamente la verità; ho grande riguardo per questi due tipi di uomini, perché ai Miei occhi sono onesti. Se sei molto falso, allora avrai un cuore diffidente e pensieri sospettosi riguardo a ogni faccenda e a ogni uomo. […]”.

Iniziai a riflettere su me stessa per capire se io fossi la persona falsa di cui parlava Dio. Quando sentivo parole ordinarie, ne distorcevo il significato; quando qualcuno semplicemente esprimeva parole dal cuore, le analizzavo e facevo congetture sui possibili significati di quelle parole, se mi si stava sminuendo o facendo scherno. Ho sempre avuto idee meschine per affrontare i loro pensieri e spesso ero triste. Anch’io avevo dei pregiudizi, invidia e odio verso gli altri. Pensando a questi sentimenti, ho capito che stavo vivendo nei veleni di Satana: “Come un albero vive per la sua corteccia, così l’uomo vive per la propria faccia” mi sono sempre preoccupata di ciò che pensavano gli altri di me. Nel momento in cui la mia reputazione veniva messa in discussione, sospettavo del mio interlocutore e lo colpevolizzavo. Di conseguenza, ferivo coloro che mi stavano accanto. Nel frattempo, soffrivo terribilmente e non mi fidavo di nessuno. Non era causato dal concentrarmi troppo sulle apparenze e dalla mia natura ingannevole? Fu dopo che capii: quando andiamo d’accordo con gli altri, abbiamo sempre dei pregiudizi contro di loro e diventiamo estranei a loro a causa di una frase ordinaria, pensando che ci siano significati nascosti nelle loro parole e che sono loro a metterci in imbarazzo, e alcuni amici si mettono l’uno contro l’altro non saranno mai più in contatto tra loro. Questo è dovuto al fatto che prestiamo molta attenzione all’apparenza e tendiamo a sospettare degli altri. Ho trovato, poi, la radice del problema: “Una parola poco curata può rivelare molto a un ascoltatore attento”.

Ho riflettuto sulle parole di Dio: “Apprezzo moltissimo coloro che non sospettano degli altri e mi piacciono moltissimo anche coloro che accettano prontamente la verità; ho grande riguardo per questi due tipi di uomini, perché ai Miei occhi sono onesti”. Poi ho pensato alle parole che il Signore Gesù ci ha insegnato: “Ma sia il vostro parlare: Sì, sì; no, no; poiché il di più vien dal maligno” (Matteo 5:37). Da queste parole, ho capito l’importanza di essere una persona onesta. Dio è fedele, Dio ama le persone oneste. Solo le persone oneste hanno una vera somiglianza umana. Una persona onesta è come un bambino innocente, chiama il pane al pane, ed è genuino e sincero. Inoltre, non vive né per il viso né per la vanità, né dubita degli altri o specula su di loro a suo piacimento. Va d’accordo con quelli che lo circondano facilmente ed è apprezzato dagli altri. Quando sopraggiungono problemi della vita quotidiana, è perché Dio ci sta mettendo alla prova per vedere se obbediamo alla Sua parola. Così mi sono segretamente impegnata nel mio cuore: voglio mettere in pratica la parola di Dio, diventando una persona onesta.

Un giorno a pranzo, la mia collega guardò il mio piatto (carote saltate in padella con germogli di soia) e mi disse: “Ci sono le carote in offerta?” Sentendo queste parole, pensai: “Cosa vorrà dire con queste parole? Pensa che sono povera e che non possa acquistare verdure costose perché di solito improvviso i miei pasti? Mi sta prendendo in giro?” Ero un po’ arrabbiata. Tuttavia, quando cambiai idea e pensai alle parole di Dio, mi resi conto che stavo rivelando la mia indole ingannevole per il bene della mia faccia. Mi aveva semplicemente chiesto se le carote fossero in offerta. Si è si ed era giusto che le rispondessi onestamente. Perché presumo le sue intenzioni? Ho abbandonato quei pensieri e ho risposto gentilmente: “Si!” Poi la mia collega ha continuato piacevolmente: “È un inverno freddo. La maggior parte delle verdure sono care, ma le carote resistono al freddo…”.

Dopo ripensai al cambiamento dei miei pensieri di pochi istanti prima. Il mio cuore era pieno di gratitudine a Dio: “Oh Dio, se non fosse stato per la tua guida, avrei vissuto con la mia falsa indole di fraintendere le parole del mio collega per salvarmi la faccia. Se così fosse stato, non solo sarei stata triste e non liberata, ma le avrei provocato del dolore”. Dinnanzi a questi pensieri il mio cuore era pieno di dolci sentimenti. Sotto la guida di Dio, sono liberata e libera e non sospetto più le intenzioni e le motivazioni altrui dietro le loro parole.

Fonte: Investigare la Bibbia

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Perché i commenti casuali suonano significanti per un ascoltatore sospettoso?ultima modifica: 2020-11-24T03:10:50+01:00da liuming